Due tre cose pasquali…

uova

Di rientro dal picnic di Pasquetta vi lascio un po’ di appunti sparsi per dirvi di un paio di cosine buone e belle mangiate/cucinate/viste/acquistate prima e durante questi giorni di festa (ma poi sono io o si rientra dalle ferie più stanchi di prima??…) Lato uova quest’anno, a parte quelli confettati, poca roba – per l’anno prossimo però si prevedono atelier di dipingimento e successiva caccia alle uova… :-)

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Per iniziare, quest’anno lato pastiera siamo stati colpiti dal famoso voglia-di-fare (-la-pastiera)-saltami-adosso sicché mi sono data invece ai pani briochiati a treccia tipici della Grecia. L’originale si chiama Tsoureki e per la colazione di Pasqua (e quella del giorno prima e anche quella di Pasquetta…) è stato una compagnia pressoché perfetta. Di ricette la rete è piena, quella che ho usata io è un impasto di 450g di farina 00 con 10g di lievito di birra fresco sciolti in 170g di latte, 40g di zucchero, più 1 uovo e 50g di burro fuso. Poi ho aggiunto la buccia grattugiata di 1 limone e di 1 arancia bio, 1 cucchiaino di estratto di vaniglia naturale, mezzo cucchiaino di cardamomo in polvere e mezzo cucchiaino di all spice (entrambi a sostituire il mahleb e probabilmente nemmeno ci assomigliano – non saprei, non ho idea di cosa sappia il mahleb, perà da qualche parte avevo letto questo siuggerimento sostitutivo – in ogni caso il risultato è piacevole…). Si impasta fino a ottenere un impasto liscio ed elastico, prima lievitazione per 1h30 poi si confeziona una treccia, si aggiungono 3 uova sode (tradizionalmente sarebbero rosse ma non avevo pensato a prendere anche le barbabietole quindi ho preferito lasciarle couleur nature), spennellamento con tuorlo e latte , nuova lievitazione per 45 minuti, poi 30 minuti di cottura a 180°C. Ottimo anche, magari dpo un paio di giorni, a fette tostate, con la marmellata… :-)

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Lato picnic invece ho confezionato un Rye soda bread (insomma un pane a lievitazione istantanea con la farina di segale, una versione salata di questo pane qui…), impastando 170g di farina di segale integrale con 170g di farina 00, 290ml fra yoghurt naturale e latte intero, un cucchiaino di sale, un cucchiaino di lievito per dolci non zuccherato. Ho anche aggiunto una manciata di semi di zucca. Il tutto va al forno a 200°C per 40 minuti e si conserva benisismo anche fino al giorno dopo. Con questo pane ho fatto dei panini con la frittata, anzi con la tortilla di asparagi e piselli, seguendo su per giù questa ricetta qui, sostituendo perà le asparagine selvatiche con asparagi verdi tagliati a pezzetti e sbollentati e piselli freschi.

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Per dolcetto, delle tortine di farro con olio di nocciole e lamponi super easy, basta lavorare 2 uova e 50g di zucchero di canna con la frusta, aggiungere 100g di yoghurt naturale, 20g di olio di nocciole (ho usato l’ottimo e profumatissimo olio di semi di nocciole Piemonte IGP dei Fratelli Caffa, trovato grazie a Tastexp), 80g di farina di farro integrale, 20g di farina di nocciole tostate, mezzo cucchiaino di lievito in polvere e 100g di lamponi freschi. Infornare a 180°C per 25 minuti, ricetta per 9 tortine.

Incartate tutto, trasferitevi nella campagna umbra, apritevi l’appetito mediante una sana passeggiata (magari spingendo su e giù per un paio di borghi medievali un passeggino il cui peso, contenuto compreso, va sui 20kg) e voilà, il pranzo di Pasquetta è servito! :-)

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Infine, due micro segnalazioni di scoperte di questi giorni: la prima, qui sopra, è la colomba dei dolci di Giotto, la pasticcieria artigianale del carcere di Padova. Avevo già assaggiato il loro panettone – ed era bastato quello per convincermi che i pasticcieri del carcere padovano lavorano veramente bene – stavolta sono andata di Colomba classica con i canditi di arancia e ho assaggiato anche quella al cioccolato, ed erano veramente veramente ottimi. Insomma, vi lascio la segnalazione in previsione delle prossime feste (?!), è anche un ottimo modo per farsi piacere sostenendo un progetto importante e solidale… I dolci di Giotto li avevo scoperti, anche loro, via Tastexp, mentre a Roma le loro colombe e panettoni si trovano anche al sempre ottimissimo Emporio delle spezie :-) Se poi invece della colomba non sapete più cosa farvene provate questa ricetta di colomba-riciclo

La seconda segnalazione è a uso dei frequentatori di Testaccio nonché amanti di chiquerie in tavola e in cucina. Ho scovato giusto sabato, al mercato di Testaccio, un nuovo banco chiamato ‘lo spaccio di Testaccio’. Il banco è di Emanuela – la quale lavora da tanto tempo con gli accessori di cucina, e infatti ci conosciamo/incrociamo da un po’ – e la sua idea è di quelle semplici ma geniali: ha aperto la sua ‘bottega’, a misura d’uomo in tempi di crisi, affitandosi un banco al mercato rionale (voglio di’, io non c’avrei mai pensato, ed è un’idea semplicemente fan-tas-ti-ca…). Quindi in mezzo alle fave e carciofi dei banchi circostanti Emanuela propone in qualcosa come 8 metri quadri una selezione di oggettini must have di design, spesso danese (molte cose sono di Madam Stolz che è un marchio che io qui non vedo proprio mai in giro), cosine di quelle che non si vedono d’altre parti, che non sono nemmeno molto dispendiosi e che sono un mix fra zen e shabby chic. Io intanto sono tornata a casa con un porta saponette in ferro, una bellissima bottiglia di vetro e un irrinunciabilissimo appendi-spago-da-cucina (e al prossimo giro mi prendo la lavagna di ferro e i mestoli smaltati stile vintage, tié :-)

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34 Commenti

  • caramelalafleurdesel ha detto:

    Ciao Sigrid, come sempre un bel e ricco post. Un info: il mercato di Testaccio è quello a Piazza Testaccio? Sai anche dirmi se trovo il banchetto tutti i giorni? Grazie. Un abbraccio

  • Emma ha detto:

    Sono incuriosita dal banco di Emanuela! non ha un sito, per caso? Bellissime foto, come sempre :)

  • Roberta R ha detto:

    Uh che carino!
    https://twitter.com/#!/FinalmenteD/media/slideshow?url=pic.twitter.com%2FDoYHJ81TQueste sono le cuzzupe, invece, che si fanno dalle parti di Crotone.L’uovo simboleggia, e credo pure quelli di tutti gli altri dolci, la resurrezione di Gesù.E più uova sode ci sono, più sono belle le cuzzupe!

  • Quando apriranno il mercato nuovo di Testaccio (inaugurazione fine maggio??), credo sia prevista un’apertura pomeridiana

  • Marinella Porzio ha detto:

    Ciao Sigrid!
    Sono sempre speciali i tuoi post, ricchi di particolari e belle immagini. Bravissima! Un abbraccio

  • Mathilde Piton ha detto:

    Mi piacciono le tue foto!!

  • Selena Grillo ha detto:

    Una domanda per Sigrid ma non solo… sono rimasta affascinata dal colore delle uova confettate. Qualcuno ha già chiesto come sono state dipinte?? Il miglior risultato che ho ottenuto quest’anno è stato un color terra bruciata. Le uova erano davvero buone e sane (raccolte nel nostro pollaio e colorate con le bucce delle cipolle del nostro campo) ma davvero poco carine. ^^’ Si accettano suggerimenti per l’anno prossimo! Grazie a tutti. Selena

  • Patrizia ha detto:

    E’ tanto che non passo a farti visita e ho trovato molte novità: ma anche la certezza delle tue belle foto, del cibo semplice e buono (perfetto il tuo menù per il contest che ho indetto sul picnic ;D) e il garbo gentile e fresco che ti contraddistingue!

    Un abbraccio e questa volta torno presto!! 
    Auguri, in ritardo, a te e ai tuoi cari

  • ebe.60 ha detto:

    ciao a tutti:) scrivo qui perchè questo è il blog di cucina per eccellenza e quindi magari qualcuno può aiutarmi…ho aperto da poco un blog ma ho qualche problema, del tipo che non riesco a trovarlo su google…che faccio?

  • maidannutengaracasteddu ha detto:

    Che meraviglia queste cose di Madame Stoltz… mi sono innamorata della cassettiera in ferrosmalto. Sarebbe perfetta per la stanza dei miei figli….
    …io ho passato il sabato di pasqua a impastare per il pranzo della domenica (risultato 300 ravioli e 40 seadas…) e per il c.d. “picnic ”  di pasquetta (75 personeeeee)…però le feste sono belle perchè si passano in compagnia e quindi non ci si deve lamentare se la compagnia è numerosa!!!!!!!!Adesso dieta detox: riso thai bianco e finocchi al vapore

  • Claudia ha detto:

     sìsssì, la cuzzùpa la faceva anche la mia nonna calabrese, confermo :-)

  • Anche mia suocera (calabrese) fa questo pane tutti gli anni, uno per famiglia (siamo circa mille)

  • Domani andrò a comprare una colomba da avanzare per poterla riciclare, colombe e pandori riciclati sono mooolto più buoni di quelli freschi!

  • BarbaraPS ha detto:

    Istagram?

  • Anche qui in NZ i usa fare il picnic per Pasqua, visto che di solito il tempo e` ancora bello. Qui mestoli e ramine smaltate fanno gola anche a me :-), e poi sono così fotogenici!

    Ciao
    Alessandra
    http://alessandrazecchini.blogspot.co.nz/

  • Sigrid, che ne pensi se nella brioche a treccia invece di cardamomo e all spice ci si mette l’acqua dei fiori d’arancio? (così magari almeno l’aroma della pastiera…) 

  • Donatella Papi ha detto:

    ottime segnalazioni (voglio vedere quel banco! ma non posso, il sabato lavoro…) e anche le ricettine!

  • scake ha detto:

    Ciao Sigrid
    anche io ho fatto lo Tsoureki, ma a forma di Challah!
    Guardalo qui:
    http://unannoacasa.blogspot.it/2012/04/che-cosa-ce-di-diverso-questa-notte_07.html
    La soddisfazione che ti danno questi pani dolci e’ grande no? Nel farli, nell’offrirli agli altri e nel mangiarli.
    Ciao Scake

  • silvia ha detto:

    quindi il sabato giro al farmers market più testaccio… fantastico! mi piace mescolare vintage e moderno…
    non vedo l’ora di fare una capatina a Romaaaa!

  • Che bello il picnic! *.*
    Peccato che qui in Costa Azzurra con 360 giorni l’anno di sole l’anno abbia deciso di fare brutto tempo proprio a Pasquetta. T_T
    E quindi picnic annullato, nonostante mi fossi preparata ogni dettaglio. =(

    Grazie per la segnalazione di testaccio. Appena rientro a Roma, vado a fare qualche scorta di utensili vari. In termini consolatori, s’intende.=D

  • LaIre ha detto:

    Se lo trovi ci si fa un giro insieme? ;-) milanese pure io…

  • Giorgia Faraca ha detto:

    sigrid!
    quel tsoureki assomiglia molto a un dolce poco dolce che mia nonna (calabrese) fa per pasqua da quando ha imparato a camminare credo!è molto più secco e si chiama cozzùpa se ha la forma del casatiello, oppure pupa, visto che l’uovo dovrebbe simboleggiare il viso e l’impasto viene disposto in modo da sembrare una bambola..quest’anno mia nonna ce l’ha riproposto (tanto per cambiare) ma siccome la ricetta a memoria non la sa, c’è stata una disputa in famiglia per la conversione da 0.8 dl di latte in grammi…non ti dico!io purtroppo non c’ero (una favolosa gitarella in costiera amalfitana, peccato per il tempo) ma mi hanno raccontato che mio padre (PROFESSORE) le ha fatto mettere quasi un litro di latte nell’impasto, che ovviamente non risultava più “compatto e quasi sodo” come recitava la sua sbiadita ricetta!ha dovuto aggiungere un altro kg e mezzo di farina…un fantastico pane che non è dolce e nemmeno salato..che non sa di niente insomma!!
    scusa per il racconto inutile, manie di protagonismo mi sa :)
    un bacio e buona pasqua anche a Lena

  • frame diary ha detto:

    Grazie 1000 della dritta Madam Stolz. Sono le cose che adoro e che vado cercando!…spero davvero di trovare un rivenditore a Milano…

  • Anche io mi sono data ai pani intrecciati, in particolare ho provato quello proposto da Vefa, che poi è una brioche golosissima!!
    Stupende le tue immagini e stupendo il banco di Emanuela! (intelligentissima!! :))

  • stefanauz ha detto:

    ciao, sigrid :) torno per proporti un classico della tradizione veneta, visto che siamo nel periodo giusto: i risi e bisi. fammi sapè!
    http://stefanauz.wordpress.com/2012/04/10/risi-e-bisi/

  • ottime le ricette e tutti le segnalazioni. posso chiederti perchè le foto ultimamente mi appaiono più sature e “dure” di prima? come se la luce fosse più nordica e fredda. solo una sensazione? il video si è sbilanciato?
    non vedo l’ora di venire a roma e al mercato di testaccio…

  • Francesco d'Elia ha detto:

    I mestoli sono stupendi Sigrid.. Grazie della dritta..:-))

  • Paola Blanc ha detto:

    Mamma i panini con la frittata che buoni…
    Paola
    http://www.lechicchedipaola.it/

  • Luisa Piva ha detto:

    lavoro a poche centinaia di metri dalla Pasticceria Giotto di Padova.. famosa per preparare dei lievitati meravigliosi, ma non solo quelli! felice tul’abbia scoperta..! Quel pane di segale mi ispira.. veloce, semplice! un bacio
    a presto
    Luisa

  • cipo7 ha detto:

    Io ho prenotato su amazon.it il tuo prossimo libro…a scatola chiusa!

  • Marianna Longo ha detto:

    bellissimi i mestoli e bellissime le foto come sempre ;)

  • r. venezia ha detto:

    ciao sigrid! io, molto vogliadifarelacolombalievitataper3giornisaltamiaddosso, ho lavorato a maglia per tutte le vacanze (e ci stava pure benino, dato il freddo). In compenso sto in fissa con la segale e panifico a tutto spiano (ehum, ne ho una pagnotta appresso in ufficio, chissà che in pausa pranzo non si riesca  a fare un salto a villa borghese per fotografarla! ;-P), e pure io sono cotta e fiacca. E’ la primavera? Ti abbraccio forte, che bello, come sempre, leggerti!

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