Laura’s Pecan Tart

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Potrei iniziare questo post raccontandovi di come sono andata l’altro giorno all’emporio delle spezie (un’altro po’ e sto più spesso lì che a casa mia) per un aceto di lavanda e poi me ne sono tornata a casa con un paccone di noci pecan e una ricetta scritta a mano, questa qui. Perché c’è poco da fare, ci casco semmmmpre, appena qualcuno mi dice con il tono fra il sognante e l’estasiato che ha una ricetta buona, non mi do pace fino a quando non la provo, insomma, avete capito, Laura aveva da poco fatto la sua crostata di noci pecan….
Banda sonore per oggi – d’obbligo visto anche quel che segue – Foule sentimentale di Alain Souchon…

Piuttosto però, oggi sarei dell’ umore giusto per una piccola riflessione/sfogo sulla questione del materiale, della qualità, del consumismo eccessivo, e chissà quali altre grandi questioni esistenziali possano venir fuori dal semplice guasto di una bilancina da cucina comprata qualcosa come 20 euro nel negozio di ‘cose elettroniche’ vicino casa. La quale bilancia ha deciso di perdere la testa al momento in cui stavo preparando la frolla per questa crostata, e in questo modo nel mio impasto è finito un buon etto di farina in più di quello che ci voleva (ricostruzione a posteriori ovviamente). Devo dire che poche cose mi fanno uscire di me quanto errori di pasticcieria dovuti a materiale deficiente. Poi ho pensato alle 4 bilance buttate negli ultimi 6 anni, a quante batterie usate, alla stampante foto che ha appena smesso di funzionare e che pretende che io le sostituisca le testine di stampa (costo della testina: circa quanto l’intera stampante): tutte cose prodotte e pensate per durare poco, per essere rapidamente consumate, buttate, ricomprate.
Ho pensato anche, non senza una certa tenera nostalgia, alla bilancina analogica Terraillon di mia mamma (non uguale ma simile a questa) che è stata tutta la vita nella sua cucina, che funziona ancora e sulla quale anch’io ho pesato i miei primi ingredienti. Un oggetto che campa da trent’anni, che non causa nessun inquinamento e che se si dovesse rompere si capirebbe subito. Ma magari non si romperà mai.
Insomma, fra le grandi rivelazioni di questi giorni c’è che ‘scusate ma non ho tanta voglia di vivere lasciando dietro di me una scia di inutili carcasse di plastica’, ergo – a meno che non ne trovassi una anni 70 in buon stato su ebay – la mia prossima bilancia di cucina potrebbe proprio essere questa… L’altra grande rivelazione – per quanto ci fosse troppa farina nella frolla – è stata questa crostata, dolce e goduriosa (e assolutamente da condividere con il più gran numero di persone possibile – non solo perché è tanto buona ma anche perché un micropezzetto basta e avanza… :-).

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La crostata di noci pecan caramellate di Laura
Preparare una pasta frolla frullando, nel food processor, 250g di farina 00 con 125g di burro freddo a pezzettini (in alternativa potete incorporare il burro alla farina sbriciolandola con le punte delle dita). Aggiungere poi 2 tuorli e due cucchiai di acqua fredda, e impastare rapidamente fino a ottenere una palla di impasto. Avvolgere di pellicola e tenere al fresco per un’oretta.
Per il ripieno: versare 300g di zucchero di canna in un pentolino insieme a 200g di panna fresca e 2 cucchiai di miele, mescolare e scaldare fino a quando lo zucchero si sarà del tutto sciolto (ho lasciato sobbollire per 2 minuti). Aggiungere 300g di noci pecan, mescolare e spegnere. Stendere infine la pasta frolla a 3mm di spessore e rivestirne uno stampo da crostata (con bordo amovibile, stile questo), bucherellare il fondo, versarci tutte quante le noci pecan con il loro caramello, livellare e infornare a 180°C per 30 minuti. Lasciar raffreddare completamente prima di servire (e penso ci stia proprio bene un po’ di gelato alla vaniglia on top).

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53 Commenti

  • Léia Silva ha detto:

    Mamma mia, che ricetta splendida!
    La farò certamente!
    Léia

  • Alessandra Musso ha detto:

    le mie stesse bilance!!! mia mamma ha questa arancione http://4.bp.blogspot.com/-MxPVU1XxPn8/TlwDT1PXc0I/AAAAAAAAAKE/wG5NN1QQp30/s320/bilancia_terraillon_anni_70_design_Marco_Zanuso.jpg, io gliela invidiavo  allora l’ho trovata identica gialla al mercatino; poi ho trovato questa rossa (la stessa che hai postato tu) http://electronicablog.info/img/terraillon-3108-bilancia-meccanica-da-cucina-ba-22-22-kg-colore-rosso_10286_500.jpg, poi ho trovato pure l’ultima che hai indicato. ormai credo di poterne iniziare la collezione!!

  • Barbara Spada ha detto:

    Sto impazzendo da un mese per trovare le noci pecan… niente da fare, mi tocca scendere fino Roma?? Certo a vedere questa meraviglia di crostata lo farei anche. Buona giornata!

  • Ale Clem ha detto:

    :) è una delizia, ancora ricordo quando ne comprai una fetta in più alla Magnolia Bakery di manhattan per degustarla il giorno dopo nell albergo di londra!
    ps a me un pezzettino non basta! è troppo buona!

  • Patrizia ha detto:

    Mamma mia che goduria di tarte!! 

    Condivido quello che dici sul consumismo sfrenato…l’altro giorno mi hanno proposto (in una nota catena francese) di non comprare le cartucce nuove della stampante, ma direttamente una stampante nuova “perché tanto costa uguale” e la vecchia la butto? Cambio auto dopo almeno 10 anni, ma che fare per i cellulari che dopo 6 mesi si fondono? E i pc che dopo un’anno sono delle caffettiere ? Quoto Roberta(Il senso del gusto) si affama chi costruisce e si condiziona chi deve comprare…Alex Zanotelli sostiene, a ragione, che la buona politica si fa a cominciare dal carrello della spesa!
    Brava Sigrid!! Post come questo aiutano!!

  • Marianna Mauro ha detto:

    Il mio compagno aggiusta tutto (ha un dono innato, aggiusta dal phon, agli stivali, al robot da cucina) e io riciclo tutto quanto riesco ( non getto il vetro che alla fine poi mi serve sempre per le marmellate, le passate, le grappe eccetera…e la plastica e l’alluminio mi forniscono un sacco di contenitori dove coltivo fiori e verdure e faccio i semenzai)…abbiamo pochissimi rifiuti, poco indifferenziato e i nostri mobili hanno mille vite, mille verniciature, mille cambi di utilizzo…ma un po’ ci guardano come gli strani del vicinato…..

  • lacuocaincasa ha detto:

    Che splendore! Dev’essere un concentrato di energia!

    Quanto alla bilancia non posso che darti ragione: qualche mese fa ho fatto l’acquisto, una bella bilancia analogica turchese :) Ammetto tuttavia che per alcune ricette di pasticceria che richiedono precisione, mi sento più sicura con la digitale…sarà abitudine?

    Complimenti, tornerò presto a leggerti perchè è tutto stupendo!

    Valentina

  • Diana Duca ha detto:

    Le pecan sono le mie preferite!!! Che bontà!!!!! Da provare sicuramente

  • Scusa niente a che vedere con la torta, ma riguardo al post precedente sui fiori c’e’ questo link sul sito di Slow Food con una lista di 40 fiori da mangiare
    http://www.slowfood.it/sloweb/af92fead076c0c4d1d0081be6a687259/40-fiori-da-mangiare?-session=sf_soci%3A52396DD80a3b8176A1wo7F20F4C5#.T4_GPt5O12E.facebook

    magari t’interessa!

    Ciao
    Alessandra
    http://alessandrazecchini.blogspot.co.nz/

  • Elvira ha detto:

    Quante volte mi si sono scaricate le batterie della bilancina elettronica mentre pesavo gli iingredienti e ho imprecato come uno scaricatore di porto?? Ora ho una bilancina analogica di scorta :))

    Ah, mia mamma nella sua cucina ha una bilancia molto simile, e credo coetanea di quella di tua madre :)

    Baci a te e alla piccola Lena!

  • LaFrancese ha detto:

    uddio come resistere! da provare!

  • Donatella Papi ha detto:

    buona la crostata! immagino che una fettina sia anche troppo, però è da assaggiare sicuramente!
    il consumismo? laciamo stare, va, che altrimenti non la smetto più… tra stampanti, batterie, phon e stupidaggini varie, qui  è un casino!
    bel post!!!

  • MarieSouricette ha detto:

    ciao Sigrid! Un bisou rapido pour te dire qu’evidemment j’dhere completement a ton discours et j’jouterais meme
    quante cose, invece di comprarle per averne un uso sporadico, potremmo condividere in più personne!  Ma sembra che siamo ancora troppo consumisti per accettarlo e metterlo in pratica …

  • riso mandorlino ha detto:

    Il discorso delle cose che prima duravano 30 anni, ed ora neanche tre, lo facevo proprio un’ora fa: tornando a casa in una città piena di pioggia, ho sentito dire al tranviere che la vettura su cui stavamo viaggiando è datata anni ’50,  che fino a sette anni fa circolavano ancora le vetture del 1927, ancora perfettamente funzionanti e che … le hanno dovute sostituire per usura della carrozzeria (poco ci è mancato mi commuovessi!! :.) )!! L’usura della carrozzeria …. cioè ha fatto in tempo a consumarsi il ferro esterno e non il resto…
    Quelle nuove e quelle seminuove, invece, già hanno i sedili sengati o di stoffa e quindi già usurati, i finestrini sono complessi da aprire, sono scomodi perchè i sedili son troppo appiccicati, e se non vuoi aver stretti contatti col visino…..producono 5 inquietanti bip-bip ogni apertura e chiusura delle porte (se il viaggio è lungo scendi con le orecchie in tasca!) e mi ci gioco le prossime meringhe, fatte in una giornata di pioggia, che dureranno meno, ma mooolto meno di 80 anni (e smaltire un tram non credo sia facilissimo, suppongo io, eh)!! 80 anni … se ci penso….=)) Un saluto, grazie per questa crostata ottima con il clima che c’è fuori!!  Lys

  • Francesca Romana Di Giovanni ha detto:

    io adoro andare nella casa al mare di mia mamma ad Anzio perchè lì lei ha portato tutte le cose vecchie che ha sostituito nella casa di Roma. Beh ogni volta faccio un salto indietro nel tempo e mi diverto un mondo ad usarle: la grattugia moulinex vecchia come il cucco , la bilancia come quella di tua madre e le vecchie televisioni telefunken e grundig!!!! che nostalgia di tutte quelle cose fatte per durare una vita e che durano per molto di più! ora io non ho niente da lasciare alle mie figlie se non il mio quaderno di ricette dove trascrivo tutte le cose buone che scovo qui , provo e poi trascrivo, indice che sono  venute bene e che sono piaciute moltissimo!!!!!!

  • scake ha detto:

    Ma chissenefrega delle calorie di fronte ad una cosa cosi’!
    Io la farei se solo riuscissi a trovare ‘ste pecan che fanno tanto Old America.
    Deve essere uno schianto…

    PS io uso INTENSIVAMENTE da 11 anni una Rowenta digitale 1278 max 5kg, il piattino sopra si e’ scurito, scheggiato, ma e’ precisissima. 

  • Dio che bontà!

  • Marika ha detto:

    Deliziosa…il freschino che ci sta ancora appiccicato addosso ci può concedere ancora qualche lusso calorico via!! Le pecan sono fantastiche,davvero un bel bottino: senza retrogusto amarognolo e non legano in bocca….per fortuna adesso le trovo anche quì…anche se non posso dire siano davvero a km ‘zero’!!!!e oltretutto la ricetta che ho fatto io ( di Trish Deseine -I Love Torte) prevedeva pure lo sciroppo d’acero,al posto del miele…evabbè mea culpa!
    Mammamia che l’acquolina!!!

  • SARAC ha detto:

    Era meglio quando le riparazioni degli oggetti costavano poco o, addirittura, si era in grado di farle da soli. Oggi è più conveniente comprare qualcosa di nuovo piuttosto che riparare quello che non funziona più. Ma se al valore dell’oggetto riparato si aggiunge anche quello dell’inquinamento risparmiato forse non conviene comprare la bilancia nuova? mah, ci rifletto sperando che la torta esca magicamente dalla foto per arrivare tra le mia mani…magari!

  • Monica Vannucchi ha detto:

    Sapessi che bilancia uso io, sigridina! quella antica con base di legno e due piatti d’ottone oscillanti, uno tondo a scodella, per le farine, uno rettangolare per tipo la pasta lunga, verdure ecc. Era dei nonni forse, o forse no, cmq è finita che a un certo punto nessuno la voleva, io l’ho fatta restaurare, sono ancora alla ricerca dei pesetti d’ottone da pochi grammi che mancano… ma la uso, anzi la usiamo in famiglia tutti i giorni. kiss, monica

  • martina mammarella ha detto:

    Non per essere troppo progressisti… ma mia suocera ha la Terraillon beige che sgarra di almeno 50g! a ‘sto punto cosa la si usa a fare? meglio andare a occhio! io  con la mia rowenta (non stilosa) mi trovo benissimo e in cinque anni forse le pile gliele ho cambiate una volta! magari si va anche a fortuna! Martina

  • Mariint ha detto:

    Una domanda : ma lo zucchero nella frolla è stato volontariamente omesso per via del  ripieno già così dolce oppure è una dimenticanza?Grazie!Ricetta da provare subito……

  • Olivia Marogna ha detto:

    Il tuo commento sul consumismo eccessivo mi ha fatto tornare in mente un documentario visto l’anno scorso http://www.rtve.es/television/documentales/comprar-tirar-comprar/ è in spagnolo e sio può trovare anche la versione integrale!

  • Anche a me questa cosa dell’obsolescenza programmata fa troppo arrabbiare! E con le cose nuove sembra non ci sia scampo, sembra che tutte si rompano in un tempo più o meno breve…

    … se ti senti vintage, ma parecchio vintage, potresti anche prendere questa bilancia qui: http://www.coseinutili.it/annuncio/?id=151 ;))

  • maidannutengaracasteddu ha detto:

    Ho sempre invidiato l’abitudine anglofona di misurare tutto in cups &spoons, che ti libera dall’incubo della bilancia. Quanto alla tecnologia, chi di noi non ricorda il vecchio cucchiaio di legno (quello e solo quello) con cui la nonna faceva la torta, il tegame di coccio e la pentola di rame, il mortaio di pietra, la spianatoia e il mattarello, il macinino da caffè che macinava finemente anche le mandorle tostate. Per non parlare della stadera con cui mia nonna verificava che al mercato non l’avessero imbrogliata col peso (che volete, era figlia di esattore). Però, mea maxima culpa, chi potrebbe fare a meno del food processor e dell’impastatrice,  scagli il primo mestolo….

  • r. venezia ha detto:

    io avrei un bilancia che ha quasi un secolo, non sbaglia un grammo ed è favolosa:  devo solo trovare il modo di sottrarla a mia madre!!! ;-P
    ammetto che ci sono due cose che mi ansiano, ma veramente tanto, e sono la bilancia elettronica e il mouse wireless… forse la torta potrebbe curarmi (e indovinampo’? abbiamo il piatto ugualissimo!!! bacini :))

  • SereInCucina ha detto:

    che meraviglia! le tue foto mi fanno sempre innamorare!

  • piereli77 ha detto:

    anch’io ce l’ho la bilancina Terraillon  , beige, con un piatto pesa trasparente ,  regalo di nozze del 1977 da una zia Tata di Parigi…devo dire che l’idea di sostituirla non mi sfiora neppure….baci Elisabetta

  • il gatto goloso ha detto:

    Io la penso esattamente come te, ho avuto un forno supertecnologico che è durato 4 anni e sono passata ad uno manuale dell’ikea… sperando duri più dell’altro (pagato la metà esatta)! Sulla bilancia sono sempre stata indecisa se prenderne una elettonica che mi calcola i grammi o tenermi la mia analogica (presa con i punti del supermercato anni fa)… beh, alla fine il suo porco lavoro lo fa ugualmente e piuttosto bene! :)

    L’unico pallino che non riesco a togliermi è il Kitchen Aid giallo… sto mettendo da parte i soldi come le formichine in attesa del suo momento di gloria! :D

  • Dulcistella ha detto:

    Ecco, questo è ESATTAMENTE quello che penso io… non sulle noci pecan, ma sul consumismo :-D
    Se non l’hai già fatto ti consiglio di guardarti bene questo:
    http://www.youtube.com/watch?v=sW_7i6T_H78
    è illuminante e ci dice tutto su come funziona il mondo oggi. Forse semplifica un po’ le cose, ma lo trovo vero.
    P.S.: non mi rispondere, che non so perché, ma non riesco a visualizzare le risposte ai miei commenti :-((

  • LaIre ha detto:

    Mi viene da sorridere perché la scorsa settimana ho fatto la stessa considerazione sulla mia bilancia elettronica e credo che oggi riporterò sul piano di lavoro la bilancia vecchia vecchia (con i pesi, fino ai 2gr!) usata per 10 anni senza nessun problema o difficoltà… mi sento un pò meno stramba al momento!

  • Zenzero E Zen ha detto:

    Adoro le noci pecan,ma a Roma non sapevo dove trovarle.Provero’ questa crostata ovviamente in versione vegana con frolla vegana e ripieno vegano alle noci pecan,yummm.Chocolat.

  • Giulia Giulia ha detto:

    Anche mia mamma ha la Terraillon!! Beige.. ne ho ricordi fin da quando son nata! 

  • artu9512 ha detto:

    Anch’io sono assolutamente d’accordo sul fatto che si fa un grande spreco di tutto. La mia vecchia TV ha avuto bisogno di una piccola riparazione dopo 15 anni e il tecnico mi ha detto che ora non esistono più TV cosi, che dopo 5 anni sono già vecchie…la mia ora dopo 20 anni funziona ancora. E succede lo stesso vale per lavatrice, elettrodomestici….viviamo in un mondo di consumismo e di spreco purtroppo. E’ bene che  ci siano sempre più persone a rendersene conto. Buona giornata a tutti.

  • silvia censi ha detto:

    wow che magnifica bomba!!!Mi sa che questa solleva il morale anche nei giorni peggiori ;)

  • Gaia ha detto:

    impazzisco per le pecan! ogni anno, alla cena del Ringraziamento della mia amica Luanne, monopolizzo la ciotolina degli antipasti :-)))

  • Serena Verdepomodoro ha detto:

    condivido. anch’io  sono stanca di tutte queste carcasse che mi lascio dietro….

  • marina chiesa ha detto:

    Si.. obsolescenza programmata. Hanno fatto un servizio alla tele di recente su questo argomento: oggetti progettati per durare un dato lasso di tempo. Lì per lì pareva un po’ maniacale come idea, ma riflettendoci e osservando il mio secondo iPhone dell’anno rotto ….
    Crostata stupenda e quel caramello di canna deve esser da far perdere la testa!

  • ciao sigrid … ricetta a parte come sempre meravigliosa e meravigliosamente raccontata, vorrei commentare ciò che hai scritto sulla questione bilance e usa e getta. anche la mia mamma nella sua cucina ha da quasi trent’anni la stessa bilancia rossa che non le ha mai creato problemi ed io invece come te mi ritrovo a combattere con quelle che dopo un pò devi buttare …..  hai perfettamente ragione riguardo il consumismo e le cose usa e getta, il problema è che la stragrande maggioranza delle persone non la pensa così!!!

  • Annarita Rossi ha detto:

    Mia mamma ha una macchina per tirare la pasta che era di mia nonna….50 anni e non sentirli…..io l’ho già cambiata due volte!

  • Sigrid Verbert ha detto:

    il vintage e l’artigianato. Che fra l’altro risolverebbe anche un pezzo della ‘nostra’ crisi e mancanza di occupazione. Niente in contrario contro i cinesi ma la dovremmo davvero smettere con sto usa e getta demenziale… 

  • Sigrid Verbert ha detto:

    Mah guarda sulla precisione alla fine della fiera mi sono autoconvinta che non sono poi 10 grammi a fare la differenza (a parte se fai cucina molecolare o altisisma pasticcieria, e non è il mio caso :-) sicché me ne farei una ragione, per le cartucce d’inchiostro son daccordo, ma le testine di stampa che smettono di lavorare perché evidentemente sono programmate per smettere di lavorare, beh un po’ mi rodano… :-)

  • Sigrid Verbert ha detto:

    Infatti, come lo dicevo giusto a due amiche l’altra sera, è molto ‘non’ quello che ultimamente cucino però devo dire che ogni tanto una bomba del genere ci sta, eccome ;-)

  • Sigrid Verbert ha detto:

    Ciao Isabella, scusami non l’ho nemmeno specificato che l’ho segnalato così tante volte sto posto che pensavo che ormai tutti conoscessero l’indirizzo a memoria :-) Quindi, l’emporio delle spezie si trova in via Luca della Robbia 20, a Testaccio, questo è il loro sito:
    http://www.emporiodellespezie.com/
    Spero ti sarà utile :-)

  • Agnese Gambini ha detto:

    E’ vero. si sprecano una marea di cose. Vengono prodotte apposta con piccoli difetti che le fanno durare poco. E’ giusto che torni di moda il vintage, vecchie cose mauali, senza fronzoli e senza batterie e secondo me anche più belle.

  • Elena_B ha detto:

    Il problema cartucce io l’ho risolto: prendo la mia cartuccia e la porto in un posto in cui la ricaricano…e risparmio tanti soldi. Il problema bilancia è più difficile da risolvere, perchè per fare le torte bisogna essere precisi, e le bilancie vecchie non lo sono affatto.
    Comunque bella torta ma poco adatta a questo periodo dell’anno…sono reduce da troppe calorie (maledetti agnelli di pasta reale! Troppo buoni!).

  • Ohibò!! Questo negozio di spezie dovrebbe aprire una succursale a Milano perchè proprio non riesco a trovare nulla di simile. Per quanto riguarda bilance e oggetti-usa-e-getta, purtroppo ne è piano il mondo: affamano chi li costruisce e deludono chi li compra (anche se noi ‘consumatori’ dovremmo fare scelte più oculate). Pensate solo all’Iphone venduto a 700 euro con una paga miserrima di qualche dollaro ai cinesi che lo producono… La rivoluzione avviene dal basso e non possiamo aspettarci nulla da chi produce questi oggetti.
    La torta pare buonissima, la infilo nella pigna delle ricette da provare :-)

  • Michela Brunelli ha detto:

     http://www.youtube.com/watch?v=EUeMVt3stAo
    +
    obsolescencia programada: http://www.youtube.com/watch?v=chJT_uxSqNk
    tristissimo

  • StellePorcelle ha detto:

    Oddio salivo!
    (no no, non l’imperfetto, l’indicativo presente)

  • Luisa Piva ha detto:

    Certo, è un bel concentrato di calorie, zuccheri, grassi.. mettiamoci tutto quello che vogliamo.. ed un pezzettino probabimente sì,basta ed evanza..
    ma per quel pezzettino ora entrerei nel computer davanti a me pur di assaggiarlo!! bacio

  • isabella conti ha detto:

    Buondì Sigrid, questa torta è magnifica! Volevo chiederti una piccola cortesia, visto che come me abiti a roma e io fatico a trovare certi ingredienti magari per poca conoscenza dei luoghi dove reperirli potresti farmi sapere dove è questo emporio?
    Ti lascio la mia mail e ti ringrazio fin da ora per la tua attenzione:
    isabeau.conti@gmail.com

  • Barbara Torresan ha detto:

    omG…… ecco dov’erano finite tutte le pecan!
    :)
    lussuriosa e invitante.

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