Un piacere semplice

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Ci ho già accennato qualche altra volta, credo, e lo ribadisco perché ne sono la prima sorpresa : da un anno e qualcosa i miei gusti e le mie abitudini alimentari sono cambiati tanto (la maternità non è estranea a questo fenomeno: prima c’è la gravidanza con i suoi limiti e le sue necessità, poi la dieta da allattamento, poi la mancanza di tempo e l’esigenza di fare semplice ma centrato, e infine l’altruismo…), insomma a parte aver riconsiderato un po’ tutta la propria alimentazione (e quella del resto della famiglia, visto che il primo motore di tutto ciò è, ovviamente, il fatto di aver qualcuno in casa che deve mangiare per crescere) in base a criteri (prettamente personali) che sono, forse più del benessere o della salute, la naturalezza delle cose (che poi porta ai due di prima, secondo me :-), devo dire che la mia grande piccola riscoperta degli ultimi tempi è quella dei piaceri semplici…
Bande sonore di oggi, Thomas Fersen, bien évidemment…

E non solo alimentari. Certo, ci sta anche lo sgranocchiamento impulsivo di piselli freschi appena comprati, e la riscoperta del pranzo a sacco da portare in gita, ma è anche e sopratutto una questione umana. Come, per dire, frequentare delle botteghe, camminare per acquistare cose che sono state scelte da persone che vi spiegono, magari con passione, da dove vengono, come sono state fatte e perché le vendono, o andare da chi le cose che comprate le produce, poter fare domande, scambiare due chiacchiere, un sorridso, riporre gli acquisti nella sporta e tornarsene a casa. Tutte cose semplicerrime eppure lontane da un mondo – quello contemporaneo – in cui ci si parla via mail e le cose si acquistano con due clic e una carta di credito. Comuqnue, chiaramente, non è che voglia essere integrista, però mi piace l’idea di una via di mezzo, uno sforzo nel ricordarsi di come vivevamo (da piccoli, in modo lento). E così ho cucinato, per la prima volta in vita mia, il budino al cioccolato…

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Sinceramente, non credo nemmeno di avere un legame fortissimo con i budini in generale, da piccola è successo che lo preparasse mia madre, ma non credo di esserci mai andata pazza. Resta che è comunque un sapore d’infanzia, fors’anche solo per via dei budini industriali francesi, e ricordo sopratutto i piccoli rituali che uno si crea (o si creava, da piccoli), per esempio il sottile piacere di prendere le cucchiaiate su ogni riga che ha lasciato lo stampino (mangio tutt’ora il budino così ed è almeno metà del piacere…). E poi mi piaceva l’idea di un dolce con così pochi ed essenziali ingredienti (anche perché per ora me la cavo ancora con le mele al forno ma da qui a poco mi servirà di ampliare un po’ la gamma dei dolci di questo genere, mera necessità casalinga…). Insomma, per farla breve: mi è venuto un attacco di ‘curiosite da budino’. Inoltre credo che anche gli appositi stampini (nella foto sopra), con il loro inconfondibile colore ‘lego’ e il loro aspetto così infantile abbiano contribuito a rendere irresistibile la perspettiva budino (hanno anche due coperchietti il che rende i budini più facili da sformare e mi fa tanto pensare a quelli con la linguetta da staccare sul fondo)…

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Siccome poi avevo da provare i Cook’s Chocolate buttons della linea di Trish Deseine che mi aveva regalati Keiko, e che volevo finalmente testare l’abbinamento cioccolato + poudre equinoziale, un’esplosiva miscela della linea di Olivier Roellinger (per chi non lo conoscesse, è un cuoco bretone noto per il suo virtuoso uo di spezie ed alghe), è quindi finita in un budino per adulti che hanno un po’ voglia di tornare bambini, insieme semplice e coccoloso e con un retrogusto piacevolmente complesso che fa viaggiare verso l’oriente. A sostituire la poudre equinoziale (nella foto sotto) suggerirei un all spices o un po’ di miscela per pain d’épices, altrimenti un mix casalingo di cannella, vaniglia, pepe nero profumato e anice stellato (in proporzioni che purtroppo non saprei specificare).

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Budino al cioccolato equinoxal: In un pentolino a fondo spesso, versare 2 cucchiai di farina e mezzo bicchiere di latte (prelevati su mezzo litro che userete), mescolare bene con la frusta in modo da eliminare i grumi. Accendere il fuoco e, mescolando in continuazione, lasciare che il tutto si addensi, e aggiungere man mano del latte (in sostanza si procede come quando si fa la besciamella, roux escluso ovviamente). Dopo qualche minuto, aggiungere 2 cucchiai di zucchero e 70g di cioccolato (questo qui è al 65%, molto buono e devo dire che il fato che si presenti a pastiglie è davvero molto pratico, mi mancherà questo cioccolato quando la confezione sarà finita), un cucchiaino scarso di spezie (poudre equinoxale o altro), e poi continuare a aggiungere latte + mescolare con la frusta + lasciare che il tutto si addensi. Infine, quando sarà stato aggiunto tutto il latte, aggiungere due tuorli, mescolare ancora per 2 minuti su fiamma bassa e spegnere. Versare in 4 stampini leggermente bagnati di acqua e lasciar raffreddare del tutto prima di conservare al fresco per qualche ora. Rovesciare e servire. Per 4 budini.
nb. nelle prossime versioni ho come la sensazione che ci andranno lo zucchero di canna non raffinato e qualche farina che non fosse 00, sono curiosa di provare con la farina di riso, o la farina di avena (addenserà?) ma anche con l’agar agar…

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vassoietto bianco & bottiglia del latte | dallo Spaccio di Testaccio, banco di Emmanuela di cui ho parlato qui
cucchiaino del budino | vintage
cucchiaino e ciotoline ingredienti | la vaissellerie, Paris
stampini da budino | tedeschi ma non ricordo il marchio, presi da Peroni

63 Commenti

  • Massimo Lavacchi ha detto:

    scusami per l’ENORME ritardo con cui ti rispondo ma solo adesso ho visto la tua domanda.

    ecco il link alla mia ricetta del budino al cioccolato http://www.toscanamonamour.com/dblog/articolo.asp?articolo=39

  • Seth ha detto:

    Credo che questo avrà un sapore migliore di quelli di marca Jello. Non vedo l’ora di fare un tentativo. Mi piace che le vostre ricette sono unici, ma non troppo complicato!

  • Latokitchen ha detto:

    Si mangia con gli occhi!

  • Perfetto, sublime e magico..io l’adoro, ma anche la mia bimba…

  • Marco ha detto:

    Ho l’acquolina in bocca solo a guardare la foto!! http://www.winningbetpronostici.com/

  • Mi ricordo quanto mi piaceva leccare il cucchiaio del budino appena cotto, quando mia mamma aveva finito di versarlo nelle coppette… Ancora adesso non riesco a resistere ad aspettare che si raffreddi ;)

  • BarbaraPS ha detto:

    Mi passeresti la ricetta? Grazie

  • Giulia Cappelli ha detto:

    Anche a me il budino non fa impazzire ma è anhche vero che è un dolce che si mangia sempre da piccolini…mi ricorda la mia nonna, me lo faceva sempre… Bellissimi ricetta e bravissima come sempre

  • Paola Blanc ha detto:

    Buono! Viene voglia di immergere il cucchiaino nello schermo del pc! 
    Paola
    http://www.lechicchedipaola.it/

  • BarbaraPS ha detto:

    Dato che devo eliminare i tuorli (colesterolo) penso che proverò ad addensare il tutto con una punta di agar, agar e/o maizena. Che dici?

    Ma dove sei finita ?!  Pronto… C’è nessuno?

  • barbra76 ha detto:

    Ricetta bella e semplice, ricorda anche a me il budino della mamma! Se vuoi provare qualcosa di alternativo alla farina 00, da celiaca ti suggerisco l’amido di mais, ottimo sostituto della farina in tutte le creme, con il vantaggio non indifferente che praticamente non fa grumi…
    complimenti per il blog, che ormai visito regolarmente da un annetto:-)

  • Marla3 ha detto:

    Prova con la farina di mais , io uso quella

  • Maria Matichecchia ha detto:

    Io da piccola adoravo il budino…e devo dire che ancora oggi non mi devono pregare per mangiarlo!! Il tuo è bellissimo!!

  • I budini anche per me hanno un sapore d’infanzia. La ricetta del budino al cioccolato che si cucina a casa mia oggi, non è cambiata di una virgola da quella che vedevo fare a mia nonna. 

    Certo, mi hai fatto sorridere leggendo dei budini francesi. Perché da quando sono qui, ormai sono abituata all’enorme varietà di “flan” e di creme in vasetto di ogni genere che affollano i supermercati. Un assortimento a dir poco incredibile. 

    E poi questi splendidi stampini mi hanno fatto venire un mente un filmato, francesissimo, che ho visto poco tempo fa e che ha per protagonista un flan commerciale, con dei contenitori molto simili e che piacciono tanto ai bimbi francesi…

    http://youtu.be/DwAkco2A_XE

  • Massimo Lavacchi ha detto:

    Io faccio il budino al cioccolato quando mi accorgo che ho troppo latte in frigo e rischia di scadere. Non metto uova e al posto della farina uso l’amido di mais. 

  • Gianbumbi ha detto:

    Come mi ritrovo nelle tue parole sul cambiamento delle abitudini in cucina e alimentari (più in generale) dopo la gravidanza e con i bimbi piccoli… anche io ho osservato con stupore il mio nuovo modo di cucinare e le mie nuove ispirazioni dopo l’arrivo del mio piccolo “cucciolo di uomo” (per citarti)… e così, il tuo post casca davvero a fagiuolo, dato che domenica mattina mi sono accorta che avrei avuto voglia di gustare (e – quindi – di cucinare) solo il buon vecchio “latteruolo semplice” che mi faceva la mia mamma secondo la ricetta dell’Artusi… solo che alla fine non l’ho fatto, perchè mi mancavano uova di origine “tracciabile” (a volte me le regala una mia amica il cui nonno ha ancora le galline che scorazzano in cortile, in campagna)…

  • Semiseria ha detto:

    Bene, allora aspetto la versione con agar agar e zucchero di canna, ce la darai, sì? :) Buon ponte!

  • claudia beretta ha detto:

     ciao Donatella, mi daresti la tua ricetta del budino senza uova? mi incuriosisce la semplificazione ;)
    usi gelatine o addensanti?
    grazie 1000
    claudia

  • Gian dei Brughi ha detto:

    Sigrid, l’ho fatto stamattina, è fantastico!!!!!!!!!!! niente a che vedere con quello in bustina. Grazie, mi hai aperto un mondo nuovo!
    (anche mio figlio ringrazia) :-)

  • Gian dei Brughi ha detto:

    Sigri

  • Thelifeafter ha detto:

    E’ davvero un classico. Fa tornare molti ricordi…

    The Life After

  • milena brembilla ha detto:

    il budino !! dolce della mia infanzia…è da un pò che ci penso di farlo in casa e non con le polverine! sicuramente buonissimo!!

  • milena brembilla ha detto:

    il budino !! dolce della mia infanzia…è da un pò che ci penso di farlo in casa e non con le polverine! sicuramente buonissimo!!

  • Pippicalzina Pippi ha detto:

    A me  il budino mi riporta indietro nel tempo..mi piace l’idea del budino più che altro per quello..e la forma classica del tuo ha funzionato..deve essere anche buono,è??

  • Simona Cult ha detto:

    Anche per me il budino fa infanzia, ma la cucina di mia madre era definibile “tutto in busta già pronto”, quindi il mio dolce eranecessatriamente il budino o il sorbetto della Cameo :-( forse per questo detesto i surgelati e che, come molte di voi, amo la cucina della lentezza che ha sapore di nonna :-) bello trovare questo tuo budino proprio oggi che ho tutti gli ingredienti in casa: non ho scuse, DEVO farlo! :-))

  • dora sirotti ha detto:

    la poudre equinoxal è splendida!!! anche semplicemente aggiunta ad una banale cioccolata in tazza.
    Io l’ho presa nel negozio di Saint Malo che è piccolissimo ma pieno di meraviglie …. commessi compresi.
    ciao a tuttiDora

  • maidannutengaracasteddu ha detto:

    Ha un e-shop, non so se cosnegni in italia… però – ogni scusa è buona- il negozio di parigi merita la visita (io sono stata in quello vicino all’Operà)
    Aggiungerei all’ordine anche la
    poudre marine (fenouil, ajowan, coriandre, ail, per il pesce)…

  • clippermark ha detto:

    A me i budini invece fanno impazzire! 

    Marco di Una cucina per Chiama

  • mariaelena gorini ha detto:

    Credo di aver mangiato il budino al cioccolato al massimo due volte in vita, ma l’idea di rifarlo, adesso che mi considero “grande” mi fa pensare di tornare bimba. Chissà perché, forse insieme alla crema pasticcera era uno dei must dei mienu casalinghi di una volta.  ciao e buone budinate!

  • Léia Silva ha detto:

    Que belle foto!
    Mi é piaciuto molto questo budino, vorrei assagiare!
    Léia

  • Scaccia Strudel ha detto:

    Ciao Sigrid,
    il budino è il primo dolce che (da bambino) ho imparato a fare da solo (tra la disperazione di mia mamma e un paio di tovaglie bruciate). 
    Ovviamente usavo i budini pronti, quelli in busta, ma mi davano una grande soddisfazione…finchè non ho compreso che mia sorella e i miei non ne potevano più dei miei budini!!!!

    Adesso che sono cresciuto, proverò a rifarlo, partendo dagli ingredienti base e facendomi aiutare dalla tua ricetta, semplice, ma golosissima.

    Ciao, Paolo

  • laviniaazzolini ha detto:

    semplice e leggero..proprio come il cheesecake che ho realizzato ieri :)
    Le foto sono sempre molto belle Sigrid!

    http://www.lafoodotheque.com/

  • Ottavia5 ha detto:

    Quanti ricordi d’infanzia legati al budino!! Io lo adoro e ammetto di farlo diverse volte.
    Quello al cioccolato fondente è il mio preferito, è così coccoloso! però io seguo la ricetta di casa e non ci metto le uova (1 l latte, 1hg maizena, 1 hg cacao amaro, quadratini di cioccolato fondente (q.b.), 80 g zucchero, se non amate i sapori troppo dolci).
    E poi un dolce più rapido da preparare non esiste…veramente non concepisco il budino in bustine…non ha nemmeno lontanamente lo stesso sapore.

  • luca riboli ha detto:

    La cosa che mi piace di più del budino  è la “pellicola dura” che si forma. Mia nonna faceva delle terrine giganti…buonissimo

  • il gatto goloso ha detto:

    Che voglia di budino mi hai fatto venire!! È una vita che non ne preparo uno. Ricorda sempre anche a me i momenti spensierati delle vacanze estive quando nonna mi prendeva quei budini già pronti negli scatolini marroni al cioccolato, gialli alla vaniglia e rosso alla fragola… che bei tempi! :)

  • Gaia ha detto:

    io adoro il budino al cioccolato, ma faccio sempre la ricetta di mia nonna che prevede la cottura in forno a bagnomaria :-)

  • Gian dei Brughi ha detto:

    oddio, devo assolutamente venire a Roma, voglio quegli stampi!!!!!!!!!!!!!!!!!! 

  • ricettepepi ha detto:

    ciao Sigrid, sono da poco entrata nel mondo dei blog, è da un po’ che ti seguo e apprezzo molto il tuo lavoro, preferisco però le fotografie che scattavi prima.
    Se hai voglia di fare uno scambio di link dai un occhio al mio blog, il tuo link io l’ho inserito :)
    ciao

  • ricettepepi ha detto:

    ciao Sigrid, sono da poco entrata nel mondo dei blog, è da un po’ che ti seguo e apprezzo molto il tuo lavoro, preferisco però le fotografie che scattavi prima.
    Se hai voglia di fare uno scambio di link dai un occhio al mio blog, il tuo link io l’ho inserito :)
    ciao

  • silvia censi ha detto:

    Non amo i budini ma sono quasi tentata…gli stampini sembrano proprio dei lego e con questa ricetta mi sono fatta un giro mentale nell’infanzia!fantastico! :)

  • AnnaGreco ha detto:

    uuuhhhh! Mannaggia adesso non riuscirò a pensare ad altro tutto il giorno e siccome io in cucina con pentolini, frustina, cioccolato che deve FONDERE, sono a rischio incendio, mi toccherà ripiegare su una roba sintetica del supermercato al vago gusto di cacao! Mannaggia, mannaggia!;-)Anna

  • Non ho mai provato a fare un budino al cioccolato con allspice, m’incuriosisce. Quando faccio il budino con solo latte, farina, uova e zucchero non mi viene mai ‘stabile’ abbastanza da poterlo mettere in uno stampino e poi rovesciarlo, ma sempre come una crema da servire in coppetta. E se magari anche se sù ci stasse per un minuto, crollerebbe appena ci si affonda il cucchiaio. Come hai fatto a farlo star sù senza agar o colla di pesce?

  • La tavola toscana ha detto:

    Ma sai che è venuta una voglia incontrollabile di budino anche a me? Brava, domani compro il latte…

  • LaIre ha detto:

    budino al cioccolato = febbre alle elementari = stare a casa da scuola = l’amore della nonna che mi ha accudito e cresciuto… più che per le ricette nuove forse dovrei prendere coraggio ( per via dei ricordi che fanno riaffiorare) su quelle vecchie…

  • Evelina ha detto:

     
    Che
    strano, sono approdata a questo sito cercando informazioni su un libro
    quasi acquistato ieri, poi arrivo alla home e mi trovo questo bel budino
    in primo piano…anch’io ieri ho cucinato per la prima volta in vita mia il budino.
    Proprio prima di andare in libreria mi era venuta una voglia improvvisa
    di budino al cacao (non ne mangio da anni e non ne avevo mai preparato
    uno). Comunque, senza dilungarmi in sproloqui sulla sincronicità,
    segnalo questa ricetta della Cuoca Petulante, con agar agar e sciroppo
    d’acero:  http://lacuocapetulante.blogspot.co.uk/2010/02/cibococcola-il-budino.html Spero sia utile per le prossime sperimentazioni!Saluti, Evelina
     

  • Evelina Russo ha detto:

     
    Che
    strano, sono approdata a questo sito cercando informazioni su un libro
    quasi acquistato ieri, poi arrivo alla home e mi trovo questo bel budino
    in primo piano…anch’io ieri ho cucinato per la prima volta in vita mia il budino.
    Proprio prima di andare in libreria mi era venuta una voglia improvvisa
    di budino al cacao (non ne mangio da anni e non ne avevo mai preparato
    uno). Comunque, senza dilungarmi in sproloqui sulla sincronicità,
    segnalo questa ricetta della Cuoca Petulante, con agar agar e sciroppo
    d’acero:  http://lacuocapetulante.blogspot.co.uk/2010/02/cibococcola-il-budino.html Spero sia utile per le prossime sperimentazioni!Saluti, Evelina
     

  • Claudia ha detto:

    Buono Sigrid! Anche a me i budini fanno tanto infanzia…anzi, ora che ci penso forse è dai Seventies che non ne mangio uno…allora lo farò con la tua ricetta :-)

  • izn ha detto:

    Lo provo al cento per centissimo :-)))

  • Valeria Necchio ha detto:

    Latte alla portoghese, Juls? Lo voglio!

  • Alessandra Bucci ha detto:

    Il budino!!!!!! finalmente un vero budino al cioccolato.Cara Sigrid  e cari amici vi segnalo il blog di questo mio Amico http://lacucinadigiampaolo.blo… che alimenta i miei studi a base di splendide egustose cenette….buona settimana a tutti!PS ieri ho rifatto la torta di mele e mascarpone! Buona!Grazie Sigrid

  • Cleare TheRedTomato ha detto:

    io da piccola invece adoravo il budino..ma solo quello al cioccolato! e nn appena son stata in grado di farmelo da sola l’ho fatto. Credo sia stata una delle pirma cose che io abbia cucinato. cmq io ormai uso solo zucchero di canna integrale (ti consiglio quello alce nero che è sottilissimo e nn scuro) o sciroppo d’agave/riso o stevia. Se fai il budino con farina di riso e latte di mandorla viene buonissimo, dolce e profumato. Io uso anche la farina di miglio o di quinoa mixata a quella di riso e viene bene e con più nutrienti. Inoltre spessissimo uso l’agar agar e non metto le uova (peò come sai bene la consistenza cambia..diventa più acquoso e si conserva max 36 ore..)! Questa miscela mi incuriosisce..però sicuramente nn posso averla quindi la sostituirò! 

  • Il dolce della vita ha detto:

    ho conosciuto Emanuela venerdì scorso al mercato del Testaccio e ho preso da lei un barattolino danese bellissimo per conservare le pappe del mio bimbo!
    Vedere il suo angolino molto shabby chic a disposizione delle simpatiche massaie romane alla ricerca di stampi da plumcake è stato davvero illuminante, altro che concept store di rappresentanza ma veri e propri stand da fiera di design finalmente a portata di tutti! Un grande in bocca al lupo allo “Spaccio di Testaccio”

  • Giulia Scarpaleggia ha detto:

    Ultimamente sto scoprendo anche io il piacere di sapere che questo è il formaggio di tizio, che quella verdura viene dal paese accanto… è una geografia dei consumi che prima mi mancava e che sta prendendo sempre più piede.
    A casa il budino non me l’hanno mai fatto, il dolce al cucchiaio che da me andava per la maggiore era il latte alla portoghese, dentro un grande stampo di alluminio tutto scanalato… che ricordi, che voglia di rifarlo ora!

  • Valeria Necchio ha detto:

    Non sai quanto condivido questo tuo stato d’animo nei confronti del cibo, della lentezza, della naturalezza delle cose. Provo e credo di riuscire abbastanza bene a gestire i tempi e i modi per curare l’alimentazione seguendo stagioni e luoghi,  ne ho fatto una priorità, perchè il tutto gioca un ruolo davvero troppo importante sul mio equilibrio psicofisico. A Bra era decisamente facile, ma anche in una metropoli come Londra, l’istinto mi porta ad ignorare i lamponi del Guatemala e ad andare a raccogliere le ortiche nel parco di Wimbledon. Sono convinta che seguendo questa linea, potrò sentire di avere sempre una buona bussola da seguire dovunque andrò –e mi sa che i traslochi non sono finiti qui. Le ortiche, quelle si che mi ricordano l’infanzia…Il budino un po’ meno, credo che non me l’abbia mai fatto nessuno, ma se vogliamo si lega davvero a quell’idea di lentezza di cui si sta parlando, e quindi, perchè no? Se lo fai con l’agar agar, ti prego, torna a dirci come hai fatto :)

  • benedetta marchi ha detto:

    buono il budino!! I piaceri semplici e naturali sono anche in primis nella mia cucina. Sono gli ingredienti di cui non potrei mai fare  a meno :)

  • silvia ha detto:

    Sì, credo che il budino appartenga un po’ alla memoria di tutti quelli nati negli anni ’70… Anche io lo propongo ai miei bambini, sono golosissimi…E non c’è nulla di male nella semplicità… Cosa c’è di meglio che non mangiarsi un pezzo di tavoletta di cioccolato fondente? Così, da solo…! Forse sono troppo semplice?!? :-)

  • Elena_B ha detto:

    Il budino è uno dei miei incubi dell’infanzia. Mia mamma lo faceva per far fuori il latte che stava scadendo, o anche per fare in fretta (e usava quelli Elah). Piaceva a tutti fuorchè a me, così dovevo accontentarmi.

  • Donatella Papi ha detto:

    buonoooooo il budino!!! qui da me, però, l’abbiamo sempre fatto senza uova! naturalmente io ho mantenuto questa tradizione senza problemi, ihihihihihih!!!
    buono però, è un piacere farlo e mangiarlo, non trovi? semplice, coccoloso, veloce e buonissimissimo!!!

  • bruna ha detto:

    Urge urgentissimamente trovare questa polvere equinoxial, mi hai fatto venire voglia di budino! Ce lo vedrei anche in una friabile e coccante crostata…

  • Serena Santolamazza ha detto:

    che buone le spezie di Olivier Roellinger e della sua bottega!

  • Serena Santolamazza ha detto:

    che buone le spezie di Olivier Roellinger e della sua bottega!

  • Io non sono mamma, ho 26 anni e sono amante del budino da tempi immemori… i miei genitori me lo compravano raramente, così quando mi trovavo a vivere sola all’estero per studio e lavoro ne facevo grandissime scorpacciate… non l’ho mai cucinato da “adulta”, o meglio, mi ritrovo inconsciamente a farlo quando d’inverno preparo la cioccolata calda super densa, ne avanza sempre un po’ (le quantità che facciamo sono per un esercito), la conservo in frigo ed il giorno dopo ho il mio buon budino senza nemmeno essermene resa conto, o quasi!

    Un grande bacio
    Gialla
    http://giallatraifornelli.blogspot.it/

  • Patrizia ha detto:

    Il budino al cioccolato è nei miei più dolci ricordi di bambina. La mamma ce lo faceva come coccola preziosa. Preparato tante volte per le mie bimbe, che lo adorano! La nostra aromatizzazione solita…una buccia di limone. Il massimo dell’avventuroso? Un pizzico di peperoncino! Non conosco questa miscela, ma un all spices di provenienza londinese mi chiede da tempo un utilizzo degno…grazie! 

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