Il mistero del kugel (di quinoa)

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E quasi passato un mese da quando sono arrivata negli Stati Uniti e il tempo è letteralmente volato. In passeggiate, giri di shopping downtown, di sopralluoghi in tutti i supermercati più o meno bio della mia zona, di composizione della nuova dispensa, esplorazione per mercati e posti in cui si mangia, qualche foto e molte cose più o meno burocratiche. E sopratutto c’è stato l’iscrizione e l’inserimento al nido, i vaccini che ci mancavano, la ricerca degli accessori indispensabili per la nuova school (dal lunch bag ai ziploc bag per i snack o i microwaveble containers), e infine un lungo weekend di raffreddore/influenza/tachipirina a gogo in cui oltre a essermi rivisto circa 3 milioni di volte Despicable me (che per fortuna a-do-ro :-), sono anche stata colpita dal virus dell’acquisto vintage su ebay/etsy (è ora che io possa tornare fuori e distrarmi dallo shopping online :-). Insomma, prima o poi finirò di sistemarmi (tipo che oggi arriva il mio computer fisso, yeaaaah :-) e sarò magari pure in grado di cucinare in modo un po’ più costante (anche perché ho sempre più appunti e ispirazioni che mi arrivano direttamente da Food tv, lol, e avrei accessoriamente da riprendere il filo del libro di ricette per bambini che avevo iniziato qualche mese fa a Roma). Questo per il bollettino meteorologico :-)

Intanto, cosa ci sembrano queste Ammercihe? Ebbene, non saprei :-D
Cioè, sicuramente non mi aspettavo che NYC fosse così vivibile e così ‘sana’ (i newyorkers camminano tantissimo e io cammino tantissimo, il che è senza ombra di dubbio salutare sì, persino l’aria che respiro è più pulita di quella di Roma (vivo accanto a central park e non ci sono gli ingorghi di macchine sotto casa mia), insomma, non sembra di stare in una metropoli, e fin li è grandioso. Grandioso è anche il lato commerciale, hai l’impressione che c’è tutto, o per lo meno tutto l’esistente e immaginabile, ci sono cose, oggetti, cibi, lingue, accenti, profumi, che vengono da ogni parte del mondo, c’è una varietà infinita per ogni articolo che magari conoscevo solo in una variante, tutto ciò è divertentissimo e allo stesso tempo fa venire le vertigini. Del resto qui il mercato potenziale è talmente enorme che potresti aprire anche un posto che venderebbe soltanto, chessò, bignè di San Giuseppe e andrebbe probabilmente alla grande. E fin qui tutto bene. Di contro c’è per il momento solo che a quanto pare gli americani sono venali. Ma proprio tanto. Al punto di non scherzare affatto quando dicono, ridendo però, che gli devi un dollaro a foto mentre fai, distrattamente, una foto col telefonino di un tizio che a Chelsea Market prepara i sushi, al punto di chiederti seriamente di pagare un anno di affitto in anticipo prima ancora di darti le chiavi di casa. Suppongo che questo sia soltanto l’altro lato della medaglia commerciale, ma mi pare il sintomo di un modo diametralmente opposto di essere e di pensare che mi da un gran senso di estraneità. Spero di non abituarmici :-) Per il resto solo cose belle: mi sto intrippando terribilmente nel vintage americano (ci sono davvero mille cose fantastiche in giro, dalle vecchie bottiglie del latte alle casse di legno delle bibite anni 50 ai mobili fatti con legno di recupero, insomma, credo mi servirà un container per tornare in Italia :-); ma anche lato cibo, quello messicano per esempio è molto interessante e spesso molto buono (sono stata in un posto di tacos bellissimo, senza macchina foto – eh, lo so, ma quando ti devi portare bimba + passeggino + spesa + borsa con accessori vari indispensabili alla suddetta bimba, la macchina foto diventa un ingombrante accessorio che preferisci lasciare a casa – ci tornerò :-), ma poi in generale si mangia molto meglio di quanto noi si pensi (capitolo ‘miti da sfatare’, ma son cose sulla quelli poi tornerò con calma), insomma, è proprio l’America ‘sta America ;-)

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Piuttosto, oggi volevo scrivervi una piccola nota sul kugel. Questa di oggi è una ricetta che ho trovata sul sito del New York Times un po’ di giorni fa, imbattendomici un po’ per caso leggendo tutt’altro. Poi vedendo questo nome, kugel, mi è subito venuto in mente questo altro kugel (che veramente era un Kouglof) e mi sono chiesta quale potesse mai essere il nesso fra di loro per dare a questo sformato un nome simile. Insomma, questa ricetta composta per lo più di quinoa e cavolfiore poteva essere un ‘bake’, perché mai farla più complicata?

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La risposta me l’ha fornito il solito mister Wikipedia, facendomi venire a conoscenza di una cosa che ignoravo totalmente: il kugel oltre a essere una specie di panettone tedesco è anche un piatto ebraico, di tradizione askenaze (vale a dire che arriva dalle parti della polonia che poi non era tanto lontano dall’altro kugel…) e consiste su per giù in uno sformato composto spesso di pane, pasta, patate cotti con uova, cottage cheese e verdure fino a diventare una specie di torta soda (mi verrebbe da paragonarlo alla frittata di pasta :-) che si può affettare. E un piatto che si usa molto nel giorno dello shabbat, evidentemente perché può essere preparato il giorno prima. Anyway, visto la sua descrizione il kugel ebraico si presta a moltissime varianti e quella che ho trovata io l’altro giorno sul NYT è una di queste. L’ho trovata un’ottima ricetta che in effetti si presta perfettamente a essere consumata in tempo differito, perfetta anche, sicuramente, per le tavole del brunch e per i picnic, insomma, vi inviterei cordialmente a provarlo sto kugel (e a adattarlo in funzione dei gusti vostri casomai).

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Kugel di cavolfiore e quinoa: far soffriggere un porro tritato finemente con un cucchiaio di olio evo. Aggiungere 100g di quinoa, lascar tostare per 1-2 minuti poi versare 300ml di acqua e lasciar cuocere per 15 minuti. Spegnere, coprire la pentola con un canovaccio pulito e lasciar riposare per 15 minuti. Nel mentre far cuocere in acqua bollente circa 300g di cavolfiore, scolarlo quando è al dente e tritarlo al coltello. Mescolare infine il quinoa con il cavolfiore, aggiungere 200g di cottage cheese (credo che in Italia venga venduto come ‘fiocchi di latte’), 2 uova, un cucchiaio di semi di cumino, una punta di curry in polvere, sale e pepe. Mescolare bene, versare in una teglia da forno (io ho usato una pie pin di 25cm diametro ma si possono anche usare forme più piccole per avere sformati più alti), livellare, versare due cucchiai di olio evo in superficie e infornare a 190°C, lasciar cuocere per 35-40 minuti o finché la superficie sia dorata, sfornare, lasciar raffreddare e servire a temperatura ambiente.

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62 Commenti

  • Chiara Cilio ha detto:

    Ciao Sigrid.. non so se può interessarti, ma finalmente oggi avevo tutti gli ingredienti a casa eee.. stasera è stato il momento del tuo kugel di quinoa .. per caso ho abbinato il prosciutto crudo di Parma con un filo d’olio e.v.o. Un matrimonio perfetto di sapori! Gran bella ricetta .. grazie della condivisione!
    Estrella

  • la_Lory ha detto:

    Spero davvero che arrivi presto il libro per i bimbi perchè il mio ha 8 mesi, è già super svezzato e sta anche già iniziando a stufarsi delle pappe: ho proprio bisogno di qualche idea delle tue Sigrid!!!

    NB: Ily hai ragione, anche secondo me l’ultimo libro è davvero bello… lo sono tutti, ma questo lo è in modo diverso, è artistico, ma anche biografico,…BELLO!

  • Non si dice piacere La moda pa ha detto:

    sappi che io ti invidio tanto quanto mi piace leggere di te nella grande mela.

    :-)

    http://nonsidicepiacere.blogspot.it

  • Alessandra ha detto:

    Ops, ho postato il commento nel nuovo post e poi mi sono resa conto che forse era meglio metterlo qui, quindi copio e incollo

    Fatto lo sformato di quinoa e cavolfiore (ti ho linkata qui http://alessandrazecchini.blog… meno ingredienti e molto semplificato, ho usato la feta (soprattutto perche’ qui costa poco ed insaporisce tutto!) ed il risultato mi è piaciuto molto quindi grazie per l’idea :-).

  • BarbaraPS ha detto:

    Già fatto due volte, come l’ originale e in versione zucca e ricotta, e con coriandolo al posto del cumino. Ottima ricetta! Grazie!!!

  • Adoro i cavoli ! forse , come suggerisce qualcun altro potrebbe andare bene anche con il riso giusto? provo !

  • spighetta ha detto:

     Peccato perchè ha numerose proprietà e soprattutto ha pochi grassi e zero colesterolo! :)

  • Roberta ha detto:

    ti ringrazio :) proverò con riso e patate, mi gusterebbe di più… ma dovrò trovare un sostituto al cottage cheese causa intolleranza totale al lattosio… mi potresti dare un consiglio anche su questo?! grazie mille, scusa se sono rompina :D

  • ok lo ammetto. non vedo l’ora di arrivare. e siccome il tempo vola già ora che faccio il conto alla rovescia, non oso immaginare quanto volerà quando sarò lì. 2 settimane mi dicono che siano troppe, per una vacanza a NYC. io dico che ho paura che siano poche… ma giuro che non vedo l’ora di arrivare. e questo kugel? lo provo nel mio appartamento nuovo? :)

  • Romina Volpe ha detto:

    Ciao. E’ la prima volta  che leggo questo blog e devo dire che ci tornerò: mi piace molto il modo di presentare gli articoli!
    Non conoscevo questa ricetta, ma la proverò.
    Adoro sperimentare nuove ricette trovate per caso… L’ultima
    sperimentata l’ho avuta giocando con l’app Enel Chef… prima giochi con
    l’app e poi ti fa scaricare una ricetta! :P
    Ciao… e ancora complimenti!

  • Roberta Morasco ha detto:

    Che meraviglia questo kugel con la quinoa!! Proprio oggi ho postato delle polpette con la quinoa…mi piace molto!
    Mi sa che provo questa tua ricetta!
    ..ma quanto ti invidio che sei a NY, avrei una voglia di tornarci..è da marzo 2001 che manco..troppo tempo :-/
    Ciao Sigrid! Roberta

  • plch ha detto:

     la quinoa va benissimo come ripieno di torte salate, io ne faccio una con quinoa, un uovo un po’ di formaggio grattuggiato e verdura a paicere (ogni tanto yogurt) e viene sempre bene! (la pasta dell’involucro e’ una variante della pasta per strudel, quindi anche leggera)

  • Non si dice piacere La moda pa ha detto:

    evviva il vintage!

    http://nonsidicepiacere.blogspot.it/

  • maria-chiara piccinelli ha detto:

    ciao, mio marito ha vissuto un anno a NY e per questo ho fatto moto spesso pingpong nella grande mela, adoro il cibo messicano e devo dire che ho sempre mangiato divinamente nella grande mela.
    vi consiglio http://www.esquinanyc.com/ 
    location stupenda [vicinissimo a storefront, una galleria di architettura che adoro] e concept molto interessate: tre tipologie di locali in uno, specialmente la braserie e’ da visitare: si accede da una porticina nel retro del takeaway e si entra in un luogo inaspettato. obbligo prenotare se no impossibile entrare :-)
    altra highlight http://www.barriochinonyc.com/
    impagabile l’aperitivo messicano nel cuore di china town, in serate autunnali tiepide magari laciano ancora le vetrate aperte.

  • ciucciechiffon ha detto:

    Io adoro la quinoa!! Magari al posto del cavolfiore che mi gonfia un attimino proverò qualche altra verdura

    http://ciucciechiffon.com/2012/11/19/9-mesi-e-un-trasloco/

  • rosspicc ha detto:

    Cara Sigrid, i tuoi racconti da NY mi fanno venire grande nostalgia. Avevo una zia che viveva proprio a Central Park west che purtroppo è morta qualche mese fa. Ho trascorso dei periodi bellissimi in questa città e come ho imparato dai miei parenti che vivono disseminati in tutti gli States, e che sono proprio americani, nonè vero che in America si mangia male. Soprattutto negli ultimi anni è cresciuta l’attenzione per il cibo sano, ma ho trovato ricette sane anche in quelle tradizionali. Ho apprezzato anche io tanto il cibo messicano. Non distante da dove abiti c’è il famoso Papover (che fa i migliori Papover della città) tappa obbligata di ogni mio soggiorno negli States. Poi ultimamente ho scoperto per delle colazioni piene d’atmosfera in una Bakery dal nome francese… Se mi viene in mente te lo scrivo.E po che dire di William-Sonoma?Saluti

  • rosspicc ha detto:

    Cara Sigrid, i tuoi racconti da NY mi fanno venire grande nostalgia. Avevo una zia che viveva proprio a Central Park west che purtroppo è morta qualche mese fa. Ho trascorso dei periodi bellissimi in questa città e come ho imparato dai miei parenti che vivono disseminati in tutti gli States, e che sono proprio americani, nonè vero che in America si mangia male. Soprattutto negli ultimi anni è cresciuta l’attenzione per il cibo sano, ma ho trovato ricette sane anche in quelle tradizionali. Ho apprezzato anche io tanto il cibo messicano. Non distante da dove abiti c’è il famoso Papover (che fa i migliori Papover della città) tappa obbligata di ogni mio soggiorno negli States. Poi ultimamente ho scoperto per delle colazioni piene d’atmosfera in una Bakery dal nome francese… Se mi viene in mente te lo scrivo.
    E po che dire di William-Sonoma?
    Saluti

  • Krista Boschian ha detto:

    proverò sicuramente il kugel. Aspetto con ansia qualche ricetta messicana vagliata da te!

  • Elena_B ha detto:

    No, il miglio no! L’ultima volta che l’ho mangiato avevo 10 anni, e aspettavo solo che mia mamma si girasse dall’altra parte per offrirlo al nostro uccellino nella gabbietta. Ma a lui non piaceva…lui mangiava solo panettone e crumiri (ricetta tradizionale).

  • Elisabetta Pendola ha detto:

    mmmm…buona!!!

  • Nero di Seppia ha detto:

    Detto fatto cara! De-li-zio-so! Ecco il mio remake, spero ti piaccia: http://nerodiseppiablog.com/2012/11/20/kugel-di-quinoa-ai-broccoletti/#more-893

  • pufete ha detto:

    per il kugel si puo’ usare anche il kamut che ha una buona consistenza, ma questa versione è molto interessante.. ma sigrid, quanto ti fermi a ny, ti sei trasferita definitivamente?

  • spighetta ha detto:

    Io proverei con del buon miglio che, come consistenza, si avvicina molto di più alla quinoa ;)

  • spighetta ha detto:

    Io questi sformati uso farli con il miglio che mi piace molto più della quinoa. L’ultimo era proprio con i broccoletti! Devo provare questa variante :)

  • Marina Braito ha detto:

    Sigrid, da Kalustyans ci devi assolutamente andare; poi non ne farrai più a meno! Qui trovi tutte, e dico tutte, le spezie del mondo, per non parlare di un’inifintà di curry …

  • Nero di Seppia ha detto:

    Che meraviglia Sigrid, lo provo stasera stessa! Anche se a casa ho il broccoletto anziche’ il cavolfiore, e la ricotta al posto del cottage cheese. Speriamo venga bene lo stesso ;)

  • Agnese Gambini ha detto:

    un anno di affitto in anticipo?? cose da matti! cmq beata te che vivi vicino a central park. Il vintage americano mi manda fuori di testa… se venissi nella grande mela poteri tornare con una nave intera carica di oggetti e oggettini.

  • Enrico ha detto:

    A parte la quinoa, sono belli i racconti su NY!

  • Agnese Gambini ha detto:

    mamma mia un anno di affitto in anticipo?? ma che siamo matti? cmq abitare vicino central park, beata te! prima o poi visiterò la grande mela e proverò anch’io il brivido di poter avere enorme scelta sugli acquisti… per il vintage americano potrei uccidere, altro che container ci vorrebbe una nave intera. 

  • Sigrid Verbert ha detto:

    Ciao Ily, il libro dovrebbe uscire a marzo dell’anno prossimo, e in realtà spazia dalle primissimissime pappe alle idee per bimbi un pochino più grandi per arrivare a cose che si possono mangiare in famiglia. ps. Lena ora ha 20 mesi, una signorina ;-) (ps2. ma ti ho fatto gli auguri per il secondo????!!!!! Auguri!! :-)) 

  • Sigrid Verbert ha detto:

    Penso di si, cioè, odio, con il couscous mi sa che ti verrà una cosa proprio densa, forse troppo, però il miglio modo per saperlo è provare :-) Riso sicuramente si, così come pasta, bulgur ecc… :-)

  • Sigrid Verbert ha detto:

    Guarda, se posso permettermi: è sempre più verde l’erba del vicino, davvero, ora è vero che ci sono molte cose belle e stimolanti, ma qui alcune cose ‘nostre’ (vecchie, europee) missà tanto che se le sognano ;-)

  • Sigrid Verbert ha detto:

    Così, per cambiare aria :-) Ma poi torniamo eh :-)

  • Sigrid Verbert ha detto:

    Pensa che il kugel nasce non con il quinoa ma con la pasta, il riso, le patate, il pane, insomma, ci puoi mettere un po’ quel che ti pare a sostituire e la tua versione sarà più vicina all’originale, in qualche modo… :-)

  • Sigrid Verbert ha detto:

    Lol, grazie, e comunque sississi, dritte benvenute sempre!! :-))

  • Sigrid Verbert ha detto:

    il sapore del curry non è molto forte (ce n’è poco) e con il cavolfiore a me piace molto :-) Facci sapere della tua versione quando l’avrai fatta!! E grazie del pin! :-)

  • Sigrid Verbert ha detto:

    Non lo conoscevo (ma miss a che c’è un’infinità di posti che non conosco qui, e non conoscerò sicuramente mai tutto 8), grazie, cercherò di ricordarmene quando capiterò in zona! :-)

  • Sigrid Verbert ha detto:

    E vero, ma la quinoa si può usare in un sacco di altri modi, tipo:
    https://www.cavolettodibruxelles.it/2007/11/cosa-fare-con-il-quinoa-1-le-polpette
    ;-)

  • Sigrid Verbert ha detto:

    Ce ne sono molti anzi c’è molto di tutto, qui sembrerebbe che la gente mangi dal mattino a sera, ci sono locali dappertutto e il profumo di cibo è la prima cosa che mi ha colpita, sempre, dappertutto, lol. Comuqnue il posto in cui sono stata era la taqueria cascabel, su broadway, ce n’è una però, pare, anche nel lower east side. ps. se vuoi mandami una mail e vediamo se riusciamo a incrociarci :-) 

  • Sigrid Verbert ha detto:

    Penso sia una ricetta molto versatile, per cui perché no anche con la zucca (anche a crudo, grattugiata per esempio)

  • Gaia ha detto:

    grazie sigrid! stavo per buttare via un mezzo sacchetto di quinoa che ho in dispensa da più di un anno perchè (a parte le polpettine), non so proprio che farmene! e pensare che costa una follia ;)

  • Scake Scake ha detto:

    Oibo`…mica avevo capito che ti trasferivi proprio!!!
    Kekkavolopero`! Sono contenta per te ma soprattutto per tua figlia perche` e` anche cosi` che questi i nostri bambini diventano cittadini del mondo. Io per me tornerei a vivere ancora qualche mese in un paese anglofono.
    Goditela tutta
    Silvia

  • jacqueline100 ha detto:

    al posto del cavolfiore? potrei usare la zucca?

  • bea ha detto:

    Ma ce la dai la dritta del messicano? fra due settimane vado a NY e mi piacerebbe provare qualcosa di poco turistico…. e magari ci si vede, visto che a Ostiense ci siamo lisciate?

  • Ho giusto un pacchetto di quinoa che non finisce mai!!! E questo mi sembra un ottimo modo per terminarlo!

  • Ho giusto un pacchetto di quinoa che non finisce mai!!! E questo mi sembra un ottimo modo per terminarlo!

  • cucinadiadina ha detto:

    Anch’io vorrei darti la mia dritta su un luogo da visitare a NY: http://www.kalustyans.com/ Magari lo conoscerai… magari no. E’ un pozzo senza fine. Davvero bella questa “interruzione” da Roma per l’oltreoceano!!! (chissà se posso ancora firmarmi come Adina…)

  • Giulia Scarpaleggia ha detto:

    mancavo da questi lidi da un bel po’ di tempo… mamma dove ti ritrovo! 
    Sono stata proprio qualche giorno fa ad una chiacchierata sulla cucina ebraica, e c’erano rappresentanti della cucina ebraica sefardita e askenazita, è stato veramente interessante. Ed ecco qua una ricetta che ne racconta un aspetto.
    È anche tanto che non mangio la quinoa, e così la vedo proprio bene!
    buon divertimento laggiù! 

  • Alessandra ha detto:

    Questo è da provare, anche perche’ mi piace la quinoa ma mia figlia si sta stufando delle solite insalate di quinoa, e avevo proprio pensato ad una torta salata! Ho già in mente una variante senza polvere di curry, magari provo con un po’ di feta (che mi piace abbinare con i semi di cumino, e poi non si deve neppure aggiungere il sale!) ma vedrò appena ho un cavolfiore in casa. Ti faccio sapere :-).

    Intanto se non ti dispiace faccio il pin della foto con i cavolfiori che mi piace tantissimo.

    Ciao
    Alessandra

  • ricordatevi di lavare bene la quinoa prima di usarla altrimenti saprà di sapone ;-)
    Ottimo suggerimento, la proverò.

  • Roberta Restelli ha detto:

    ricordatevi di lavare molto bene la quinoa prima di usarla, altrimenti saprà di sapone 
    :-)
    Grazie per la segnalazione, lo proverò.

  • Francesca MilanoLovesFood ha detto:

    Ho passato alcuni dei miei periodi migliori a NYC, infatti la saudade si fa ancora sentire, non escludo di tornarci con la mia piccola magari. Anzi, se hai bisogno di qualche dritta, curiosità, attivita, percorso ecc ecc scrivimi. Mi fa piacere se posso condividere. Divertiti e chiedi chiedi chiedi, i newyorkers sono felicissimi di aiutare chi è in visita nella loro città. Sapessi quante discussioni di gruppo ho generato in metropolitana!

  • Roberta ha detto:

    se uno volesse sostituire la quinoa, ci sono delle varianti-alternative valide? grazie :)

  • Roberta ha detto:

    se uno volesse sostituire la quinoa, ci sono delle varianti-alternative valide? grazie :)

  • pesopiuma ha detto:

    Tu vai dove vuoi, a vivere, l’importante è che non mi lasci mai senza ricette. Grandiosa!

  • Mariint ha detto:

     Ho davvero l’acquolina in bocca…!!Sono sicura che la tua permanenza newyorkese produrrà in me molte altre volte questa sensazione…:-D

  • manuela ha detto:

    Ma quindi ti sei trasferita a N.Y? Come mai questo cambiamento drastico?

  • ValentinaDeBianchi ha detto:

    Leggendoti la mia voglia di trasferirmi a New York cresce ancora di più…… Invidia invidia invidia sfacciata!!! ;-D

  • Elena_B ha detto:

    Interessante…però non son sicura che mi piaccia la quinoa. Posso sostituirla con del cous cous precotto? O magari persino del riso?

  • Assomiglia tantissimo per forma e aspetto al polpettone di fagiolini (cornetti, bobi come preferite) che mi piace tanto! ^_^

  • Ily ha detto:

    Bello il vintage e buono il tuo kugel!!
    Quando uscirà il tuo libro per bambini? La mia prima ormai è grandicella dovrebbe avere l’età della tua se non sbaglio ma per il piccoletto sarebbe perfetto inizio a dicembre con lo svezzamento!
    Invece ti posso dire che il tuo ultimo libro secondo me è il più interessante un racconto di vita oltre che un bel libro di ricette!

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