Mom’s chicken soup

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Ancoooora una zuppa. Eh si. E che da queste parti la zuppa non ha la stessa valenza che aveva a Roma. Lì era quasi una civetteria, un cibo memoria, una golosità che al massimo si abbinava con la pioggia (e una volta ogni dimissione di Papa con la neve). A New York invece, -10°C fuori non stupiscono praticamente nessuno, blizzard e neve e ghiaccio e pioggia ghiacciata e raggi di sole – tutto mixato – sono ordinaria norma invernale, e così la zuppa altre che accessorio diventa pressoché un elemento di sopravvivenza. La ricetta arriva, come spesso ultimamente, da una visita da Whole Foods (il che mi fa pensare che prima o poi devo farvi un post-visita-guidata come questo…): facendoci la spesa un sabato all’ora pranzo (mentre fuori c’era ‘na Siberia) avevamo deciso di mangiare qualcosa lì e siccome ero in veno da zuppa sono andata a curiosare fra le zuppe del giorno…

E lì, sollevando il coperchio del calderone accanto al quale c’era scritto ‘Mom’s chicken Soup’, e annusando quella semplice e golosa zaffata di grasso di pollo e odori, mi sono ricordata che – ma come fanno a saperlo?! – mia mamma in effetti cucinava una zuppa brodosa di pollo (nel quale galleggiavano i vermicelli o le letterine) e che aveva esattamente lo stesso identico profumo. Toh?! Fra l’altro la zuppa di pollo di Whole Foods era buonissima, insomma, potevo esimermi dal ripetere la stessa zuppa a casa? No che non potevo! Così è finita che il giorno prima del grande blizzard mi sono barricata in casa insieme a un pollo e una busta piena di odori…

Chicken soup: inanzitutto va fatto il brodo di pollo. Sistemate un pollo intero (io l’ho preso bio, allevato senza ormoni e antibiotici e blabla – eh ssi, questo è uno dei grandi vantaggi dello stare negli Stati Uniti… :-) in un pentolone, aggiungete due piccole cipolle, due carote, due pezzi di sedano, 5 rametti di prezzemolo, un cucchiaino di sale, 5 grani di pepe nero, poi coprite d’acqua e mettete a cuocere per 1h30/2h. Schiumate la superficie del brodo di tanto in tanto. Dopo questo tempo, recuperate il pollo (da disossare e tenere da parte) e filtrate il brodo. Versate il brodo in un recipiente pulito e tenetelo al fresco per una notte. L’indomani si sarà solidificato il grasso in superficie del brodo, per sgrassare il brodo basta eliminare questo strato di grasso. Questo grasso recuperato dal brodo è basically schmaltz, un grasso che un tempo veniva usato per le cotture, tipico della cucina ebraica askenazi. Se volete potete anche chiarificarlo, il brodo (come si fa lo potete leggere qui), però questa sarebbe la ‘zuppa di pollo della mamma’ e se è un po’ grezza è pure meglio (e per lo stesso motivo preferisco che le verdure siano a pezzi un po’ grossolani :-)…

Procedere con la zuppa: scaldare un cucchiaio di schmaltz (sempre se il fegato ve lo consente, altrimenti usate burro o olio d’oliva), farci rinvenire 1 cipolla grossolanamente tritata, 1 carota tagliata a rondelle e un pezzo di sedano affettato, lasciar rosolare a fuoco vivace, poi versate 1 litro di brodo di pollo e lasciate cuocere il tutto per una ventina di minuti. A questo punto la vostra Chicken soup (per 4) è pronta, e potete servirla tale quale (è buonissima), o scegliere di aggiungerci la polpa di pollo tagliata a cubetti (altrimenti con il pollo fateci qualcos’altro, dei chicken pie per esempio), e/o due manciate di riso cotto o di spaghetti spezzati (da aggiungere però a metà cottura della zuppa in modo che si possano cuocere). Oppure potete scegliere la via ebraica…

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E scegliere la via ebraica, quantomeno a New York, significa aggiungere, nella zuppa, le polpette di matzo. Che sono un po’ l’equivalente ebraico degli strozzapreti e alti gnocchi di pane. Cos’è il matzo? E il pane azimo, non lievitato, molto usato nel periodo della pasqua ebraica. Il matzo è quindi una specie di cracker, sottile, secco e molto croccante, dal sapore molto neutro. Per fare le polpette serve la farina di matzo, che altro non è che matzos frullati o pestati (questa ricetta la potete quindi benissimo fare a casa, tanto i matzos si trovano ovunque….). Io ho semplicemente seguito la ricetta dei ‘Manhattan Matzo balls’ riportati sulla confezione di farina di matzo, ve la riporto qui sotto…

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Manhattan Matzah Balls: sbattere 4 uova, aggiungere 150g di farina di matzo, 60ml di olio d’olive, 60ml di acqua, un cucchiaino di slae e una presa di pepe nero. Mescolare bene e lasciar riposare per 2 ore nel frigorifero. Infine, con le mani bagnate, formare delle polpette di impasto di matzo grandi quanto una noce. Tuffare le polpette in ina pentola con dell’acqua bollente, e lasciar cuocere a fuoco mediobasso per 15/20 minuti. Scolare le polpette e servirle nella zuppa di pollo di cui sopra. Per circa 15 polpette.

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Nell’insieme devo dire che l’esperienza fu semplicemente gloriosa: a parte ovviamente che a casa dopo tutto questo cuocere di brodo e zuppa il profumino è molto simile a quello trovato qui (infatti sto seriamente mditando di preparare, con l’avanzo di brodo, un bel oyakodon, yummm….), per il resto devo dire che l’insieme zuppa + polpette è super nutriente e riscaldante (e, ho scoperto, piace da matto ai bambini, che è sempre buono da sapersi…), ed era esattissimamente quel che ci voleva prima di uscire per una passeggiata nella neve di Central Park…

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32 Commenti

  • Giulia Gatteschi ha detto:

    Ciao Sigrid, anche io ho vissuto a New York, sei mesi invernali, e cavolo la Mom’s soup di Whole Food era una delle mie preferite…. ma perchè in Italia non esiste un Whole Food???

  • fanny zanotti ha detto:

    gorgeous pictures Sigrid. it’s good to read you again. x

  • fanny zanotti ha detto:

    gorgeous pictures Sigrid. it’s good to read you again! x

  • Agnese Gambini ha detto:

    con quel freddo ci credo che le zuppe servono! a me sono bastati 3 giorni a -2° a Roma per farmi un pentolone di zuppa di lenticchie. Che bella che dev’essere NY con la neve però. 

  • cv ha detto:

    Mi sono appena resa conto che le Matzah Balls non sono altro che i canederli! Interessante, no? http://en.wikipedia.org/wiki/Kn%C3%B6del

  • Stefania Scaramella ha detto:

    mangiare qualcosa di caldo con quel gelo fuori è proprio una coccola…sei sempre al posto giusto al momento giusto

  • Le zuppe in inverno riscaldano il corpo e il cuore ;)
    http://theradicalkitsch.blogspot.it

  • Gaia ha detto:

    adoro le zuppe ma con quelle di pollo ci ho litigato da piccola :(

  • bea ha detto:

    Sigrid, che belle foto!!!

    Domandina. FAre il brodo (all’anglosassone) con gli avanzi del pollo arrosto? Hai mai provato? E’ una delizia, ed elimina in partenza il problema di cosa fare col pollo….

    Secondo, ma se facessi delle pangrattato-balls?

  • bea ha detto:

    Sigrid! che belle foto!
    Due domande. So che nei paesi anglosassoni si fa un FANTASTIO brod pollo usando gli avanzi del pollo arrosto: carcassa, carnine avanzate etc. Io lo faccio sempre, dopo il pollo arrosto, e ti dirò che è una meraviglia. Secondo te? Fattibile qui?

    Seconda domanda. Ma se facessi delle pangrattato-balls?

  • Valeria Necchio ha detto:

    La mia amica Emily, Jewish di San Francisco trasferitasi a NYC per lavoro (approposito, se vedi una red-head nel negozio di vini di Eataly NY, è lei! :D), bon, dicevo, lei, la matzo ball chicken soup l’annotava come il suo confort food assoluto, non c’era verso e non c’erano contendenti, quella era! E io, che quando sono andata a NY non me la sono fatta scappare –anche se oramai era primavera e quindi perdeva un po’ il suo effetto confort food — l’ho apprezzata proprio! Ora, con quella bufera di cui dici, non posso proprio pensare a nulla di meglio!

  • Roberta Valgimigli ha detto:

    che peccato non leggerti più spesso ….

  • Con la neve che è venuta una zuppa ci sta proprio bene! Anche io al Whole Food guardavo sempre le zuppe e più di una volta le ho provate rimanendo sempre soddisfatta! Bellissimo Central Park sotto la neve!

  • LOREDANA CHEVRET ha detto:

    Le foto sono belle! La zuppa……si può provare!!! 

  • Alberto Coraglia ha detto:

    foto belle,nostalgia di NY,,preferisco la pasta asciutta!!!!!    Alberto

  • Eugenio Allara ha detto:

    cke zuppe …..

  • Eleonora Ranzani ha detto:

    Wow! Che belle foto!!!!
    Io adoro le zuppe!!!!
    Eleonora da Torino

  • Daniela Schieroni ha detto:

    Wow! Che belle foto!!!
    Io adoro le zuppe di pollo!!
    Daniela

  • susanna sossich ha detto:

    che bello,  il pollo  mi piace tantissimo.grazie Susanna da Torino

  • Andrea F ha detto:

    Ho guardato la foto e ho pensato: Bruxelles! e a quel curioso “fast food” dove hanno solo cose buone e naturali, come quella zuppa di pollo. E non posso non ricordare che non sarei mai andato a Bruxelles non fosse stato per il Cavoletto e probabilmente non sarei neanche mai entrato in quel fast food a scongelarmi con la zuppa di pollo, non fosse stato per il consiglio di Cavoletto, consiglio azzeccatissimo visto che era natale e faceva un freddo boia :D

  • MissBennet ha detto:

    Oggi sono a casa ammalata e darei qualsiasi cosa perché qualche volenterosa manina si mettesse a prepare per me questa zuppetta! voglio la mamma!!

  • FrancaB ha detto:

    Posso immaginare il profumo… anch’io trovo rassicurante (e delizioso) il sentore di un bel brodo di carne… Questo genere di zuppe sembra sempre poco attraente rispetto a abbinamenti e apparenze più fotogeniche, ma poi, queste zuppe dalla tradizione antica, si rivelano scalda pancia e scalda cuore!
    Proverò, grazie per la ricetta!

  • io adoro il brodo di pollo, e anche il pollo con cui si fa il brodo di pollo.. quando ero piccola, se mia mamma comprava il pollo e mi chiedeva “come lo facciamo questo pollo” il mio primo pensiero era “lesso”.. vabbè, che ci volete fare.. ero strana pure allora. queste polpettine di matzo somigliano tanto a dei mini canederli, quindi ho idea che ci stiano benissimo. che dire, l’odore del brodo di pollo farà pure tanto portineria, ma personalmente lo trovo rassicurante.. che meraviglia queste foto di NY sommersa dalla neve! copritevi bene!

  • Marcellagiorgio ha detto:

    Finiti i bei tempi dei racconti Giapponesi??
    Mi aspettavo qualche bella cronaca anche da New York :-(

  • Scake Scake ha detto:

    Oooooohhhhh! Finalmente un po’ di scatti newyorkesi.
    E ricette nuove!
    Anche noi neve neve neve e zuppa, pero` la nostra e` la zuppa del giovedi` svedese con i piselli secchi spezzati. YUM!

     

  • Enrico ha detto:

    Bentornata! in onore alle dimissioni del Papa mi mangerei delle fettuccine alla papalina ;)

  • Rossella Venezia ha detto:

    Giù a sud, il sud della metà delle mie origini, si usa fare mangiare alle neo-mamme il brodo di gallina (eh, sì, bello grasso!) per “favorire il latte”… Sicuro NY si ispira alla Basilicata, sentiammé! ;)

  • Claudia ha detto:

    Dev’essere buono, anche se per il mio personalissimo gusto rimpicciolirei i pezzi che si vedono nella tua zuppa :)
    Condivido il fatto che le zuppe siano taaanto comfort riscaldante d’inverno: qui oggi nevica (Bologna) ed è in generale senz’altro più freddo che a Roma: certo, nulla in confronto al blizzard newyorkese! :-/
    Kisses!

  • Marika ha detto:

    Oggi anche quì non scherza il clima ,ma non credo a quei livelli!!Che spettacolo però…
    Essendo in soup mood anche quì (di sti giornipiù che mai) e apprezzando non poco la cucina ebraica,vorrei proprio provarla questa ‘zuppa verdurosa con polpette’…
    Ti prego lanciate qualche palla neve anche per noi, dal momento che questa qui è farlocca e non si tiene neanche in mano…e i miei monellii ci rimangono malissimo!

  • lujjsa ha detto:

    Mah, sai che non m’ ispira per niente?
    Alla prossima.
    Luisa

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