Chocolate & Salt Challah

chocchallah1_ssl

OT. Sarei proprio curiosa di sapere come se la passano gli altri mac-users, ché a me i magic mouse mi muoiono come mosche. Anzi, per essere proprio precisi: io de-tes-to il magic mouse con tutte le mie forze, il magic mouse è una piaga per l’umanità, un oggetto nefasto e inutile, stupido e odioso. Lo sfiori per sbaglio e scompaiono per sempre post e commenti sui quali sei stato a scrivere per più tempo di quanto non oseresti ammettere a te stesso, un click sbagliato e il tuo schermo finisce in strambe modalità ‘vista’ che neanche sospettavi (e che comunque non volevi conoscere) e come se non bastasse la bestiolina si ciba avidamente di batterie che anche se le usi ricaricabili prima o poi sempre a inquinare il pianeta andranno. E ovviamente il magic mouse, tanto per far onore all’aggettivo mirobolante che gli han scelto, sparisce senza preavviso lasciandoti impotente davanti a un computer ingovernabile. Cosi, l’acquisto del nuovo mouse – col filo, tje’ – è anche stato il pretesto per una lunga passeggiata dalle parti di Chelsea e, ubriaca di sole e di cielo blu (si, incredibile, e infatti è durato un solo giorno, il bel tempo), ho pensato di fare un salto al mercato a prendere un’aragosta per cena. Detto così fa molto chic ma in realtà le aragoste, che vengono dal vicino Maine, non sono particolarmente dispendiose da queste parti, cotte costano circa 15 dollari il mezzo chilo, praticamente il prezzo della carne. Se non che la mia cena è sfumata davanti alle saracinesche eternamente chiuse-per-lavoro del Lobster Place. Sob. Così, per ripicca, sono andata a comprare pane e merenda da Amy’s bread – ed è qui che arriva finalmente l’oggetto del post! – dove ho anche trovato dei morbidi panini challah tempestati di gocce di cioccolato. Mais oui c’est bien sur

Cosa sia il challah ve l’avevo già spiegato, tempo fa (per amor di precisione: nel 2005, poco dopo aver iniziato questo blog – et bien ça ne nous rajeunit pas tout ça...), in questo post. Che il challah poi fosse tutto sommato una brioche meno grassa di una brioche classica me ne ero accorta, mi mancava però l’ovviissimo passo successivo: che volendo il challah lo puoi proprio aromatizzare e arricchire come ti pare. Challah al cioccolato quindi, siccome qui (inteso come ‘a casa mia’) ultimamente tutto ciò che è lievitato e ha un po’ di cioccolata dentro (dalle briochine mie ai twist di pasta di pane di Amy, passando per i pains aux chocolat del Pain quot’ o di Bouchon) va fortissimo. Solo che poi certe reminiscenze gastro mi hanno fatto optare per l’aggiunta di un tocco di sale (che sul cioccolato è, se permettete, la morte suja). E quindi ecco qua, challah da colazione con leggero tocco salato per bilanciare il tutto…

chocchallah2_ssl

Fra l’altro il challah era un po’ che mi stava sulla to-do list, e più precisamente da quando ho ‘scoperto’ che non si cuoce soltanto a forma di treccia, semplice o doppia che sia. No! Lo challah si può anche intrecciare a mo’ di pagnotta, da fare è ‘na mezza scemenza mentre il colpo d’occhio risulta invece piuttosto affascinante. Questo tipo di forma tonda si da abitualmente ai challah intorno a Rosh Hashanah, il capodanno ebraico, in quel periodo si tende anche ad aggiungere più zucchero nella ricetta, come augurio e simbolo di un dolce inizio dell’anno nuovo. La spiega della treccia tonda la trovate in questo video su youtube (scusate se non lo linko ma per qualche motivo che non si capisce i link a youtube fanno sempre brutti scherzi con wordpress) http://youtu.be/Zr1R9uQJ0Ws

chocchallah4_ssl

Nell’insieme, ottima brioche da colazione weekendiera. L’aggiunta di sale (qui kosher, dai cristalli grossolani, ma andrebbe benissimo anche il fior di sale o le scagliette di sale maldon) mi è piaciuta molto, aggiunge una dimensione a quel che altrimenti sarebbe ‘solo dolce’, anche se chiaramente bisogna tenere la mano leggera. Questo challah è ottimo tale quale o a fettine tostate da spalmare eventualmente con poco burro e/o marmellata. Con i rimasugli, come per tutte le brioches, potete fare dell’ottimo french toast (o brioche perdue). La ricetta base del challah infine l’ho presa dal famous bread baker Peter Reinhart (in sostanza sto studiando un po’ di cose sul pane mentre pian piano matura il ‘mio’ lievito madre, questo insieme a ‘comprare un orologio a cucu tradizionale e dipingerlo di bianco’ sono i due grandi miei progetti del momento ;-), ma di lui riparleremo senz’altro presto…

chocchallah8_ssl

Challah con cioccolato e sale

farina 00 480g
uova 2
tuorli 2
zucchero 40g
olio d’oliva 30g
sale fino un cucchiaino
lievito di birra granulato 1 cucchiaino e mezzo
acqua tiepida circa 180ml
cioccolato fondente 120g
per la crosta: 2 albumi + mezzo cucchiaino di sale (kosher, fleur de sel o maldon)

Diluire il lievito in metà dell’acqua. Versare la farina, il sale e lo zucchero nella ciotola dell’impastatrice, se intendete usarla. Aggiungere l’acqua con il lievito e le uova sbattute insieme con i tuorli, l’olio e l’altra metà dell’acqua. Impastare, per circa 10 minuti, fno a ottenere un’impasto liscio ed elastico ma non troppo colloso (potreste dover aggiungere uno o più cucchiai di acqua, dipende un po’ dalla farina e dalle uova). Formare una palla, sistemarla in una ciotola unta, coprire con della pellicola e lasciar lievitare per un’ora. Reimpastare velocemente, riformare una palla , coprire e lasciar lievitare per un’altra ora. Riprendere l’impasto, incorporare il cioccolato tritato in modo molto grossolano e dividere l’impasto in 4 porzioni dello stesso peso. Srotolare ogni porzione a salsiciotto di 45cm circa, poi intrecciare il pane seguendo le istruzioni del video linkato sopra. Spenellare il pane con poco albume sbattuto, coprire e lasciar lievitare per 45-60 minuti. Spennellare di nuovo con l’albume, cospargere con il sale e infornare a 180°C per 45-60 minuti. Sfornare e lasciar raffreddare su una griglia.

Stampa la ricetta

chocchallah3_ssl

56 Commenti

  • cucinaconrob ha detto:

    Sluuuurp cioccolato e pasta lievitata è una di quelle cose che non può non essere buona

  • Master Comunicazione ha detto:

    Che bontà!

    Se cercate qualche consiglio per i pranzi da tupperware passate da BentoMaster

  • Benedetta Jasmine Guetta ha detto:

    Confermo che è femminile in ebraico. Una challah (femminile singolare), due challot (femminile plurale).
    Se fosse maschile finirebbe in “im” e non in “ot”.
    E poi dai, non ti suona meglio anche in italiano? Finisce con la A :D

  • maidannutengaracasteddu ha detto:

    Grazie molte, adesso provo…devo dire che gli impasti per celiaci mi stressano parecchio. Spesso ripiego su dolci che la farina di grano non la contemplano in partenza (tipo panne cotte, creme caramel e altri dolci al cucchiaio) oppure cheese cake e torta polentina. però la treccia con l’uovo per pasqua è così carina. e tutti gli altri bimbi ce l’hanno perchè la vendono nelle panetterie.
    Sentirsi “diversi” non è mai semplice, soprattutto per un banbino. E poi sta storia della torta separata ogni volta è un pò deprimente. devo dire che ammiro moltissimo la sua mamma che arriva a ogni ricorrenza armata di buffet per lui e, intelligentemente, sempre in dose per tutti.

  • Sigrid Verbert ha detto:

    Non me lo dire due volte che non sai quanto preferirei Buenos Aires a questo congelamento che non vuole finire maaaaiiiiii :-) No davvero, sarebbe stupendo fare un salto, anche se con bimba piccola non so è il viaggio più indicato da fare, poi saranno un sacco di ore di aereo no? (già solo il messico sono 6 ore, uno pensa che sembra vicino, invece… :-), insomma, mi studio la questione, altrimenti sarei ben felice di vederti qui! ps. ovviamente gli super che frequento non si svuotano di lievito però tutti si sono riempiti di montagne di matzo, mi sa tanto che a breve rifaccio una bella zuppa… 

  • Sigrid Verbert ha detto:

    E la parte magic che è inquietante :-) Ora sto con mouse classico e va meglio, n’effetti il tracpad quasi quasi che lo dovrei provare… :-)

  • Sigrid Verbert ha detto:

    Davvero?! Maddai?! E cosa andrai a fare?? E quando ti trasferisci?? Fammi sapere!!! :-)

  • Sigrid Verbert ha detto:

    ho usato il lievito di birra secco, in bustine (che si presenta a granuli :-)

  • Sigrid Verbert ha detto:

    il sale kosher bisognerebbe verificarlo su wikipedia ma credo che sia il sale usato nella cucina ebraica per lavare e salare la carne, in ogni caso n’effetti da ‘noi’ non si trova (almeno io non l’ho mai visto, mentre me lo trovavao sempre nelle ricette americane). E in sostanza un sale dal grano un po’ più grossolano del solito sale fino, appeno più fino del ‘fleur de sel’. Comunque fate bene a tenervi il sale marino, francese o italiano (ci sono equivalenti del fleur de sel anche in sicilia), che almeno è marino, e naturalmente iodato, mentre quello kosher è salgemma… :-/ 
    ps. non conoscevo Bien cuit, sembra interesting, li andrò a trovare ;-)

  • Sigrid Verbert ha detto:

    A Portland c’andremo sicuramente – non sei la prima a raccommandarmi la gita :-) – cosi come nel Maine, solo che devono prima rialzarsi un po’ le temperature (e ti dico solo che sono appena caduti 10cm di neve, così, en passant :-).

  • Sigrid Verbert ha detto:

    Lol, è un’idea… cmq cuckoo clock arivato, bombolette pure, a breve mi metto all’opera… :-)

  • Sigrid Verbert ha detto:

    :-D (ciao Laura!! :-)

  • Sigrid Verbert ha detto:

    Ciao Ilaria, in effetti è raro trovare ricette, tradotte o non, in cui le quantità sono tonde, e sinceramente (anche se in casi come questo 20g di farina in più non cambieranno sostanzialmente il risultato – anche perché nei lievitati ognuno deve sempre un po’ aggiustare l’acqua per sé) ti sconsiglierei caldamente dall’arrotondare tutto. Questo semplicemente perché la cucina, ma sopratutto la pasticcieria, è chimica, quindi modificare le grammature equivale a modificare degli equilibri a volte precari (non lo sono sempre, ma spesso si). Insomma, il qb si, tutta la vita, nelle ricette delle nonne e quelle personali (non credo di aver mai pesato gli ingredienti delle mie crespelle, per esempio :-), però per il resto, un pelo di precisione non guasta, t’assicuro, e del resto le bilance digitali di oggi sono solitamente precise al grammo, quella mi mia mamma invece, analogica, lo era a 10 grammi, che permette sempre una precisione non troppo approssimata, insomma, da oggi, niente scuse… ;-)

  • Cheryl Kristine ha detto:

    Ma quant’è bello questo dolce? Quasi quasi è un peccato mangiarlo..
    Sa tanto di brioche di primo mattino.. accompagnato con un bel capuccino.. che delizia.. *.* Ti ho aggiunto alla lista dei miei link d’ispirazione. Anchio ho un blog di cucina che ho appena inaugurato (per la seconda volta) se ti va facci un salto! un bacio ;) http://stuzzicandolappetito.blogspot.it/

  • Scake Scake ha detto:

    A prop visto che sei li` li conosci questi?
    http://biencuit.com/
    ciao

  • Glufri ha detto:

    Il pan di spagna viene bene senza glutine, devi seguire bene la tecnica, montare bene le uova. 
    Per la challah, ho fatto due versioni, una con un mix dietoterapeutico e un’altra con un mix di farine senza glutine..
    Con il mix industriale ho usato 200 ml di acqua+40 di olio+2 uova..
    Per il pane dolce del sabato con mix di farine naturalmente senza glutine su 500 gr di farina ho usato 200 ml di acqua, 125 ml di olio, 2 uova.
    Il procedimento é nel blog (omonimo..)

  • maidannutengaracasteddu ha detto:

    potresti indicarmi le dosi della farina senza glutine per fare il (la) challah per un bambino celiaco? purtroppo, come avrai visto. i diversi preparati assorbono diversamente i liquidi e la sostituzione non è esattamente immediata..cpmbatto da anni per ottenere un pan di spagna mangiabile e ho di recente espugnato la crostata…riuscendo a farla non troppo collosa e non troppo sbrisolona.

  • Alessandra ha detto:

    Che bello, mi sa che lo preferirei tostato, caldo e con il burro, colazione perfetta! :-)

  • Francesca Romana Di Giovanni ha detto:

    Grazie Sigrid il pane è buonissimo ed è stato facile da fare seguendo la tua ricetta! come sempre d’altronde!!!!

  • Le cose più buone (e belle) sono anche le più semplici! Acquolina da foto. ;-) P.S.= i MAC saranno anche performanti, bellissimi (e costosi), ma hanno una logica incomprensibile tutta loro. Il magic mouse, evidentemente non fa differenza. ;-)

  • Glufri ha detto:

    Oh ..tra poco é pessaj. Sfogati adesso con la challah (anche per me é femmina), perché tra un po’ via tutta la farina e il lievito dalle case e negozi jewish,
    Per me, da brava celiaca, pesaj é la festa piú bella del mondo: non c´é farina (a parte quella di matzo) !! 
    Comunque  siamo riusciti a ricostruire faticosamente una challah senza glutine che é discreta.
    Adesso siamo sullo stesso continente, non ti andrebbe di fare un saltino a sud? Buenos Aires ti aspetta, io poi con tanta voglia farei un bel salto a nord…

    Un abbraccio,
    Simonetta

  • Sara Cecchetto ha detto:

    Not Only Sugar

  • Sara Cecchetto ha detto:

    Questo pane al cioccolato dev’essere una vera bontà!!!

  • Sara Cecchetto ha detto:

    Questo pane al cioccolato dev’essere di una bontà unica!!!

    Not Only Sugar

  • SereInCucina ha detto:

    Oh! anche io sono dietro al progetto Lievito Madre, e spero di parlarvene presto perchè mi dà un saaaaacco di soddisfazioni. Ho un pane del sabato (che non è proprio la stessa cosa ma fa lo stesso) ancora nel freezer, con miele e frutta secca, da scongelare. E sarà scongelato proprio per questo weekend, visto che ho deciso che entro fine aprile il freezer deve essere VUOTO! Un bacino, Sere

  • Enrico ha detto:

    Brava!!!!

  • lovethewolf ha detto:

    A me il magic mouse fa paura! :D Io uso il magic trackpad…Sempre magic è, oh! :-)

  • Olivia Marogna ha detto:

    In questi giorni dopo aver finalmente provato a preparare il Babka volevo sperimentare qualcosa di simile e questa ricetta fa al caso mio!

    PErfetto!
    Grazie:)

  • LauraMalouine ha detto:

     … significa pagare le conseguenze dell’aver mangiato troppa brioche (o altri manicaretti cavolettiani…), avere la pancia, cioè !

  • Gaia ha detto:

    che bello il tuo challah! ma lo sai Sigrid che a settembre parto un anno per Boston?? è stata un’occasione improvvisa e inaspettata che ho preso al volo :) ho pensato, se poi la cosa non è un granchè, almeno potrò farmi overdosi infinite di aragoste :)

  • maidannutengaracasteddu ha detto:

    Io mi sono definitivamente convertita al trackpad, causa frattura del polso di un anno fa e adesso lo trovo fantastico e non ho più male al polso a fine giornata. vedo che anche tu sei caduta vittima del pane home made..io da qualche settimana vesso gli amici con prouzioni di pagnotte con ricette diverse, ultima prova una specie di traccia fatta con il papavero e l’olio di sesamo, buonissima. questo challa è proprio bello…poi pensavo a delle mini varianti pasquali con l’uovo che dici…
    PS ieri provato eataly a roma…un hurrah per il pane fatto con lievito madre, farina macinata a pietra e forno a legna ..
    C’era anche il tuo libro, ma, non so come dirtelo, ti hanno messo proprio di fianco a nigella……

  • Alessandra Scarcali ha detto:

    Che cos’è il lievito di birra granulare??

  • Scake Scake ha detto:

    A proposito l’ho provato con il lievito madre…’na bomba.
    Di sofficita` e fragranza of course.

  • Scake Scake ha detto:

    Il Challah e` sempre il Challah e scusate se lo dico al maschile, ma mi viene meglio cosi`. Io lo faccio a sei braccia perche` e` bellissimo, ma con il sale e` una novita` da provare (so’ ‘gnorante e ancora non so che vuol dire sale kosher e le ricette americane ce l’hanno sempre, ma fa solo figo o e` davvero meglio?). Noi con uvette di solito, pezzetti di mela spolverati di cannella e zuccherini sopra. Forse non ortodosso, ma bonissimo.

  • Io ho “adottato” il lievito madre ad ottobre. Prima non lo avevo preso in considerazione perchè mi sembrava una cosa troppo laboriosa. Invece tengo il mio lievito madre in frigo in un vaso a chiusura ermetica, solo una volta alla settimana lo rinfresco e faccio due filoncini di pane che durano una settimana intera! In più le pizze e le brioche senza impasto sono tutta un’altra cosa! 

  • Valeria Necchio ha detto:

    Le aragoste cheap del Maine me le sogno di notte. Quando ho visitato il fishmarket di Portland Maine sembravo una bambina in un negozio di giocattoli! By the way, la città merita tantissimissimo, semmai pensassi ad un’escapade del weekend. :)

    Comunque, la challah al cioccolato salato è una super-chicca che mi ricorda tanto i pangoccioli dell’infanzia ma MEGLIO! Uh, che poi dici, se avanza ci fai il french toast…Ma quando mai?? Non avanzerà mai una robetta così. Poi se la provi anche col lievito madre son curiosa di sapere come ti viene, che ci provo pure io!

  • Sara Cecchetto ha detto:

    Questa variante della brioche m’ispira proprio tanto!!!
    Not Only Sugar

  • thehatchaser ha detto:

    Ne avessi disegnato uno te lo manderei, ma mi manca il cucù… Comunque vada per il self made,  più personali e mooolto più carine. Chessò, magari puoi farci uscire un cavoletto al posto dell’uccellino! :D

  • Enrico ha detto:

    esatto ;-)

  • Simoingiro ha detto:

    Ah come ti capisco!
    Devo dire che qui a Berlino il pane è buono ma è sempre pesante, segaloso, arricchito…. e viene voglia del buon pane bianco casareccio di casa!!!
    Quindi la PM liquida di Izn ha il suo bel daffare, cmq dopo i primi pani piatti e pesanti come il marmo fai la mano ed è pure facile!!!

  • Sigrid Verbert ha detto:

    lol, no quello è ‘avoir une brioche au four’ :-DD

  • Sigrid Verbert ha detto:

    Lol, mi hanno presa per disperazione, faccio fatica a trovare del pane decente, e quando lo trovo pi finisce che compro sempre quello e mi stufo, insomma, faccio prima a (provare a ) farlo in casa. Devo dire che tutto sto impastare con lievito di birra è senz’altro servito a farsi la mano un pochino :-)

  • Sigrid Verbert ha detto:

    Lol, non le avevo viste queste, belle!! Della stessa casa che faceva queste no? 
    http://media.madeindesign.com/nuxeo/divers/336e4823-5c22-4fdb-be10-cda353982566-large.jpg
    in realtà la mia idea era piu di fare qualcosa così:
    http://www.vintagerevivals.com/2012/08/cuckoo-for-color.html
    (va anche detto che a costo siamo a qualcosa come 5/1 :-)

  • Sigrid Verbert ha detto:

    Scusami Jas, non che voglia polemicare su questa cosa e correggerò volentieri ma mi diresti per favore perché challah sarebbe femminile? Perché l’unico motivo che vedo è che la parola potrebbe essere femminile in ebraico (ma questo io non lo so, e nemmeno lo posso verificare…???), insomma per quanto mi riguarda prendo la parola in prestito all’inglese, in cui ha un genere neutrale, il che in italiano solitamente si rende con il maschile (e volendo anche perché è sottointeso ‘pane’ che è maschile pure lui).

  • Claudia ha detto:

     essere incinta, mi pare ;-P

  • Benedetta Jasmine Guetta ha detto:

    Ciao Sigrid, non per rompere le scatole, ma insisto – come avevo già fatto nel tuo primo post sul tema – che challah è femminile, non maschile :) 
    Solo fyi e per i tuoi molti lettori, che così la chiameranno nel modo giusto :)

  • Enrico ha detto:

    Sapete che significa “avoir de la brioche”? (Sigrid, tu non dirlo ;-)

  • Agnese Gambini ha detto:

    io nn so nemmeno cos’è il magic mouse…. devo informarmi ;) ma solo per curiosità visto che non uso mac. E cmq leggere di brioche, cioccolato e sale a quest’ora è deleterio… viene voglia di avere già tutto fatto e pronto ora per provarlo. 

  • Ciao! Io non ho il topino magico, ma litigo comunque con post e commenti per altri motivi, quindi ti sono vicina!
    Ma sai che non sapevo che anche quelle a forma di pagnotta fossero considetate challah? Io adoro l’aspetto tutto intrecciato di questo pane e mi ispira moltissimo la tua versione con il cioccolato e il sale (che è un abbinamento che amo)! Non sapevo nemmeno che puoi personalizzarla come vuoi, insomma l’avrei fatto lo stesso, ma non credevo fosse una base.. Grazie per tutte queste cose che mi insegni!
    Buona giornata!

  • Claudia Annie Carone ha detto:

    che vogliaaaaaaa

  • Simoingiro ha detto:

    AHHHHHHH!!!!! Anche tu stai (finalmente) cedendo al lievito madre!!!
    Guarda che è una droga eh! :-)

  • ilaria lionti ha detto:

    ciao Sigrid,
    come sempre brava! ma una curiosità che spesso noto nelle ricette, 480 g di farina sono cruciali? o va bene anche mezzo chilo? Ora in questo caso penso che effettivamente non è così problematico pesare 480 invece di 500 g, ma altre volte ci sono ricette, probabilmente tradotte, in cui si danno pesi che sfido a determinare così accuratamente a meno di non avere una bilancia analitica.
    Comunque sarà che sono una cuoca appassionata ma approssimativa e perciò tendo ad arrotondare! la conclusione è che forse queste minuzie fanno la differenza tra chi cucina veramente e una un pò “brocciona” , come si dice da queste parti!, come me…
    Ciao e bravò!!!
    Ilaria

  • Annarita Rossi ha detto:

    Mi piace questo tipo di intreccio…io l’ho sempre fatta a treccia classica. Con il cioccolato è molto buona, la propongo spesso ad un’amica intollerante al lattosio. Una volta lo fatta anche con le gelatine colorate in una versione per bambini.  Ciao a presto.

  • Elvira ha detto:

    Una delle cose che ho amato di più della costa orientale, le aragoste “economiche” :)

    Ma da voi c’è qualcosa di simile al challa, di cui dimentico sempre il nome, la cognata belga lo prepara in genere nelle feste natalizie, è sempre una brioche a forma di treccia (counnu, forse?), e l’anno scorso invece ho conosciuto la versione svizzero-cilentana, sempre una treccia di pasta brioche con un nome che – guarda un po’- non ricordo ora.
    In tutti i casi, ha sempre connotazioni spirituali o religiose, non è mai una semplice brioche :)

    Baci

    Elvira

  • arabafelice ha detto:

    A me il magic mouse non dispiace, anche se come a te ogni tanto appaiono pagine dal nulla per aver evidentemente sfiorato la parte sbagliata :-)

    Il challa l’ho scoperto tempo fa, ed è diventato una costante delle colazioni del fine settimana

    Ma lo sai che anche qui da me, dall’altra parte del mondo, le aragoste costano come da te negli USA???? Non sono molto apprezzate dagli arabi, ancora…;-)

Commenti chiusi.