Avevo letto che intorno al Luna Park di Coney Island (che a discapita del nome non è un’isola bensi una penisola a sud di Brooklyn, su Long Island) galleggiava un’atmosfera un po’ retro. Beh in effetti, più vintage americano da cartolina di così, nun se può (e infatti non resisto a lasciarvi un paio di fotine, fatte con il telefono che la canon no si sa che fine abbia fatta, e non oso chiamare per paura che mi dicano che hanno appena trapiantato gli organi ancora funzionanti … 8-). Piuttosto, a parte che questo posto è divertentissimo, ma veramente, anche se non sei un bambino e che i Luna park di norma non li ami proprio, per la prima volta, mentre ero in fila dal celeberrimo Nathan’s (non puoi venire a Coney Island e non pranzare con l’hotdog e le patatine da Nathans, è una regola non scritta), mi sono sentita ‘in America’ (posto notoriamente ben diverso da New York che è un luogo tutto sui generis, dicono).
Insomma, a Coney island ci sono il mare, il boardwalk, un bel lungomare spazioso, l’acquario di New York, decine di attrazioni più o meno spaventose (dal classicissimo roller coaster al classico trenino passando per alcune cose che solo a vederle ti viene la vertigine) per piccolini e grandi, e poi i già citati hot dogs, cibi di tutti i tipi, matasse di cotton candy, gente normalissima che si esibisce in karaoke a volte molto ben eseguito e i gelati neanche malvaggi da Coney’s Cones. Combinando tutti questi dati fra di loro puoi: respirare! (non che a Manhattan l’aria buona mancasse, anzi, però il mare, pardon, l’oceano, è n’altra cosa) fare un giro sul tchutchu train con il tuo duenne in visibilia, condire il tuo hotdog con senape e ketchup in libero servizio in bidoni giganti, scandalizzarti di fronte alle patatine fritte condite con formaggio fuso e pancetta (sic), bere una limonata vecchio stile (acqua + zucchero + idea di limone) dal bicchierone di un litro scarso, fare una passeggiata in spiaggia e inzupparti le invicta nell’atlantico (le onde sono, come dire, ‘imprevedibili’), meditare se ordinare un gelato Elvis (con peanut butter, banana e non ricordo quali altre ipercaloriche aggiunte, nell’originale panino preferito del King c’andava anche il bacon, brrr), macchiarti tutto di gelato al cioccolato (vedesi duenne di prima) e via discorrendo. Prima di ripartire per Manhattan, sosta regressiva dall’enorme candy store di fronte alla stazione, enorme, coloratissimo e pieno di cose (aka: caramelle) mai viste, un’altro posto dove di norma non metterei piede e che invece è stato una perfetta conclusione per una perfetta giornata di divertimento :-)
Una parte di New York che non ho visto… la prossima volta mi ricorderò di questa realtà fatta di luna park e di candy store.”Non è mai troppo tardi per essere quello che vuoi essere “. https://uploads.disquscdn.com/images/9a489b97f8a6a9a21f09c8f4e0af635721e458ef1ae0413a1e6e3345b32ce9c3.jpg
mamma che che invidia! e che nostalgia! Belle immagini!
Ci manchi …….
Foto bellissime! Ci sono stata una quindicina di anni fa e in effetti riconosco il luogo dalla tua descrizione .. . fai venir voglia di rifare un giro ;-)
Salve!
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Queste foto sono troppo belle! Mo’ ti devo scrivere :)
Che belle foto!
La prossima vlta che vado a NY devo assolutamente andarci.
http://solocosesemplici.blogspot.it/
Che spettacolo…quelle scritte “pubblicitarie” nel furgone dei panini,così tanto evocative di un passato in cui forse non si stava troppo male…e quei colori?? Spettacolo per gli occhi! La parola “Italian” per indicare qualcosa che vale la pena provare… sono sono cambiate le cose… in peggio! Sic!
Marcello, sognatore per vocazione e commerciante per professione… http://www.capoteauto.com
america in stile ’50 in tutto e per tutto da quel che si vede dalle foto. penso sarebbe stato divertente avere dietro la reflex, con tutti questi spunti da fotografare… ma ci accontentiamo delle foto col cellulare. Cmq ti capisco. Quando è morta la mia vecchia reflex, mentre stava in vari centri assistenza per vedere se era recuperabile, ho sofferto tanto!
M’hai fatto venire una voglia pazzesca di andare in America!! Spero di riuscirci prima di vedere troppo poco per godermela. Ho anch’io un blog: http://lammalia-api.blogspot.it/
Vi aspetto!
Carissima Sigrid, quanti bei posti che mi ricordano N.Y. ormai son passati … si, direi che son passati più di venti anni e nonostante ciò tornerei subito e chissà magari in inverno visto che io ci ho passato l’estate di un luglio infuocato ma fantastico… sempre belle foto anche con il telefonino… buon rientro
Ciao Sigrid,
ho comprato il tuo ltimo libro, ho un bimbo di 9 mesi e devo dire che l’ho trovato MOLTO,MOLTO utile e ben fatto.
Grazie mille e complimenti
Daniela
Mi piacciono le foto retro, luna park e ‘food’ sembrano molto come quelli che ci sono qui, (ed infatti ci sono persone obese dappertutto). La pubblicità nell’ultima foto… che ridere, con quelle schifezze sul piatto preferisco essere una rapa! Comunque anch’io vengo spesso chiamata come una verdura, il mio cognome è troppo simile a “zucchini” :-).
E poi quella modella per stare in forma probabilmente i cavoletti se li beve addirittura crudi bei centrifugati! (Pardon :-))
Ciao
Alessandra
http://alessandrazecchini.blogspot.co.nz
quando hai visto l’ultima non hai resistito eehhh!??
:-P !!!!
Sempre piacevoli questi racconti d’oltremare. L’ultima foto sta avendo davvero un successone! :-)
P.S.: Ho cercato tra le tue ricettine e son due mesi che mi sto preparando a ripetizione il cake speziato mele e carote.. mi fa impazzire!
Lol, la Lonely Planet menziona sicuramente Coney Island :-). Qui mi dicono cmq che agosto è caldo si ma sempre mejo di luglio… Cosi a naso, in quel periodo terrei presente i parchi, e in particolar modo tutto ciò che è vicino all’acqua (battery park, riverside park, la high line), che li c’è sempre, per forza, più arietta che tira. E poi Central Park d’estate pare sia piena di concerti, corsi di ballo e street food… Buon viaggio! :-)
La prima volta che ci sono andata era proprio ad agosto: c’era caldo, soprattutto tra i grattacieli, ma l’entusiasmo era talmente alle stelle che non ho sentito poi così tanto le temperature alte. I negozi e gli alberghi hanno l’aria condizionata e lì invece fa quasi freddo rispetto agli standard italiani. In Central Park invece si sta sempre bene, ci andavo spesso per prendere una boccata d’aria e per stare nel verde. Non vedo l’ora di tornarci, beata te Robi!
Perfetto. Sarò a NY ad agosto (morirò di caldo?) e questi post sono meglio della Lonely Planet :-)
Bellissime foto.
Ciao Sigrid
eccolo, un altro buon motivo per tornare a NYC: qui non ci siamo andati. Ma intanto io già lo so che ci tornerò, perchè ci ho lasciato un pezzettino di cuore laggiù. un bacino, sere
L’ultima foto è davvero geniale (anche se i bambini non hanno bisogno di esser convinti a mangiare caramelle, neppure alcuni adulti..). Non sono mai stata a Coney Island, anche se mi tentava una visita, causa poco tempo, ma sembra davvero come appare nei film!
quanto mi piace l’ultima foto!
l’ultima è ovviamente imperdibile, ma tutte queste foto sono uno squarcio vintage perfettamente riuscito! belli i tuoi reportage d’oltreoceano. ciao Sig!
tutto sommato st’America è una figata ;)
ma è proprio come nei film!
l’ultima foto è una genialata..
Ciao ! adoro l’ultima foto… ehm io preferirei essere ‘a Brussel sprout’ piuttosto che una’ pasta gumball’ !!! comunque puoi usarla per il prossimo libro ‘diario newyorkese’ !!! a proposito, ‘Diario Italiano’ ha portato un po’ di italianità qui a St Malo… ;-) Bisous
nathan’s tutta la vita e sulla ruota panoramica in viaggio di nozze ho rischiato il divorzio. Io soffro di vertigini e mio marito continuava a far dondolare la navetta e a riprendermi con la videocamera a due cm dal naso.
siamo ancora insieme dopo 12 anni :)
Ma proprio a te vengono a chiederlo????? :-)