Piccoli gourmet crescono!

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In un’era globale e internetizzata come questa non dovrebbe fare nessuna differenza e invece si: scrivo da Roma! :-D
Ed è un po’ come non essere mai partiti, o casomai di essere partiti da qui l’altro giorn… A parte il jetlag di difficile smaltimento, tutto bene anzi benissimo, ovvero come le mozzarelle di bufale le fanno qui non le fanno davvero da nessuna parte, e non avrei nemmeno mai pensato che mangiare la cicoria ripassata dopo tanti mesi sarebbe stato niente meno che emozionante. Idem per i pomodorini di Pachino che quelli del Messico je fanno na pippa, ma che ve lo dico affa’…

Altre tipicità italiane ritrovate sono appena meno entisiasmanti, vedere sotto la voce ‘parchetto per bambini’ con giochi sgangherati – ahh i playground super mantenuti ogni 100m, sempre della serie ‘pago le tasse e vedo a cosa servono’ – e anche ‘irritazione per le atroci vocine doppiate’ che deturpano cartoni belli come Peppa Pig o Dinosaur Train (arridatece la PBS!) per non parlare della marea di schifezze in generale che va in onda sui canali per bambini (se vedo ancora una volta quell’orrido ‘Armadio di Chloé’ mi faccio venire una crisi isterica, giuro!:-). E tutto sommato anche il cafone che ti arriva sparato a 220km/h mentre tu sei a 130 sulla corsia di sx della roma fiumicino, e che s’incolla al tuo paraurti come chiedendosi perché tu e la tua monovolume di m… non vi siete ancora buttati nel fossato, beh, ecco, me lo sarei anche risparmiato, grazie. Come però dicevamo, i pomodorini sono buonissimi e c’abbiamo pure er sindaco nuovo e quindi cosa volere di più dalla vita? :)

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Piuttosto, era un po’ che volevo dedicare un post all’ultima ‘fatica’, uscita in libreria da un po’ più di un mese, e poi fra una cosa e l’altra (leggere: il libro che si è perso nella grande mela e poi il fine anno scolastico, i preparativi del rientroe la transumanza di per sé) è finita che siamo arrivati a oggi. Qualche giorno fa, dopo 9 ore di volo, diverse confezioncine di tarallini pugliesi gentilmente offerti da Alitalia e un gran torcicollo detto anche ‘sindrome da Economy class’ (nonché qualche stupefacente costatazione di ordine meteorologico, aka ‘ma fa più freddo a Roma ch a New York?!!’), ho finalmente potuto sfogliare il mio esemplare del libro. Il punto è che davvero puoi passare mesi a lavorarci sopra, al computer, finché non lo vedi stampato non sai davvero com’è e come non è, un libro. Anzi, rimani in ansia proprio. E devo dire che, O Sollievo!, sono molto felice del risultato finale :)

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…Che cos’è?
Con Piccoli gourmet crescono ho semplicemente cercato di sintetizzare la mia esperienza di svezzamento, che è stata una delle avventure culinarie più interessanti che abbia vissute negli ultimi anni: cucinare per dei bambini piccoli non è esattamente come preparare la cena a una banda di amici golosi. Nello svezzamento e subito dopo si tratta invece di porre della basi, possibilmente sani, e quindi da adulti epicurei c’è da porsi una serie di domande, da darsi delle risposte possibilmente sensate e infine da venir fuori con delle ricette che fossero sane ed equilibrate ma magari anche non troppo noiose o totalmente prive di interesse dal punto di vista gustativo. Questo è quindi un po’ il topic del libro, la ricerca di una via di mezzo fra il ‘nutritivamente responsabile’, il buono e, già che ci siamo, il pratico. Il libro ovviamente non propone un metodo infallibile per far mangiare, ora e per sempre, qualsiasi alimento al vostro seimesenne, però cerca di dare buone idee e di suggerire atteggiamenti e soluzioni che hanno funzionato per me e che possono sicuramente funzionare e essere adottati in altri contesti.

Piccoli gourmet crescono è un libro senz’altro atipico, quantomeno per i ‘miei’ standard, e per diversi motivi: è inanzitutto la prima volta che mi azzardo a scrivere un libro di ricette per bambini. E si pensa sempre al mondo dell’infanzia come a un universo ovattato color pastello, zuccheroso a gogo. Nient’affatto! Il mondo della cucina per l’infanzia non è affatto stucchevole, è semplicemente terrorizzante! O quasi. Fatto sta che scrivendo di cucina ‘per i bambini’ ti senti investito di infinite responsabilità, e quindi ogni cosa, specialmente se ha una qualche valenza scientifica o nutritiva, va pesata e verificata. E verificata ancora. Spero quindi di non aver scritto baggianate megagalattiche ma intanto quasi quasi che mi ci vengono ancora gli incubi di notte… :)

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Non solo di foto…
Altro motivo di atipicità è che in questo libro non ci sono soltanto le foto dei piatti finiti. stavolta ci sono anche le illustrazioni. Sono di Chiara Buccheri e mentre le 60 ricette di foto sono accompagnate della loro foto, le illustrazioni popolano le doppie pagine di info ‘secche’ che vanno oltre le mere ricette (ho cercato di raggruppare dritte e piccoli saperi utili, da ‘cosa usare er frullare le prime pappe’ a ‘con cosa sostituire lo zucchero’, passando per delle considerazioni sullo yoghurt, incluso ‘come farlo in casa’ o la scelta della carne – fresca, in barattolo o liofilizzata, that’s the question…). Sono moltissimi gli appunti che ho inserito perché al tempo avevo cercato di approfondire queste questioni, cosi ho pensato di condividere con voi le riflessioni e le soluzioni che sono servite a me allora (sempre della serie ‘vedimai che possano servire’ o anche ‘cose che io stessa avrei voluto leggere prima di intraprendere la mia personale pappa-avventura’…). Le illustrazioni di Chiara rendono tutto ciò più digesto e leggero, e del resto sono proprio come le avrei volute: leggere e spensierate, e con giusto quel poco di (auto)ironia che serve (perché la verità è che il più delle volte, da mamma, saper sorridere di fronte ai svariati disastri è davvero l’atteggiamento più coraggioso e costruttivo che si possa avere :-).

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Da Roma a New York
Ultima atipicità: questo è un libro vagabondo, nato sopra il cappuccino della pasticceria Andreotti (devo devo devo andare a farmi un loro cornetto integrale al miele, sono in astinenza da troppo tempo), iniziato nel mio piccolo studio romano del gazometro (v. foto sotto) e nella mia amata cucina, che ormai non esistono più, sobsob, proseguito mentre stavo campeggiando da mia suocera, messo in stand by mentre le mie casse di ciotoline color pastello volavano sopra l’Atlantico e ultimato davanti alle finestre esposte a Nord della nostra casetta di Manhattan. Il risultato è un libro molto ‘italiano’ (nel senso che la past(in)a e il riso sono dei basic indiscussi), con qualche discreto tocco più global (un pancake di qua, una crespella russa di là, un’insalata di riso ispirata alla Cina, dei praticissimi pani da riempire a piacere rubati alla cucina ebraica e via dicendo…).

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Si ma che se magna quindi?
In breve, il libro è composto da 4 capitoli, conta 60 ricette e una trentina di doppie pagine di note di approfondimento. I primi due capitoli riguardano prettamente lo svezzamento nelle sue due fasi (le primissime pappe e quelle subito dopo), si va quindi, nella prima parte del libro, di pappe frullate per tutte le stagioni, poi di creme con un po’ più di consistenza, framezzate con appunti su come introdurre i cibi, come e cosa scegliere a livello di carne, pesce o verdure, come usare le uova, i biscotti, i formaggi e via dicendo. Questa prima metà del libro si chiude con una idea di torta di primo compleanno (un carrot cake con yoghurt e olio d’oliva, senza uova:). A titolo aneddotico: tutte le ricette del libro sono proprio quelle che ho intensivamente usate, e che uso ancora, cucinando quotidianamente per mia figlia (non che sia un merito però ecco, di testate sono state testate le ricette, lol :)

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Il terzo capitolo del libro propone una serie di cibi per bebe fra 12 e 24 mesi: buona parte di queste ricette sono dei finger foods, ovvero ricette complete ed equilibrate che il vostro piccolino, volendo, può maneggiare da solo, come polpette impastate di carne, verdure e legumi o cereali, raviolini farciti, quadretti di pizza proteica o strisce di fritata ripiena, o cibi per il primo kit di posatine (riso, purè, pasta ecc). In ogni caso sicome questo è il periodo in cui i piccolini inizano a ‘scegliere’, sono tutte ricette che cercano di integrare in un modo simpatico carne e verdure (che sono solitamente le due categorie di cibi più ‘problematici’), oltre a proporre alternative allo zucchero, suggerire sostituzioni e variazioni tanto per non farsi prendere dalla noia.

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Il quarto e ultimo capitolo elenca infine una serie di ricette che vanno bene da 2 a 102 anni. Ricette che cercano sempre un certo equilibrio nutritivo, senza il lato punitivo però, con dei sapori piacevoli ma fondamentalmente semplici, e che possono piacere sia ai bambini piccoli che a tutti gli altri membri della famiglia (perché lo svezzamento è bello ma cucinare un piatto per tutto è meglio :), facili da preparare e non troppo dispendiose. E quindi mini cheeseburger fatti in casa, alette di pollo glassate, tagine dolcemente speziato, pasta della dispensa, tortine di salmone, crema di pomodoro con polpettine, pangoccioli homemade e dolci leggeri con la frutta per tutti…

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Piccoli gourmet crescono è dedicato a tutte le mamma che hanno voglia di fare al loro figlio un regalo senza prezzo fatto di gesti, profumi e sapori. Se lo sfogliate, se lo regalate o se lo avete usato, non esitare a lasciare i vostri commenti, qui sul blog, sulla mia pagina FB o su twitter con l’hashtag #PiccoliGourmet… Buone pappe a tutti! :)

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69 Commenti

  • IMATATU ha detto:

    Hello,
    I love this book!!
    It’s very modern, intelligent and sophisticated.
    My and my baby’s favourite chapther at the moment is 8-12 months, I can’t wait to try the carrot cake for the first birthday :-)
    Thank you Sigrid

  • Sara ha detto:

    Ciao Sigrid!
    Ho acquistato il libro una settimana fa e il mio bimbo di un anno si è già leccato i baffi con lo stufatino di manzo e il risotto di zucca.
    Ci sono degli ottimi spunti e consigli (soprattutto sull’utilizzo di erbe e spezie).
    Credo di aver trovato il regalo di Natale ideale per un po’ di amiche future mammine… E’ bellissimo! :-)

  • Monia Braga ha detto:

    ho acquistato tutti i tuoi libri, questo me lo sono perso ma corro a recuperare ;)

  • Arianna Tonelli ha detto:

    Sigrid da un pò non facevo capolino sul tuo blog e quando l’altra sera ho visto questo post, non ho potuto fare a meno di acquistare il libro immediatamente!! ti volevo fare veramente i miei complimenti: oltre ad essere piacevolissimo da sfogliare, oltre alle azzeccatissime ricette, trovo i tuoi consigli frutto di una ricerca che condivido in pieno e che vorrei caratterizzasse anche la mia cucina da neo mamma! quindi DAVVERO GRAZIE!

  • Stefania Dho ha detto:

    Ciao! Ti ho già lasciato un commento su facebook ma te lo lascio anche qui per ringraziarti perchè grazie al tuo libro lo svezzamento con mia figlia è iniziato benissimo e senza traumi! :)
    E ho scoperto tante ricettine che piacciono anche a noi grandi!
    Un abbraccio Stefy e Zoe

  • Finalmente_D ha detto:

    Di chi? Di Grazia? Mah, io ho risp a Federica. Puoi leggere il commento precedente. Di Federica, appunto. Se lo leggessi prima di risp così, forse potrebbe venire in mente anche a te la ben nota definizione di livore contenuta nel Devoto-Oli.
    Per il resto, se può aiutarti a capire, io non condivido chi decide di ergersi a emblema della perfezione, venendo giudicare – con livore, rabbia, violenza – in rete un blog o un articolo. Piuttosto no lo leggi più e basta. Il mondo è bello perché è vario, dunque ci sta che ogni tanto si trovino opinioni diverse dalle proprie, no?
    Bene. E allora perché questa esigenza di dover comunicare, attraverso i commenti, la propria antipatia per il giornalista/blogger o mettere cartelli (come in questo caso) per dire “Io da oggi non ti seguo più, per questo motivo”?
    Rabbia dilagante? Invidia? Insoddisfazione?
    Ok, ci sta, ma mi pare uno sfogo fine a se stesso, detto com’è detto il più delle volte. Non credi?

  • giovanna rossi ha detto:

    Dove lo vedi il livore di grazia? Sai almeno cosa significa questo termine??

  • Donato Concetta ha detto:

    Ottimo lavoro Sigrid, ho parlato del tuo libro sul mio blog dal momento che l’argomento mi sta particolarmente a cuore http://www.saleepepequantobasta.com/2013/07/al-mare-polpette-di-merluzzoanche-per-i.html

  • Tilia ha detto:

    Bentornata cara Sigrid ♡ un po’ in ritardo ma con molta gioia!

    Ora vado a guardarmi il libro che poi arriva proprio puntuale, visto che sono circondata a amiche neo-mamme ;)

    Un abbraccio!

  • Finalmente_D ha detto:

    Io continuo a non capire perché per esprimere una normale opinione, sia necessario ricorrere a tanto livore…

  • Finalmente_D ha detto:

    Credo che Sigrid parlasse di quelli che si ergono a detentori della superiorità morale. Quella non ce l’ha nessuno! L’integrità di cui parli tu certo… da non confondersi :)

  • Sposazilla ha detto:

    Bellissimo e tenerissimo…da regalare subito alle mie nipotine!

  • ciucciechiffon ha detto:

    Che tempismo! Devo cominciare a svezzare la mia nana, anche se con questo caldo credo aspetterò settembre…di sicuro leggerò il tuo libro così arrivo preparata!

    http://ciucciechiffon.com/2013/06/18/quando-i-piedini-del-nano-creano-dipendenza/

  • Laura1977 ha detto:

    Che bello, ci voleva! Peccato per noi che non sia uscito qualche mese fa, vorrà dire che inizieremo direttamente dal capitolo tre.

  • OK, mi sa che non c’è, avevo scritto un papiro sul resistere negli anni forse più difficili dell’alimentazione (di solito verso i 4-5) dove molti genitori cedono alle schifezze confezionate o alle ripicche. Io ci sono riuscita e ho anche scritto diverse ricette per bambini per riviste qui in NZ, ma per la maggior parte della gente erano ricette troppo sane e “verdi” per gli adulti, figurati quindi per i bimbi che l’unica verdura che mangiano spesso sono solo patatine fritte!! Quindi va per la tua strada che anche se pensi di mangiare diversamente dagli altri non credo che sarai molto “atipica” (altrimenti come posso definirmi io, marziana??), almeno è un libro per un pubblico italiano, quindi un pubblico abituato a mangiare in modo vario per tradizione, e ad avere i bambini a tavola. :-)

  • Ma, chissà dove è finito il mio commento….

  • alessandra bani ha detto:

    e allora bentornata anche da me!!
    io sarò mamma (per la prima volta) proprio quest’anno, circa a metà novembre, quindi ho già diffuso il link di questo post ad amici e parenti per dare loro ispirazione per un regalo secondo me bellissimo!
    grazie a presto,
    a.

  • clo ha detto:

    Che bella idea! sto “svezzando” proprio in questo periodo, la pupattola ha otto mesi ed è un’ottima forchetta. Molte delle domande che ti sei posta, me le sto ponendo anche io. Preparando tutto a casa, faccio attenzione alla qualità degli ingredienti, tutto è fatto senza sale e senza zucchero aggiunto (e quindi, come sostituire lo zucchero?), ma insomma, i dubbi sono miliardi.

    Appena riesco penso a varianti, la torta morbida di fagiolini, patate e basilico, con grana, ad esempio, da ricettina ligure per noi, con qualche accortezza è diventata un piatto fantastico per lei.

    Tutto ciò per dire…mo’ vado a comprare il tuo libro ;-)

  • Dulcistella ha detto:

    mh, no… era un tentativo di riflessione dai toni pacati. Io sono disoccupata dalla laurea, credo che se Mondadori mi offrisse un lavoro lo accetterei… perché sono stufa di essere mantenuta da genitori o marito. Cercavo di capire come si sarebbe comportato cosibasta. Senza fare ironie o cercare risse, davvero.

  • manuela ha detto:

    Io credo invece che qualcuno si possa vantare della propria integrità morale, non è affatto vero che nessuno ce l’abbia. Il termine “superiorità” lo trovo inappropriato in questo contesto e per questo l’ho evitato. Per certi versi, quello che tu dici è corretto ma Carlo ha ragione quando dice che non c’è coerenza tra espressione di idee posizioni anche politiche e certe scelte di business.

  • Chiara Francioli ha detto:

    lo cerco subito e lo regalo con piacere a una neo mamma che stimo molto! non sono mamma ma ho fatto la nanny piu’ volte e cucinare per/con i bambini e’ un tema che mi interessa davvero tanto! vedrai che lo compro anche per me!
    PS: welcome back home!

  • Giuseppe Scaricamazza ha detto:

    Allucinante! Sono riuscito a cambiare il nick name!!! Dovevo fare l’informatico, missá :D

  • Giuseppe Scaricamazza ha detto:

    Le foto sono un po’ sbiadite, dovresti regolare meglio il bilanciamento dei bianchi :DDDDDDDDDD

  • cosibasta ha detto:

    Certo! D’altronde l’Italia è nata e cresciuta su questo modo di fare e mi pare che tu ti sia integrata alla perfezione conformandoti al più puro stile italico. Chapeau!

  • Sigrid Verbert ha detto:

    … e grazie grazie grazie per i tanti bentornati!! :))

  • Sigrid Verbert ha detto:

    Sinceramente a NY non ho mai cercato il cibo italiano, o quantomeno non quello pronto da mangiare, cucinato, quindi non avrei idea (detto questo sia a New York che a Southampton c’è un bar pasticcieria che si chiama Sant Ambreus e che fa capuccini da far impallidire quelli romani :). Quindi sui ristoranti non ti saprei proprio dire, sugli ingredienti direi che si trovano molte cose buone, per dire ,i peperoni bo coltivati in messico sono molto saporiti (i pomodorini zuccherosi come quelli di qui però no…), si trova facilmente la pasta di un certo livello, e poi ingredienti locali come il kale so prestano molto bene a cucinarci ricette italiane. Lati dolenti sono: i salumi (quelli americani sono molto diversi da quelli italiani, non che siano cattivi ma sono diversi, ed è più facile trovare ‘elaborazioni’ locali che cose importate) e iformaggi, mozzrella in primis, per dire, persino a Eataly la fanno li, in loco, a NY, con latte del New Jersey e techniche pugliesi, sul principio sono daccordissima (trovo comunque che abba poco senso far viaggiare i cibi da una parte all’altra del mondo), però poi concretamente le mozzarelle di bufala di qui (diossine comprese…) sono un’altro mondo, insomma, per quanto non ci possiamo lamentare, Italy è sempre Italy ;)

  • Alessandra Litta Modignani ha detto:

    Bellissimo! Non vedo l’ora di comprarlo!

  • Sigrid Verbert ha detto:

    Il mio principio è semplice: io penso quel che penso, cerco di fare i libri e i lavori in cui credo, e di questo rispondo a me stessa. Dopodiché posso scegliere di fare i libri che credo con chi mi da l’opportunità di farli o non farli proprio. Allora siccome io non sono il tipo che non fa per poi poi poter dire che è vittima di questo o quello o vantarmi della mia superiorità morale (che nessuno ha, giusto per chiarezza), preferisco fare, anche perché oggettivamente questo o altri editori non impongono a chi pubblica con loro una visione o convinzione politica, come del resto è ovvio che sia (o hai per caso visto in questo libro o altrove una qualche parola spesa a favore idee e atteggiamenti politici che ho sempre dichiarato di non condividere?). Sinceramente trovo che questo genere di ‘purismi’ sia del tutto fuori dal mondo oltre che inutile. Ma, come già detto, ‘sso gusti.

  • cosibasta ha detto:

    Ho rifiutato lavori che andavano esageratamente contro i miei principi, e non ero un milionario, non lo sono neppure adesso che prendo ben 800€ al mese. Ho scritto per le testate più improbabili ma quando mi hanno offerto un posto al Giornale ho rifiutato. Ricordate la polemica sulla Littizzetto di qualche mese fa? Nei suoi monologhi attacca Berslusconi a gogo ma poi pubblica per Mondadori? L’amato/odiato Saviano a un certo pubto ha rotto platealmente con la casa editrice perché troppo in contrasto uno con l’altro per le opinioni espresse pubblicamente. Ognuno ha la sua etica, lo ribadisco, e il suo buon livello di coerenza. Quando incontrano l’opportunità spesso vengono messi da parte e il pubblico – come ribadito da Sigrid stessa – ha la democraticissima libertà di criticare le scelte di un personaggio pubblico. Ed è ciò che ho fatto io.

  • macciaoooo!!! che bello ritrovarti qui, come ai vecchi tempi! devo dire che ho abbandonato il “quasi” molto volentieri ma in effetti, all’atto pratico, non è cambiato proprio niente.. però ho delle bellissime foto ricordo di un gelido mattino in pieno inverno con un meraviglioso cielo blu e un sole splendente! ;-) tanti baci giu!

  • Giuseppe Scaricamazza ha detto:

    :PPPPP

  • Giuseppe Scaricamazza ha detto:

    LOL! :DDD
    A dire il vero me lo ha messo di default, perche’ ormai e’ da tempo che uso solo nome reale e faccia :)
    Oh ma non ci hai ancora detto com’e’ essere moglie senza “quasi” :))))

  • Enrico Urribe ha detto:

    oh, questa si che è una domanda intelligente, cos’è ? Siamo ai quiz psicologici?

  • Enrico Urribe ha detto:

    Non hai capito il senso della critica, hai solo visto rosso perché qualcuno si permette di criticare la Cavoletta! Delitto di lesa maestà!

  • Rebecka Brice ha detto:

    Bellissimo e credo davvero interessante. Appena torno in città ( e in me) è il primo acquisto in cima alla lista. Lena e la mia piccola Viv sono nate a poche settimane di distanza. Ho sperimentato in cucina con la piccola ‘gnicosa e sono davvero curiosa di vedere che accadeva, nel mentre, nella cucina della mommy più famosa del web. Bentornata a casa!

  • Marina@QCne ha detto:

    Bentornata! Io quando tornavo in Italia dopo lunghi periodi in Germania, la cosa che mi colpiva e mi affascinava del Bel Paese era il profumo di cose buone che sentivo entrando al supermercato, pensa te! :-D Fantastico il libro, lo comprerò anche solo per ammirare le foto! (Ogni volta mi ripeto e lo so, risulto noiosa ma… a quando un libro di food photography? ;-)

  • Daniela Ladiè ha detto:

    Non ho bimbi (neanche nipoti) ma ti seguo con tale gioia e interesse! Lo cercherò in libreria, lo sfoglierò così alla prima occasione di regalo avrò le idee chiare
    Che sei bravissima già lo sai, vero?
    Ti abbraccio e in bocca al lupo,
    Daniela

  • Lisa Gambino ha detto:

    Sei semplicemente unica Sigrid, bravissima, lo comprerò e…ben tornata a casa! Lisa Q.b.in cucina quanto basta

  • Federica ha detto:

    Sigrid, mi dispiace, ma io sono d’accordo con cosibasta, è da un po’ che mi stavo chiedendo se avesse ancora senso continuare a leggerti, pubblicando per Mondadori mi hai dato la risposta.

  • Cristina Vaghi ha detto:

    l’ho sfogliato proprio l’altro giorno in libreria e mi è sembrato carinissimo! Tornerò sicuramente a prenderlo, e lo terrò per me, che anche se non ho figli, credo possa darmi tanti spunti utili lo stesso:) Bentornata a Roma!

  • Dulcistella ha detto:

    ma, vedi, uno può un po’ pensarla come vuole, su questo punto… ma in quanto a coerenza: se domani l’azienda per cui lavori venisse acquistata da Berlusconi, tu ti licenzieresti?

  • maidannutengaracasteddu ha detto:

    Bentornata sigrid! appena atterrata in terra italiana, subito una bella polemica…..d’altronde se una una è brava bella, simpatica e anche di successo…mi sembra il minimo. Mi ricordi con chi pubblicava Saviano fino a due anni fa???? Anche lui però l’etica …..meno male che si è redento passando a feltrinelli….

  • Non abbiamo bimbi, ma abbiamo già deciso che quando passeremo per l’Italia lo prenderemo per la nostra prima nipotina! Complimenti Sigrid, pare proprio un bel libro! :)

  • Marina Minelli ha detto:

    ops mi scuso per l’equivoco e saluto calorosamente Olive. immagino le feste, la mia impazziva dalla gioia anche quando rientravo da aver gettato la spazzatura. povera ciccia… :(

  • Mariint ha detto:

    Un nipotino è nato ieri, l’altra nascerà a ottobre: un paio di copie (come minimo) saranno mie….!!!!:-D Ben rientrata!!!!

  • Ludo75 ha detto:

    Bentornata Sigrid!
    il libro regalato subito alla cognata che per adesso allatta ancora la piccola Marta :-))
    complimenti l’ho trovato molto bello sia per i contenuti ma soprattutto perchè è evidente il tuo inconfondibile stile che adoro!!!

  • Bentornata Sigrid!!!
    O dovrei dire benandata… visto che non sono in Italia…
    Sono 13 anni che vivo senza mozzarella di bufala, fatta eccezione per le brevi rimpatriate, ovviamente! E come mi mancano quelle belle verdure che abbiamo…. poi, come dici tu, va aggiunto tutto il resto ;) però ci si può consolare ogni tanto….
    Una mia amica giapponese che ha vissuto credo come 15-18 anni a Firenze, vive da un anno a Washington DC e si lamenta del cibo italiano lí. Sono rimasta sorpresa che nella capitale non sia possibile mangiare dell’italiano decente…. li hanno i broccoletti, i rapini, che qui in Spagna non trovi manco a pagarli oro…. Poi producono formaggi italiani che sicuramente, non sono proprio uguali, per il territorio, il clima… però credo che un formaggio fatto bene, deve essere buono. Pare che nemmeno a NY abbia potuto trovare del cibo italiano buono. tu hai avuto modo di provare qualche ristorante italiano? Che ne pensi?
    Augurissimi per il libro :)

  • Picetto (Maria Grazia) ha detto:

    Ciao Sigrid, sei sempre eccezionale, tantissimi auguri per questo nuovo ed importante libro. Quando i miei figli erano piccoli avrei tanto desiderato trovare in libreria un libro così utile, ma tu allora forse ancora non cucinavi! Eri troppo piccola! Penso la che la piccola Lidia è già una piccola gourmet! Un saluto affettuoso
    M.G.

  • uhm.. ma com’è che a me questo piersilvio mi sembra tanto familiare? ;-)

  • cosibasta ha detto:

    e non ho mai detto “senza etica”.

  • cosibasta ha detto:

    quanto alla mia identità non ho un blog, ma se vuoi il mio nome è Carlo Betti, la mail è cosibasta@gmail.com

  • cosibasta ha detto:

    Io conosco la qualità delle ricette di Sigrid, e sono pronta a scommettere che il libro sia fantastico. Ma ricordo anche i suoi commenti sulla situazione politica italiana ed è su quei ricordi che ho basato la mia critica. Se non le avesse fatti lei per prima, anni fa, questi discorsi io non avrei avuto diritto di esprimere la mia opinione. Poiché ricordo ancora il banner “blog femminista” o qualcosa tipo “blog indignato”, ricordo di averla incontrata alle manifestazioni da me menzionate, i suoi commenti sulla vergogna italiana etc etc ho espresso la mia critica, ovviamente di tipo morale e non qualitativo sulle sue squisite ricette. Ritengo che non sia campata per aria, non l’ho insultata, non l’ho denigrata, ho espresso la mia idea sulla sua coerenza. Non è gramigna.

  • Cinzia ha detto:

    Ti dico solo che Sofia mentre leggevo il blog indicava i disegni del libro!!!! Non vedo l’ora di sfogliarlo che qui iniziano a mancare un po’ di idee originali!!!

  • Giuseppe Scaricamazza ha detto:

    Le critiche fanno bene solo quando sono costruttive. Dare invece del “senza etica” a una che manco conosci, é gramigna. E pure di buona qualitá. Prendi il libro, dimostra che e’ brutto, che e’ fatto male, che le ricette sono sbagliate, che la carta fa schifo, e fallo su basi concrete, dimostralo insomma. Avrai un grande seguito. Ma fare la morale gratuitamente, senza volto e senza nome… quello si che é eticamente corretto. Ma non e’ che difenda Sigrid, sia chiaro, e’ in grado di farlo da sola. :)
    Giuseppe

  • Sigrid Verbert ha detto:

    Mamme, mammi, mica stiamo qui a fare differenze di gender :) Bentornato, euh, Piersilvio! (lol!:)

  • Laura_lau ha detto:

    Che bello! Bentornata!

  • Sigrid Verbert ha detto:

    Olive è un ‘lui’ :)) E no, non è venuto con noi a NY (e con il senno del poi meglio cosi che fra metro e km in passeggino, spesa e spesso bimba da portare sarebbe stato difficile gestire anche il cane, purtroppo), ma ora siamo di nuovo con lui qui a Roma (c’ha fatto certefeste… :)

  • cosibasta ha detto:

    le critiche sono erba cattiva?

  • Giuseppe Scaricamazza ha detto:

    Oh ma perché dedicato solo alle mamme? E ai mammi, niente??? :DDD

  • Giuseppe Scaricamazza ha detto:

    E’ bello vedere che l’erba cattiva non muore mai :D

  • Nevena Buljan ha detto:

    mi piace gia’! e anche se non ho bambini ancora, lo comprero.. :)

  • Marina Minelli ha detto:

    bellissimo, il regalo per il mio nipotino gourmet di 18 mesi nato in Germania e molto teutonico inside nonostante babbo marchigiano e mamma romagnola.
    bentornata Sigrid e … da mesi volevo farti una domanda, ma e Olive… è emigrata anche lei nella Grande Mela?

  • cosibasta ha detto:

    Non mettevo in dubbio la libertà, né la democrazia. Solo la tua coerenza.

  • Sigrid Verbert ha detto:

    Sei libera di comprare, leggere e scrivere quel che vuoi. E così anche per me. Bella cosa, no?, la democrazia ? :)

  • cosibasta ha detto:

    Ti definivi blogger femminista e indignata, hai partecipato a manifestazioni di piazza contro l’immagine inflitta da Berlusconi all’Italia, la libertà di stampa, se non ora quando etc… e poi pubblichi con Mondadori. Come sempre l’etica viene superata dal profitto e l’interesse editoriale. Non comprerò il tuo libro.

  • non vedevo l’ora di vedere questo post! anche se non ho bambini da svezzare (oddio, in realtà uno si, ma ha 45 anni… dici che siamo oltre?) il tuo libro lo compro di sicuri perché: a) non si sa mai b) qua dentro ci sono mi sa tanto un bel po’ di ricettine che sarebbero perfette anche per chi ha qualche anno di più (tipo ‘na quarantina di più..) c) quelle illustrazioni sono una vera delizia… d) davanti a un gelato di andreotti, qualche anno fa, in tempi non sospetti, si sfogliava insieme un libro di ricette per bebé… mi piace pensare che una piccola ispirazione sia venuta anche da lì (anche se non è vero lasciami vivere nella mia illusione!)..
    che bello sapere che sei a roma, chissà che non ci si riesca a vedere a questo giro! un abbraccio cara Sigrid

  • bea ha detto:

    bentornata! saperti qui a Roma mi dà una cerca gioia, non so perchè. Ho finito di svezzare i miei figli (la più piccola ha l’età di Lena, para para) però ho un nipotino appena nato che vive a NY (of all places!). Il tuo libro si può comprare online? che magari glielo spedisco?

  • Ciao Sigrid, bentornata!

    Non ho ancora avuto l’occasione di sfogliare il tuo nuovo libro, ma da queste immagini mi sembra davvero molto bello. Non sono una mamma, ma mi sembra comunque pieno di spunti anche per noi adulti (sto fantasticando sui pangoccioli :-P)!
    Ci sarà ancora qualche post newyorkese? Tra qualche mese partirò anche io e terrò tutti i tuoi post come piccola guida! ^_^

  • Valentina Scotti ha detto:

    non ho bimbi, ma mi hai fatto venire voglia di comprarlo comunque. d’altra parte ho sempre apprezzato le ricette per Lena che postavi qui sul blog :)

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