la pitta ‘mpigliata

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Certe volte penso che dopo mille e passa post (su questo blog, nell’archivio), bisognerebbe quasiquasi iniziare ad arrampicarsi sugli specchi per trovare ricette e idee nuove da provare e condividere… E poi però finisce che la vita stessa, con fare ultrasemplice, ti propone cose nuove, certe volte quasi ovvie. La pitta ‘mpigliata appunto, la mangi(av)o tutti gli anni a Natale tranne poi non essermi mai accorta di non averla mai cucinata. Quest’anno, dato che non c’è in giro alimentare calabrese di fiducia presso il quale acquistarla (beh, odio, forse cercando bene ci sarà pure modo di trovarla, sapete com’è, siamo a new york, c’è tutto :-), dopo l’iniziale stupore (ma com’è che io non abbia mai pensato di cucinarla?) sono passata a E che sarà mai, faccio mi!.

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La pitta ‘mpigliata – sta per ‘pane ripieno’ – quindi è tipica della Calabria (e neanche di tutta quanta la Calabria, mi pare sia molto comune nella Sila, mentre in altre zone della stessa provincia cosentina non si usa proprio), a quanto pare nasce come dolce matrimoniale, e da lì è diventata dolce delle feste tout court – infatti solitamente la sua epifania si osserva intorno a Natale e Pasqua. Ovviamente, come sempre nella cucina regionale, le varianti sono non poche: ci sono modi e modi di arrotolare le roselline di pasta farcita, la frutta secca usata nel ripieno varia in proporzioni e componenti da un focolare all’altro e ovviamente ciascuno ha la sua segretissima e inimitabile miscela di liquori per profumare il tutto.

Ho provato a fare una versione ‘mia’, un po’ tradizionale e un po’ ‘americana’ (ficcando nel ripieno anche delle cranberries secchi insieme all’uvetta) e un po’ come piace a me (con il moscato – californiano, lol – a profumare la sfoglia, la buccia di arancia a dare un po’ di peps al ripieno zuccheroso e una sfoglia – senza zucchero, tanto con tutto sto miele… – tendente al sottile laddove qualcuno dice che dovrebbe essere spessa…). In ogni caso v’invito calorosamente a provarla, questa pitta che sembra proprio una via di mezzo fra mince pies inglesi cariche di frutta secca e i dolcetti arabi affogati nel miele… :-)
Intanto, con o senza dolcetti carichi di miele e frutta secca: Merry Christmas and a Happy New Year! (io intanto fra un pochino vado a iniziare la grande avventura del tacchino, poi magari ve la racconto! :-)
ps. oh, mom’ che siete in vacanza, non dimenticatevi dell’appuntamentino quotidiano, alle 15h30 su La5, con Il cibo si fa bello, così invece di leggermi potete deliziarvi, oltre che delle mie ricette, del mio accento rubato paro paro a Hercule Poirot ;-))

Pitta ‘mpigliata

per la sfoglia
farina 500g
vino moscato 2dl
olio evo 2dl
uovo 1
lievito per dolci mezzo cucchiaino
sale una presa
cannella un cucchiaino

per il ripieno
fichi secchi 100g
uvetta 50g
cranberries secchi 50g (o uvetta)
noci 150g
mandorle 50g
pinoli 50g
arancia bio 1
miele 150g
rum 2 cucchiai
cannella 1 cucchiaio
+
miele 50g

Tritare al coltello tutta la frutta secca. Condire con la cannella, la buccia grattugiata dell’arancia e il suo succo spremuto, il rum e il miele, mescolare bene e lasciar riposare per un paio di ore.
Versare la farina, con il lievito e il sale, a fontana sul ripiano, versare il vino, l’olio e l’uovo in mezzo, e impastare il tutto. Se necessario aggiungere qb di farina in modo da ottenere un’impasto morbido e non colloso. staccare un quarto dell’impasto, stenderlo, al matterello, a 2mm, ritagliare un disco e sistemarlo in una teglia tonda (la mia sarà un 25cm di diametro). Stendere un’altro pezzetto di impasto, a 1-2mm di spessore, ritagliare delle strisce larghe 3cm e lunghe 20cm, deporre su ogni striscia un cucchiaio di ripieno, distribuirlo lungo tutta lka striscia e arrotolarla, sistemare i rotolini nella teglia, stringendoli leggermente. Procedere allo stesso modo fino a riempire la teglia di roselline di pasta farcita di frutta secca. Infornare a 170°C per circa 1h30. Diluire il rimanente miele con altrettanta acqua, e usarlo per spennellare un paio di volte il dolce durante la cottura. Sfornare e lasciar raffreddare completamente. Si conserva avvolto nella carta alluminio, anche per una settimana e più.
nb Invece di una pitta formato ‘torta’ potete anche formare delle minipitta, usando delle strisce di pasta più larghe, piegandole sul ripieno e arrotolandole poi su se stesse come nella foto sotto…

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30 Commenti

  • TayisaN ha detto:

    Che belezza !!! Grazie per la ricetta!

  • Glorfindel ha detto:

    Cioè di tutti i blog che hai letto sulla pitta ‘mpigliata? Aho, ce ne devono essere tanti, specialmente in english… figurarsi che questo post è addirittura “illuminante” sul sentitissimo dibattito (chiaramente di calibro internazionale) sulla pitta ‘mpigliata.

  • Very interesting post. really informative. of all the blogs I have read on the same topic, this one is actually enlightening.

  • Near ha detto:

    Seems delicious!! Really want have that!!!!!
    xx
    Near
    http://nearstyle.com

  • Cipolla Rossa ha detto:

    Sig(h).. quanto cavolo manchi :(

  • Ornella Capasso ha detto:

    Sembra davvero buona! Assolutamente da provare.. grazie per la ricetta.

  • DaniFerri ha detto:

    Oggi sono 9 anni di blog! non hai intenzione di abbandonarci vero??

  • Ottima ricetta.. ti seguo da un sacco e non smentisci mai con le tue squisitezze! complimentoni!
    Mi sono permessa di citarti nel mio blog tra i miei preferiti…spero non ti dispiaccia…
    http://lapetitemadeleine87.blogspot.it/

  • gutto ha detto:

    si buona ma insomma mi sembra proprio forzata – non merita un articolo cosi.

  • Picetto (Maria Grazia) ha detto:

    Ciao Sigrid, che bello trovare una tipica ricetta calabrese nel tuo splendido blog, del resto sono al corrente che tu ami la nostra terra! Come stà la tua piccola Lidia? Da tempo seguo il tuo programma, mi ero chiesta se eri proprio tu e leggendo i titoli di coda me ne sono accorta! SEI BRAVISSIMAAAAAAAAAAAAAAAAA, complimenti! Colgo l’occasione per inviarti un grandioso saluto ed augurissimi per il meritato successo
    M.G.

  • Alberto Paciaroni ha detto:

    Sembra golosissima.

    Ne faccio una piuttosto simile anche io, ma l’impasto contiene il lievito di birra. Questa è assolutamente da provare.

    http://www.albertopaciaroni.it

  • spaghettibites2013 ha detto:

    oddio la pittaaaaa!!!..io sono metà calabrese e non ho ancora mai provato a farla, devo rimediare assolutamente!

    se vuoi passare a trovarci siamo su http://www.spaghettibites.com!
    Buona giornata!

  • Ilaura ha detto:

    I love pitta ‘mpigliata!! Pur essendo calabrese e veracemente attaccata alle tradizioni culinarie della mia terra, questa “pitta” non fa parte delle tradizioni del mio paese, ma nonostante questo la trovo deliziosa! E beata te che sei a NY!

  • Maria Stillo ha detto:

    Non ci posso credere le pitte ‘mpigliate! La ricetta della mia famiglia è differente per quanto riguarda il ripieno… Noi usiamo solo uvetta e noci come frutta secca, ma il resto degli ingredienti è simile.
    Buon anno Sigrid!

  • Silvia Galafassi ha detto:

    ahahah, erano anni che cercavo di recuperare la ricetta dei dolcetti che mi faceva la mamma di un vecchio ex-fidanzato e dovevo scoprirla da te, belga de’ roma trapiantata a NY!! Grazie mille, sei come al solito preziosa ;-)!! Buone feste e buon 2014!!

  • Anna Clemeno ha detto:

    Io le PITTE le ho fatte…con la ricetta della nonna calabrese ma vino cotto pugliese…l’unico facilmente reperibile a Milano. Buonissime! Bella idea la tua Sigrid. Seguo il tuo blog da tantissimo tempo. Brava.

  • ilaria lionti ha detto:

    auguri, bella e buona la pitta!
    buon anno nuovo!!!

  • BarbaraPS ha detto:

    ehhh, dai….. mi chiedevo, infatti, che razza di forni hanno questi ?! il mio si sarebbe liquefatto! (a parte la pasta dura come il legno, se non bruciata)

  • Sigrid Verbert ha detto:

    nooooo, sorry!! era 170! :-)) Ho corretto, scusami ancora per la typo! :)

  • BarbaraPS ha detto:

    Ho letto bene ?a 270 gradi il forno? Auguri comunque e grazie

  • Alessandra Dammone ha detto:

    Mmm… buona la pitta, chissà come viene a Santo Stefano… Domani provo e te lo so dire. Intanto… auguroni di buon Natale!

  • SereInCucina ha detto:

    Auguri Sigrid, buonissimo Natale! Un bacio, Sere

  • Silvia Pesce ha detto:

    Bellissima questa torta! fa un sacco scena :D
    complimenti, e tantissimi auguri di Buon Natale <3
    un bacio,
    Silvia

  • Finalmente_D ha detto:

    Ma sai che qui nessuno la taglia così? Tentiamo tutti di staccare la rosellina (cosiddetta) e mangiarla per intero

  • Alessandra Bucci ha detto:

    da provare !!!! Buon natale Sigrid

  • AnnaGreco ha detto:

    Buona! Non la mangio da tantissimi anni, da quando non c’è più la nonna <3. Invece i TURDILLI li conosci? Sono decisamente più "rurali". Buone feste a tutti!

  • Daniela Ladié ha detto:

    Non la conoscevo, che bella ricetta! Ti seguo ogni giorno in televisione, leggerti è bello e vederti ancor di più, ti faccio tanti auguri di Buon Natale e mi auguro che il Nuovo Anno ti porti tutto ciò che desideri

  • oldhen ha detto:

    slurp!! mi intriga, se non fosse che non posso allargare più… però non si sa mai, potrei farla tanto… cm più… cm meno… :-D
    bellissime le minipitta!

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