Mendiant sicilien

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Qualcuno forse si ricorderà che nel mio libro ‘regali golosi’ c’era la ricetta dei ‘mendiant’ che sono dei piccoli dischi di cioccolato – solitamente fondente – guarniti con alcuni pezzi du frutta secca. Era una goloseria di quelle quasi sane molto amata nella mia famiglia, uno dei famosi cibi dell’infanzia di Ostenda ai quali sono sempre rimasta affezionata. Sicché quando mi sono accorta, qui negli Stati Uniti, che una delle ricette più popolari di questo periodo natalizio fosse il bark (bark significa ‘corteccia’ e per qualche motivo è così che si chiamano le tavolette di cioccolata tempestate di frutta secca e non solo), non c’ho visto più. Il bark comunque è un genere molto interessante, innanzitutto perché è una confiserie che può rimanere piuttosto salutare (se vi limitate a un buon cioccolato fondente e della frutta secca dignitosa non fate altro che confezionare un vero e proprio superfood) ma anche perché c’è un’inventiva mai vista da nessun altra parte, spaziando per un po’ tutti i gusti del natale ai grandi classici americani (come il bark composto di cioccolato fondente, peanut butter e pretzels – yummm!! – senza dimenticare i cranberries, per carità). Insomma, un po’ come i torroncini e i dolcetti calabresi, me lo vedevo proprio bene un vassoietto pieno di pezzi irregolari di bark/mendiant da sgranocchiare durante le feste (o da regalare!!) e quindi mi ci sono messa pure io, con un bark di siciliana ispirazione…

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In realtà le ispirazioni furono due, da un lato avevo voglia di riunire nella mia tavoletta fondante quegli ingredienti del sud che più mi piacciono (e dopo un po’ di meditazione sono arrivata a una shortlist composta di: limone, fichi, pistacchi, mandorle) e poi il ricordo di un chocolatier belga, intervistato tempo addietro, e che si distingueva per la sua produzione di tavolette di cioccolata alla frutta secca salata. Detto così sembra una scemenza ma il sale sul cioccolato lo rende davvero molto meno stucchevole, e quindi volevo nel mio mendiant un elemento salato.
E così sono tornata a pensare al limone, e al limone sotto sale marocchino, terribilmente umami e stuzzicante, proprio quello che ci voleva nella mia piccola composizione cioccolataia. Non ho preparato dei limoni sotto sale veri e propri, ma una versione veloce che potesse funzionare per le mie tavolette: ho prelevato la buccia di un limone non trattato, l’ho tagliata a julienne sottile, che ho fatto cuocere in un pentolino insieme al succo di 1 limone, un cucchiaino scarso di sale e un cucchiaino scarso di zucchero. Fuoco moderato, per una decina di minuto, o fino a quando le boccette sono trasparenti. Scolare e tenere da parte.

 

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Dopo la tappa limoni sotto sale si prosegue con il mendiant vero e proprio: ho fatto sciogliere, a bagno maria, 320g di cioccolato fondente (non meno di 60%), l’ho riversato su una teglia rivestita con carta forno e l’ho spalmato in un rettangolo di circa 30x20cm, poi ci ho disposto la julienne di limone sotto sale (circa 1 pezzetto ogni 2-3cm), 100g di fichi secchi tagliati a fettine, 60g di pistacchi non salati e 4 cucchiai di mandorle a fettine (tostate a secco in padella antiaderente). Si lascia riposare il tutto fino a quando il cioccolato si sarà del tutto rappreso, e infine si taglia a spicchi. Poi si colloca il tutto, distrattamente, in qualche angolo di casa, e si osservano le reazioni deliziate… :-)
 

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5 Commenti

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  • verdecioccolato ha detto:

    Avevo provato la ricetta di “Regali Golosi”, il tocco siciliano li rende ancora più speciali!

  • Enrico ha detto:

    Me gusta ;) Saluti e buone feste. Enrico

  • maidannutengaracasteddu ha detto:

    Cara Sigrid, sto per affrontare il pandoro delle Simili (l’anno scorso avevo scelto continisio) e mi chiedevo se posso diminuire un pò il lievito (io peraltro uso quello secco biovegan) perchè in alcuni commenti ho letto che il sapore di lievito era un pò persistente…magari allungo tutti i tempi di lievitazione…che dici? Help…. PS belle queste florentine in salsa siciliana

  • Riso Mandorlino ha detto:

    Dico che il Sud gastronomicamente non delude, la tua fantasia creatrice, poi… e i limoni confit li adoro pure io, rigorosamente provenienti dal mio alberello calabrese sullo Jonio! Buona giornata Sigrid :)

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