Beh, ecco, ormai è quasi una tradizione: a metà ottobre c’è il compleanno della sottoscritta e poi subito dopo o persino lo stesso giorno c’è il
World Bread day, organizzato dalla mia amichetta Zorra ;-). Ormai mi sono affezionata e così, con tutto ciò che non partecipo mai a eventi di cucina collettiva in rete (non per snobismo, più per mancanza di tempo e disorganizzazione :-)), questo qui ormai alla quarta edizione è diventato un appuntamente fisso, come il tacchino a Natale e le ovette di cioccolato di Pasqua. Stavolta però l’ho giocata un po’ sporca, nel senso che non si sa (io non sono riuscita ad appurarlo e sembra questo sia un problema ricorrente) se questo è veramente da considerarsi un pane…
Il babka, il nome significa
piccolo pane della nonna (non so nemmeno in quale lingua ma qualunque lingua sia dev’essere davvero sintetica per dire cosi tante cosi in cosi poche lettere –
erratum: appena scoperto che
babka è polacco e significa ‘nonna’, ah ecco :-), insomma, il babka mi è piaciuto prima ancora di vederlo e assaggiarlo, anzi prima ancora di leggerne la ricetta, semplicemente per il suono della parola (bab-ka, meraviglioso no? :-) e il suo significato :-) Cos’è quindi il babka? Intanto sono diverse le varianti, e si incontrano per lo più nella cucina russa, polacca e ebraica d’origine esteuropea. A levello internazionale, anzi, americano (evidentemente c’è stato di mezzo l’emigrazione, come il bagel che è un’altra di quelle cose che sembrano americane ma non lo sono – anzi, il babka sembra di aver conosciuto un recente momento di immensa popolarità in seguito a questo
episodo di Seinfeld – lo conoscete Seinfeld, si? :-), sembrerebbe che la variante più gettonata fosse questa qui, ebraica, al cioccolato, ma esistono anche versioni farciti con semi di papavero, noci, uvetta, formaggio (?!) ecc. In ogni caso, il babka è in sostanza una brioche attorcigliata e farcita di (vero) cioccolato, che si mangia preferibilmente calda all’uscita dal forno (non serve manco affettarla, è il tipo di oggetto dalla morbida mollica che non è altro che un invito subliminale a strapparne selvaggiamente un pezzo e divorarlo a morsi voraci). E da considerarsi quindi un pane il babka? mah… in quanto brioche c’è chi pensa che no, e chi pensa che sì (Marie-Antoinette, per esempio… :-). Quel che invece è sicuro è che questa cosa qui è perfetta per la colazione domenicale e, toooh, guarda caso, stasera inizia il weekend… :-)
Chocolate babka
per due babka
farina 400g
burro 130g
latte 100ml
zucchero 100g
uova 2
tuorlo 1
lievito di birra fresco 30g
cannella macinata 1 cucchiaio
estratto naturale di vaniglia 1 cucchiaino
sale mezzo cucchiaino
cioccolato fondente 60% 200g
burro 4 cucchiai
uovo per spenellare 1
Sciogliere il lievito nel latte tiepido. Mescolare la farina con il sale e lo zucchero, versare il latte con il lievito e iniziare a impastare. Aggiungere uno per vuolta le uova e il tuorlo, e incorporare infine il burro a temperatura ambiente. Nota: come sempre, l’impasto è da aggiustare un po’ ad occhio, se è troppo colloso aggiungete poca farina per volta, se troppo secco versate un pochino di latte e poi riaggiustate con poca farina, l’idea è di ottenere al fimnale qualcosa che non rimanga appiccicato al soffitto casomai dovesse venirvi in mente la strana idea di lanciarlo, per vedere, ecco :-) Impastare per 5-7 minuti (un po’ di più se fate a mano) poi coprire con della pelicola e lasciar lievitare per 1h30/2 ore (specie se l’ambiente è freddo ci vuole più tempo). Nel mentre tritare finemente il cioccolato e far sciogliere i 4 cucchiai di burro. Riprendere l’impasto lievitato e dividerlo a metà. Stendere, al matarello, una metà in modo da ottenere un rettangolo, lungo almeno il doppio di quanto sarà largo, spesso circa 3mm. Spenellarlo con metà del burro, poi distribuirci metà del cioccolato tritato e metà della cannella, arrotolare stretto sulla larghezze, tenere insieme le estremità e attorcigliare il tutto a doppio 8. Sistemare in una teglia da pane o cake rivestita con della carta da forno. Procedere allo stesso modo con l’altro metà di impasto e infine coprire i due babka e lasciarli lievitare per un’ora. Dopo questo tempo scaldare il forno a 180°, spenellare la superficie dei babka con dell’uovo sbattuto con un po’ di latte, e infornare per un buon 45 minuti finché i pani siano cotti e la superficie dorata (se serve prolungate un po’ la cottura a temperatura più bassa). Per gli afficionados della nutella, si potrebbe penso sostituire il cioccolato tritato con ingenti spenellate della sudetta crema alle nocciole. Ma ovviamente, qui lo dico e qui lo nego :-)
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