Cosa fare con il granulare di soia?

Dal momento che questa roba è in libera vendita nel vostro Naturasì di fiducia, la domanda mi pareva più che legittima :-) In realtà, stavolta la risposta la sapevo ancora prima di comprare il sacchettino. Sissi, perché la Donatella (ando’ stai, non ti nascondere, anzi, hai finito di festeggiare il compleanno??! :-), da brava convinta vegetariana prima aveva cercato di convertirmi alle bistecchine di soia (che lei preparara come l’arrosto al lattte, omettendo, rispetto alla ricetta di base, l’arrosto, ovviamente :-), poi un giorno mi ha raccontato delle sue lasagna al ragù di granulare di soia, aggiungendo che il bello è che nessuno si accorge che non è carne…

Qui però aprirei una piccola parentesi a mo’ di corollare: ma che cos’è il granulato di soia? Me lo sono chiesto anch’io. Cercando di saperne di più usando il fedelissimo google, uno s’imbatte nella American Soybean Association e si fa due risate – in realtà è meno divertente di quanto possa far credere il nome, si tratta semplicemente di una associazione di coltivatori, eh vabbe. Veramente non è manco stato facile capire cos’è di preciso sta soia disidratata, per dire, wikipedia in italiano e in francese alla voce soia non ne dice nulla (en passant però c’è solo da rimanere senza parole davanti alla quantità enorme di derivati, usi e sostitutivi che offre questo semplice… fagiolo?!), insomma, ci ho messo un po’ ma sono arrivata alla voce textured vegeteble protein, eccolaqua! In sostanza, sta robetta qui si fa a base di farina di soia che sarebbe uno scarto della produzione dell’olio di soia (poi per i fan di bressanini e quelli che in chimica erano i primi della classe, leggetevi la voce, è già difficile da capire, figuriamoci da spiegare :-) Fatto sta, la soia disidratata, commercializzata sotto forma di bistecche, bocconcini o granulare, è fibrosa, termoplastica (lol, comunque, ecco, non si sfalda mai in cottura, sarà per questo), contiene tantissime proteine e assommiglia a tutti gli effetti a… della carne. Anche se chiaramente non è la stessa cosa, non è identico, però la ricorda… (e qui, corollare nel corollare: a me un giorno mi dovranno spiegare perché la gente che per principio non vuole mangiare carne cerca poi di sostituirla con un qualche cosa che ci assomigli, uhps, pardun, la smetto :-).

Ma torniamo alla domanda di prima: Cosa ce ne facciamo di sta roba? Beh intanto la soia disidratata, per prima cosa, va reidratata. Quindi un 20 minuti a bagno in acqua, poi va strizzata. A quel punto la si può cucinare più o meno come della carne (della carne del tipo in umido, ai ferri non so se ha senso), solo che, non sapendo di un granché la soia di suo (è un problema ricorrente questo), c’è da condirla parecchio, anzi siccome fa letteralmente la spugna in cottura, va benisismo appunto in preparazioni sugose (cosi almeno poi sa di quello che ci avete aggiunto :-). Detto ciò, sono un paio di volte che la cucino e a parte la consistenza che mi fa un po’ pensare alla carne dei cinesi scadenti (sempre pensato non fosse carne, magari è soia appunto, chi lo sa?:-) mi sembra un prodotto abbastanza utile da tenere in dispensa per i casi d’urgenza (o le sere in cui no si sa cosa cucinare, o quelle in cui veniamo preso dai sensi di colpa).

Quindi, torno al mio incipit e al ragù di granulare di soia, che non ho messa nella lasagna ma che ho usato per condire delle pappardelle (integrali, garofalo), non vi sto a scocciare con la ricetta, saprete benisismo fare un ragù, in sostanza ho fatto rosolare la soia insieme a un abbondante soffritto di odori, sfumato con del vino e poi cotto a lungo con salsa di pomodoro, brodo vegetale e erbette varie. Al finale, l’ho trovato persino buono (non ha quel tipico sapore di grasso animale e nemmeno si sente collagene, è sorprendente, leggero anche, e infatti se non lo dici quasi che nessuno si accorge di cos’è o no è :-)

Seconda ricetta: delle minipolpettine un po’ arabizzanti. Ho fatto soffriggere un 200g di soia reidratata (peso dopo amollo) con un cipollotto fresco affettato sottile, aggiunto un cucchiaio di spezie per falafel (da castroni, altrimenti cumino, coriandolo, peperoncino, un pizzico di cannella e di garofano o qualsiasi altra spezietta che vi capita sotto mano e che non verreste male nelle vostre polpette – dopotutto alla fin fine le dovete mangiare voi, mica io :-), poi, fuori fuoco, due fettine di pane ammollato nel latte, un uovo, un cucchiaio di olio di sesamo, sale e qualche cucchiaio di farina e pangrattato giusto per arrivare a una consistenza che permetta di formare delle polpette. Apiattirle un po’, cuocere in padella con un idea di olio d’oliva, e servire all’aperitivo, da mangiarle con le dita, o come secondo, accompagnato con una bella insalata, o persino nel pane pitta, con un po’ di houmous, o, in versione più grande, nel panino hamburger, of course :-)

117 Commenti

  • Tamara Felicetti ha detto:

    Ciao Sigrid e grazie per tutte le cose che hai condiviso negli anni.
    Vorrei chiederti come posso fare ad eliminare quel sapore per me tutt’altro che neutro del granulare di soia nel ragù.
    Posso provare a bollirlo, anziché idratarlo?

  • Badtzmaru ha detto:

    Tanti anni sono passati e oramai penso tu abbia già incontrato chi abbia facilmente soddisfatto la tua curiosità. Se così non fosse stato però, te lo dico io: semplicemente perché se si è scelto di non cucinare piatti che contengano morte e sofferenza e si vuole eseguire alcune ricette specifiche, è necessario sostituire gli ingredienti immorali con altri che possiedano più o meno le stesse caratteristiche. :)
    E’ per questo che spesso si usa la soia ristrutturata nella cucina etica, perché ha una consistenza spugnosa che assorbe i sapori di ciò con cui viene cotta, esattamente come avviene per la carne. :)

  • Anna Griffin ha detto:

    Con una tazza vengono fuori 4 burger grandi.

  • StefanoZ ha detto:

    Qual è la resa indicativa del granulare di soia ?
    Ovvero, in soldoni, per ottenere un prodotto finito pronto da cuocere alla piastra da circa 200grammi (senza altra materia prima aggiunta, se non aglio, prezzemolo, cipolla ed erbe aromatiche) quanto granulare di soia dovrebbe essere messo in ammollo ?
    Grazie.

  • baba bui ha detto:

    Ciao, mi piace il tuo blog :)

  • Sigrid Verbert ha detto:

    Sono passati tre anni dal tuo commento per cui magari ormai è pure inutile risponderci però ecco qua: il mio commento era innanzitutto ironico, e casomai persino autoironico, visto che tanto per cominciare ho fatto dieta vegetariana pure io per vari anni. Non mi sento quindi per nulla irrispettosa nei confronti della scelta o delle persone, anzi, figurarsi. Però ecco appunto, mi chiedevo, e me lo chiedevo pure ai tempi in cui di carne non ne mangiavo, perché quindi ci fosse bisogno – nel senso che il mercato ne è pieno – di hamburger senza carne, bocconcini di pollo senza pollo e via dicendo di salamini rigorosamente vegetali. La cosa mi ha sempre un po’ lasciata perplessa (perché onestamente perché non voler mangiare animali ma poi voler mangiare cose dalle formi simili ai prodotti animali) e ti ringrazio perché nella seconda parte del tuo commento dai una risposta interessante e convincente. Mi convince meno però la parte della ‘convenzione’, come lo dimostra anche, credo, l’argomento del ricordo gustativo. In ogni caso grazie per aver preso il tempo di scrivermi i tuoi pensieri in merito, ora capisco meglio :-)

  • Guest ha detto:

    Ciao Angela, a parte che abbiamo lo stesso nome e siamo entrambe vegetariane, trovo che tu abbia dato esattamente la risposta che avrei voluto dare io !bravissima! Hai espresso perfettamente il discorso ! Grazie :)

  • Angela Cattini ha detto:

    Ciao, dò la mia risposta alla tua domanda:..” a me un giorno mi dovranno spiegare perché la gente che per principio non vuole mangiare carne cerca poi di sostituirla con un qualche cosa che ci assomigli, …”.Prima di tutto non è che uno a un certo punto uno impazzisce, s’impunta, ne fa un fatto di principio senza fondamento e decide di non mangiare più carne. Si tratta di una scelta consapevole, all’inizio anche faticosa se vuoi, dettata dalla scoperta di tanta sofferenza e sfruttamento degli animali. Si acquisisce la consapevolezza che non si vuole più essere partecipi di nessun massacro, di nessun grido di dolore, di nessun omicidio. Magari la carne ti piaceva, e pure tanto. Era bello mangiarla quando non avevi davanti nessuna immagine terribile di sangue e dolore. Una volta acquisite, quelle immagini e quegli sguardi di terrore e paura diventano una  parte della tua coscienza e non vanno più via. Non sai invece quale benessere possa dare un qualcosa che ricorda le cose che hai mangiato fin da bambino, anche con le stesse forme, con  gli stessi colori ma che non provoca nessuna sofferenza a nessuno. 
    In ogni caso è solo una convenzione chiamarlo hamburger di soia. Potremmo anche chiamarlo disco di soia oppure dargli una forma diversa da quello dell’hamburger e credo che per tutti i vegetariani o vegani sarebbe lo stesso. Sono solo convenzioni, parole e forme. Non devo dimostrare l’essenza della mia scelta rifiutando anche le forme o la parole. Questo non avvalorerebbe niente di più rispetto a quello di cui sono già convinta e che trasmetto agli altri.

    Scusami se mi sono dilungata, ma da quello che scrivi, mi sembra che sminusci la scelta vegetariana. E ogni volta che qualcuno lo fa sinceramente mi rattrista sempre molto. 

    angela

  • Angela Cattini ha detto:

    Ciao, dò la mia risposta alla tua domanda:..” a me un giorno mi dovranno spiegare perché la gente che per principio non vuole mangiare carne cerca poi di sostituirla con un qualche cosa che ci assomigli, uhps, pardun, la smetto”.
    Prima di tutto non è che uno a un certo punto uno impazzisce, s’impunta, ne fa un fatto di principio senza fondamento e decide di non mangiare più carne. Si tratta di una scelta consapevole, all’inizio anche faticosa se vuoi, dettata dalla scoperta di tanta sofferenza e sfruttamento degli animali. Si acquisisce la consapevolezza che non si vuole più essere partecipi di nessun massacro, di nessun grido di dolore, di nessun omicidio. Magari la carne ti piaceva, e pure tanto. Era bello mangiarla quando non avevi davanti nessun immagine terribile di sangue e dolore. Una volta acquisite, quelle immagini e quegli sguardi di terrore e paura diventano una  parte della tua coscienza e non vanno più via. Non sai invece quale benessere possa dare un qualcosa che ricorda le cose che hai mangiato fin da bambino, con le stesse forme, con  gli stessi colori ma che non provoca nessuna sofferenza a nessuno. 
    In ogni caso è solo una convenzione chiamarlo hamburger di soia. Potremmo anche chiamarlo disco di soia oppure dargli una forma diversa da quello dell’hamburger e credo che per tutti i vegetariani o vegani sarebbe lo stesso. Sono solo convenzioni, parole o forme. Non devo dimostrare l’essenza della mia scelta rifiutando anche le forme o la parole. Questo non avvalorerebbe niente di più rispetto a quello di cui sono già convinta e che trasmetto agli altri.

    Scusami se mi sono dilungata, ma da quello che scrivi, mi sembra che sminusci la scelta vegetariana. E quando qualcuno lo fa sinceramente mi rattrista sempre molto. 

    angela

  • Stefi ha detto:

    Ciao Sigrid!
    fatto domenica, ha superato abbondantemente lo scetticismo della mia famiglia!
    Bis di lasagne per tutti :))

  • Cinzia ha detto:

    sto mangiando la soia disidratata nello yogurt perche’ pensavo fosse tipo i cereali o il musli …moriro’????

  • Sigrid ha detto:

    Nel senso quindi che gli accademici della Crusca a pieno titolo possono essere liberamente sarcastici nei confronti dei vegetariani? Interessante questo sillogismo… :-)

  • antonio ha detto:

    io prima di essere sarcastico nei confronti di chi e’ vegetariano (e io non lo sono), se fossi in te studierei prima un po’ di grammatica! fra i tanti errori “verreste” al posto di “vedreste” e “corollare” al posto di corollario! comunque se vissani e’ arrivato dov’e’ non c’e’ da preoccuparsi

  • Consuelo ha detto:

    Ciao, sono vegetariana da anni e quindi conosco il granulato di soia molto bene.
    Consiglio vivamente le lasagne con ragù di soia,
    possibilmente utilizzando delle lasagne al Farro (si trovano già pronte nei negozi BIO)e volendo della besciamella di soia…
    Sono riuscita a spacciarle a mio padre come lasagne alla bolognese… :-) ed ha leccato il piatto. Il trucco sta nel preparare il ragù di soia esattamente allo stesso modo di quello di carne, con soffritto e vino ecc…
    :-)

  • Marina ha detto:

    Faccio da anni il ragù di granulato piccolo di soia.
    Dopo il primo esperimento con il granulato reidratato/rinvenuto, di cui mi disgusta la spugnosità, l’ho usato secco nel modo seguente:
    1. faccio rosolare aglio, cipolla, rosmarino, carota, sedano, prezzemolo e peperoncino.
    2. aggiungo il granulato secco e lo faccio rosolare e insaporire insieme a quanto sopra.
    3. aggiungo vino rosso corposo che faccio evaporare.
    4. unisco la salsa di pomodoro, più saporita dei pelati, e faccio di nuovo rosolare mescolando perché non attacchi.
    5. diluisco infine con acqua continuando la cottura a fuoco basso, + poco sale perché a cottura ultimata condisco la pasta (o riso o altro) con pecorino.
    Le varie rosolature e l’evaporazione del vino sono importanti per il gusto finale, ma rendono lunga la preparazione. Ragione per cui faccio questo ragù in quantità abbondante, che poi surgelo.
    Preparato così il granulato di soia ha una struttura più “al dente” e il gusto finale è più saporito.
    Uso la medesima tecnica per lo “spezzatino” di granulato di soia.

  • spighetta ha detto:

    @ Holly, sono daccordo con te sulla pubblicità che ad oggi si sta cercando di prendere una nicchia di mercato in crescita che consuma alimenti a base di soya (per cui stiamo tutti bene attenti a quello che mettiamo sul piatto e che comunque la soya sia biologica e non geneticamente modificata) ma ricordiamoci anche, che in italia i prodotti a base di soya sono in circolazione da più di 10 anni e che in oriente sono millenni che si nutrono a base di tofu, temph e salse a base di soya e non mi sembra che hanno grandi problemi di colesterolo e problemi cardiaci!
    @ Nynosurf il ragù con granulato è totalmente diverso da quello fatto con fagioli di soya ;)

  • il ramaiolo ha detto:

    Niente male!!!!! complimenti!!!Ciao

  • Dimitra ha detto:

    Dear Sigrid, I don’t speak Italian, so I hope that you can understand my English!…I wish I had learned your language, but from the other languages I speak, I can somehow understand your recipes. So I can only tell you this; YOU ARE THE BEST! Thank you for your wonderful recipes, photofraphs and ideas!…
    Kisses, Dimitra (Greece)

  • Antaress ha detto:

    Acquaviva, hai perfettamente ragione: io ho iniziato a mangiare tofu e seitan ben prima di diventare vegetariana, giusto perchè mi piacciono ^_^

  • san bernardo ha detto:

    Holly 79 : Nein gnedige Frau ! è proprio quello che mio cognato , dopo averlo acquistato alla Coop o altro supermercato , butta nel motore della sua auto ! Il motore gira bene , non dà problemi , al momento – a stargli dietro – non puzza di fritto .

  • acquaviva ha detto:

    … ed introdurrei un’ulteriore considerazione (come se non ci fosse già abbastanza carne… ops, volevo dire “granulare di soja” al fuoco…): anche senza essere vegetariani non si può semplicemente essere incuriositi ed ingolositi proprio da sapore, consistenza ed aspetto del tofu, a prescindere che arrivi dai fagioli di soja?! Sarebbe come definire il formaggio od il burro una “manipolazione” del latte… mentre, al di là dell’origine comune, si tratta proprio di “alimenti diversi”, ciascuno con distinte caratteristiche organolettiche e dotato di autonoma storia e dignità.
    In Italia della tradizione casearia abbiamo fatto un’arte, in altri Paesi ciò è avvenuto con ingredienti a noi meno noti, tipo la soja, appunto (ma anche la manioca, la carne di yak, le alghe, gli insetti…). Dove sta il problema?!

  • Vale ha detto:

    Dario, in effetti: “scarti” per via dell’immersione in questa cultura di filetto e controfiletto.
    :-)

  • Dario Bressanini ha detto:

    @85 Vale: io sono carnivoro, ma ritengo un’offesa agli animali che uccidiamo per mangiare il fatto che ormai tutti vogliano solamente il filetto e il controfiletto. Ci sono i tagli meno nobili e poi quelli che tu chiami “scarti” ma che scarti non sono. Sono il famoso “quinto quarto”. Con le ossa ci fai il brodo, il rognone e il fegato sono una delizia se fatti bene, e cosi’ via. La gelatina comunque principalmente si fa con lo strato immediatamente sotto la cotenna.

    Se prendi formaggio non DOP e’ molto probabile che sia fatto con caglio sintetico e non dai vitelli :)

  • ginevra ha detto:

    ho letto tutto con un sorrisetto perchè io sto passando un po’ tutte le fasi dal “perchè i vegetariani hanno bisogno di qualcosa che gli ricordi la carne se hanno deciso di non mangiarla” fino a “ma perchè i non vegetariani invece di schifarsi in partenza non provano ad assaggiare”. Nel mezzo a queste due posizioni ho conosciuto e sposato mio marito che ormai è vegetariano da 15 anni :-)
    Io vegetariana non sono, anche se sto progressivamente abbandonando la carne e gli insaccati (ma abbandonare il pesce ad esempio non ce la farei). Alla soia e ad altre “diavolerie” :-) mi ci sono avvicinata per variare la dieta e di sicuro queste ricettine sono un ottimo spunto.
    Concordo sul fatto che ogni tanto avere in frigo un panetto di tofu o un insaccato vegetale per quanto manipolati possano essere sia un grande aiuto nel farsi un panino veloce.

  • Robiciattola ha detto:

    Via nazionale, il più recente Castroni di Roma!

  • Sigrid ha detto:

    Uhps, sorry, vero, mi sono dimenticata di risponderti! (grazie Vale!! :-), cmq si, prati, via cola di rienzo (ce ne sono altri in giro ma quello è più fornito), già che sei li fai una capatina anche a metro cipri, la tradizione ( su via cipro proprio, di fornte alla metro), ‘salsamenteria’ da sballo (adoro i loro formaggi, specie il caciocavallo stagionato un paio d’anni in grotta :-), e pizzarium, via della meloria, li di fronte, per la meglio pizza al taglio in town ;-)

  • CorradoT ha detto:

    @Sigrid: non ero andato dentro, a vedere la ricetta (Rabbia dell’escluso? Attesa del libro?), effettivamente si avvicina a quel che avevo in mente. E sembra anche buono. Ma ormai la voglia di sperimentare e’ su…..
    Boh, vedremo.

    PS – Ah, ma allora ci siete. Non credevo di innescare reazioni cosi’ rapide :-))

  • Vale ha detto:

    Georgette, un Castroni sta nel quartiere Prati.
    Un disastro, ogni volta che ci vado rischio le coronarie (e anche di mandare in rosso il conto).

    Per quanto riguarda chi ti ride dietro, io ho un trucco: li invito a cena.

  • Vale ha detto:

    Dario: ero io sul tuo blog!

    Devo ammettere che da una parte hai ragione: non si può evitare del tutto gli… chiamiamoli così… ingredienti animali, come i vegan in particolare propugnano. Nonostante la tua conferma che il vino a volte viene chiarificato con la gelatina animale (che comunque – non me ne vogliano gli altri – mi fa un po’ senso, visto che è estratta dagli scarti, cartilagini, ossa, e nervi di bovini o suini) io continuo a bere il mio buon mezzo bicchiere a pasto. E continuo ad usare lo zucchero bianco in alcune preparazioni.
    Mi capita di cedere alla tentazione di una scaglia di parmigiano anche se so che è fatto con il caglio.
    Però non compro piumini, non compro oggetti di pelle, non compro alimenti in cui ci siano ingredienti animali.

    Per lo più il discorso che faccio – per quanto mi riguarda, e non parlo a nome di altri veg – è etico, da ghiottona e ben poco salutista.
    Mangio soya non per sostituire gli animali (o meglio, a volte accade, ma solo per poter provare accostamenti per me inediti). La mangio perché mi piace.

  • Sigrid ha detto:

    @corrado: ma scusa, il burger di Fabien, no??!! – guarda che è anche buonisismo eh! :-) (cfr ricette picnic :-)

  • Holly ha detto:

    @ Donatella: non è che ti dispiacerebbe darmi la ricetta di questo patè di cui parli? Ho giusto giusto delle lenticchiette carin carine, che mi guardano dallo scaffale con occhio ammiccante – ma non ho ancora deciso come comportarmi con loro ;-)

    Grazie in anticipo!

  • Holly ha detto:

    @ Corrado 80:credo che volendo si potrebbe fare un “tofu” partendo dai fagioli nostrani, dal momento che il tofu originale non è altro che soia fatta cagliare e poi compressa in panetti (se lo vogliamo nella forma solida). Tenuto conto di questo, suppongo sia fattibile; poi, magari, Dario ci potrebbe gentilmente illuminare a riguardo, se è una cosa solo campata in aria o no.
    Perchè la soia oggi è divenuta un gran bel business..

  • Donatella ha detto:

    @CorradoT: io ho il paté a base di lenticchie, che si spalma che è una bellezza…

  • CorradoT ha detto:

    @ Antaress : hai risposto senza rispondere, ma va bene, dai :-) Pero’ nel parlare di panino mi hai fatto accendere una lampadina: e se io inventassi un panino ripieno di fagioli “che non si capisse che sono fagioli”? Devo fare qualche esperimento, capatosta come sono qualcosa verra’ pure fuori…
    Qualcuno qui ha qualche idea al riguardo? Esiste gia’ qualcosa del genere in giro?

    Ahhh, back to kitchen, at last :-)

  • Holly ha detto:

    @ san bernardo 77: purtroppo l’olio di colza non è solo biodiesel – altrimenti vorrebbe dire che sugli scaffali dei supermercati qui vendono carburante :-) – è agghiacciante, ad ogni modo, che qui questo olio venga utilizzato in cucina, ma è così.
    Se leggi il mio commento n. 65, prima del 72 (che può averti fuorviato – vista la risposta che mi hai dato)ti rendi conto di qual’è il mio parere riguardo l’olio di colza, ed anche sulla soia.

  • Antaress ha detto:

    @ Corrado: allora, rispondo alla tua domanda “perche’ la scelta di tofu invece che di fagioli”?
    Semplice…prova a tagliare a fette un fagiolo e metterlo in un panino ;)
    A parte gli scherzi, il tofu viene usato per variare ulteriormente la dieta veg, ma in realtà conosco molti vegetariani che non lo mangiano perchè non ne sentono il bisogno…è decisamente più usato tra i vegani, che rinunciano anche ai latticini ;)

  • san bernardo ha detto:

    Holly 72 : OLIO DI COLZA = Biodiesel….Hanno provato a farlo anche con altri generi di semi , ma quello che meglio si presta a questa bisogna è per l’appunto la colza , anche se ha necessità di alcuni ulteriori trattamenti prima di essere infilato nel motore….
    E CON QUESTO CHIUDO IL DISCORSO SEMI VARI…..

  • CorradoT ha detto:

    Antaress: e’ sempre difficile spiegarsi bene per scritto, tentero’ adesso di fare di meglio. Nessun aut-aut, ci mancherebbe, chiedevo solo -detto in altri termini- “perche’ la scelta di tofu invece che di fagioli”? Gusto personale a parte, sacrosanto, perche’ il tofu? Nessun giudizio, giusto una domanda “non sara’ ricerca dell’esotico, dove esotico non e’ dispregiativo, ma indicativo di qualcosa che viene da mondi lontani”? E ancora: “gusti personale a parte, non sara’ il voler seguire una specie di moda”?
    Ok, forse vedo tutto in bianco e nero :-)

  • Dario Bressanini ha detto:

    @74 antaress: sull’esotico sfondi una porta aperta (e avevo appena decantato le lodi delle falafel, che non sono italiane :-) )

    Non intendevo dire che vegetariani e vegani sono “incoerenti”, ma solo mettere in luce il fatto che, anche loro, da qualche parte devono “tracciare” un solco, in qualche modo sempre arbitrario. Personale. C’e’ chi rifiuta pure il miele, chi lo mangia. Chi non si fa problemi con vongole e cozze, chi evita il vino per via della possibile gelatina e cosi’ via.

  • Antaress ha detto:

    @ Dario
    (premessa: adoro il tuo blog!!)
    Per quanto mi riguarda, nessuna “enfasi” sulla soia e sui suoi derivati: è uno dei molti alimenti che inserisco nella mia alimentazione, che per lo più segue le ricette – senza carne – della tradizione italiana. A prescindere, non vedo cosa ci sia di tanto tremendo nell’ “andare sull’esotico”, come dice CorradoT (commento 58): sarebbe come dire che non posso mangiare cinese solo perchè la cucina italiana è tanto buona e varia..Bisogna per forza metterla in termini di aut-aut? Non si può scegliere quello che ci piace di più di ogni cultura alimentare?

    Per quanto riguarda il discorso dell’evitare il contatto con prodotti animali (vino, zucchero, etc), credo che non sia corretto sostenere che essere vegetariani è inutile o incoerente, solo perchè si potrebbe essere ANCORA DI PIU’ vegetariani…in altri termini “fare poco non ha senso, allora meglio non fare niente del tutto”. Sarebbe come dire che fare la differenziata – che so – solo della carta è inutile, perchè ad essere ecologisti veramente coerenti bisognerebbe farla anche della plastica, del vetro, dell’alluminio e di tutto il resto. Ma io dico: ben venga chi fa un passo in una buona direzione, anche se poi non la segue fino agli estremi…meglio la differenziata solo della carta che niente del tutto, e meglio (a mio parere, ovvio) essere vegetariani che onnivori.. è già qualcosa.

    Spero di essermi spiegata ;)

  • Dario Bressanini ha detto:

    Holly: si, la colza e’ stata utilizzata per produrre olio, tradizionalmente in polonia e anche in spagna se non ricordo male.

  • Holly ha detto:

    @67 Dario: della Canola avevo letto, ma in Germania (l’ho letto su una rivista che parla di biofood “Schrot und Korn” e che si trova in supermercati bio)si parlava di Rapsöl e Raps è la colza.
    So, comunque, che i semi della colza vengono utilizzati per produrre olio, che poi viene portato in tavola, qui – dei miei amici ne hanno una coltivazione e mi avevan spiegato che la colza la coltivano per produrre olio, appunto.

  • Dario Bressanini ha detto:

    Nynosurf: leggere le etichette e’ cosa buona e giusta. Doverosa, salutare e fonte di salvezza (gastronomica) :-p

  • georgette ha detto:

    o mio dio che post lungo!
    scusate, non me ne ero resa conto:)

  • georgette ha detto:

    ciao a tutti,sono vegana
    sigrid, sono contenta che tu ti sia aperta a nuovi sapori perchè c’è davvero l’imbarazzo della scelta tra i preparati vegetali e poi è bello cambiare un po’ ogni tanto, no?:)sono vegana da un anno e non ho ancora provato tutti i prodotti dell’iperbiobottega di Torino (se capiti facci un salto, è enorme e bellissimo..io ci passo 3 ore ogni volta:))
    io non credo si tratti di moda del veganesimo..
    forse a volte siamo un po’ troppo attaccati alle nostre tradizioni e chiusi rispetto al nuovo(per esempio mio padre non se ne accorge che è un ragù di soia..ma appena lo confessi, lascia tutto nel piatto e dice che lui “togut (intende dire tofu:) non ne vuole”).
    soia, seitan, tofu e tempeh sono solo modi diversi di chiamare e lavorare i fagioli di soia e di dargli una forma pittosto che un’altra e quindi non sono una cosa così strana e elaborata..(l’aspetto della carne è ricercato in modo che la gente non storca il naso quando mangi un panino che non preveda la presenza del prosciutto)..
    sono stata molto presa in giro per la mia scelta (anche perchè ho solo 20 anni) ma quello che queste persone non sono riuscite a capire è che io non voglio assolutamente che tutto il mondo smetta di mangiare carne.io ho fatto la mia scelta, ognuno è libero di fare la propria, no?:)e allora perchè io non posso mangiare le mie cose senza che qualcuno nelle mie vicinanze scoppi a ridere?:(se lo faccio è perchè mi piace e non mi pesa, non sono mica masochista:)
    forse questo ragionamento non è da veri vegani ma io sono per il libero arbitrio:)chiedo venia:)
    (cmq sono diventata vegana non perchè non ami la carne il pesce e i formaggi..anzi:)è che amo gli animali e ho letto e visto come li trattano e quanta cura è riservata all’igiene..ho fatto questa scelta anche per amore nei miei confronti)
    un bacio a tutti e..splendide ricette e foto come sempre!
    ps per Sigrid:a luglio mi trasferisco a vivere a Roma, non vedo l’ora di entrare in questo Castroni dove compri tutti questi sali particolari:)dove si trova??

  • Nynosurf ha detto:

    Beh che dire… le ricettine sono a dir poco stuzzichevoli ;)
    Ma secondo voi si ottiene anche un buon risultato con la soia cotta come i classici fagioli secchi e poi tritata?!?
    Ps: anche io è da qualche anno che pur se non vegetariano, ho ridotto il mio consumo di carne per scelte anche già citate e con cui non vi annoio; ma di fondo per me l’importante (per carne, pesce vegetale e tutto il resto…) è cercare di conoscere ciò che finisce nel proprio piatto, e magari riuscirlo a cucinare in maniera muy gustosa e invitante sia per il palato che per gli occhi :)
    Coglierei comunque l’ottimo consiglio di Valentin@ per sorriderci su :)
    e vedrei questi di Sigrid come 2 appetitosi suggerimenti su come utilizzare la soia in versione granulare, non un invito ad un uso quotidiano di quest’ingrediente… poi se qualcuno è fissato come il sottoscritto, sotto con le lenti ad esaminare le etichette che ci rivelano (o almeno dovrebbero) cosa contiene quello che stiamo per comprare e mangiare e a ognuno di noi la scelta :)

  • Dario Bressanini ha detto:

    Holly: la “vecchia” colza ha un contenuto di acido erucico non adatto al consumo, ma ormai da decenni in Canada hanno sviluppato la Canola (da Canadian Oil) attraverso l’utilizzo di colta che e’ stata modificata per avere un contenuto molto basso di acido erucico. L’hanno chiamata Canola proprio per cercare di distinguerla (anche se e’ sempre Colza) e l’olio di canola e’ molto utilizzato.
    Si tratterebbe di capire in Germania che cosa intendono.

  • valentin@ ha detto:

    chicca, io non esagererei.
    qui si scrive, si dibatte, e in questo post molto civilmente. non mi sembra che ci sia una guerra e non mi sembra che l’atmosfera sia così brutta…
    dai, cambiamo chiave di lettura e sorridiamoci su! :)

  • Holly ha detto:

    Buon giorno a tutti!

    Ancora una ricettina con la soia: interessante. Leggendo le discussioni precedenti ho notato che ci sono diverse considerazioni riguardo la soia; trovo molto positivo che si voglia essere aperti riguardo l’utilizzo di cibi non tipici della nostra cultura, lo trovo un segno di apertura mentale, ma io personalmente non eccedo, con l’uso della soia, ad esempio.
    Le televisioni impazzano con pubblicità che decantano la soia, ma chi le produce queste?! La risposta è ovvia e per questo io non me la sento di cambiare la mia alimentazione, eliminando i grassi (dato che la soia non contiene grassi)e immettendo nel mio organismo, in forma massiccia, nutrienti che la pubblicità decanta (ma di cui pochi hanno veramente informazioni a riguardo – io compresa).

    Stiamo sempre tutti attenti, perchè qui in Germania, dove sono ora, si propone l’olio di colza nell’alimentazione dei bambini (ma in Italia la legge ne impone un utilizzo nelle margarine & co. entro il 5%, per via dell’acido erucico)..questo fa riflettere. E che il dotto Bressanini mi corregga, qualora abbia scritto cose non corrispondenti totalment al vero.

    Non è sempre tutto oro, quello che la tv fa luccicare.

  • Chicca ha detto:

    Che delusione vedere come anche in un contesto in cui solitamente ci si sente uniti e complici grazie ad una comune e splendida passione come quella per la cucina, l’atmosfera possa essere rovinata dal non accettare chi fa scelte diverse dalle nostre e dalla presunzione di chi crede che tutto quello che è diverso da ciò che lui stesso pensa non meriti rispetto…

  • san bernardo ha detto:

    Dario , la mia non è una guerra contro….era solo un commento alla …moda…Io,per quanto ingombrante , (mi hai visto a Milno) non sono un carnivoro per eccellenza , nel domestico sono più erbivoro però non disdegno un buon arrosto o uno stufato o ,per dirla alla fiorentina , una..francesina !

  • Laura ha detto:

    Ciao Sigrid, anche se il mio blog ha cambiato nome, son sempre io! La stagista Gambero Rosso, poi Pasticcera per Salvatore Tassa, ecc. Sai, questi GRANI di SOJA io la prima volta li ho assaggiati proprio con una LASAGNA… lavorando in un risotrante vegetariano (“Il Margutta”, conosci?) era l’alternativa alla Parmiggiana! Buonissime, ti giuro non pensavo potessero essere così simili alle originali col ragù, davvero nessun rimpianto! Grazie per averla menzionata, perché anche se non sono vegetariana le alternative servono sempre, magari anche solo quando si hanno ospiti vegetariani o vegani e non si vuole affogarli solo di vegetali!!! Bacioni e buon tutto (vedo che vai sempre alla grandissima!)

  • Dario Bressanini ha detto:

    Niente ‘ola’ per carita’. Sigrid qui negli anni ha presentato moltissime ottime ricette vegetariane (tra cui mi piace ricordare le Falafel che ho aiutato a preparare al raduno milanese ;-) )

  • san bernardo ha detto:

    Corrado senz’altro la …’ola’..per Dario . Poi per il resto , credo che il vecchio adagio…’l’erba del vicino,è sempre più verde’ …si possa adattare anche a questa situazione : anzi sembra fatta apposta ! :-)

  • san bernardo ha detto:

    Grazie Dario , è un piacere leggerti : si impara sempre qualcosa di nuovo .

  • CorradoT ha detto:

    QUOTO DARIO BRESSANINI AL 100% (notato le maiuscole?)
    Senza peraltro togliere niente alle scelte del tutto personali di ognuno, mi chiedo: ma non ci sara’ un po’ di moda in certo vegetarianismo (ho inventato una nuova parola?)?
    Se tofu e fagioli sono molto simili per quali ragioni si va sull’esotico? E poi, sulla guerra naturale/non naturale, posso ricordare che Socrate ebbe a morire per aver bevuto una tisanina?
    Ok, perdonate, non volevo accendere una nuova polemica. E’ che stamani mi sono svegliato cosi’.
    Complimenti comunque a Sigrid per la voglia di esplorare. Mai fossilizzarsi.

  • san bernardo ha detto:

    ;-(

  • Gian dei Brughi ha detto:

    @ San Bernardo

    io non ho la tv e non posso controllare, ma detta così la storia della monaca e dell’uccellino fa un po’ barzelletta porno :-)

    @ Donatella e Acquaviva

    grazie mie belle per gli auguri e i consigli ! In ospedale mi hanno detto che devo stare a dieta leggera non tanto per il calcolo, quanto per il blocco renale con successivo avvelenamento del sangue che ne è conseguito…
    comunque adesso mi sto rispolverando il ricettario della Sigrid che secondo me le sue zuppette cremose e coccolose me le posso mangiare tranquillamente :-)

  • Dario Bressanini ha detto:

    Antaress e S.Bernardo: in realta’ anche io non capisco tutta questa attenzione verso la soia dei vegetariani quando per secoli si sono sviluppate ricette vegetariane che non la prevedono.

    Riguardo al vegetarianesimo o veganesimo, a mio parere e’ estremamente difficile, se uno vuole essere rigoroso, evitare ogni “collegamento” con gli animali. Spesso anche alimenti insospettabili hanno avuto un contatto: il vino ad esempio puo’ essere stato chiarificato con la gelatina (colla di pesce) animale, prevalentemente estratta da bovini e maiali. Settimana scorsa parlando dello zucchero bianco sul mio blog (e di come sia equivalente a quello di canna grezzo dal punto di vista nutrizionale) una lettrice vegetariana mi ha chiesto lumi sul fatto se sia vero che si usa carbone animale per eliminare la colorazione residua nello zucchero raffinato, e io le ho detto di si’, quindi un vegano puro dovrebbe pure evitare lo zucchero (e anche quello di canna chiaro perche’ viene prodotto a partire da quello bianco e poi mescolato alla melassa)
    Di esempi se ne possono fare molti altri, per cui non volendo, per motivi etici, “contatti” con il mondo animale non si dovrebbe mangiare piu’ nulla.

  • monica salemarino ha detto:

    mah …surrogati …cibi fatti da scarti di chissa che e chissa dove ?!
    se non si vuole mangiare la carne ebbene niente ragu ma pasta al pomodoro!
    no questi surrogati dcel cibo non mi attraggono per niente:-)
    @San BERNARDO la penso come te se deve essere vegetariano che sia qualcosa di “normale” e magari bio o no?

  • hanabi ha detto:

    L’emporio biologico mi ha rifilato questa roba di soia al posto di tutt’altro e devo dire che fino ad ora l’avevo solo mangiata in brodo…ho provato con l’hamburgher ma i pezzettini nn sono voluti rimanere insieme neanche morti (nonostante la confezione precisi che una volta reidratata si lavora allo stesso modo della carne macinata), mi sa che il ragù è la soluzione migliore…da provare!

  • san bernardo ha detto:

    Mah…fare il salto dalla carne (potete addurre tutte le scuse che volete ) alla segatura di erbe orientali più o meno trattata per renderla edibile….Perchè , per restare nel semplice e se non altro più ,economico…non vi orientate verso…il phaseolus musicus..? Perchè..parla ..dietro ?

  • san bernardo ha detto:

    Gian de Brughi (29) ,pensa che quando riuscirai a liberarti di quell’impiccio sarai più leggera ! :-) Però per arrivarci , senza passare dalla …macelleria..segui il consiglio della Donatella (37) oppure quello di quella coppia televisiva con la monaca ed il passerotto : plin..plin..! Oppure decotto di gambi di cliegie , oppure cipolla , oppure tutte le erbe con analoghe proprietà ! Auguri !

  • Giu ha detto:

    Domanda: Cosa fare con il granulare di soia?
    Risposta: Beh, buttarlo via.

  • solo un piccolissssssimo appunto, sigrid
    io il granulare lo metto a bagno solo 5 minuti in acqua tiepida, se no la soia poi non assorbe molto bene i sapori

    cliccando sul mio link c’è la ricetta della pasta al forno vegan! :D

  • salamander_75 ha detto:

    interessante!

  • Antaress ha detto:

    “a me un giorno mi dovranno spiegare perché la gente che per principio non vuole mangiare carne cerca poi di sostituirla con un qualche cosa che ci assomigli”

    Fondamentalmente, perchè molti di quelli che scelgono di non mangiare carne lo fanno per ragioni “etiche”, non perchè la carne – e le ricette che la prevedono – non piaccia loro. A me un bel piatto di lasagne al ragù manca parecchio, mi viene l’acquolina se ci penso, però scelgo di non mangiarne per motivi “animalisti”…e lo stesso vale per gli hamburger, le scaloppine al marsala, lo spezzatino al curry etc etc etc…
    perciò, se qualcuno mi propone una cosa che ricorda la carne, ma è “cruelty free”, sono più che felice!!!

  • spighetta ha detto:

    @Monica, mi sembra di capire che sei di Viterbo in internet ci sono degli indirizzi che ti possono interessare, se non trovi il granulato lì prova on line ci sono tante posibilità:
    1)LIQUIRIZIA E VANIGLIA
    – Via Roma 15 – 01 037 Rociglione (VT)

    2) LA BOTTEGA DELL ERBORISTERIA
    – Corso Italia 121 – 01 100 Viterbo (VT)
    Tel. 0761 342636

    3) SHAO YANG CHINA MARKET
    – Via S. Luca29 – 01 100 Viterbo (VT)
    Tel. 0761 305401

  • spighetta ha detto:

    Io ho smesso di mangiar carne perchè mi ripugnava e non trovo nessuna somiglianza tra carne e granulato bistecche o qualsiasi altro derivato della soia per fortuna! (d’altronde sono fagioli…) Comunque le ricette sono molto carine e negli ambienti vegetariani e vegani il ragù in questione è quasi un must!!!

  • Gialla ha detto:

    Il granulare di soia mi mancava… cmq voto per le polpettine!!!
    A presto
    Gialla

  • monica ha detto:

    soprattutto le polpettine mi piacciono proprio, ma ora, cara Sigrid, che me ne hai fatto venire voglia, e dove abito io non c’è nessun NATURASI’, come faccio? Dove accidenti lo trovo il granulare di soia? Uffa… ;o)

  • Laura.lau ha detto:

    Premesso che sono molto favorevole alle proteine vegetali, tofu compreso, a volte mi viene il dubbio che alcuni prodotti siano troppo lavorati e quindi potrebbero forse non essere del tutto salutari. Qualcuno ha un parere scientifico a riguardo?

  • sara ha detto:

    Ciao a tutti,
    questo e’ il mio primo post (da un’italiana in Belgio). So che probabilmente da voi buongustai verro’ insultata. Tuttavia mi piace cucinare ma ho problemucci di linea. Questo mi porta a cercare di ridurre i piatti giganti di pasta e cercare alternative. Ma come e’ messa la soia in quanto a valore energetico? Tra parentesi le ricette sembreno davvero invitanti e sicuramente provero il ragu’…

    Sara

  • Silvia-Magnolia ha detto:

    le polpettine :-D mi fanno tanta ma tanta gola adesso! incredibile solo tu potevi pensarci! bravissima
    Silvia

  • acquaviva ha detto:

    @Gian dei Brughi: ma no, daiiii! Facciamo così: dicci gli ingredienti permessi, che qui tra tutti qualche idea carina per consolarti nell’immediato te la tiriamo fuori. Poi, quando ti sei ripresa per bene, per non farti mancare nulla partiamo con le ricettine ucraine…

  • irene ha detto:

    Che ricettine. Asoolutamente da provare. Io adoro la soia e ho sempre il problema di trovare modi nuovi per cucinarla. Il granulare di soia poi proprio non l’ho mai provato! Una sana novità da aggiungere al menù.
    Se qualcuno poi decidesse di provare l’esperienza di una cucina macrobiotica ottima e di avvicinarsi a un’alimentazione eccezionale, consiglio (faccio sempre pubblicità a questo corso) di partecipare al corso di cucina macrobiotica oganizzato presso Cascina Rosa, un distaccamento dell’Istituto Tumori di Milano, corso patrocinato dal Dott. Berrino, Epidemiologo dell’Istituto. Ciao Irene

  • Donatella ha detto:

    @Gian dei Brughi: povera! Ma poi proprio mentre stavi in Ukraina te la dovevi far venire la colica renale? Io per esperienza ti posso dire che nella dieta non sono tanto i grassi che devi eliminare ma i cibi che contengono cio’ di cui sono fatti i tuoi calcoli (e questo te lo possono dire solo dopo averli estratti) e cibi che possano smuoverli, come ad esempio gli asparagi.

  • Marta ha detto:

    lol… io penso lo stesso, perche quei che non vogliono mangiare carne, cercano di sostituirla con la soia. Personalmente penso che la soia e stata un po abusata ultimamente. Credo che modificarla in tante maniere e un po pericoloso.

  • Solidea ha detto:

    Io lo faccio da molti anni, sembra ragù, io metto tutto a freddo senza soffritti, è super, ho provato anche lo spezzatino di soia, provare per credere

  • grifone72 ha detto:

    Mi sta iniziando ad incuriosire sta cosa di sostituire la carne con la soia, prima gli hamburger, ora il ragù e le polpettine. Mhhhh quasi quasi mi faccio convincere e provo.

  • federica ha detto:

    correzione:usato soia accorti

  • federica ha detto:

    ho usto anni falo spezzatino di soa e figli non si sono mai acorti della differenza, probabilmente perchè er molto speziato, con cumino e cardamomo.
    ora proverò queste ricette pr mio figlio che è vegetariano e adora lasagne e polpette.
    quanto al sostituire la carne con qualcosa che gli somigli,a lui la carne piace,solo che ama di più gli animali

  • Roberta ha detto:

    penso sia importante cercarla BIO per evitare gli scarti e lavorazioni improprie. per quanto riguarda il ragout (come quello di seitan) io trovo che prepararandolo il giorno prima, il gusto ne guadagna moltissimo. in autunno poi si sposa benissimo anche coi funghi freschi (o secchi), per esempio. tra l’altro la rimanenza eventualmente regge benissimo anche il freezer).
    io ci faccio anche una tajine coi limoni, olive e menta.
    …e, come per la carne, non se ne abusi. ci sono i pro dei fitoestrogeni ma i contro dei fitati! ;-)

  • Vale ha detto:

    Sigrid, ti dirò: se ho un rimpianto, quello è il caviale. Mi consolo col fatto che nemmeno da onnivora ne mangiavo, squattrinata come so’…

  • Gian dei Brughi ha detto:

    ok, tornata qualche giorno fa da ospedale ucraino (altro che indirizzini gastronomici…colica renale in pieno convegno e chi si è visto si è visto) e a stretta dieta per tempo indefinito adesso mi butto con la soia che è sempre meno triste dell’invernizzina con purè

    un bacio e un grande grazie comunque a Acquaviva :-)

  • franci ha detto:

    Sigrid…sei fantastica! non sono una grande fan della soia, ma riesci a rendere appetibile anche quella!Per non parlare del fatto che grazie a te ho sdoganato l’anguilla, che era nei cibi off limit :) dovresti fare un libro su come far mangiare ai bambini (…anche quelli cresciutelli) cose che non avrebbero mai mangiato!

  • Antonietta ha detto:

    Benvenuta nel buonissimo e sanissimo mondo della soia! La mangio da quando ero piccola proprio perchè la carne non mi piace, ma la mamma qualcosa doveva pur inventare per farmi crescere! In fondo se vogliamo è anche più sana della carne, ha le stesse proteine ma è più leggera.
    Il granulare si può usare anche per fare le normali polpette mischiandolo al macinato o per riempire zucchine, melanzane e peperoni.. Le lasagne poi, confermo che sono buonissime!!! Io le bistecchine le faccio asciugare in padella e poi le sfumo con l’aceto…
    Saluti a tutti!

  • Juls ha detto:

    io sono onnivora e molto carnivora, però il post mi ha incuriosita molto…

  • lisa ha detto:

    Sabato devo giusto andare alla spiga d’oro…..lì dovrei trovarla….voglio proprio fregare mio marito ;-D

  • Francesca ha detto:

    Ma come fai tu ad entrare al Naturasì senza staccargli ogni volta un assegno?! Mi sono comprata di tutto compresa la farina ai semi di lino che giace ancora inutilizzata..ci spendo sempre l’intero stipendio lì

  • marzia ha detto:

    da vegetariana… che pensa che la soia per lo più bisognerebbe evitarla… ribalterei la domanda sul “perché la gente che per principio non vuole mangiare carne cerca poi di sostituirla con un qualche cosa che ci assomigli”… e chiederei: perché la gente è così fissata con la carne e poi nemmeno si accorge che sta mangiando un ragù di soia?

  • Donatella ha detto:

    @Sigrid: io ho suggerito di farla attaccare? Que nenni, io ti ho detto anzi di farla rosolare in una cosa antiaderente perché senno’ attacca. O stiamo parlando di altro?

  • Sigrid ha detto:

    @Lalla & vale: no dai tornate, stavo scherzando :-)) (comunque l’ho sempre detto che prima dei 35 anni finivo macrobiotica, è devo ammettere che già che non mangiavo moltisisma carne prima, ultimamente m’interessano molto le alternative vegetariane – vabbe mo’ sembra che mi stia giustificando :-)

    @massimiliano: Non lo so :-) Piuttosto, non vedo l’ora che esca il seguito di fingerfood 1, magari con aggiunta di un capitolo dedicato al formaggio industriale fuso confezionato a fettine imballate individualmente in plastichina trasparente
    O:-)

    @dario: uhps, sorry, sarà che mi sono distratta :-))

    @ariannina: e non ho manco finito, oggi l’ultimo :-) Cmq semmai vi dirò se e quando potrete vederlo :-)

    @barbarat: a parte che io la soia non la faccio proprio ‘attaccare’ come suggerisce donatella (so’ gusti?? :-), secondo me l’errore rispetto al quasi-figlio è che non glielo dovevi dire prima, semmai dopo!! :-))

  • antonella ha detto:

    Grazie!
    io non amo la carne, quindi….
    e poi variare e scoprire nuovi gusti è sempre un piacere, certo se si è propensi!
    Buona giornata

  • massimiliano ha detto:

    ma questo nuovo libro sul figer food è bello?…

  • Saruk ha detto:

    Uhm… il ragù di soia non mi attira molto, sarà perchè sono abbastanza carnivora anche se senza esagerare, molto più allettanti le minipolpettine un po’ arabizzanti, devo giusto andare a fare un po’ di spesa all’Albero, che poi sarebbe il corrispondente mantovano del Naturabio!

  • kosenrufu mama ha detto:

    grazie per il consiglio lo trovo sempre al naturasi e non so proprio cosa farne, proverò prima le polpette però…

  • Dario Bressanini ha detto:

    Come “difficile”, dai! ;-) (comunque il link non funziona ;-) )

    Io pero’ amo talmente tanto la carne che un “arrosto alla soia” non mi attira molto, se devo essere sincero. Alle polpettine magari ci arrivo :-)

  • evelyne ha detto:

    io sono stata vegetariana 12 anni e la soia la apprezzavo per due ragioni: è molto ricca di proteine, così come tutti i legumi (e i vegetariani devono stare attenti a reintegrarle), e offre la possibilità di variare sul menù… in realtà il vegetariano non cerca di sostituire la carne con qualcosa che le somigli, ma piuttosto di trovare una varietà di piatti o di ritrovare alcune preparazioni interessanti… se devo dire la verità se non avessi problemi di allergie per cui la mia dieta è già impegnativa lo ridiventerei anche subito!

  • Ariannina ha detto:

    Ciao Sigrid
    ma quel super gelato su cui hai lavorato come una matta….ce lo posti che sono curiosissima?o lo possiamo trovare da qualche altra parte???
    Grazie grazie grazie
    ari

  • Stefania ha detto:

    Non avendo tanta simpatia per la carne, avevo provato dei bocconcini di soya tipo spezzatino diversi anni fa. Non era venuto male, ma nemmeno tanto bene da farmi innamorare del prodotto.
    Il tuo ragù è venuto così bello (per non parlare delle polpette) che viene voglia di riprovarci.
    Ciao
    Stefania

  • papero ha detto:

    vi potrei stupire con effetti speciali.. ma io lo metto nello yogurth per la colazione al mattino.. stessa funzione dei cornflakes :-D
    ma quelle polpettine sono davvero invitanti (non per la colazione.. eh eh eh )
    ciaoo

  • dada ha detto:

    Quando ho letto il titolo del post avevo paura che ci chiedessi a noi cosa farne…ah menomale che ci hai dato le risposte oltre a queste splendide ricettine (devo provare pero’, giusto per sentire il sapore della carne). Grazie Sigrid (e Donatella)!

  • Donatella ha detto:

    @barbaraT: il segreto sta nel taglio (sullo spessore) e nella rosolatura…
    Se vuoi una sera ci facciamo una cenetta a base di ricette si soia. E ti faccio pure assaggiare delle polpette che il quasi-figlio non distinguerà da quelle di carne, giurin-giurello.

  • Agnese ha detto:

    è sempre interessante provare nuove pietanze anche per variare la nostra alimentazione…può essere divertente sia dal punto di vista “culinario” che “salutistico”…e sicuramente le altre culture,e paesi possono darci uno spunto…la prima volta che ho assaggiato la soia è stato in thalandi(ad una cena thai)…devo dire che all’inizio ero un pò ditubante ma poi l’ho mangiata..il sapore certo non è molto definibile..però sono sicura che nel modo in cui l’hai cucinata tu sarà sicuramente piu saporita…prenderò spunto dalle tue ricette…mmm davvero interessante…

  • barbaraT ha detto:

    io c’ho fatto il chili e non era affatto male (anche se sinceramente con la carne mi piace di piu`) e pure le polpette tipo quelle che hai fatto tu, ma meno speziate.
    quando le ho portate in tavola spiegando che erano polpette fatte con la soia granulare, il figlio piccolo del quasi-marito alla mia spiegazione del “perche` i vegetariani usano la soia al posto della carne” ha risposto con un secco: “ma noi mica siamo vegetariani…” il che la dice lunga su quanto abbia gradito le polpette…
    sulle bistecchine di soya stendo un velo pietoso… le ho provate una volta e sembrava di mangiare spugnette della stenhome al vino bianco (mi sa che questa cosa si era gia` discussa tempo addietro)… donatella, urgono ripetizioni sul corretto uso delle bistecchine di soia (la soia -volente o nolente- mi tocca, per cotratto…)

  • Vale ha detto:

    Eccomi, sono vegetariana.
    Per quanto mi riguarda uso la soia (e il seitan) non per sostituire la carne, ma perché ne sono golosa.
    Il sapore non è come quello della carne (anche perché se così fosse, non lo comprerei) ma degli aromi che uno usa per la cottura.

  • valentin@ ha detto:

    questo è veramente un bel post!
    perchè le polpettine non sta scritto da nessuna parte che debbano essere di carne (ne esistono svariate versioni vegetali, tipo i felafel, appunto)
    e perchè a me il ragù rosso di carne….bah….insomma, non mi piace mica tanto, mi sa di grasso, però ha una bella cosistenza, perfetta per la pasta al forno o le lasagne. e questo qui di soia lo proverò di sicuro!
    e poi mia madre 20 anni fa ci aveva provato a fare lo spezzatino di soia ed era buonissimo, avevamo capito che prendeva il sapore del condimento che si usava e quindi non sapeva di carne (e quindi ci piaceva!) però poi cadde nel dimenticatoio, o forse costava troppo, o non piaceva a mio padre…..boh….comunque, io lo ripesco!!!
    grazie Sigrid!

  • Chiara ha detto:

    booooni :)
    e visto che ci son 2/3 negozi Naturasì pure a Madrid (!!!) non posso non acquistarla la prossima volta che ci passo!
    Buona giornata Sigrid!

  • Marina ha detto:

    fantastiche! io non ci sarei mai e poi mai arrivata!

  • lalla ha detto:

    Ciao Cavoletto,
    da vegetariana ti posso solo rispondere che è per abutidine che si cerca di sostituire la carne con qualcosa che le somiglia.
    Anche per variare.
    Che poi una composta di soia sia schiacciata come una bistecca, rotonda o quadrata che differenza c’è? Tutto è relativo..

  • Donatella ha detto:

    @Sigrid: se per questo ci faccio anche le scaloppine al marsala… :-)

  • Mariù ha detto:

    Solo tu potevi.
    Devo provare assolutamente, solo perché non riesco a credere che non si senta che non è carne.
    Di certo dalle foto non si vede.
    A presto,
    m.

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