Era un bel po’ di tempo che non me ne uscivo con una ricetta amarcord! Ed è davvero curioso come in tutti questi anni all’estero non mi siano mai venuto in mente le galettes, fino a quando le ho viste sul profilo Facebook di una mia amica di liceo, rimanendo letteralmente fulminata (della serie ‘Ma come ho potuto vivere per tutti questi anni senza galettes?!’). Il fatto è che le galettes sono un cibo discreto. Non sono famosissime, non vengono commercializzate industrialmente a scala planetaria, forse non sono nemmeno apprezzate quanto meriterebbero: sono le compagne naturali e poco vistose della merenda d’inverno, vengono dal forno ma più spesso dal ferro della nonna o della vicina di casa, e benché a casa mia non si fossero mai preparate, ho molti ricordi in cui delle galettes circolavano in scatole di metallo foderate di carta da cucina, o in anonime bustine di plastica, poi amicalmente condivise. Sono un cibo di casa, le galettes, confortanti e familiari, e talmente umili che me le ero quasi scordate. Eppure, come chiunque, non resisto alla loro semplice e genuina bontà vanigliata. Farne un mucchietto da condividere con le mie bambine insieme a una cioccolata calda in uno di questi pomeriggi di pioggia che New York ci sta offrendo ultimamente, era semplicemente un delizioso dovere :)
Più seriamente, la galette appartiene senza dubbio alla famiglia delle gaufres: la sua forma caratteristica viene dato dal ferro in cui viene cotto (io ho usato il mio waffle maker americano, idealmente bisognerebbe usare un ferro rettangolare come questo), ma contrariamente alle più famose gaufres de Liège, le galettes non sono composte di un impasto lievitato, anzi, non contengono lievito proprio, solo albumi montati a neve. La ricetta di questa versione in uso nella provincia di Namur (e probabilmente anche in altre parti della Wallonia) è sostanzialmente quella del quarto quarts, il che fa si che mentre le gaufres sono croccante fuori e morbide dentro, le galettes sono compatte (e morbide).
Galettes de Namur (via Stéphanie :)
farina 00 200g
burro 200g
zucchero 200g (se ne avete sostituite 15g di zucchero con dello zucchero vanigliato)
uova 4
estratto di vaniglia 1 cucchiaino
sale una presa
1. Con la frusta, lavorare il burro morbido con lo zucchero fino a ottenere un composto pallido e cremoso. Aggiungere i tuorli (tenendo da parte gli albumi), l’estratto di vaniglia poi la farina e il sale, mescolare bene;
2. Montare gli albumi a neve ferma e incorporarli, con una spatola e in tre volte, all’impasto precedente;
3. Scaldare il ferro a calore medio, disporre cucchiaiate di impasto (nel mio ferro ci va un cucchiaio per ogni spicchio, con un ferro rettangolare probabilmente 2 cucchiai a rettangolo), chiudere e lasciar cuocere per 2-3 minuti o fino a quando la galette è dorata. Lasciar raffreddare su un piatto e servire con il caffè :)