Baccalà fritto al pomodoro

Hum, dicevamo dunque che noi del nord europa quando capitiamo nel sud italia può succedere che ci troviamo un pochettino spaesati. La vita di paese, le signore eternamente in lutto, lo struscio, la religione del maiale, la forte impronta del cristianesimo ecc ecc. Ma, vabbè, non stiamo qua per elencare luoghi communi. E secondo voi cosa capita quando una scervellata foodblogger belga incontra una settantenne della provincia di cosenza? Beh, parlano di cucina, no?! (anzi, si potrebbe pensare a un marchietto tipo ‘united flavours of cooking’: la cucina come elemento federatore, conciliante… anzi adesso lo faccio:-) Insomma, tutto questo per dire che io adoooooro sottrarre ricette di famiglia alle signore anziane, mi diverte un mondo (e mi interessa pure!) farle parlare di come si maccellava il maiale in casa, di come si mettono le verdure sott’olio e… di come si prepara il baccalà. Questa ricetta è di zia Concetta, Castrovillari Cassano allo Ionio (CS). Anzi, se mi dovesse leggere (non è del tutto escluso: ha un nipotino di 6 anni che di internet ne sa più di me ;-), la saluto!!

baccala (già amollato, alto due dita) 1kg
pelati 2 scatole
farina
prezzemolo
formaggio grattugiato una manciata
uova 2
cipolla rossa un quarto
basilico fresco una manciata
olio per friggere

Spinare e spellare il baccalà e tagliarlo a pezzetti rettangolare lunghi 5cm. Sbattere le uova con il parmigiano, sale, pepe e una manciata di prezzemolo tritato. Versare la farina in un piatto fondo e scaldare l’olio per friggere. Passare uno a uno i pezzi di baccalà nel composto di uova, poi nella farina e farli friggere fino a quando saranno belli dorati. Scolare il baccalà su della carta da cucina. Preparare il sugo al pomodoro: far soffriggere la cipolla tritata con un po’ di olio d’oliva, aggiungere i pelati e lasciar cuocere il tutto a fuoco medio per una ventina di minuti. Quando il pomodoro si sarà ristretto, aggiungere due mestoli d’acqua, riportare a ebollizione, aggiungere il basilico tritato e infine il baccala, avendo cura che la salsa lo ricopra del tutto. Far cuocere di nuovo per una quindicina di minuti. Aggiunstare di sale, e servire.

10 Commenti

  • prewiht ha detto:

    Se vuoi mangiare bene fermati al nord e soprattutto centro Italia fino alle Marche o al massimo al Lazio.

  • chiara ha detto:

    Ma perchè rovinare il merluzzo con del formaggio? Ma quando mai!

  • aracoco ha detto:

    Ma tu sei proprio della mia zona…

  • Sigrid ha detto:

    Ciao Fla! E una domanda difficilissima!! :-D Inanzitutto bisognerebbe capire cosa cerchi: se vuoi un ricettario tipo quelli tradizionalissimi, una cosa con spunti piu contemporanei, piatti classici con la firma di qualche cuoco… Insomma se si tratta di cucina italiana per il quotidiano penso si possa benisismo andare su cose come il cucchiaio d’argento, la cucina di casa della barbagli o la cucina italiana… Sennò spiegati meglio che la questione diventa più spinosa. In realtà la noia con i ‘bei’ libri, quelli con foto stupende e idee geniali, è che raramente possano sostituire la bibbia, il volume di base a cui si attinge di continuo… cmq adesso ci rifletto un po’… (magari dicci pure che tipo di cucina ti piace, quali chef, territorio ecc…)

  • fla ha detto:

    mi piace molto il tuo blog, è il mio blog “di cucina” preferito! Ti chiedo un consiglio, vorrei comprare un bel libro di cucina! mi aiuti tu? amo cucinare, sentire i profumi, assaggiare…ma non saprei da che parte iniziare per acquistare un buon libro. e visto che costano abbastanza vorrei investire bene i miei soldi. Richiesta di aiuto allargata anche a tutti gli altri utenti! grazie!
    Fla

  • Gloricetta ha detto:

    E’ molto simile al merluzzo in umido che si prepara da queste parti, ed è bello trovare delle analogie tra la cucina calabrese e quella emiliana.

  • Elvira ha detto:

    C’est vraiment très proche de ce que l’on fait au Portugal. Ici, nous avons au moins 500 recettes différentes… :-)

  • Tulip ha detto:

    bello il marchio UFC!!!!

  • Anonymous ha detto:

    vulcano! – non l’isola, tu! (per il marchio)
    grande! – sempre tu (per il fatto di parlare di cucina – tu che in fondo sei straniera!! – con le vecchiette locali)…
    e, beh… di furto non si tratta mai, che quando le persone condividono con noi saggezza, esperienza e ricettine ritoccate e aggiustate nel corso di una vita… beh… è un bell’atto di condivisione da parte loro.. e di ascolto da parte tua…
    ed ogni tanto capita pure ammè (e in due casi mi è stato pure confidato… l’ingrediente segreto, “quello che non dico mai a nessuno”)…
    mio padre ama il baccalà… (soprattutto alla vicentina) ma un bel giorno… gli farò anche il tuo (che la ricetta è così semplice che l’ho già mandata a memoria)…
    sul sito di difficile apertura, poi, troverai uno speciale sul baccalà… da impazzire….
    t.

  • arma ha detto:

    lo vedo un pochetto pesante. sicuramente buono, ma pesante.
    carino il marchietto :-)

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