Prometteva bene però questa torta. Fino a quando ho preso a preparare il ripieno. Preparo lo sciroppo (120°) per la meringa italiana. Facile. Quindi monto gli albumi. Tutto questo col cucciolo attaccato ai jeans che chissà perché gli piacciono. Buh. A me mica verebbe in mente di mangiucchiare gli orli dei calzoni altrui. Comunque. Dopo vani tentativi (guarda l’ossiccino tuo che bello perché non mordi quello che così mi lasci le levis!?), rinuncio e verso lo sciroppo negli albumi. E origlio un’insolito Schplafff: Nel bel mezzo di ciò che doveva essere una mobida meringa giace un grosso grumo di zucchero solidificato. Per riflesso condizionato ringhio al cane. Poi butto tutto. Ari-albumi e ari-sciroppino. A quel punto il cane, che pure lui alla fine s’ è scocciato di strapparmi le cuciture, si mette a saltare, abbaiando, intorno alla sua ciotola. Gli chiedo (al cane) se per caso fosse scemo? E faccio appena in tempo a girarmi per vedere che lo sciroppo è passato a un bel colorino ambrato. Caramellato. Butto di nuovo e ricomincio un’altra volta. Comincia a farmi girare le scatole, sta torta amalfitana.
Pronta la meringa, c’è da preparare la panna montata. Vado. Intanto do un’occhiata all’acqua del cane. C’è. Torno. E pure la panna c’è, che gira nel robot. Solo che mi si è impazzita. Mi precipito fuori bestemmiando, prevedendo già che nel super terzomondista sotto casa la panna fresca non ci sarà. Per strada comincio a elaborare piani diabolici tipo che se non c’è prendo la hoplà o, meglio ancora, la panna spray, Tié! Ricordo anche di aver sghignazzato mentre pensavo a come ve l’avrei raccontata questa ignobile soluzione da boy scout. Al super addento l’unica confezioncina di panna fresca rimasta nel frigorifero, pronta ad azzannare chi me l’avrebbe contesa, butto, sbavando, i soldi al cassiere insolitamente zitto e mi arrampico di nuovo fino a casa.
Prima di versare la panna nel robot mi prometto solennamente che se va male anche questa volte prendo tutto, robot, panna, biscotto e pere e me ne libero lanciando la roba dal terrazzo. Dopodiché, alle cene dei prossimi venti anni, porterò solo torte pronte della Buitoni. Giuro. Anzi porterò direttamente la bustina chiusa con dentro la papetta ancora da cuocere.
Però poi per fortuna non è andata così.
La ricetta della torta: da gennarino
e la mia farina di nocciole tostate, strepitosa
Sono contenta che hai risolto :-)Saluti.
caro anthony: direi di osservare attentamente, la prima delle due foto che sparisce dalla rete è quella che è stata rubata :-)
Fota gia ho visto da qualche parte???
ecco :
http://www.umberto.it/ricette.php?id=79?Esid=39ff5a205dbc1604a01bd58ffb1c3c97
Chi copiato da chi?
Abito e io vicino Napoli e costiera i confermo tutto che scrive Malù. Biscotto non e frollo e non di massa giapponese.
Ciao cara Sigrid! Devo proprio farti i complimenti per questa immensa fucina di idee che è il tuo blog: uno dei miei passatempi preferiti è quello di andare a guardare negli archivi per trovare sempre nuovi spunti interessanti (come ora ad es…) In questo mio peregrinare ho scovato questa ricotta e pere e qui ti espongo però una perplessità: io, abitando a Napoli e avendo la costiera amalfitana dietro casa, la torta l’ho mangiata, stramangiata, fatta e strafatta secondo la pseudo-ricetta di Sal de Riso (ottenuta tramite misteriosi agganci tra amici pasticceri…) e ti posso dire che almeno nella ricetta che ho io per la farcitura non c’è né l’albume, né la colla di pesce, in compenso c’è un pizzico di cannella… il procedimento è diverso insomma… se ti fa piacere te la spedico, magari la provi. Ti posso assicurare che è spettacolare ed è anche molto semplice da realizzare (sempre che il tuo cagnetto non s’impicci ^__^)!
Ti saluto, sei sempre un guru!
Rita
risultato come da foto!successo assicurato..e dire che all’inizio ero un pò scettico.unico appunto: ritengo che un’ora di forno per la massa giapponese sia eccessivo.forse 30 minuti possono bastare?complimenti!
ok ci sono riuscito!grz lo stesso!
Come mai non viene visualizzata questa ricetta?
L’ho fatta!
Giovedì cercando sul web ricette di torte con le pere ero incappata nella ricetta di Gennarino, venerdì la trovo postata da te… era destino!
Io l’ho fatta ieri e la bilancia da cucina ha deciso di volere batterie nuove quindi… dosi ad occhio!
Il risultato però è stato veramente sublime! :oP
Bellissima torta… anche la foto e stupenda.
Ciao.
Grande Cenzina!!!!
Per quanto riguarda Olive metti il cuore in pace, é un anno che tento di cucinare con un pit bull che sta sempre seduto/appiccicato di fianco a me mentre ringhia al gatto che gli soffia dall’alto dei fornelli e io col magone perché qualcosa sta andando terribilmente storto nella pentola, tanto per cambiare!!!
Welcome to our world Cenzí! E goditi Olive!
he ehehe :)))
Comunque il risultato è bellissimo come al solito!!
Questa ricettina l’avevo vista anche io da Gennarino…ma non avevo avuto mai il coraggio di farla….
brava Cenzina!!
Che pazienza Sigrid!! Cmq il cucciolo mi sa che aveva voglia di giocare e di attenzioni :)
P.S. mi fai sentire qualche volta come bestemmi? :))
caspita che avventura! ma alla fine ce l’hai fatta, brava! solo, forse, bisognerebbe spiegare a Olive qual’è il ruolo dell’assistente :-))
Anche io ho letto il tuo racconto tutto d’un fiato…ma alla fine ce l’hai fatta. Altra creazione… e foto stupenda come sempre.
Ti seguo sempre….
bella, bellissima…
sembra una di quelle di De Riso, storica pasticceria di Minori (spledido paesino della costiera amalfitana)…
faccio una scorta di panna e (di pazienza) e ci provo anch’io…
buonissima giornata
Grandissima Sigrid!!:-)
E pazienza se olive ti ha distratto.. alla fine era quello il risultato, o no?
superbe tres beau gateau
Perche non hai participato al concorso del cheese cake organizato per Ninnie delle “Mitaine Ecarlate”? E magnifica, la tua torta . Mi piaccerebe un piccolo (scusa, un grosso) pezzo.
Sigrid!
l’arrivo di olive ti sta distraendo!!!!!!
beh….un pò di sano caos è sempre salutare ..no?!
comunque…come sempre, bellissima immagine!
ciaociao
aaaaaaaaaaaaa! scusa, eh…. mi pareva strano che non avessi letto con attenzione una ricetta! ;-))
credevo la distrazione avesse riguardato la panna…. hihihhi!
Ma giornate un po’ storte… capitano a tutti… ai fornelli… e beh… il bello è prenderle con filosofia… e mi pare su sia una buona Filosofa!!!!!!!!
ciao!
t.
ma appunto, chiaro che non doveva venire per nulla ambrato lo sciroppo, solo che mi sono distratta un attimo e… ;-)
beh… dai! Gennarino l’aveva scritto che lo sciroppo va fatto raffreddare un po’ e va versato a filo….
SSSSSSSSSSSSSSSSSS!!!!
t.
wow! d’un fiato… stupendo cortometraggio verbale…
ehehehe… olive che vuole attenzione, poi….
viva gennarino e viva la tua cocciutaggine… la ricetta di gennarino non l’ho letta ancora… ma io per la meringa italiana lo sciroppo l’ho sempre lasciato chiaro e mai ambrato o scuretto… e poi verso piano piano a filo, continuando a sbattere con le fruste…
per certo sei più esperta di me… e poi la meringa italiana la fo soloper la crema chiboust!
NB: comunque comunque, pure se tra i compagni scout avevo amici che si attaccavano volentieri (a casa!) alla spray pan spruzzandosi directly in bocca…. la soluzione sarebbe stata moooolto poco scout….
tu che imprechi, poi, beh… la giornata a me parte bene, con mega sorriso sulle labbra, sai??? ;-)
Però, se ti vendi alla Buitoni, giuro che ti cancello dai preferiti!!! compris?
t.