E l’ora del samovar!


Un indirizzetto veloce per addolcire il freddo che morde sempre più forte: il Russian Tea Room del ghetto. Avvistato già prima dell’estate, finalmente provato venerdì, verso le 18h (era appena passata l’ora di punta, entrando abbiamo trovato 4 della duodicina di tavolini occupati… e tutti gli altro vuoti ma ancora da sbarazzare… hum!). Ve lo dico subito: sono molto ma proprio molto contenta di aver ‘scoperto’ (per modo di dire, non so nemmeno da quanto tempo c’è ma sarà da un po’…) questo posto. E proprio un tearoom in tutta la pienezza del concetto: un salottino, raccolto e cosy, intimo e zuccherino, pieno di teiere pregiate, mobiletti vagamente antiquati, accessori russi, un pochino prezioso anche, completo di buffettino di dolci in mostra sotto delle cloche di vetro. Insomma, un piccolo luogo perfetto per prendere fiato, riscaldarsi un po’ e fare due chiacchiere con le amiche (che? pensare che il tearoom sia un luogo prevalentemente femminile è segno di sessismo??). E finalmente c’è modo pure di incontrarsi per qualcosa che non sia alcolico (in quel senso mi mancono molto i caffé del nord) o comunque di vedersi servire, chiedendo un tè, qualcosa che non sia l’eterna bustina di english breakfast (in bonus, spesso anche uno sguardo da ma ché c’è, stai male? da parte del cameriere).
Quindi, il Russian Tea room. Punto meno: la carta un po’ approssimativa. Non so come mai ma sembra che qui non siano tanto consapevoli del valore ‘degustativo’ del te. Bisogna leggerla la carta (che spazia dal tè russo a quello cinese, indiano e giapponese) per capire cosa intendo: troverete delle perle, nelle descrizione dei vari tè, tipo aroma avvolgente che evoca grandi ricordi (eeehh?) o dai sentori di spezie coloniali (ari-eehhh??). Euhm, sì, però, più precisamente?? Ecco, magari aggiungere due note sul trattamento fisico dei vari tè in miscela o dei profumi/sapori percepiti alla degustazione aiuterebbe. E aiuterebbe pure la signora dall’accento slavo che serve in sala, la quale, quando siamo capitate li, stava palesemente andando su di giri (per via di più o meno tutti i clienti che l’accaparavano per 10 minuti, avidi di spiegazioni, visto che l’arcanico – e per certi versi poetico – menu tutto fa tranne coadiuvare una scelta in base alle proprie preferenze organolettiche). Lato dolci: essendo arrivata subito dopo la fine dell’invasione temo di aver potuto vedere solo una parte dell’offerta, quella che tutti quelli di prima non hanno voluta, quasi del tutta cioccolatosa e non particolarmente entusiasmante. Da segnalare pure la rivendita di porcellana e tè sfuso. Comunque sia, ripeto, tornerò, presto!

russian tea room, via dei falegnami 7/9 (ghetto) 06/6869164

7 Commenti

  • batavia64 ha detto:

    la RUSSIAN TEA ROOM si è trasferita da ottobre 2008 in VIA DEI LEUTARI (piccola traversa di CORSO VITTORIO EMANUELE, dalla parte opposta rispetto al PALAZZO DELLA CANCELLERIA, verso PIAZZA PASQUINO) . è aperta da martedi a domenica dalle 15 alle 20

  • Rossella ha detto:

    Ora si trova a via dei Leutari..sempre straordinaria

  • rosa maria ha detto:

    biblioTeq: direi più i pepi che i tè (alcuni Mariage).

    boccadidama: credo facciano ancora catering.

  • Anonymous ha detto:

    ma il samovar lo hanno? Anche qualche specialità russa? Anni fa andavo spesso a San Pietroburgo e li le pasticcerie sono numerosissime e stra fornite, certo non tutte ottime però i russi alla fine della giornata sono soliti comprare fette di torta da portare a casa…
    Ciao
    Barbara

  • Sigrid ha detto:

    rossella: non lo conosco questo! proverò al più presto, grazie per la dritta! :-)

    rosa maria: ma quelli di bocca di dama sono gli stessi che qualche anno fa facevano pure catering?? PErché missà che un qualche loro dolcetto l’ho già assaggiato solo che in loco non ci sono mai stata (me lo segno pure questo! ;-)

  • Rossella ha detto:

    La conosco questa sala da tè. La patrone è scontrosa sulle prime, ma vi assicuro che essendo tornata un po’ di volte sempre con amiche nuove oramai mi riconosce. e mi saluta persino per strada. Incredibile!

    comunque come negozio di te vi consiglio BiblioTeq a via dei Banchi Vecchi

  • rosa maria ha detto:

    effettivamente, somiglia assai a un ‘meglio di niente’, in una città dove la cultura del tè è, come dici, sanitaria.

    la cosa migliore sono l’imprevista presenza del luogo, l’aria vagamente folle della signora, l’assortimento, in vendita, di tazze di porcellana russa.

    i dolci sono colore locale sul loro trespolino promettente, ma non invogliano a metteresene uno nel piatto.

    il tè non è pessimo.

    Approfitto per segnalare la nascita di un biscottificio veramente assai gradevole e sorprendente a San Lorenzo, via dei Marsi, vicino alle mura; mi pare si chiami Bocca di dama. Ho l’indirizzo preciso in qualche tasca, se vi interessa.

    Estetica seducente, biscotti eleganti, tra cui segnalo un zenzero-limone, bocconotti leccesi appena sfornati OTTIMI.

Commenti chiusi.