Caso vuole che girando per l’hinterland di Capalbio, mi è stato propinato il vasetto che vedete qui sotto: dentro al vasetto, la marmellata di marasche che a quanto ho capito è uno dei motivi d’orgoglio culinare degli indigeni. Cosa fossero mai le marasche non ne avevo la più pallida idea (a parte ovviamente che in un lampo di genio ho pensato che dovessero essere – pur lontanamente – all’origine del maraschino, anzi a dirla tutta io pensavo che il marashino fosse un surrogato fluorescente risalendo all’ingresso della chimica nell’industria alimentare. comunque), poi però un giro in rete mi ha insegnato che sono, insieme alle amarene e alle visciole, una delle tre varietà di ciliege acide (sarà vero?).
Sempre è, la marmellata era da consumare anche subito (l’avevano appena fatta e così non erano neanche stati sterilizzati i barattoli) e, essendo io poi romana dentro (haha!) è finita che con quella robina lì (la quale, detto fra noi, pure mangiata al cucchiaio è buonissima, acidina appunto, anche se forse in questo caso lo zucchero era leggermente troppo caramellato :-), ci ho fatto la cosa più ovvia che potevo, ovvero: la crostata di ricotta e visciole marasche! (facendo mio poi, en passant, un suggerimento della scorsa settimana… :-)
Crostata di Ricotta e Marasche al Cardamomo
farina 250g
burro a pezzetti 140g
zucchero 100g
tuorlo 1
cardamomo macinato 1 cucchiaino (da dosare a secondo quanto sia fresco/forte ecc)
marmellata di marasche (o, al limite, di visciole :-)
ricotta fresca 300g
zucchero 50g
Setacciare la farina, aggiungere i pezzettini di burro (quasi a t° ambiente) e, il cardamomo e lo zucchero. Con la punta delle dita, lavorate l’impasto fino a incorporare il burro. Aggiungere poi il tuorlo e impastare fino a ottenere una pasta soda e liscia. Avvolgere con della pelicola per alimenti e lasciar riposare per 2 ore al fresco.
Dopo questo tempo, lavorare la ricotta con lo zucchero. Stendere la pasta, rivestirne una teglia da crostata, poi stendere di nuovo ciò che avanza di pasta e ritagliarci delle striscioline. Spalmare il fondo della crostata con la marmellata, completare con la ricotta zuccherata e infine disporre le striscioline di pasta. Spenellare con un tuorlo sbattuto con un cucchiaio di latte e infornare a 180° fino a quando la crostata sarà bella dorata.
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cara sigrid, un peu déçu par le résultat : la pâte est trop brisée, le goût est très gras, la ricotta e la confiture ne se mélangent pas harmonieusement… des conseils ? Grazie ! :-)
mi interessa come dolce con ripieno di marasca e
ricoperte di mandorle in foglie
..vi prego un consiglioooooooooooooo!!!!!!!!!
non vorrei disturbare Sigrid..ma anche Lei è chiamata in causa!!sigh sigh;))
..il mio risultato ha deluso le aspettative ahimè!!il perchè da indagare: ho veramente faticato a stendere la frolla e mi chiedo UN UOVO NON E’ POCHINO PER 250 GR DI FARINA?
in più la ricotta non è venuta porosa e soffice come nella foto di Sigrid…mah!!
..riproverò di certo ma se qualcuno sapesse darmi un consiglio per migliorare il dolce…intendo il mio;))…….in attesa
.. io aspetterei…
…a me la frolla è venuta troppo sbriciolata credo…stò aspettando ancora che passino le 2 ore di frigo ma temo che non mi si stenda…
PERCHE’? HELPPPPPPPPPPPPPP!!!!!!!!
I made this yesterday and everyone enjoyed it! The cherry jam is what makes this recipe really special. Thank you!
ciao Sigrid,
prima di tutto i complimenti sia per le ricette che per le foto, che ti mettono voglia di cucinare da mattina a sera!
Sono appena tornata dalle vacanze, dove ogni giorno al bar della spiaggia c’era una bella insalatiera di macedonia tagliata a pezzi grandi e non era immersa in alcun liquido…ma come fanno ad evitare che si formino le classiche macchie scure sulla frutta dopo che viene tagliata?
io ci ho provato acqua e limone..solo limone ma niente, quando arrivo in ufficio la mia macedonia è tutta scura e sa solo di limone hai qualche consiglio?
grazie Manuela.
ma se la ricotta è il “formaggio” più magro che c’è!!!! ;-))
Urrà !!
Ricetta perfettamente riuscita.
Sono un’amante delle crostate ma non ne ho mai trovata una che sostituisse degnamente l’impareggiabile frolla con la marmellata.
Questa invece, con l’aggiunta della ricotta è stata ulteriormente impreziosita, purtroppo non solo nel gusto ma anche nelle calorie. E chi se ne frega !!
Peccato per l’assenza del cardamomo che ancora non sono riuscita a reperire nella grande distribuzione.
Grazie per la risposta Antaress che solo oggi purtroppo leggo.
Anche il mio nik è la somma di altre parole o lettere. Luv è la versione slang di LOVE e A è l’iniziale del mio vero nome Anna, come te.
Z l’ho aggiunta per caso. E ho poi saputo che i nik con la z finale sono di solito nik di hacker!
Tuttto qui. Grazie a Cavoletto per aver ospitato queste chiacchiere non proprio distintive!
Boh, sesto senso….le balene ce l’hanno! :-)
@marirò: hihhi, in numero di ore non lo so, e del resto gran parte di ciò che cucino è ‘per lavoro’, queste cose qui le devo fare nei ritagli di tempo (di notte… :-) Quanto a dolce o salato, mi piace fare i dolci perché chiedono concentrazione, sono quasi un esercizio zen, ma amo molto anche il salato, le cose che chiedono lucidità e che sono spesso una questione di ‘momenti’ da azzeccare al volo, vabbe’ diciamo che ancora non ho deciso :-)
@bluewhale: ma davvero tu eri da maria quando stavo davanti al mio piatto di pappardelle alle verdure?? E come mai hai pensato che quella lì potevo essere io???! :-)
@lory: invece di scrivertela la ricetta puoi anche utilizzare il link ‘stampa la ricetta’ in fondo alla ricetta appunto :-)
ripasserò!
(ora devo scappare, se no mi fai venire la fammmmmeeeee – e ho appena mangiato!)
Ho provato ma mi presenta delle strane scritte in “linguaggio informatico” a me totalmente sconosciuto…bah. Chiederò lumi a qualcuno, magari è il mio Mac. Grazie comunque.
@Lalou: sì, è ancora possibile: in alto a destra trovi la strisciolina azzurra “CERCA NEL BLOG”…
Domanda: non è più possibile la ricerca tramite “ingrediente”? O che si ha a disposizione in frigo o che si ricorda di una tua tal ricettta, ma di cui non si rammenta il titolo?
Grazie!
Sigrid…tempo fa ti avevo mandato via posta del sale nero…ti è arrivato? O se lo è intascato il postino??
OT
@ LUVAZ: è un nick nato dalla somma delle prime lettere del mio nome (AN)e del mio cognome (TAR), poi ho visto che assomigliava ad “Antares”, ma come nick era sempre già “preso” da qualcun altro, quindi ci ho aggiunto una S…tutto qui ;) E il tuo?
PS: che bel nome il nipotino!
mmm, questa crostata è una vera bomba!!!mi scrivo la ricetta..
Antaress, una domanda che non c’azzecca con questa discussione, mi permetti? Ma il tuo nome dove l’hai preso? E’ un nikname? te lo chiedo perchè da tempo leggo cavoletto e da tempo conosco il tuo nik. E caso vuole, che il mio nipotino italo-lituano si chiami Mario Antares(s).
Sigrid questa crostata deve essere deliziosa!
Ma cosa preferisci cucinare? Dolci, primi,secondi…? :) E poi, quante ore al giorno cucini?
Le marasche mi ricordano mia nonna…lei la faceva sempre la marmellata…ed era veramente insuperabile!
Ma lo sai che voglio provare il cucchiaino di cardamomo nella psta frolla…devi starci bene..giusto?
Mah, le ciliege amarasche (con la a iniziale) dalle mie parti (Prato) sono accomunate alle amarene, che si possono trovare di varie qualità.
Vengono buonissime sia in marmellata, che sciroppate. Oppure ottime messe in un vasetto di vetro con zucchero e basta e cotte al sole per qualche giorno.
MMMMMMMMMMMMMMMMMMMM che meravigliaaaaaaaa questa torta mi ha fatto venire un’acquolina incredibileeeeeeeeeeeeeeeeeeee
Fantastica Sigrid :)
Bella crostata, una della mie preferite è la classica crostata alla ricotta, l’abbinamento con le ciliege e affini è fantastico.
Mi permetto un suggerimento nel fare la pasta frolla che ne ho fatta tanta ;) invece delle punte delle dita prova a raccogliere a 2 mani la farina col burro e poi falla cadere comprimendo e strofinando le mani, sempre molto velocemente non si deve scaldare ovviamente.
Ciao
@ golosastro: dove le trovo le Sauerkirschen, quelle in barattolo, quelle che si usano sulle Waffeln con la panna…dove le trovo a Roma?
Vabbè che farò un salto in baviera quest’estate, ma se potessi trovarle anche qui, sarei felicissima!
grazie, Bea
quando oltre che sui lidi nostrani e su quelli nordici ti spingerai anche su quelli croati… vedrai che la marca più nota di bottiglie (maraschino e liquore alla ciliegia non distillato) è la Maraska Zadar…! è un ricordo di quando ero bambino, eh (altro che grigio mare del nord!) ed il primo alcoolico concesso (nelle macedonie, un cucchiaio!) ;-)
@ bea: sauerkirschen, in tedesco, sta per proprio per amarene, visciole, marasche (sauer=acido; kirschen=ciliegie) che sono varietà amatissime ed usatisssssime, al nord!
Complimenti: visto che sei “romana dentro” non potevi non fare una ricetta che è tipica della cucina ebraico-romanesca :-D
La pasticceria al Ghetto ne fa di buonissime (ma mi sa proprio che anche la tua, con la marmellatina fresca fresca, anzi calda calda, non era niente male :-D).
Ciao, Jacopo
Ma vuoi vedere che queste marasche sono proprio le “Sauerkirschen” di cui ti chiedevo la settimana scorsa?! Sono andata a Capalbio mille volte, eppure questa marmellata qui non l’ho mai assaggiata.
Saluti Bea
P.S.: se tra una ricetta e l’altra impieghi il tuo ingegno per creare un programma che materializzi i cibi fotografati, te ne saremmo grati. Belle le foto, belle le ricette…ma quanto è triste non potersi tagliare una fetta di trota dallo schermo!
Sigrid,
questo è il metodo migliore per godersi questa marmellata..
Le marasche sono delle belle cigliegione grosse gustose ma un po acidine e asprignole.
Immagino che la crostata è uscita veramente bene..chissà che buona..
Potresti ache utilizzarne un po per insaporire dello yogurt al naturale.
Sei veramente fantastica ha sempre la soluzione per qualsiasi ingradiente ti capita sotto mano.
Un abrraccio
ciao ciao
Filippovanni@libero.it
ma allora le ciliegie ti piacciono o no??
ma che bella! purtroppo non ho la marmellata di marasche, la sostituirò con quella di amarene che ho preparato ieri!;)
Ma allora eri proprio tu quella che fotografava un piatto di pasta “Da Maria” a Capalbio? Volevo chiedertelo ma poi non ho osato….
Complimenti per il sito e le ricette molto gustose