Le patate ungheresi di Giu (V.O.)

giu_potatoes5_ssl

Chi è entrato in possesso del Libro (come, quale libro??! :-), avrà notato che lì dentro, nel capitolo Ungheria, ci sono le patate di Giu. Una ricetta tradizionale ungherese che a un certo punto mi era diventata mitica, a forza di sentirmela raccontare. Beh, ecco, io, quelle patate lì, le ho assaggiate per la primavolta una sera di maggio da qualche parte fuori Budapest, come contorno a uno strepitoso pollo alla paprika. L’avevo anche fotografato, solo che con il senno del poi, al momento di impaginare il libro, ho rifatto il piatto ché la foto originale non andava un granché bene causa ‘luci da soggiorno’ :-) Ci voleva quindi una ‘vendetta’ e una piccola postilla a quelle pagine del libro e il recente soggiorno a Varese – a mia grandissima sorprese – mi ha permesso di farlo…

giu_potatoes2_ssl

Ma passiamo piuttosto alla lista degli ingredienti, per una teglia di patate alla Giu come si deve, ci vogliono: mezzo quintale di salamini ungheresi importati più o meno illegalmente in aereo lowcost, direttamente dall’ungheria, ça va sans dire voyons; circa lo stesso peso di panna acida* ma di quella buona, cioè ungherese anche quella, e non qualsiasi (non so se avete mai visto il reparto ‘panna acida’ nei supermercati ungheresi, ce ne saranno minimo 10 tipi diversi, tutti con l’etichetta a voi perfettamente illeggibile), circa un quintale di patate (faccio presente che le migliori patate al mondo sono belghe ma poi fate un po’ voi :p) e infine un paio di uova. Accessoriamente vi ci vorrà un Giu originale per preparare il tutto e fornire anche una banda sonore con gustoso accento russo-ungherese, ma son sicura che se glielo chiedete gentilmente Giu non avrà problemi a esibirsi in un tour italiano, l’importante è fornirgli un tagliere realizzato in legno antico, un grembule sponsorizzato e una tovaglia a quadretti. Tutto il resto è accessorio e regolabile a secondo di quanto basta per non dire francamente trascurabile.

giu_potatoes3_ssl

Quindi, per realizzare la ricetta, nel disordine: preparare le uova sode, far cuocere le patate al vapore, poi tagliarle a fette (o tagliarle a fette e poi cuocerle al vapore, vedete voi), tagliare a fettine il salamino e mescolare la panna acida con un goccio di olio d’oliva. E poi assemblare il tutto alternando gli strati. Chiaramente, l’ingrediente segreto sta nella manina meticolosa che prepara il tutto (e in questo devo dire che Giu le patate al forno alla ungherese le prende dannatamente sul serio…. :)))

giu_potatoes_4ssl

giu_potatoes7_ssl

Tutta questa cosa poi va al forno a 200° per un’oretta scarsa. E pronta quando la superficie sarò dorata. A quel punto non vi rimane che schiaffare una generosa cucchiaiata di patate su ogni piatto, tirar fuori i vostri ultimi barattoli di pannna acida, sistemarli in mezzo al tavolo e lasciare che ognuno aggiunga, sulle sue patate, un bel cucchiaio di panna in più. Libidine garantita! Nel mentre, importantissimo per il buon esito della ricetta, stappate una birra qualsiasi, tirate fuori il salamone ungherese, quello serio, artigianale (si, sa di paprika e di aglio pure quello, come gli altri :), affettatelo e preparate delle ”bruschette” da sbocconcellare mentre aspettate che il forno faccia il suo lavoro… (anzi, se siete proprio diabolici aggiungete pure un po’ di burro sul pane :)

giu_potatoes1_ssl

giu_potatoes6_ssl

*la panna acida è deliziosa, spessa, cremosa, con una puntina acida che la bilancia e che la rede un condimento insieme fresco e goloso. Si trova molto comunemente nelle cucine dell’Est, qui è poco frequente, si trova in qualche gastronomia, e si può anche preparare una specie di sostituto in casa con mezzo litro di panna, 200g di yoghurt non zuccherato e il succo di mezzo limone, mescolando il tutto e lasciandolo al riposo in frigo per una notte. Non è esattamente la stessa cosa però, è meglio di niente :))

177 Commenti

  • Valeria ha detto:

    @Giu.
    Credo che la cosa importante sia sincerarsi che la moglie attuale appartenga alla medesima religione che non vieta ecc… xD

  • Sofia ha detto:

    Ma chi é Giu?

  • Giu ha detto:

    @valeria
    Certo che si puo’ ancora sposare. Ci sono religioni che non vietano di avere piu’ mogli.

  • iomilanese-laura ha detto:

    @giu, provo con altri spazi…anzi arje…!

    @sigrid, hagarhagar, alias cavolettofolletto
    @giu,ungherseurticante(per qualcuno, amico (per me)
    @Annalena,Frankestin c’estmoi(ma non solo) @dario, alias uomochantilly(in controtendenza!) @filippo,lonzinoperfetto
    @babs,lemaniinpasta
    @paola,accatatevilla(se fortunati!)
    @lorenzo,ilbiscontemusicante
    …beh …io? io c’ero!!!!!!

  • Valeria ha detto:

    (punto di domanda…in realtà l’averlo dimenticato è un lapsus freudiano)

  • Valeria ha detto:

    Ma Giu si può ancora sposare o è già prenotato. ;-)

  • Giu ha detto:

    @laura
    Cos’e’? La settimana enigmistica?

  • Giu ha detto:

    @ancutza
    Beh magari fai una prova col calabro e facci sapere :)

  • iomilanese-laura ha detto:

    @sigrid,hagarhagar,alias cavolettofolletto-@giu, ungherseurticante(per qualcuno),amico(per me)- @Annalena,Frankestinc’estmoi(ma non solo)- @dario, aliasuomochantilly(in controtendenza!)- @filippo,lonzinoperfetto-babs,lemaniinpasta-@paola,accatatevilla(se fortunati!)-lorenzo,ilbiscontemusicante…beh …io? io c’ero!!!!!!

  • Ancutza ha detto:

    non spararmi:) però il salame mi ricorda un pò la n’duja calabrese. Ricetta golosissima, spero di trovarlo da qualche parte questo salame ungherese.

  • pappareale ha detto:

    Sigrid che piacere conoscerti!!! Peccato appunto le sedie e il palchetto mi aspettavo una cosa più interattiva come è stato per gli altri luoghi. Non posso che sperare in un prossimo ed eventuale raduno cavolettiano :-)
    ciao
    antonella

  • Giu ha detto:

    Come incautamente promesso a molti partecipanti, ecco un po’ di foto dell’incontro varesotto.
    http://www.flickr.com/photos/giuppino/sets/72157622922668902/
    Queste sono le foto “migliori” (vi lascio immaginare il resto).
    Gli occhi rossi sono voluti. E’ una tecnica segreta che ho imparato anni fa da un grande professionista del settore e ho deciso di rendere i vostri occhi ancora piu’ interessanti applicandola anche al Cavoletto Day. Spero vi faccia piacere.

  • Giu ha detto:

    @Dario il Grande
    Esatto. Ieri in mancanza di Sigrid ho dovuto fare il gulyas. Oggi per fortuna lei “e’ tra noi” e me lo ha sbloccato. :))))
    Ah… btw… nella prossima puntata ci sara’ l’incontro rivelatore con il Signore delle Meringhe :DDD

  • Dario Bressanini ha detto:

    Giu’: il robomoderatore e’ imprevedibile. A volte reagisce male perche’ lo scritto e’ troppo lungo (e cercare di rimandarlo piu’ volte peggiora la situazione). A volte diventa suscettibile se trova parole che lui considera “proibite”, o se ci sono link.

    L’unica cosa da fare e’ aspettare Sigrid per sbloccare i messaggi in purgatorio :)

  • Giu ha detto:

    Il Dr. Moderazione anche oggi ce l’ha con me.
    La telenovela continua nonappena riesco a capire da cosa dipende…
    “Scusate il disagio, stiamo lavorando per voi”

  • Giu ha detto:

    Tre amici, un venerdi’ mattina, si guardano con aria complice in una cucina. Hanno davanti 2 rotoli ripieni di noci e semi di papavero. Cercano di decidere il da farsi: se portare i rotoli alla presentazione serale o se immolarli al desco antimeridiano.
    Poi, con un sorrisino diabolico annuiscono tutti e tre decretando: “Ci facciamo colazione!”
    E’ stato cosi’ che abbiamo iniziato il Cavoletto Day: con un grosso sacrificio.
    Annalena e’ una vecchia conoscienza. Donna di cultura, preparata, tremendamente disponibile, e assolutamente rigorosa in tutto cio’ che fa. E’ un po’ l’espressione concreta del “o si fa bene o non si fa per niente”. Ha un unico grosso difetto: l’automobile targata Como.
    Ci ha ospitato in questi giorni cavolettosi, con ogni scrupolo. Avevamo pure un asciugamano a testa. Che nemmeno al Hilton…
    Sigrid, una volta entrati in circolo i semi di papavero, ha cominciato a farneticare di cucina, di strudel alle verze, e soprattutto di strani odori affumicati. Scoperto l’arcano del profumo nei salamini ungheresi, con gli occhi luccicanti ha proferito l’imperativo magico: “Cuciniamo!”
    E’ gia’ successo a Budapest, ed e’ capitato nuovamente a Varese: abbiamo cucinato insieme, ed e’ andata bene. E guardate che non e’ mica scontato. Tutte le volte che ci ho provato con altri, e’ sempre andata male. Non so spiegare il motivo, ma credo dipenda dal fatto che in cucina amo fare le cose da solo. Qui invece e’ stato diverso: abbiamo cooperato senza problemi. Forse sto’ invecchiando…

    Mentre i rotoli cominciavano ad affilarsi sulla teglia, e’ arrivata la domanda cruciale: “cosa ci facciamo a pranzo?” Propongo incautamente i salamini, nomino la panna acida, e la risposta e’ di quelle che non lasciano scelte: “Ma allora ci possiamo fare le tue patate!!!” Ed e’ cosi’ che e’ cominciata. Patate vaporizzate, uova bollite, salamini affettati, panna acida pronta all’uso. Il tutto sotto l’occhio di vetro della Canon. Credevo stesse “documentando”, visto che Ella documenta sempre un po’ tutto. Queste info erano gia’ nel libro. Vallo a immaginare, che mi avrebbe fatto passare per il salumiere del quartiere.
    Fuori gli strudel e dentro le patanelle. 1 oretta buona nel Neff, e poi a tavola. Tutto estremamente spontaneo, come se non avessimo fatto altro in vita nostra. Magari in una vita precedente lei era Vatel e noi altri gli sguatteri di contorno. Chissa’…

    Senza nemmeno accorgercene, e’ arrivata l’ora di andare a fare cio’ per cui ci siamo ritrovati qui: la presentazione del cavolettolibro.
    Usciamo. Auto. Nebbia. Fari. Strada. Show room. Carico e scarico merci.
    C’e’ gia’ Filippo “quello del Fil-Lonzino”, ricercato dall’interpol dopo un suo viaggio in un villaggio vacanze in Egitto.

    Arriva a breve anche Babs. E a questo punto scatta la marachella.
    Mi viene fornito un appiccichino a mo’ di tesserino, con su scritto Osvaldo Security. Lo metto in bella vista sul gilet in pile che fa molto “magazziniere”, e mi dirigo nel parcheggio a passo sicuro. Nella semi oscurita’ Babs, dopo una notte praticamente insonne passata a preparare tutta una pletora di manicaretti d’ogni forma e guisa, scarica ceste e guantiere.
    “Scusi lei! Non me la lascera’ qui l’auto vero?”
    “Come dice?”
    “Signora qui non si puo’ parcheggiare, non ha visto il cartello?”
    “Guardi che io sto’ scaricando”
    “Signora a me non importa cosa Lei stia facendo, deve andare via subito”
    Le cronache di terza pagina avrebbero riportato un tentato omicidio sabato mattina, se Laura non fosse intervenuta per dirle che quello era Giu e non un mastino della security.
    Il birba ha colpito ancora.

    (continua)

  • Giu ha detto:

    @babuska
    Frutti di bosco??? Sui cavoletti alla panna?

  • Giu ha detto:

    @barbaraT
    Ma devo essere onesto: dopo Guzzanti che fa il Bossi-Hannibal-Frankenstein all’ottavo nano… nel film di Brooks mi manca tanto Marcore’ che dice “vieeeeniii…. ti ho fatto la cassoeula, c’e’ anche la polenta con gli osei…”

  • Babuska ha detto:

    Uhhh, non ce la faccio a leggere tutto. Che rabbia! Comunque:
    @ Giu: la panna acida sui cavoletti sììììì, la adoro. In un libro del tipo “una maga in cucina senza saper cucinare” consigliano di accompagnarci pure i frutti di bosco.
    @ Patricia B.: la trovi all’Ipercity, sopra il latte, vicino alla panna normale, e mi pare anche all’Alì.

  • barbaraT ha detto:

    giu, acquaviva
    per favore, rimettete a posto la candela..

  • toccoetacchi ha detto:

    Tornata dalla metro con 4 barattoli di panna acida !!!!! e qb di chorizo . Domani : patate ungheresi di Giù . Gnam , gnam gnam ….
    Dopo 154 commenti a parlare delle P.U.d.G , devo assolutamente provarle :-)

  • Giu ha detto:

    @acquaviva
    Chissa’ perche’ mi sembra di averla gia’ sentita…

  • acquaviva ha detto:

    @giu: Frankenstin, mi chiamo Frankenstin!!!

  • Giu ha detto:

    @acquaviva
    Vogliamo parlare della gamba di Frankenstein?

    @san bernardo
    cmq ha ragione lei, Allan era alquanto perplesso. Poi ad un certo punto ha preso la fettucca per misurare, ma io nel mentre ero gia’ in poltrona.

    @fiorentina
    no no senza ansia dai. Piu’ che altro mi spiace di non essere piu’ rapido. E’ che mi manca un po’ il tempo…

    @Marcellagiorgio
    Beh si’, ma senza dolo. Io che ne sapevo che lei sarebbe stata li? Nel senso: sapevo che ci andava, ma non che ci avrebbe chiamato acquaviva. Poi e’ successo, e a quel punto siamo andati.
    Due miti al prezzo di uno, certo. Ma se devo essere onesto, io Allan Bay non lo conoscevo, ed ero li solo per Sigrid. Oggi invece so chi e’, dove abita, e quanti gatti ha. Io e Allan siamo pappa e ciccia ormai…

    @acquaviva
    In effetti siamo entrambi belli, aitanti, magrissimi, colti e molto educati. Se non fosse per la differenza di eta’, direbbero che siamo gemelli. Monozigoti.

    @claudia
    Poi ovviamente dipende da cosa intendiamo per patate medie. Perche’ se quelle piccole sono grosse come noci, quelle di acquaviva erano enormi. Bisogna fare qualche prova in base alle teglie che uno ha. Come ho gia’ detto, qui sopra ho anche sbagliato la prima misura, quindi magari fai una prova e poi per la successiva ti regoli. Comunque al posto dello spek, voto sicuramente la salsiccia o del wurstel sudtirolese affumicato.

    Sapete cosa stavo pensando? Che in mancanza del salamino, si potrebbe appunto usare una salsiccia, ma buttando sul tutto qualche pizzico di paprika qua e la, per dare sapore.

    Importante: tra uno strato e l’altro non dimenticatevi il sale, ma mettetelo solo quando non c’e’ il salame, che e’ gia’ salato di suo.

  • acquaviva ha detto:

    @sanbernardo: volevo dire che Allan Bay ha guardato Giu anche per il largo… in effetti i due condividono alcuni dettagli fisici…

    @claudia: ci sono volute circa una quindicina di patate medie

  • Marcellagiorgio ha detto:

    @San bernardo:Toccata e fuga – organo maestoso chiesa candele odore di incenso mmh..un timballo ricco elaborato e barocco.
    il Trillo del Diavolo – la vivacità del violino e del peccato..peperoncino e pomodoro, ma anche peperoncino e cioccolato.

  • claudia ha detto:

    Ciao! Vorrei riproporre la ricetta a Natale ma, vista la difficoltà a reperire il salame ungherese,secondo voi potrei sostituirlo con lo speck? Qualcuno ha provato?
    In secondo luogo, magari la domanda risulta stupida, ma quante patate devo mettere? Dalla ricetta non sono riuscita ad evincerlo con chiarezza….
    Grazieeeeeeeee

  • san bernardo ha detto:

    Marcellagiorgio bene per la musica in cucina . Dimmi che piatto abbineresti alla Toccata e fuga di Bach…..o al Trillo del diavolo di Tartini ?

  • san bernardo ha detto:

    Acquaviva se il signore di cui stai parlando è lo stesso che al teatro 7 [ era vestito di blu ed era in compagnia di una signora bionda- se non erro – ] chiacchierava con la Nostra mentre noi si ingrulliva per realizzare le ricette , potremmo fare l’esame …’cintura’ non mi sembra infatti che fosse molto lontano dalla mia circonferenza alla linea di galleggiamento , a giudicare dalle foto , cosa che non succede a Giu….

  • san bernardo ha detto:

    Giu e Fiorentina : le favole iniziavano con …C’era una volta…..Ecco il nostro Eroe potrebbe raccontarti una favola materializzatasi nella piazzetta qualche anno fa….Maestro concertatore , direttore dei giochi , del parco luci , revisore dei testi e delle musiche Giu di Hu . Stazione Radio televisiva in onde particolari…HU con Giu….In una notte particolare , la memoria ai vecchi a volte vacilla , non ricordo la ragione dell’assenza di Sigrid , questa tranquilla pagina si è trasformata in una chat super affollata con voci e suoni di manconelle. Chiedere al Regista .Giù , si era un pochino più giovani…..Bei ricordi !

  • Marcellagiorgio ha detto:

    @Giu: da Allan Bay per far la sorpresa a Sigrid?!? Mi sa proprio che la sorpresa ve la siete fatta a vicenda!
    Incredibile 2 miti lì entrambi vicini a te!!
    Dai su continua a raccontare.. siamo ancora tutti qui.. in attesa.
    @Lorenzo di Pianogrillo: grazie delle spiegazioni, anche se un po’ arcane per me.
    Mi piace la musica e mi piace cucinare..due passioni di cui si può godere in contemporanea e che possono essere anche complementari.
    Un bell’abbinamento no?
    Marcella

  • san bernardo ha detto:

    Davide,stai tranquillo,una delle vittime predilette del moderatore sono io. Essendomelo ritrovato su un commento, dopo mesi che non compariva, gli chiesi se aveva finite le ferie alle Mauritius, ma non mi ha nemmeno risposto..

  • acquaviva ha detto:

    … ad essere precisi Allan Bay ti ha squadrato dall’alto in basso ma anche per il largo…

  • fiorentina ha detto:

    Aspettiamo con ansia le prossime puntate de “I racconti di Giu”. Se non avessi più nulla da raccontare, puoi cominciare a inventare, la cosa potrebbe rivelarsi ancora più irresistibile!

  • Giu ha detto:

    Baci, abbracci, promesse di panna acida e salamelle, e poi via nella notte milanese, per una cena con la nostra amica Laura.
    Questo lo chiamano godersi la vita.

    (continua)

  • lorenzo di Pianogrillo ha detto:

    @MArcellagiorgio:
    :-)
    Arja.
    Aria sulla quarta corda.
    In realtà si tratta del secondo movimento della suite in re maggiore di JS Bach, tanta bella quanto complessa.
    Detto impropriamente Aria sulla quarta corda, vale a dire la quarta corda di violino ovvero la corda di sol. Quella con cui i violinisti s’impiccano.
    Infatti in realtà è in re maggiore portato in do maggiore ed abbassato di un ottava proprio per la corda di sol del violino.
    Ecco perchè è chiamato Aria sulla quarta…
    Sull’organo si prediligono set di registri dolciastri che a me non piacciono per nulla, di gusto ottocentesco. Invece è immenso nelle registrazioni tipicamente barocche.

    E un bel chissenefrega a questo punto me lo merito. Qualcuno mi spari sennò non smetto…
    Che rompicoglioni sto diventando.

  • Giu ha detto:

    E cosi’ tutti e 4 spaparanzati sui divani di casa sua, con nessunissima intenzione di andare via, passiamo 3-4 ore di puro piacere (nostro), a parlare delle cose piu’ disparate, a sentire Allan raccontare di cose che “voi umani non immaginate neppure”, a fare profonde considerazioni sui miei fagioli e sul perche’ uno la prima volta che va da Peck esce con mezzo kg di legumi, e poi a bere delle strepitose bollicine nonmiricordocosa. Il tutto condito dai suoi due gatti, che ogni 3 per 2 cercavano di mettermi l’assedio. Ma io, si sa, sono allergico al loro pelo, e per me l’unico gatto buono e’ un gatto in casseruola. Questo dopo un po’ lo hanno capito anche loro.

  • Giu ha detto:

    Un distinto signore sulla cinquantina apre parzialmente la porta. M’infilo sorridendo, mentre lui mi guarda un po’ stupito, magari ideciso se premere il tasto “police” del sistema di allarme.
    Sigrid infondo al corridoio strabuzza gli occhi e cinguetta: “ma che e’? Ma che ci fai tu qui?”
    Allan mi squadra dall’alto verso il basso piu’ volte, cercando di capire quale pericolo e’ entrato nel suo appartamento (non sospetta il contenuto del sacchetto).
    Poi pero’ si rasserena nel vederci abbracciare come se fossero 6 mesi che non ci vedevamo con la trottolina belga. Allan Bay e’ stato ovviamente ingenuo!

  • Giu ha detto:

    “Ma andiamo davvero da Allan Bay?”
    “Massi’ dai, che ti frega… mica ci offrira’ la cena”
    “Vabbeh ma non e’ che uno va da Allan Bay “cosi'”, di punto in bianco tutti i giorni”
    “Infatti. Ci andiamo oggi. Con mezzo kg di fagioli del purgatorio”

    Avevamo previsto diverse opzioni per l’entrata in scena del “Giu” davanti a Sigrid, e per l’ennesima volta ho dovuto ripetere: “tanto finiremo per improvvisare”.
    E difatti s’improvvisa.
    Xesimo piano del palazzo. Porta. Annalena in copertura laterale. Libro del Cavolo nelle mani.
    Campanello. Passi. Voci. Maniglia. Porta.
    “Buongiorno! E’ qui che oggi dedicano il libro di Sigrid?”

  • Marcellagiorgio ha detto:

    @Lorenzo di Pianogrillo e @ Dario Bressanini: ragazzi che bestia che sono!!
    l’organista era un indizio troppo grande dovevo arrivarci subito, ma io nel profondo della mia ignoranza ero ferma all’aria sulla quarta corda.
    Siete grandi!!
    Marcella

  • Marcellagiorgio ha detto:

    Non c’è niente da dire il connubio Sigrid/Cavoletto con ricette e Giu/animatore del salottino è PERFETTO!!
    Poi alla fine di una giornata di lavoro i raccontini a puntate farciti di amenità varie ed eventuali è quello che ci vuole per rilassarci.
    @Lorenzo di Pianogrillo e @ Dario Bressanini, mi avete incuriosito il giusto con la vostra musica, ora vado a documentarmi e vediamo quamto mi intriga!
    Marcella

  • salamander_75 ha detto:

    @giulianagiu: ciao!!! è stato bello conoscerti

  • acquaviva ha detto:

    @ilaria: se scovi un negozio russo con etichette giuste e vuoi chiedere la loro panna acida… si chiama “smetana”

  • dora ha detto:

    ciao Sigrid volevo ringraziarti per l’incontro di ieri sera a Bologna. Effettivamente eravamo tutti molto intimiditi o forse il palco … come dire … metteva soggezione. Dai commenti letti mi è sembrato che le altre presentazioni siano state più intime, non sò come una serata tra amici piuttosto che una cosa formale in libreria.
    Comunque è stato un piacere conoscerti e spero che farai qualcosa in Romagna (di eventi sul cibo se ne fanno anche se siamo nella provincia profonda) così magari ci si rivede.
    … volevo anche dire…. accidenti oggi la piazza com’è animata!!!!
    un saluto a tutti
    Dora

  • shayma ha detto:

    i dont eat pork, but i think the photos are so beautiful. everything looks so vibrant and delicious.

  • Rene ha detto:

    ciao a tutti ciao Sigrid!
    ma qui é un club privato?! cioé non ci meritiamo un salutino ;-)

  • Giu ha detto:

    @tutti
    Le alternative sono infinite. Certo il piatto diventa diverso, ma non vedo perche’ non si possa provare… il bello della cucina e’ proprio questo, no?

    @cristallina
    Febbre? E perche’? Chi ti ha autorizzato???

    @fiorentina
    Non ci sperare bimba :DDD io da qui non mi schiodo!

    @Ilaria e Davide
    Confermo: EU = Etichetta. Se non c’e’: non comprare assolutamente. Per la merce che importo io, le etichette le appiccico con le mie stesse graziose manine… quindi ne conosco il valore in prima persona.

  • manu e silvia ha detto:

    Ciao! come tutti i piatti nordici…corposo e gustoso!! ricco di sapori e davvero semplice da preparare!!
    una ricetta da tenere a mente!
    un bacione

  • Cristallina ha detto:

    @ Giu: sono a letto con la febbre e il tuo romanzo cavolettiano mi sta pigliando un sacco spero la prossima puntata arrivi presto!

    @panna acida: negli ultimi anni si trova più facilmente. Io la trovo all’Ipercoop.. non sarà come quella ungherese ma non è male!

  • ilaria ha detto:

    Grazie davide, per niente scortese, figurati:)
    Anch’io in effetti,non mi fidavo per niente:)

  • fiorentina ha detto:

    Non c’è nulla da fare: “quelli di Milano” hanno una marcia in più, chissà perché? (Senza nulla togliere a tutte le altre meravigliose persone che passano di qua, eh? non vorrei suscitare assolutamente l’effetto Serena).Sarà forse per Giù? Chissà, forse, visto il successo dei suoi racconti tra questo pubblico, farà un blog anche lui?

  • Davide ha detto:

    Ilaria, non per essere scortese, ma… nella Unione Europea per i prodotti alimentari è OBBLIGATORIA la definizione merceologica e la lista degli ingredienti nella lingua del paese in cui vengono venduti.
    Se non c’è anche solo una etichetta attaccata a mano e scritta a biro, allora è assai probabile che tali prodotti siano importati come dire… per canali alternativi…
    Per dire… io non mi fiderei troppo, poi fai tu

  • clove ha detto:

    cara sigrid non passerai proprio da genova ? : (

  • ilaria ha detto:

    una domanda per Giu: qui vicino all’ufficio ho un alimentari russo (veryvery dirty) con annesso commerciante russo che non parla italiano ma ha lo sguardo moolto storto.
    Ecco, il tipo in questione terrebbe la panna acida russa a lunga conservazione, solo che la confezione e gliè tutta scritta in caratteri cirillici eeeeeehhhh!!!ma secondo lei, io mi debbo fidà?

  • Davide ha detto:

    Niente, ci deve essere una parola che il server non gradisce…

  • Giu ha detto:

    Sigrid non sapeva della mia presenza. Su questo verteva tutta la strategia.
    Se uno deve fare una sorpresa, non e’ che annuncia: “sto’ per venirti a trovare, ma e’ un segreto”.
    Cosi’, dopo vari depistaggi, ecco il momento del sommo cazzeggio.
    Dopo un pranzo “frugale” da Annalena, a base di 2/3 del suo frigo, piu’ alcune aggiunte dell’ultimora rimediate al Super dove abbiamo comprato crucifere sufficienti per tutta la prossima decade, abbiamo puntato sulla Bela Madunina. Ma manco in senso lato: ci siamo proprio andati a vederla.

    Il Duomo di Milano e’ quel posto che non c’entra una beata cippa con tutto cio’ che lo circonda. In piu’ e’ bello, ed eternamente in divenire. Gaudi’ vi si e’ inspirato per la Sagrata Famiglia, per il suo cantiere eterno. Secondo un cartello prensente nella navata centrale, ci lavorano ben 130 persone, ed il restauro e’ ben lontano dall’essere finito. L’esterno e’ stato sgrassato (pare usando prodotti Amway), e devo dire che l’effetto e’ straordinario per quelli come me, che credevano che il colore della pietra fosse il nero duomosuconfezionedelpanettone.
    E invece e’ rosa, dimostrando l’immenso umorismo degli scalpellini dell’epoca:
    “Di che colore la facciamo la chiesa a questi preti?”
    “Facciamola rosa dai!”
    “Si’ che idea geniale!!!”

    Per coniugare nel giusto modo il sacro con il profano, ho chiesto e ottenuro di andare da Peck: la mecca del foodporn milanese. Avete presente il paese dei balocchi? Ecco: moooolto peggio.
    Per fortuna anche i prezzi sono espressi in zecchini d’oro, e quindi non e’ che uno va da Peck senza prima aver chiesto un mutuo. Ci penso e ci ripenso: DEVO comprare qualcosa. Questo no… questo non mi serve… questo costa troppo… i tartufi ce li ho gia’… il gorgonzola puzza troppo… il panettone ha una carta che non mi piace… il pianogrillo particella 34 ce l’ho anch’io… il carre’ di vitello non mi ci sta’ in valigia… TROVATO!!! Mezzo kg di Fagioli del Purgatorio!!!

    Capite il lampo di genio? Uno va da Peck, non riesce a trovare nulla di “particolare”, e alla fine esce con degli snobissimi faciolini bianchi! Tronfio ed orgoglioso, pago i modici 8 eurozecchini del prezzo, e mi avvio verso l’uscita: “ho una busta con scritto sopra Peck. Dio come mi sento strafigo!”
    Per tutto il giorno Annalena e Sigrid si sono scambiate informazioni tipo Satellite-GPS. Posizioni, tiangolazioni, quasi una caccia al tesoro del cavoletto. Alla fine arriva l’ultima notizia: “Sono a casa di Allan Bay, vieni qui?”
    Annalena mi guarda (molto) interrogativa: annuisco con convinzione e le mostro il sacchetto di fagioli.
    Metro, fermata Quellala’, via Pincopallino antadue.

    (continua)

  • io non ho avuto richiesta di moderazione

  • Davide ha detto:

    Ho postato un commento ma il sistema mi ha messo “in attesa di moderazione”.
    Succede solo a me (nel qual caso vorrei capure il perché) o è una novità del blog e succede a tutti?

  • Giulianagiu ha detto:

    @Antonella scusami ma sono un pò stanca dal viaggio e ho scritto un inserto per l’altro non è IO DONNA ma LA REPUBBLICA DELLE DONNE pag 219-222.
    La parte su Rosendal si trova capovolgendo il giornale nella parte casa pag 72-77.

    @Acquaviva qualcuno me lo aveva detto, mi scuso per l’equivoco, anche se ti ho vista lavorare così tanto che i complimenti ci stavano tutti, magari ci scappa un the insieme, ora sono presissima ma spero presto:-P

  • toccoetacchi ha detto:

    E’ vero , anche io la trovo alla metro .
    @fiordisale : alla metro di Genova nel banco frigo sopra alla panna , non al banco/yogurt.

  • Robiciattola ha detto:

    @ Acquaviva
    ehm, in effetti, sorry.
    Mi riferivo alla panna acida di cui parlava Sigrid.
    :)

  • Anastasia ha detto:

    Da brava russa, anche se emigrata da anni in Italia, non faccio a meno della panna acida. Noi la mettiamo un’pò dove riusciamo. Dopo lunghe ricerche e yogurt greco usato per anni, l’ho trovata alla metro. E’ un pò più densa di quella che vendono in Russia, ma il gusto è quello. Se interessa la marca, guardo in frigo. :) E’ in confezioni, tipo bicchierini, di plastica verdi pistacchio.

  • acquaviva ha detto:

    @giulianagiu: veramente lo strudel l’ha fatto tutto Sigrid, io ero occupata a contenere i danni di Giu…
    Ringrazio te per essere riuscita a brancarmi nel marasma, se nonostante tutto vuoi ancora conoscermi meglio… sai dove trovarmi!

    @robiciattola: … io pensavo a quello greco, ma mi sono persa un po’ il filo e non ho capito a chi ponevi la domanda rispetto a che cosa… (si vede che l’età avanza, eh?!)

  • Abaluus ha detto:

    Scusa, non ho scritto in italiano :)

  • Robiciattola ha detto:

    ma lo yoghurt quello bianco?

  • Abaluus ha detto:

    Hai ragione, eravamo un pò freddini..ma sei come sono i bolognesi, prima scrutano a lungo prima di lasciarsi andare.
    comunque mi sei piaciuta davvero Sigrid! preparata, spontanea, mai banale. Brava!
    L’unica cosa, se posso, è che sentir pronunciare ” Internèt” invece di ” Internet” alla lunga è fastidioso :)

  • Sabry ha detto:

    @Sigrid
    @Fiorentini…. Vi ricordate la ricetta delle polpettine che abbiamo degustato a Firenze incontro Sigrid iniseme alle altre cose? Erano quella con l’uvetta che mi pare non ci siano nel libro … avete la ricetta? erano cosi buone chi sa darmi la ricetta?
    Grazie!

  • riccardo ha detto:

    E stasera si provano..ma con ingrdienti aime’ reperiti in Inghilterra…

  • Annina ha detto:

    @Sigrid, grazie per la presentazione di ieri, è stata molto bella! Ti seguo sempre (anche se non commento quasi mai), mi piacciono tantissimo i tuoi reportage e le tue ricette mi hanno dato moltissime soddisfazioni (mi hanno anche salvato diversi pranzi e cene “importanti”, per dirla tutta)!
    Confesso che il mio ragazzo, quando -a inizio serata- hai chiesto se qualcuno aveva qualche domanda, voleva alzarsi in piedi e dire “io sono qui per lamentarmi: per colpa tua ho preso sette chili!!!”! :-)
    Un abbraccio e grazie di nuovo, spero ci siano presto nuove occasioni di incontro!

  • lorenzo di Pianogrillo ha detto:

    @Dario Bressanini.

    Italienische konzert :-)
    Concerto “Alla maniera Italiana”, grande.
    Ottima e splendida idea la tua.
    In tema di “stile italiano”… proprio ieri sera mi è capitato fra le mani lo spartito della meravigliosa “Aria variata alla maniera italiana” , composizione modernissima e di bellezza devastante. (così ho fatto le tre della mattina.)
    Accompagnerebbe benissimo le patate Magiare di Giuseppe.
    :-)

  • san bernardo ha detto:

    104 Risonero….se hai acquistato il libro da Gaia , sei di Firenze : perchè non ti affacci al forum del cavoletto…tra i fiorentini….? Spero di leggerti.

    GIU ogni commento sarebbe ‘riducente’ alle tue esternazioni ! Sensazopnale come sempre . Volevo chiederti – e credo di non essere il solo a porti tale domanda – al salamino ungherese si può sostituire quello …arancione campano ? Grazie. Attendo con gli altri il prosieguo del tuo diario di viaggio.

  • risonero ha detto:

    …e alla fine non ho resistito neppure io e l’ho comprato, da Gaia, una mia amica che è anche tua amica. questo passaggio di mani ha avuto un sapore particolare, come il libro, che ancora una volta mi ha sorpreso.
    Brava Sigrid.

  • barbaraT ha detto:

    antonella
    no, niente rachel weisz,
    modellona con abitino rosso e sandali neri con tacco assurdo in copertina, numero 673 del 28 novembre.
    l’articolo sul libro del cavolo è a pag 219 (che poi non ho capito perché alle ultime quattro righe c’hanno dovuto infilare pure la citazione del libro di cookaround… boh..)

  • Dario Bressanini ha detto:

    @babs: infatti lo hai coniato tu il nomignolo meringoso, ma ha attecchito subito :-)

    @bisconte: non sapevo che anche tu fossi un adoratore del genio di Eisenach :-) Ma vieeeni.
    Gli devi dedicare un olio, magari chiamandolo BWV 140 visto che sei organista. Ma visto che sei PIANOgrillo propenderei per la mia composizione preferita BWV 971

  • laura ha detto:

    Scusate la divagazione…ma ieri sera ho provato a fare le Fritelline quelle che Sigrid aveva fatto con broccolo romanesco, gorgonzola e aceto balsamico (cioè provato, le ho già fatte tre-quattro volte, sono facilissime e gustosissime!)… ecco, ieri sera, non avendo farina, ho messo quella di ceci, senza poi aggiungere gorgonzola nè aceto…bè ecco…secondo me son da provare!

  • antonella ha detto:

    Scusa Giulianagiu, ma a che pagina hai trovato l’articolo del libro? Il numero di IO donna ha come coeprtina Rachel Weisz? Non riesco a trovarlo.
    Grazie
    Antonella (PV)

  • Giulianagiu ha detto:

    Scusate il ritardo causa viaggio a Stoccolma ma ci tenevo tanto a ringraziare e salutare tutti i cavoletti presenti a Varese.

    P.S. sabato mattina durante il viaggio in aereo leggo distrattamente il supplemento IO DONNA e ci trovo proprio un articolo sul libro della cavoletta, e penso che bello l’ho vista ieri, poi più avanti un articolo sul giardino di Rosendal(adesso e bello in primavera estate meraviglioso) a Stoccolma uno dei miei posti preferiti in assoluto, che dire;-)))

    @Sigrid se possibile hai davvero superato le aspettative grazie per la disponibilità e la gentilezza che ci ha fatto sentire davvero accolti :-)))

    @Giu che dire sei davvero una forza, manda le foto!!!!!!!!!…..Avrei dei commenti poco felici sulla Malpensa ma rimandiamo per adesso;-)

    @Barbarababs i miei bambini hanno adorato i tuoi manicaretti grazie mille:-)))

    @salamander, @toccoetacchi, @Evelin che bello sapere come siete fatte, e che siete simpaticissime anche di persona ;-P

    @acquaviva, avrei voluto conoscerti meglio ma grazie per le enormi fatiche affrontate per noi, soprattutto per lo strudel fatto a quattro mani con Sigrid.

    @DarioBressanini che dire se non buon giorno nostro signore delle meringhe, oggi indagheremo sul dentrifricio per gli elefanti ;-)

    Un saluto a tutti Giulianagiu

  • Davide ha detto:

    Hai ragione Roberta (91), avremmo potuto essere un po’ più calorosi ieri sera. Ma eravamo tutti un poco (poco?) intimiditi…
    Però confermo quello che tutti ormai hanno detto: Sigrid è davvero una persona squisita (e mi sembra la parola migliore, visto che è una foodblogger).

  • Ros ha detto:

    @unafinestrasullago: so che c’è un’affiatata comunità di couchsurfing a strasbourg… se non dovessi trovare in albergo magari potrebbe essere una soluzione…

  • Giu ha detto:

    Volare e’ contro natura.
    E’ inutile che si provi a convincermi del contrario.
    E non ho paura, sia chiaro. Riesco persino a far finta di leggere in volo.
    Pero’ ecco, andare a 840km orari a 6200 mt di altezza, non e’ assolutamente cio’ che definirei “naturale”. Il mio corpo lo sente, me lo grida: “guarda che la tua ciccia sale e scende sale e scende”, “guarda che la gravita’ e’ gia’ stata inventata”, “guarda che tutto quello che va su, prima o poi torna giu”.
    Dopo aver fatto 2 km in un tunnel sospeso, dopo aver sbagliato 3 volte il posto a sedere, dopo aver scoperto di avere non solo un posto sopra l’ala, ma pure centrale per non farti vedere di sicuro nulla dal finestrino, ecco che l’ambaradan fa RETROMARCIA! eh???

    Poi pero’ ci ripensa e comincia a rullare in avanti. Dopo 5 minuti mi chiedo se abbia preso il tagliando al casello, perche’ fra poco potrebbe esserci l’uscita per Gallarate. Ma prima che possa fare ancora lo spiritoso, vengo sbattuto indietro sul sedile, mentre le turbine cominciano a bruciare benza grossomodo come la mia macchina quando accellero da 0 a 100 in 4 minuti.
    Poi per un attimo il salto nell’aria, come ai tempi dei giochi della gioventu’, quando mi misero al salto in lungo, perche’ almeno saltare mi riusciva meglio di tutto il resto (dopo aver fatto vani tentativi di alzare il martello, dopo aver tritato i birilli allo slalom, dopo aver scoperto che al salto in alto bisogna passare sopra l’asticella e non sotto, ecco che m’indirizzarono al salto in lungo; per poi passare al portabandiera pero’, visto che arare il campo di sabbia non e’ esattamente cio’ che intendevano per salto in lungo).

    Ed ecco che sei li, a 1-2 metri da terra, e senti che essa ti richiama con urlo perentorio “non penserai mica di poter volare, vero???”
    E invece io volo… come Icaro che…
    eh no Icaro non va bene. No no. Icaro no.
    Volo come… boh… come un piccione verso Pianobrillo! Ecco.

    Per un attimo ripenso al fatto di non aver volato per almeno 10 anni, e mi chiedo: chissa’ cosa e’ cambiato da allora? Chissa’ se la tecnica ha avuto grandi sviluppi? Ma non serviva manco pensarlo, perche’ dal soffitto esce una sfilza di monitor piatti. Wow! Come quelli per il lavaggio del cervello in una delle puntate di X-Files. E infatti di quello si tratta: “in caso di emergenza fate cosi’ e cosa’, seguite le signorine in tailleur, mantenete la calma”
    La calma? Ma se stiamo precipitando posso almeno, che so, “preoccuparmi”? Lo faccio gratis, giuro.
    E il cielo e’ sempre piu’ blu.

    Malpensa mi accoglie in una nebbia che manco la katana di Hattori Hanzo riuscirebbe a tagliare.
    Beh si’, la tecnica ha fatto decisamente passi enormi: ormai sti’ botolotti volano anche nella nebbia e al buio.

    Malpensa. Un nome che non inspira fiducia. Uno dice Linate, o Ciampino, e sai che sono 2 posti cosi’. Ma MAL-PENSA… E poi si meravigliano se anche i nordisti ci sono poco affezionati. Potevano chiamarlo, che so: Bengodi, o Buonanotte, ma Malpensa no dai.
    Ci pensate? “Benvenuti all’aeroporto di Bengodi. Il capitano vi augura buona permanenza”.
    E poi Malpensa2000 che ricorda piuttosto un film di Villaggio.
    Il tutto nella sua forma di cattedrale nel deserto. Enormeeee! Vuotaaaa!

    C’e’ Annalena ad attendermi, e mi raggiunge sgomitando tra un Mr. Kakamoto e un Dr. Kartofen, d’improbabili cartelli tenuti da improbabilissimi autisti con occhiali da sole di notte e con la nebbia, che manco i Village People.
    Lei si districa come un capitone che ha appena scoperto di essere stato graziato per la cena di Natale napoletana. Sgusciamo nella notte umida e appiccicosa.
    E alla prima rotonda, ovviamente, ci fermano i Carabinieri.
    “Le cose” dice lei “non succedono mai per caso”.

    (continua)

  • Sigrid ha detto:

    Ecco, una si assenta mezza giornata e cosa trova al ritorno? :-) Giu che s’è impadronito della piazzetta :-))) Annuncio ufficiale: abbiamo appena finito l’ultima presentazione del primo di natale, a Bologna, ed è stato davvero molto carino (a parte che stavolta avevamo un palchetto e dei microfoni e che mi sono trascinata Stefano Bonilli a chiacchierare con me li sopra :-). Quindi Grazie a lui e Grazie a tutte/tutti di essere venuti, non avrei potuto immaginare migliore ultima presentazione dell’anno!!!! :-)) E ora… Nannnaaaaa :-)))

  • Giu ha detto:

    @monica vannucchi
    Di’ a tua sorella di provare dal Minidiszkont all’angolo tra Raday e Kinizsi, e di chiedere “TEJFÖL”.
    Lo trova comunque al banco frigo. Dille di prendere quella che costa di piu’ (parliamo di qualche decino di differenza), e comunque MAI quella delle multinazionali. Se hai modo, fattene portare diverse marche, cosi’ vedi le differenze. Se ha problemi, dille di scrivermi direttamente, e vediamo come risolvere.

    @unafinestrasullago
    Di cio’ non dubito :))))

    @rene
    Panna acida ungherese 20% di grassi max :)))
    Poi c’e’ anche quella light, ma e’ come giocare a tennis da soli davanti ad un muro: non c’e’ gusto.

    @babuska
    Guarda, le zuppe tutte, pure io. Ma ti diro’ di piu: I CAVOLETTI!!!
    Te li fai al vapore, li ripassi nel burro, e poi PANNNAAAAAAAAA!!!
    Penso di non poterli nemmeno concepire in altra maniera ormai…

    @bisconte
    Qui piovegovernoladro…

  • Giu ha detto:

    @tutti
    Per il “Cazzaro Tour 2010” mi organizzo e vi faccio sapere. Promesso.

    @panna acida
    Dunque… Intanto devo dire che per anni non sono riuscito ad usarla, perche’ mi piaceva poco, mentre adesso ammetto senza vergogna, che sostituisce perfettamente qualunque tipo di panna anche nella mia cucina italiana.
    In Italia non l’ho mai vista, mentre penso che la richiesta ci sia.
    Appena scopro una marca reperibile, vi faccio sapere.

    @salamino ungherese
    Potete provare a sostituirlo eventualmente con del chorizo o comunque un salame piuttosto morbido. Se trovate un salame affumicato, quello e’ davvero il massimo.
    La pancetta ha il difetto di essere molto piu’ grassa.
    Per i meno schizzinosi, mia madre, quando non aveva sottomano il sommo salamello, ci metteva un volgarissimo wurstel. Magari potete provare con qualche “modello” di qualita’ tedesca, oppure con della comunissima salsiccia.
    La goccia d’olio di cui parla Sigrid, in realta’ e’ almeno 1 cucchiao a vasetto. E’ una mia contaminazione, perche’ mi rifiuto di cucinare qualcosa che non ne contenga (un piatto senza olio d’oliva e’ sicuramente sospetto!). Diciamo che contribuisce al sapore.

    @davide
    Devo deluderti, il salame in questione era davvero poco piccante. Mentre il secondo, quello grosso… beh… ERA SPETTACOLARE!!!
    Ora finalmente so dove procurarmelo, quindi penso che quando ci vedremo a futuri eventi, provvedero’ a portarne una modica quantita’.

    @laranapensatrice
    Vuoi la mano destra o la sinistra?

    @elisakitty’s Kitchen
    E’ solo questione di soldi. Il mio agente ufficiale per la tua zona e’ barbaraT

    @Gloria
    Il salame e’ fatto col porco.
    Io sono l’ingrediente segreto.
    Per la proprieta’ transitiva…
    hm… hm? hm!!!

    @simonapinto
    No no tanto Sigrid e’ in viaggio e non mi controlla nessuno. In questi casi faccio il porco comodo mio. Chi legge il cavoletto da un po’, lo sa bene :DDDD
    Mo’ finisco questo comment e mi rimetto a scrivere.

    @kiaraegiulia
    Giu usa solo il telefono degli altri. Un po’ come quelli che fumano a scrocco o chiedono le 100 lire sul Corso.
    Ma se volete una sua mail con dedica, basta scrivere a io@giuseppe.hu

    @laroby
    Ecco, il profumo in effetti e’ pazzesco.
    Ah… a proposito di teglie: forse non ci avete fatto caso, ma sono partito con una teglia grande in alluminio, per scoprire al primo strato, che le patate non sarebbero bastate. Quindi si e’ passati alla pirofila.
    E sempre per la cronaca: notare bene il coltello giapponese in superceramica di acquaviva. Una roba davvero incredibile.

    @spighetta
    Giu e’ sempre all inclusive. Come i viaggi Alitalia: tutto grasso che cola.

    @Ginevra
    Ho una cugina che si chiama Ginevra.

    @eleonpale
    “Il libro del Cavolo”. Pagina 180.

    @patricia.b
    No figurati. Basta che sia bello grasso.

    @toccoetacchi
    Tu puoi pubblicare cio’ che vuoi. Tanto ormai siamo ben oltre il limite da parecchio tempo :DDDD

    @fiordisale
    Qui mi hanno confermato che sono sputato identico al salumiere dietro l’angolo. Almeno so di avere un futuro…

    @natalie
    Paprikas csirkevel, hortobagy palacsintaval es csaszar morzsaval, a rakott krumpli az egyik kedvenc etelem… nincs mese.

    @Dario Bressanini
    Signore e signori: la meringa piu’ famosa del mondo.
    Un uomo una garanzia.
    Ci pensate? Una delle menti piu’ brillanti del mondo in fisica quantistica, indovinate per cosa e’ diventata famosa? Per LA MERINGA!!! Certo, anche Einstein brevetto’ un bel po’ di cose, ma almeno la relativita’ e’ una cosa talmente incomprensibile, che giustifica la sua fama. Ma Dario? Cosa dovra’ inventarsi per il Nobel? che sia la meringa il suo futuro? Al limite un IGNobel… :DDDD
    Comunque si’, secondo me eravamo tutti usciti da qualche storiella di mezzo secolo fa. E a me ha fatto molto piacere.

    @Aniko
    Ma che ti frega scusa? Pubblicala lo stesso :)))

    @ominosalato
    FINALMENTE!!! Mo’ ormai ci manca solo che c’incontriamo pure noi due, non trovi?

  • lorenzo di Pianogrillo ha detto:

    Perfetta, Babs, perfetta.
    Ogni nota a cavallo, senza accidenti, vento nel somiere,flauto da 8′, subbasso 16′, bordone a costruire…
    Neanche Bach avrebbe fatto meglio.
    :-)

  • Roberta ha detto:

    @ Sigrid: sono tornata dalla presentazione del libro qui a Bologna e ho ancora un “tot di adrenalina in corpo”, vedi sono tanto contenta (è dire poco) di averti parlato e che mi hai lasciato la tua dedica, ma avrei voluto che non so, al tuo arrivo ci fosse stato un coro gospel, che so, un evviva Sigrid, bè invece eravamo tutti un pò timidi desiderosi di parlare da soli con te… ricreando quell’intimità che forse ognuno di noi ha creato virtualmente con te! E poi quante cose avrei voluto dirti.. di come un giorno che ero giù di morale poi ho letto la ricetta degli scones e mi son venuti e mi è tornato il sorriso! Grazie Sigrid

  • @marcella: grazie mille per il sito. Quando ho visto l’elenco “ou trouver a strasbourg” ho perso conoscenza! Trovato per la notte di venerdì…per ora.
    @giu: ci sono anche gli intolleranti buoni e belli.

  • dada ha detto:

    Si’, da quando le ho viste le voglio fare. Pero’ ecco se non c’è Giu secondo me non vengono come dovrebbero…
    Giusto una curiosità, per fare quella foto dall’alto, sei salita su una scala?
    @ BarbaraT: d’accordissimo sul colore (del linguaggio)
    @ Giu ;-))

  • babs ha detto:

    lorenzo…. giù non si arrabbia mai :-) da vero gentlemen risponde con eleganza :-DDDDD

  • babs ha detto:

    eheheheheheheheheheheh che bello, era un pò che mancava una “rissa” in piazzetta! e brava serena che ci ha rasserenati tutti!

    momento, @dario ma come???? l’uomo meringa! cioè, credvo di averlo battezzato io così!!!!! uffa….. invece ti chiamano tutti omino meringa?
    ah…. disdetta….
    ma almeno lo sapete che oltre essere uomo meringa è simpatico, affascinante (non vado oltre.. :-)) e abita vicino a casa mia!!!!!

    fi-lonzino! n’altro bel giovine di una gentilezza estrema

    giu…. no comment, per un pelo non lo mando dritto in russia senza passare da casa! :-)))))
    poi ho capito che era lui!

    lorenzo pianogrillo eh… non ce l’abbiamo fata a fare due chiacchiere, lui preso dal suo olio e io dal mio pane, ma l’accoppiata pane/olio non era perfetta???? :-)

    panna acida, confermo quella dell’esselunga, mooolto buona, very french!

    sigrid!!! ma sei a bologna!!!!!!! che donna, che donna!

  • lorenzo di Pianogrillo ha detto:

    Si, distinti saluti, Giu.
    …Serenata?
    Non so da voi a Buda ma a Pianogrillo è luna piena.
    Ho appena terminato un tentativo sul corale dalla cantata BWV 147
    Jesus bleibet meine Freude…
    …Se solo avessi un’ancietta da legare a quel canto…
    Preparativi per le solite cose di Natale.
    Le solite.
    Solite.
    Cose.
    Trova una rima.

    Ti ha fatto arrabiare?
    :-)

  • Giu ha detto:

    @serenata

    Spett.le Serena

    C’e’ chi e’ intollerante al glutine, chi al lattosio, chi alla suocera e chi al capo del governo.
    E poi c’e’ chi e’ intollerante al cavoletto. Capita. Siamo mica tutti uguali vero…

    Ma ci sono alternative ovviamente, come la valeriana o meglio ancora la cicuta.
    Badi pero’ che sono solo paliativi.

    Una sana astensione invece, migliora la digestione, e soprattutto la qualita’ dell’evaquazione, specie se Le capitera’ nuovamente di doverla fare in pubblico.

    Ci provi, davvero. Glielo consiglia uno che e’ intollerante all’ignoranza. Me ne tengo lontano da tempo, e mi sento benissimo.

    Distinti Saluti

    Giu

  • Babuska ha detto:

    Ma son solo io a schiaffare la panna acida in tutte le zuppette? Per esempio è libidinosa sulla crema di zucca, arancia e noci. Ciao!

  • Rene ha detto:

    Ciao!
    buonissima ricetta il salame poi wow!
    anche in germania viene usato tanttissimo la Sauresahne!buonissima e anche meno caloretica (il 10% di grassi) della panna classica che ne ha il 32% di grassi.cmq la Sauresahne lo trovata da Pam e a volte anche da coop.

    tanti saluti Sigrid come vedo hai tanto successo
    non mi aspettavo altro :-)
    Bye

    René

  • Marcellagiorgio ha detto:

    All’Esselunga trovo dei vasetti di creme fraiche de Normandie, panna biologica leggermente acidula (contiene fermenti lattici tipo yogurt), penso che in mancanza di quella originale possa essere una buona sostituta.
    Che ne dite?
    Marcella

  • Marcellagiorgio ha detto:

    @unafinestrasullago: Amo l’Alsazia e Strasburgo, vedrai che splendide decorazioni alle finestre e quanto sono belli i mercatini!!
    Qui puoi trovare una buona guida ai ristoranti ed altri consigli per ghiottoni:
    http://beaualalouche.canalblog.com/
    Per l’albergo prova il sito della Accor hotel, li ce ne sono molti e da tutti i prezzi, puoi anche piazzarti in periferia i mezzi pubblici sono ottimi.
    Certo che adesso, con i mercatini..
    Marcella

  • monica vannucchi ha detto:

    Grazie BarbaraT, con il salmone e il caviale, giusto, in realtà avrei dovuto saperlo, ma non so più in quale angolo della memoria si è cacciato tutto ciò! ancora mille grazie, e, sia detto inter nos (il latinorum, ah ah, altro che il romanesco!) anche a me l’atmosfera di questo blog piace moltissimo proprio per come è, e spero che non cambi! Anche la serata romana aveva lo stesso mix di semplicità e buon gusto; ho conosciuto gente simpatica e alla mano, scambiato informazioni sui ristoranti e sul cibo e bevuto birra squisita. Il libro poi, è veramente speciale! Certo magari lì qualche refuso c’è, ma che importa in fondo! monica

  • barbaraT ha detto:

    monica vannucchi

    la panna acida sta di-vi-na-men-te con il salmone affumicato (esempio: blinis di grano saraceno, un ciuffetto di panna acida, una fettina di salmone e uno stelo di erba cipollina… et voilà! ‘na chiccheria), se poi ti piace, va bene pure col caviale (a me non piace) e poi sta benissimo sulle patate in qualsiasi modo, da quelle semplicemente lesse condite con cipollotto fresco, al rosti, alle jacked potatoes..

    (non me ne voglia la nostra serena per questo fastidiosissimo ed assolutamente non divertente mix italiano-romano, ma che ve lo dico affà -ooohps… di nuovo- ormai sono una ex milanese che vive a roma da trooooooppo tempo per sfuggire del tutto qualche contaminazione!)

    e poi, scusate, ma a me il dialetto “cavolettese” mi fa proprio divertire, è uno dei colori di questo blog che me lo fa preferire a tanti altri sicuramente interessanti, ma un po’ troppo perfettini che francamente dopo un po’… che barba.. qui, invece, c’è tutta un’altra atmosfera.. moolto più rilassata forse anche per queste sue piccole imperfezioni linguistiche, insomma magari non avrò cucinato tutte le sue ricette, ma non mi sono mai persa un post solo per il piacere di leggerlo (e guardare con un filo di bava le sue incredibili foto)

  • Dario Bressanini ha detto:

    Ominosalato: e pensa che il bisconte di pianobrillo :-) a Varese mi ha pure “cazziato” perchè parlo male dei sali :-) (che comunque NON vanno nelle meringhe, ehehehe)

    Uomo meringa

  • monica vannucchi ha detto:

    Dunque, vorrei sapere se nel supermercato sotto casa di mia sorella a budapest, in Radaj utca, c’è la panna acida e come si chiama esattamente in magiaro:; l’ultima volta che sono stata lì, cercavo di comprare una banale candeggina e ho passato il pomeriggio a svitare tappi e annusare flaconi, sotto lo sguardo perplesso dei commessi. non vorrei essere costretta a fare altrettanto con la panna… anche se certo è meglio annusare panne che varecchine! Anche qualche suggerimento sulle marche dei salami non guasterebbe; forse ci può soccorrere Giù senza disturbare Sigrid. e poi , ultimissima cosa, che altro ci faccio (oltre alle patate) con la panna acida quando finalmente sono riuscita a comprarla? monica

  • acquaviva ha detto:

    @ominosalto: ma scusa.. tu che te ne stavi a fare tutto solo in disparte mentre prendeva vita una tavola rotonda del genere?!

  • Ominosalato ha detto:

    omino di qua omino di la pappabillo…raga, solo l’omino salato è l’originale omino di questo blog. La brand è registrata (e ora mi registro pure pappabillo.com)

  • @Giu
    Csak most olvastam el a vàlaszodat a tegnapi
    megjegyzèsemre!
    Nagyon jò humorèrzèked van , szòrakoztatò olvasni
    a tortèneteidet!
    Che dire , sono contenta di avervi trovati,conosciuti , anche se solo via Web!..Da qui non mi schiodo piùùùùù :-)
    Intanto aspetto con trepidazione che mi arrivi il libro !
    Szia!

  • Ely ha detto:

    Che peccato non sarò da Eataly stasera….sarà per il prossimo libro!:))
    In effetti non sono mai stata a mangiare all’osteria bottega, ma è proprio nel cuore della città e se si ha la possibilità di gironzolare un po a piedi si possono vedere parti suggestive della città e credo si possano trarre ottimi spunti fotografici;)

    Buona serata a tutti i partecipanti.

    Ps: @sigrid:mi è piaciuto veramente molto il libro….l’ho letto tutto d’un fiato….e che fame che avevo dopo…:D

  • CHE NOSTALGIA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
    IL RAKOTT KRUMPLI !!!

    Chissà perchè ero convinta che Giu fosse una donna…

    Però mi avete ‘bruciato’ una ricetta…:-(
    Va beh, diciamo che posso trovare altre leccornie ungheresi da postare..
    Complimenti, complimenti come sempre! EVVIVA LA CUCINA UNGHERESE!!!

  • gialla ha detto:

    Uhhhhh anche io avei voluto in valigia e dentro il mio pancino quella panna acida e soprattutto quei salamiiiiiiiiiiiii!!!>_<

    A presto
    Gialla

  • Grazie mille Davide! Mi spiace non aver commentato la ricetta ed essermi intrufolata così nel post, purtroppo sono una nuova “intollerante” latte e frumento (sì quelli che vengono mandati aff… dai re e dalle regine delle cucine..).
    Chiedo gentilmente aiuto per Strasburgo, ho già biglietti del tgv ma non troviamo un “buco” libero per dormire! Help Help cavoletti!

  • salamander_75 ha detto:

    W l’uomo meringa!!!!

  • Filippo ha detto:

    @Acquaviva…già già l’omino-filonzino, caspita quanti personaggi!!!

    @lorenzo..pappabillo..che tenera..ho appena scoperto che sei nato a Legnano!

    @Dario..almeno uno associa subito al personaggio la persona..esmpio..meringa.?? = dario :-P

  • salamander_75 ha detto:

    signora serena, se avesse avuto il piacere di incontrare personalmente sigrid avrebbe notato quanto è simpatica la sua parlata semi-francese con accento (per forza) un po’ romano….sa com’è, vivendo a roma, volente o nolente un po’ l’accento lo si acquisisce.
    inoltre avrebbe anche potuto notare che non è finta in nulla, ma semplicemente una bella ed autentica persona, molto semplice, umile ed estremamente cordiale con tutti.
    le auguro una buona serata….e se può non esordisca più con questo linguaggio scurrile. un “che rottura di palle” mal si sposa con un nome angelico e pacato come il suo: serena. appunto. stia serena

  • Sigrid ha detto:

    @serena: consiglierei un paio di maalox e la pacata ricerca di un luogo più idoneo ai suoi gusti veraci. Saluti.

  • LaRobi ha detto:

    A Serè, mmò basta eh!! Te ne poi sempre annà su un artro blog, se questo nun te piace!!! E’ un consiglio dato con il cuore, da una padovana doc ;)

  • Serena ha detto:

    Signora Valentina,la serenità non la perdo, vorrei solo che si capisca che dopo un po’ non si é più spiritosi. Tutto qui.

  • paoletta ha detto:

    @Abaluus: partendo dal presupposto che esistono tanti livelli di intolleranza (perciò quanto dico può non valere per te) io dopo un po’ di anni di tentativi vari riesco a mangiare lo yogurt ed il grana…chi la dura la vince…da quando l’ho scoperto è tutto un po’ più facile :-)))!

  • valentin@ ha detto:

    Signora Serena, mi spiace tanto che il linguaggio inadeguato di questo blog le faccia perdere la serenità.
    Per evitarle ulteriori ulcere la inviterei d’ora in poi a frequentare solo blog certificati dall’accademia della crusca.
    Sul serio, per il suo bene.

  • Serena ha detto:

    Che rottura di palle con questo modo strampalto di parlare da finta romana, finta tutto. Le spiacerebbe, se non conosce bene l’italiano, di evitare almeno il romanesco? Grazie. Serena (una che non ne può più di vedere scritto tanta scemenza)

  • @Davide: temevo di sbagliarmi clamorosamente :-) e così è stato! Quindi è dietro P.zza Maggiore. In ogni caso next time sicuro vado li :-)

  • clarita ha detto:

    slurp… questa la provo di sicuro… spero di trovare la panna acida :)

  • Davide ha detto:

    @Enrico, mi sa che sbagli clamorosamente…
    L’osteria si trova in vicolo ranocchi, collega via orefici e via pescherie vecchie, di fronte ha da sempre un negozio di formaggi e uno dei primi ristoranti cinesi di bologna.
    Caratteristica dell’osteria del sole è che non si mangia nulla: ti servono solo vino (niente birra! non chiederla nemmeno se no si offendono!!!); se vuoi però puoi portarti da mangiare da fuori un panino, un cartoccio di salumi, dei salatini, quello che ti pare. Prendi il vino, ti siedi, apri le tue mercanzie e mangi quello che ti sei portato.

  • Sigrid ha detto:

    @bolognesi: essendo che sono in viaggio con il mio manager (si fa per diiiireeee) che guarda caso e anche bolognese mi e già stato comunicato che si cena all’osteria bottega :-))

    @pappabillo: stupendo!! :-)

  • acquaviva ha detto:

    @fiordisale: la prescinseua è più soda… ed anche più “acida”, in un certo senso. La panna acida in questione ha una consistenza di mezzo tra lo yogurt greco e la panna montata e nel sapore un’acidità leggermente inferiore a quella dello yogurt greco. Farò presto un esperimento della ricetta di Sigrid yogurt + panna + limone, magari montando la panna, come è stato giustamente suggerito, fino a che ho in casa un rimasuglio della panna ungherese originale a fare da paragone.

    @abaluus: si potrebbe provare con il silken tofu… quasi quasi lo faccio!

    @filippo: nell’elenco hai dimenticato l’uomo-filonzino!

  • @Davide (1): ma l’osteria si trova di fronte all’ex nutelleria o sbaglio clamorosamente? in quella via c’è comunque qualche posto buono dove mangiare.
    ciao

    Enrico

  • Abaluus ha detto:

    Mi chiedo se esista una variante della panna acida per noi intollerranti al latte…o se sia fattibile con panna di soia e yogurt di soia. Sarebbe un peccato non poter cucinare questo piatto!

  • lorenzo di Pianobrillo ha detto:

    @Filippo.
    Grazie, piacere mio.
    Lorenzo, Bisconte di Pianobrillo.
    :-)

    Mia figlia Cecilia Romana (due anni e un sigaro) ora mi chiama Pappabillo…

  • barbaraT ha detto:

    dario-meringa-man
    e non è un caso che giu sia cresciuto a pane e marcovaldo!

  • barbaraT ha detto:

    io la panna acida l’ho trovata quasi sempre al supermercato panorama (quello di ostia, per chi fosse dei paraggi) nel banco frigo accando alla panna normale. c’era solo di una marca (mi pare, vado a memoria contando sui pochi neuroni ancora funzionanti) “meggle” (è la stessa marca che fa anche il burro) ed è in un vasetto tipo quello dello yogurt ma un po’ più grande e in confezione individuale

    forse donatella ci saprà dire se si trova anche alla lidl? could be, visto che lì hanno molti prodotti tedeschi

  • Dario Bressanini ha detto:

    Filippo: “Il magnate russo, l’omino meringa, il bisconte, Il cavoletto” sembrano personaggi usciti dai racconti di Italo Calvino :-)

  • Davide ha detto:

    @fiordisale: non come sapore, come dice infatti Natalie. La consistenza è un po’ più liquida (è pur sempre panna).
    Comunque: prova a farla seguendo le indicazioni di Sigrid, è l’unico modo per capire.
    È ottima su tutte le carni speziate!

  • Filippo ha detto:

    Volevo ringraziare pubblicamente, anche se a distanza di qualche giorno, Annalena in primis e tutti coloro che hanno partecipato alla presentazione cavolettiana di Varese.
    Felicissimo di aver incontrato persone meravigliose..
    Il magnate russo, l’omino meringa, il bisconte, Il cavoletto ecc. ecc…
    F.

  • Natalie ha detto:

    Sigrid, non pui imagginare la mia sorpresa oggi con sta ricetta. Vedendola, ho dovuto chiamare subito la mia mamma e mio fidanzato dire che sul TUO SITO c’e rakott krumpli (nome ungherese di Giu). Che carina sorpresa x la tua ungherese entusiata! Grazie.

    fiordisale – panna acida si chiama tejfol e il suo sapore purtroppo non assomiglia ai yoghurt cremosi. E una cosa che usiamo anche per pollo alla paprika. Vivendo in Italia era una delle pocche cose che mi mancava e non potevo mai trovare neinte con cui potevo sostituirlo.

  • fiordisale ha detto:

    grazie Davide, quindi posso immaginare la panna acida come se fosse uno di quegli yogurt cremosi? (lo so, sono domande sceme, ma non l’ho mai assaggiata!)

  • stella ha detto:

    a casa mia si faceva una cosa simile, ma con la pancetta al posto del salame e, in più, parmigiano a go-go!

  • Davide ha detto:

    @Fiordisale: se ricordo bene la prescinseua (assaggiata qualche anno fa), direi di no: la prescinseua è più «formaggiosa» (se non sbaglio è una cagliata), la panna acida molto meno

  • fiordisale ha detto:

    @Giu con quel grembiule sei irresistibile, mi sto ancora scompisciando per il tuo commento di ieri, a cui non ho potuto replicare (sorry)sei proprio mitico

  • fiordisale ha detto:

    la panna acida è simile alla prescinseua? Qualcuno le ha provate entrambe? No giusto per capire, qua non mi pare di aver mai visto panne acidose ma prescinseua ce n’è da vendere :-)

  • toccoetacchi ha detto:

    Veramente non so se sono più gustose le patate o
    l’ accento russo-ungherese di Giù . E’ proprio una bella lotta !
    Giù , posso pubblicare la foto di quando ti commuovi davanti al regalino di una tua fans ?
    Mi prenoto pure io per il Giù/tour .
    ciaooooooo :-)

  • patricia.b ha detto:

    Santo cielo!!! quanto mi piacciono le patate fatte così!!!
    @Giu, io pero al posto del salamino metterei lo speck….non ti fa arrabbiare la cosa vero??? mmmmhhhh quasi quasi vado a vedere se ho le patate…
    @SIGRID: TI SONO PIACIUTI LOS ALFAJOREEEESSSSS??????

  • eleonpale ha detto:

    …ma com’è quel pollo alla paprika che ci hai mangiato insieme tu la prima volta? trovo la ricetta da qualche parte? :P

  • Giu ha detto:

    ODDIO LE LACRIMEEEEE!!!
    Vi prego bata! Ho i dolori addominali! :DDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDD

    Ma dite la verita’: con i salami in mano non sembro il salumiere sotto casa??? :DDDD

    (Finisco un lavoro e poi rispondo a tutti, promesso).

  • miki ha detto:

    eh si! ci vuole proprio l’osteria del sole!!
    ci si vede stasera!! :)

  • Davide ha detto:

    @unafinestrasullago: a Strasburgo non puoi perderti La Ancienne Douane

    http://www.anciennedouane.fr/

    Se ti piace la choucroute, l’ancienne douane è il massimo. Noi ordinammo la «choucroute fabuleuse», con tanto di crostini di boudin, ma vedo dal sito che non è più nella lista… ma sono certo che tutte le choucroute che hanno in lista sono ottime (PS non farti mancare l’aggiunta di eau de vie de bière, la mettono fiammeggiante sulla choucroute)

  • Ginevra ha detto:

    oddio oddio ho smesso di mangiare la carne e i salumi che tragedia, queste patate stanno minando seriamente la mia decisione.
    Se Giu viene in tour finisce che oltre a traviare me, travia anche il Marito vegetariano da ormai 15 anni :-)

  • Saruk ha detto:

    Queste patate ungheresi sono semplicemente spettacolari!
    Certo che senza panna acida e senza il salame ungherese quello vero dubito che la riuscita sia la stessa, ma forse questi due ingredienti sono anche reperibili, invece Giu lo vedo difficile da sostituire quindi voto anch’io per un “Giu tour” in Italia!!!!!!

  • Ciao Sigrid, ho clamorosamente mancato tutte le presentazioni finora, non ci resta che giocare in casa, Lugano, ma il mio show room è troppo piccolo! Se ci sono interessati io mi attivo, sempre che tu voglia “espatriare”….
    Chiedo un favore, qualcuno conosce posticini carini per dormire e gnam gnam glu glu a Strasbourg? Porto la mia figlioletta a respirare un po’ di aria magica franscese….Baci Gabri

  • laroby ha detto:

    l’alternativa al salame ungherese (per chi non ha il pusher giusto!)?

  • spighetta ha detto:

    Giù è compreso nel prezzo di salami, panna acida e patate tutto made in import?
    :D

  • laroby ha detto:

    mmmmmmmmmm….sento il profumo della teglia appena sfornata!

  • fulvia ha detto:

    …alla facciaccia della linea e quindi del chissenefrega….ottimo direi!!!Panna cida a Roma? Castroni?

  • Laurel ha detto:

    Io riesco a trovare panna acida al Superpolo a Milano (la uso spesso per ricette americane). Altrimenti faccio anche io una sostituzione a base di panna, yogurt e limone, ma montando prima la panna- cosi’ viene un pochino meno liquido.

  • Luce ha detto:

    Tra le tante ricette proposte nel tuo fantastico libro non è quella che preferico! Nello stesso genere LA TARTIFLETTE (che dovresti proporre alle tue Cavolette) è più goduriosa! Provate gente, provate!
    Bonne journée …

  • pappareale ha detto:

    questa sera ci sarò anch’io, spero di conoscere un po di voi :-)
    Au revoir
    antonella

  • Kiara&giulia ha detto:

    Numero di telefono di Giu, pls… :-)

  • Elvira ha detto:

    tra carenza cronica di crème fraiche e panna acida, mi sono dovuta adattare alla produzione casalinga (all’auchan poi ho trovato una cosa definita come creme fraiche che pero’ era tradotta in panna acida, mah :) gia’ da un po’, si, ci si puo’ accontentare :)

    Il problema e’ la quintalata di salamino ungherese (se si sorvola sulle patate belghe, magari metto le mie vicino a quel mattoncino di cioccolata belghissima che e’ in dispensa, magari familiarizzano :D)

  • kitchenqb ha detto:

    L’insieme patate salamino mi entusiasma da morire! Intanto mi segno la ricetta della panna acida che da tempo cercavo, e devo dire che questa mi sembra davvero ottima. Un bacio a presto cara.

  • simonaapinto ha detto:

    non vorrei che Giu si distraesse dal continuare la soap opera cavolettiana….
    intanto contatto il pusher di salame ungherese e mi porto avanti…nell’attesa

  • Gloria ha detto:

    Giu è l’ingrediente segreto… Io mi associo al comitato pro Giu in tour!

  • mimma ha detto:

    grazie davide, non credo che alle 21 potrò esserci… peccato
    mimma

  • Silvietta ha detto:

    gnam gnam…

  • Hanno un aspetto invitantissimo! Come si fa ad affittare un Giu? AHAHAH! Mangiai dei salamini in ungherei, sai cosa ho trovato? Che sappiano un pochino tutti di wurstel.
    Buona giornata cara!

  • Davide ha detto:

    @acquaviva: hai ragione, in effetti tendo sempre a pensare al classico (ignobile) salame da pizzeria (ma sulla pizza, si sa, a partire dalla sedicente «mozzarella» che ci mettono sopra, di ignobile c’è parecchio), che non ha paprika ma peperoncino a iosa.
    (il salame in foto però ha l’aria parecchio arrabbiata :-)))))

  • laranapensatrice ha detto:

    giu, posso chiedere la tua mano? mi sono innamorata di budapest a ottobre

  • acquaviva ha detto:

    @davide: i salami alla paprika (spezia che deriva dai peperoni) non sono necessariamente piccanti…

  • valentin@ ha detto:

    che bomba!!!!
    il salame ungherese (anzi: i salami ungheresi) sono una cosa spaziale, ecco è una di quelle cose di cui ti rimane l’aroma in bocca anche nel ricordo!
    giuro che preparerò queste patate appena entrerò in possesso di uno di questi salami!!! :))))

  • Davide ha detto:

    Mimma, i cartelli affissi all’Ambasciatori parlano delle ore 21,00, sono un po’ pasticcioni ma ieri me l’hanno confermato a voce.
    L’incontro è a piano terra (dove fanno di solito gli incontri con gli autori, nella parte posteriore dove ci sono le vetrate su via Pescherie Vecchie), non so se per l’«aperitivo» (di sera tardi? non è meglio una tisana?:-))) ci si sposta…

  • Sabry ha detto:

    Ciao, che buono deve essere… l’avevo notato sul libro e sarà nella lista delle cose da provare dal libro!!!!

    Ieri ho fatto i muffin ai lamponi … deliziosi!!! Avevo cercato la ricetta anche qui su cavoletto ma non mi sembra che ci sia perciò ho preso quella dello “scief scientifico” senza metterci il cioccobianco!

  • Benny ha detto:

    Ecco, poi magari, rileggendo… “un ingrediente” potevo anche scriverlo senza apostrofo, così per non dar l’impressione di essere sgrammaticata al 100% :)

  • Benny ha detto:

    Senza Giu siamo tutti privi di un’ingrediente essenziale, quindi propongo che Giu si rechi in pellegrinaggio da ciascun lettore/lettrice del tuo blog per insegnare dal vivo la ricetta :D

    Detto ciò, io povera vegetariana sono esclusa da questo piatto super invitante che sembra buonissimo…. :(

  • mimma ha detto:

    dai retta a davide del commento n.1 il osto merita davvero!!! spero di esserci stasera, non ho capito a che ora inizia….qualcuno me lo dice per favore?
    salame patate panna acida e uova, un capolavoro di leggerezza!!! se il giu tour passa dal suo paese natale io ci sarò!!!!
    mimma

  • evelyne ha detto:

    eh ma senza Giu come si fa….. manca l’ingrediente principale!!!

  • Marina ha detto:

    Non sono ancora arrivata a quella parte! non farai mica che ci racconti il finale come con i film! ;-D

  • Robiciattola ha detto:

    che meraviglia!!!

  • Denise ha detto:

    Golose queste patate!! Qui in Alto Adige andrebbero pazzi!!! Guarda che ti stiamo aspettando a Bolzano per il tuo libro! Io l’ho giá comprato su internet, ma qui a Bolzano-Bozen non lo conoscono in molti!Ti ho scritto pure su facebook, so che cercavi qualche posticino carino dove poterlo presentare nella mia città…che ne dici dell’enoteca Gandolfi? Questo il sito http://www.gandolfi.bz.it/ Se vuoi ti posso aiutare per i contatti, poi se vieni a dicembre ti vedi anche il mercatino di Natale…da non perdere! Ciao ciao!!!

  • valentina ha detto:

    diciamo che prima di natale non è la migliore ricetta per mantenersi in linea PERò SEMBRA UN GODURIA..la proverò quando qui a palermo farà più freddo.. fin adesso sembra che ci si stia preparando all’estate. scirocco e sole..

  • valina1977 ha detto:

    evviva giu’!!! se nel tour passi anche di qua sei il benvenuto!!! dai organizza!!!!

  • Carola ha detto:

    io voto per Giu in tour !!!

  • Davide ha detto:

    Non vado matto per il salame piccante ma quello lì mi ispira parecchio…
    Sigrid, a due passi da Eataly di Bologna c’è l’unica (sottolineo unica) osteria rimasta nella nostra città che di osterie era piena.
    Non perderla, si chiama osteria del sole e sta in vicolo ranocchi (50 metri da eataly), fattici portare dai tuoi anfitrioni e soprattutto fatti raccontare la sua storia. Sono sicuro che ne uscirebbe persino un piccolo reportage…

Commenti chiusi.