E anche oggi, no ricetta (vabbe su ce ne sarano 700 in archivio, e ditemi un poco quante di quelle non avete ancora fatte? Ecco, tornerò con una ricetta quando avrete finito di contare! – scherzoooo :-) Vabbuo’, a parte qualche considerazione inutile tipo ‘ma io qua divento scema’, ‘ma non è che poi in fin dei conti uno quando fa foto cerca negli altri l’espressione di ciò che sente lui stesso?’ (cfr qui sopra :-) e ‘e meno dormo e meno sono stanca’, due immaginette della giornata di ieri, iniziata alle 4h e finita verso mezzanotte.
E iniziata con le solite alitalieries, poi con 6 piatti (da fotografare, non da mangiare, ma che vi siete immaginati? :-), fra cui lo strepitoso tiramisu di qui sopra (la macchia gialla fuori dalla finestra sarebbe la Scala :-), qualcosa come 800 scatti fra piatti, sala, cucina, chef ecc e infine un pranzetto sola soletta (in pratica, io in tete a tete con i miei obiettivi, penoso proprio :-) in cui ho mangiato, fra altre coccole (il termine mi pare più che approppriato), delle capesante alla plancha con una salsa di arachidi soprendente (io non amo gli arachidi, proprio per niente, ma la salsa di arachidi di Andrea Berton, sì! Tutt’ora non me lo spiego! :-), e un risotto alla milanese (con animelle glassate) di quelli che ti lasciano perplessi dal primo all’ultimo boccone (sto ancora cercando di capire com’è che quel piatto rimane cremoso dall’inizio alla fine e non capisco, comunque, delizioso :-).
Dopo tutto ciò, un po’ di passeggiate digestive fra tassi e aereo. Casa, doccia, scaricamenti vari e ari-tassi direzione piazza del popolo (okay, ecco, ieri era la giornata delle piazze celebri :-). E li ho trovato, beh, delle farfalle. Ma tante. E anche un certo cuoco (ci sono almeno due tre indizzi nella foto che permettono di riconoscerlo :-), comunque, più che delle foto sono stata contenta per il fatto che di essere andata a raccogliere, per la cucina, un po’ di timo e rosmarino in terrazza (tipo col flash in una mano, la canon nell’altra… :-) Tipica serata romana insomma :-)