Piccola guida del mangiare in via del gazometro e nelle strade limitrofe

Dunque, dopo un mesetto di permanenza e qualche giretto, confesso che sono molti i luoghi ancora da provare, ma qualche appuntino nel mentre ve lo lascio, sissammai, magari una di queste sere capiterete da queste parti… Comunque sia, work in progress, manco a dirlo :-)

1. pasticceria caffetteria artigianale
Ciavatte con la ricotta, crostatine di sfoglia con le mele, una miriade di bignè glassati e ripieni di crema, barchettine con la nutela, millefoglie, ecc. Ecco, come volevasi dimostrare, la pasticcieria romana esiste, questo ne è al nostro avviso un perfetto esempio. In bonus, la domenica mattina, la possibilità di assistere a certe scene quando le signora anziane del quartiere si fanno comporre i vassoi di pastarelle romane. Il cornetto, manco a dirlo, è romano, con quel accenno di glassa sopra che lo rende apiccicoso :-p

2. pasta all’uovo
Un luogo commovente, vuoi per i tre dipendenti vestiti di grembiule bianco che nei momenti calma stanno davanti alla porta, lo sguardo perso sull’asfalto, vuoi per la bella collezione di brichettine di panna industriale alineate sul bancone. Resta che i tortellini non sono poi malvagi.

3. la fonte del pane
A parte che questo forno merita senz’altro la palma al nome di forno più ridicolo incontrato da un bel po’ (in realtà pensavamo che Poesie di Pane e il Forno dei desideri fossero delle vette insuperabili del genere – e invece no..), e senza contare la sua bella mostra di panini all’olio vecchi di almeno tre quattro anni, un notevole assortimento di galbanini & altre cosette industriali, bisogna pur riconoscere che le rosette sono belle scrocchiarelle e le ciambelline con vino rosso e finocchietto (vendute sfuse e comprate non si sa dove) non sono male. Bonus per il signore al bancone che apostrofa qualunque cliente apparentemente di sesso femminile con ‘Bella’ e il proprietario alla cassa perennemente incavolato, cosa che esterna in un perfetto romanesco stretto. Il tutto, cliente di una certa età incluse, risulta molto couleur locale.

4. kebab
Di certo non siamo a via valenciani e il pane è rigorosamente confezionato ma non è dei peggiori kebab mai mangiati, davvero, e il signore nordafricano che li serve è molto gentile. La pizza al taglio invece non mi sembra degna di menzione. Bonus invece per la musica di sottofondo, rigorosamente arabizzante.

5. h2o
Io, un locale simil design con neon blu e all’ingresso un cartellone con la foto di una cosa che sembra una bruschetta spalmata di fango con la dicitura ‘pizza con nutella’, non ci entro manco se mi minacciano. Chissà che mi son persa.

6. il bar di via del gazometro
Questo bar di particolarmente buono ha, beh, vediamo… beh, niente. I cornetti sono surgelati e non vergognosamente goduriosi come quelli surgelati del bar piu avanti sull’ostiense, i tramezzini non li ho mai provati, le piadine mi parono industriali, la pasticceria mi sembra da evitare. Resta che sto posto in pratica è sempre aperto, che i baristi – extracommunitari, tutti – sono gentilissimi, e anche bravini a fare il cappuccino chiaro da portare via, ed è comunque sempre uno spasso contare il numero di caffè corretti serviti, il tempo di un cappuccino al banco la mattina, o giocare a indovinare la quotazione del giorno della lattina di cocacola (che a secondo che sei di pomeriggio in settimana o di notte nel weekend può anche oscillare tra uno e due euro).

7. cacio & cocci
Mai stata. Mi sembra una trattoria. Solo che, quel che lo frega a ‘sto posto, credo, è appunto il nome, che vorrebbe fare trattoria vecchia stile ma che non fa vecchia trattoria, anzi, fa wannabe vecchia trattoria, il che, a priori, non ci convince. Pero invece di stare a fare l’esegesi al nome di ‘sto posto – o chiedermi perché mai hanno preso una di quelle bici coperte he porta i loro colori e che è eternamente parcheggiata sul marciapiede davanti al locale – ci dovrei andare, un giorno. Vi saprò dire.

8. momus
Locale completo di ingresso a specchi e, nei giorni di gran gala, uscieri travestiti da presentatori delle iene e di tappeto rosso (sporco però), che – supponiamo – possa interessare prevalentemente a certi soggetti con ambizioni da tronisti barra granfratellisti barra, appunto, mister o miss momus (le elezioni si teranno a breve, siete ancora in tempo a inscrivervi). Per quanto il locale vanti anche un menu pranzo, mi pare preferibile calare un velo pietoso.

9. nazca bar & restaurant
v. momus. Al posto del tapis rouge all’ingresso qui si è pensato bene aggiungere un tocco di glamour mediante della stoffa zebrata/leopardata appositamante appiccicata sui tabouret.

10. l’insalata ricca
A patto di far rimuovere il mais in scatola da più o meno ogni insalata in carta, e zigzagando fra gamberetti dell’oceano indiano in salamoia, salsa rosa e ananas in scatola, è, dopotutto, un luogo dove uno riesce, stando attento, a cibarsi con una ciotolona di cose erbaceose. Il che in principio non è poi così male.

11. il pakistano
Gettonatissimo per via delle sue tariffe telefoniche verso paesi esotici come il camerun, il pakistan e la romania, oltre che per le sue 6 splendide postazioni equipate di windows xp e, se vi va bene, uscita usb funzionante, questo centro telefonia è anche un alimentare che offre, oltre a una fornita gamma dolciaria direttamente importata dal discount più vicino, un discreto assortimento di spaghettini di riso, crema di arachidi, latte di cocco e altre chicche esotiche tendenzialmente introvabili nel vostro super di fiducia.

12. burger king
Segnalazione non pervenuta. Grazieaddio.

13. andreotti
Per gli afficionados di Ferzan Ozpetek, Andreotti (ricordato il tavolone dei dolci in la finestra di fronte? ecco, è lui) è un mito. Per gli abitanti dell’ostiense, è un appuntamento abituale, per la colazione, l’aperitivo, il gelato, la crostata della domenica. Per me, è abbastanza un mistero. Un mistero il perché hanno tolto la bellissima e vecchissima insegna d’epoca per sostituirla con l’opera grafica di un giovane sconosciuto, anno 2008 (o era 2007?), un mistero perché c’è stato bisogno di allargare la pasticceria vecchio style che c’era con una zona destinata all’aperitivo e che sembra un mero e per certi versi anche misero scimiottamento di doppio zero (v. doppiozero), un mistero com’è che in uno dei pochisismi bar pasticceria dela zona che fanno i cornetti in casa, i cornetti non siano notevolmente migliori di altrove. Insomma, stuzzicchini veramente appena appena passabili al happy hour, crema pasticciera che sa di farina, veneziana gommosa, millefoglie che spesso non è croccantissima, andreotti continua a deludere, e noi, fra mito e mistero, continuiamo ad andarci. Chiamatemi pure scema.

14. macelleria
Uno dei pochi posti dove contemporaneamente abbia trovato le costolette di abacchio, la coratella, il cosciotto di agnello, i fegatelli, la coda, le animelle, i fegatini di pollo e chissà che cos’altro che dimentico in questo istante. Me lo segno per più tardi.

15. sushi yoshi
Ma qualcuno mi sa dire se ha già aperto? Nel mentre e nel dubbio, continuate pure ad andare da sushisen, via giulietti 21 (avendo cura di evitare con scrupolo ogni tipo di californian roll ché so’ pieni di salse maionnesose, poi non venite a dire che non vi ho avvertiti…)

16. doppiozero
Benché penso sinceramente sia da evitare come la peste di venerdi e sabato sera (causa invasione fighettosa a gran rinforzi di smart parcheggiati in tripla fila), continuo anche a trovare sia un bel posto per il cappuccino mattutino (forse anche per via della luce stupenda che c’è, li dentro, al mattino, peccato però che il cornetto spesso risulta semicrudo dentro – eh no eh?!), e anche per gli appuntamenti di ogni tipo. L’aperitivo è una roba alla milanese in cui finisce che ci hai fatto cena, però la pizza – disponibile al buffet – è sottile e neanche male anche se un filo troppo unta. A pranzo è una buona mensa dove prendere al volo un piatto di verdure grigiate e bollite, a fine serata ci sta pure la caipiroska di turno, insomma, orario continuato e un posto che è tutto sommato uno dei pochi caposaldi della zona.

17. mangiafuoco
Per quelli che gli verrebbe la curiosità di attraversare l’ostiense per vedere cosa c’è dall’altro lato della strada, solo un consiglio: lasciate perdere. Locale rumorosissimo e – inspiegabilmente – sempre pienissimo, e una pizza romana in versioni bassa e alta (dato che la versione alta aveva un bordo alto di ben 3mm deduco che la versione bassa sia una specie di pane carasau condito). Dice il menu che le farine sono scelte e l’impasto lavorato con tutti i riguardi del caso, a me pare proprio la classica pizza spinta poco prima a gran colp di lievito di birra, mentre la focaccia è quasi in tutto e per tutto simile al pane arabo, cotto al forno però. Insomma, la pizza scordatevela, i fritti, untissimi, pure, a parte forse le patatine fritte, american style (non i soliti fiammiferini dunque), che si potrebbero salvare, resta a vedere come sono la griglieria e la cucina. Ma a noi a sto punto è proprio passata la voglia. Fateci sape’.

83 Commenti

  • Emiliano ha detto:

    … che tristezza!!

  • Giulia ha detto:

    ..se posso permettermi “La fonte del pane” fa i migliori panini della zona, per non parlare della pizza bianca ripiena! A pranzo ci trovi sempre diverse verdure per fare i ripieni che sono di una bontà unica. Anche se so che che può sembrare strano il tizio alla cassa e lo style “alimentari anni ’80”, il signore al bancone non solo è folkloristico, ma molto generoso!

  • Emiliano h2o ha detto:

    Ancora una volta, cara Sigrid credo che i tuoi commenti vengano fatti perchè non hai nient’altro da fare. Come fai a sapere che nessuno legge i nostri libri se non sei mai entrata come tu dici? tuttavia essi sono stati messi con un ordine che tu probabilmernte non capisci e contrariamente a quello che dici, pur non essendo noi una libreria e non volendo minimamente essere simili e vicini a Caffè Letterario ( noi siamo un Wine Music Cafè)tra un drink e un piacevole sottofondo musicale i nostri libri vengono letti, sfogliati e tengono compagnia. Invece di criticare senza pietà chi investe soldi e tempo, prenditela con la burocrazia che non permette di emergere e non concede licenze, bensi ti costringe a pagare fior di quattrini a fantomatici intemediari, e guarda un pà con un paio di libri messi come dici tu senza criterio, tutto si risolve!! ecco quà una licenza per poter lavorare e dare lavoro agli altri.
    Ps. i tuoi colleghi professionisti (loro) di 2Night sono venuti da noi più volte e la loro recenzione è sicuramente più realista. Vi invito tutti a leggerla.
    Saluti e buon natale Emiliano.

  • Farnocchia ha detto:

    un consiglio…VA DA ”CACIO E COCCI”…..ne vale la pena…davvero!!! ;)

  • Sigrid ha detto:

    Caro Emiliano, in effetti, a onor del vero, la segnalazione del h20 andrebbe aggiornata: la menzione ‘pizza con nutella’ è ormai scomparsa, sostituita da una bella collezione di libri messi insieme senza criterio alcuno tranne quello di voler ‘fare caffé letterario’ (tanto poi c’è mica nesusno che li legge). Penoso, sul serio, e appunto, roba che da poca voglia di andare oltre all’apparenza :-)

  • Emiliano ha detto:

    Tutte boiate le descrizioni di chi si ferma solo all’apparenza. Vogliate aggiornarte questo pietoso sito visto che criticate con tanta superficialità e spietatezza gli altri, chi veramente si fa un mazzo tanto per andare avanti ed emergere. Il vostro sito è rimasto al tempo dei dinosauri.
    Ps. Venite a prendere un aperitivo da me e poi date consiglio agli altri…sono Emiliano h2o.

  • Sigrid ha detto:

    Caro Paolo,
    Non la vedo esattamente così. Intanto, la mia intenzione non era di dire che il gazometro fa schifo (tu invece l’hai detto e non sottoscrivo), semplicemente ho fatto un piccolo inventario della mia strada, un inventario che si voleva per di più umoristico (ma è pur vero che qua non siamo a zelig e che evidetemente non s’era ben capito… :-)), vabbe comunque, in realtà penso che come il gazometro ci siano centinaia di quartieri simili, penso sia perfettamente nella medie e, pur essendo una curiosa gastroqualcosa, sono la prima a non snobbare l’alimentare o il bar sotto casa, ci mancherebbe, semplicemente ho guardato il mio nuovo habitat e ho sorriso, ma avrei potuto scrivere la stessa cosa altrove. E quindi no, zona abbandonata e disastrata non direi, anche se, certo, ci sono un po’ di barboni e ci sono quartieri più puliti (ma purtroppo si i barboni che la sporcizia fanno, sempre parlando di media, abbastanza parte del panorama della città) Poi, per dire, un tempo vivevo a via tagliamento e se dovessi scrivere di li sarei sicuramente parecchio più crudele nel giudizio. Certo, era più pulito e ordinato, certo l’accento romanesco si sentiva molto meno ma anche li ci sono pizzerie non fantastiche e poiché parlavi di andreotti, rispetto a un gentilini sarei ancora più virulente poiché per quanto riguarda il rispondere alla domanda, alza semplicemente i prezzi ma mica tanto – almeno non proporzionalmente – la qualità… L’andazzo del medio mondo/mercato del mangiare purtroppo è questo :-P

  • paolo ha detto:

    cara Sigrid,
    mi collego spesissimo al tuo blog, e lo trovo molto interessante, conosco benissimo la zona dove abiti, ci ho vissuto sino a pochissimo tempo fà, non è una zona facile, a fatica cerca di emergere, esistono diverse realtà, dai barboni a poca gente con i soldi, ma di certo li ci vive gente schietta. Chi come Andreotti fa apparentemente un buffè dell’aperitivo “scontato” sa perfettamente adattarlo alla zona, in economia si chiama l’offerta alla domanda, si fa fatica a portare avanti strutture di questi tempi, è molto difficile, penso che te sia una persona gourmet degna di nota, però è giusto anche che nelle recensioni si tenga conto di molte cose, e lo trovo riduttivo dire in sostanza che in quella zona non esiste un posto degno di… non c’è parametro, i locali della zona si adattano alla domanda, io farei un applauso a tutti coloro che fanno ristorazione in una zona completamente abbandonata, dove c’è immondizia ovunque, ogni semaforo è pieno di povera gente disperata, e di ubriaconi a tutte le ore del giorno e della notte.

  • Flavio ha detto:

    Per SIGRID: Complimenti per la recensione precisa e dettagliata! anch’io vivo lì da pochi mesi e mi ritrovo più o meno. Forse manca “il caffè letterario” sempre per quelli che hanno la curiosità di vedere cosa c’è “dall’altro lato della strada…”. Peccato perchè basterebbe davvero poco perchè fosse una strada davvero carina la nostra Via del Gazometro! bhà speriamo bene. Nel frattempo qual’è secondo te il posto migliore? Saluti

  • zizì ha detto:

    Anche io concordo che Andreotti sia ora sovrastimato. Non ho mai trovato i cornetti eccezionali.
    Meno male che ogni tanto c’è una voce fuori dal coro!
    Complimenti per il tuo sito.

  • giangi ha detto:

    Questa è veramente buona!!!

  • margi ha detto:

    Ciao a tutti! seguo sempre il blog, non ero mai intervenuta, ma questa cosa dei biscotti natalizi merita qualche parola. Anche mella mia famiglia ogni dicembre è “pianificato” per i biscotti natalizi, tra cui i Vanillekipferl…
    ne facciamo di solito circa una dozzina di tipi, la tradizione viene da mia nonna, austriaca appunto (e ora novantottenne!), e trasmessa a mia madre e a me e mia sorella. Oltre ad abbuffarci in famiglia ne facciamo poi delle scatole miste da regalare ad amici e vicini.
    In effetti le ricette austriache sono pittosto “laconiche”, aggiungo quindi un appunto ai Vanillekipferl, che sono tra i miei preferiti: oltre al fatto che l’operazione più lunga è modellare la pasta facendone dei bastoncini arcuati (a noi poi piace farli piccolini, così sono di più), quella più delicata è quando si devono rotolare ancora caldi nello zucchero a velo vanillinato, perchè si spezzano molto facilmente, bisogna fare perciò molta attenzione e nel contempo non metterci troppo tempo, perchè lo zucchero non aderisce più bene se si raffreddano.
    Non sono dei più semplici, ma vale assolutamente la pena!

  • lucia ha detto:

    Ma sei proprio una forza della natura! Ho provato qualcuna delle tue ricette e sono tutte una più strepitosa dell’altra. Mi ha fatto fare la tua conoscenza mio figlio, mattia 25 anni – bellissimo ragazzo -,eh si! Ne compio 50 di anni domenica 7 dicembre. Comunque complimenti davvero per lo splendido blog e ancor di più per i prelibati manicaretti. Ci sentiamo nei prossimi giorni.

  • ele ha detto:

    @ laura
    buona fortuna allora per i biscotti. guarda i kipferl sono proprio tipici “crucchi”, la mia nonna (vienna) li faceva sempre a natale. e sono i più buoni, oltre che i più grassi mi sa…
    ma dai hai abitato a riva? a me piacerebbe trasferirmi a bz…

  • PentolaDiMais ha detto:

    @marcella
    Eh si dai, mandami una mail che ti “arruolo” pure te … ma mi sa che la cosa migliore è farci un giro a Bolzano, non ci sono mai stato …

  • Laura.lau ha detto:

    @ele
    grazie ele!! proverò a fare questa ricettina di tua suocera sperando di trovare il tempo … a Bolzano tutti fanno i biscotti di Natale (vendono proprio le scatole di latta con decorazioni natalizie in cui conservarli!) e mi farebbe sentire un po’ male non provare a farli anch’io, sembra una tradizione così carina.
    Complimenti per il sito interessante! Pensa che – ma non c’entra niente ovviamente con il sito – ho abitato a Riva del Garda da piccola per tre anni e quando posso ci torno, soprattutto d’estate.

    @marcella
    che bello!! se hai qualche semplice ricettina natalizia, molto volentieri! Sarebbe magari bello anche incontrarsi, che dici?

  • imeruelda ha detto:

    ciao a tutti. salve Sigrid, anch’io mi sono trasferita in altra zona della mia città però. diversamente da te, che vuoi sono una romantica ,tutto mi sembra bello e buono, il negozietto sotto casa dove fare la spesa e le prime chiacchiere della mattina, il bar di fronte dove dopo il secondo giorno, era come se fossi una del quartiere ecc. ecc. forse anche per te——–
    @ ele non riesco ad entrare nel tuo blog la pagin è documento vuoto

  • marcella ha detto:

    @pentoladimais
    se cerchi notizie, tipps, info su Bz, sono qui per delucidazioni

  • marcella ha detto:

    @laura.lau
    Bolzano? non ci posso credere…anch’io ho finalmente trovato qualcuna della mia città. Per ricette collaudate su biscotti, Stollen ecc. chiedete e vi sarà postato.

  • ele ha detto:

    @laura
    le suocere sono molto stringate:

    Vanillekipferl:

    350 gr. di farina, 210 gr. burro, 110 gr. zucchero, 110 gr. noci tritate, 2 tuorli.Zucchero vanigliato per spolverizzarli appena sfornati.

    io nel burro ci ho messo anche i semi di vaniglia veri, e oltre alle noci, le mandorle, metà e metà. ciao

  • Robiciattola ha detto:

    e si un tantino rompi…
    io lì ci lavoro!
    carina carina questa mappa.

    provatela e ci addolcirete tutti un po’.

    chissà…

    roby

  • Laura.lau ha detto:

    @ele
    non sarebbe possibile recuperare qualche ricettina di biscotti natalizi da tua suocera?
    @margherita
    mi hai incuriosita veramente tanto con il tuo viaggio in Laos: perché non ci racconti qualcosa di più? Magari – per non andare fuori tema rispetto a questo blog – del tuo corso di cucina?

  • PentolaDiMais ha detto:

    orca zozz !!
    stasera io e la tastiera siamo ai ferri corti:
    info@lucamaistrello.it

  • Laura.lau ha detto:

    @pentoladimais
    mi sono trasferita da poco a Bolzano per lavoro se pensi che ti possa essere utile qualche informazione dimmi a che mail ti posso contattare.

  • PentolaDiMais ha detto:

    @Licia
    Visto che non ci pensa nessuno (però che maleducati eh ??) ti passo questo link [http://www.gondrano.it/ricette/olive.htm]. Io l’anno scorso volevo anche adottare un ulivo lì in calabria, dalla azienda promesse, promesse, promesse, e poi non si è più fatta viva.
    La mia intenzione era solo quella di farci poi una visita (non ho mai visto la calabria) e di trovare qualcuno che mi spiegasse tutto il procedimento dell’olio, ma non sepoffà. Qualcuno qua ha avuto un’esperienza di adozione a distanza ? (ulivi, vigneti, porci, …)

  • PentolaDiMais ha detto:

    @Ele
    Ho provato ma non trovo le email sul sito, cliccando su “Contatti” non succede proprio nulla…
    P.S.
    Anche a Trento mi stanno proponendo ! urge trovare contatti del posto 8-)))

  • ele ha detto:

    no, abito in provincia di trento, ma se posso aiutarti volentieri…la mail la trovi sul sito.
    ciao

  • PentolaDiMais ha detto:

    @Ele
    Ma sei di Bolzano ? Posso disturbarti per questioni mie personali ? (mi hanno proposto di trasferirmi lì e vorrei un paio di “dritte” per pensarci bene)

  • lefrancbuveur ha detto:

    ma è uscito il primo numero di alice tv magazine? io in edicola non l’ho trovato…

  • marcella ha detto:

    @babs
    da anni a Natale regalo ad amici e parenti biscotti e cioccolatini; se desideri qualche ricetta te la passo volentieri. Qui 2 cosine un po’ diverse che, comunque, hanno incontrato il favore dei più.

    Liquore ai frutti (ingredienti per ca. 1 1/2 lt.):
    100 g Kumquats (piccoli arancini), 1 carambola, 1 limone, 2 manghi, 1 melograno, 5 mandarini, 1-2 anice stellato, 2 bastoncini di cannella, 200 g zucchero di canna candito, 0,7 lt. gin.
    Tagliare a fette arancini, carambola e limone; tagliare in due il melograno e tirar fuori i semi; fare delle palline con la polpa dei manghi; tagliare a pezzetti la polpa dei mandarini. Riempire la bottiglia con la frutta e le spezie. Bollire lo zucchero con 50 ml di acqua e versarlo sulla frutta. riempire con il gin, chiudere la bottiglia e far riposare almeno 3 gg. da servire con Sekt (mescolandolo).
    Formaggio di capra nei vasetti (ingredienti per 2 vasi, ca. ml 600):
    10 pomodori ciliegia, 75 g zucchero, 2 rametti rosmarino, 4 rametti timo, 10 piccoli formaggi di capra (ca. 40 g l’uno), 4 foglie d’alloro, 10 noci, 6 chiodi di garofano, 6 semi di coriandolo, 350 g olio d’oliva.
    Far bollire i pomodorini in ml 100 con lo zucchero. Lasciar riposare 5 min. Riporre nei vasetti i formaggi, i pomodorini e le spezie a strati.Coprire con l’olio, mettere al fresco e lasciar riposare x 3 gg.

  • ele ha detto:

    @ babs
    hai provato per i biscotti a dare un occhiata da cat di cucino in giardino?
    a bolzano e dintorni la tradizione dei biscotti natalizi va forte.
    lui al momento è fuori uso ma ci sono ricettine degli scorsi anni…
    comunque mia suocera (austriaca) li fa per tutti un 10 giorni prima e li conserva nelle scatole di latta. durano benissimo, e ne fa di tutti i tipi: vanillien kipferl, al cocco, al cioccolato, ecc.

    buona infornata
    ele

  • Daniela ha detto:

    Ciao Sigrid, mi hai fatto troppo divertire con i tuoi commenti!!
    Cacio&Cocci secondo me e’ abbastanza buono, forse non per tutto, ma comunque buone le melanzane alla parmigiana, il carciofo alla giudia e altre cosucce. E’ un po’ che non ci vado, pero’.

    A proposito dell’insalata ricca, invece, ti dico una cosa strana: frequento abbastanza quella di via Grimaldi, e la trovo ottima, ma a quella di via del Gazometro ci sono stata 2 volte e l’ho trovata molto diversa come qualita’: in entrambi i casi ho notato che l’insalata era quella del bustone “misto economico”, a pezzi grossi e di qualita’ medio-bassa, e ORRORE: quelli che a via Grimaldi sono dei buoni crostini di pane (dentro l’insalata), li’ sono dei criminosi cubetti di PANE SECCO!! Puek!!!

    Per non farmi mancare niente, :-), aggiungo un commentino sulla pescheria di via del porto fluviale, di cui parla Margherita: ci andavo spesso, ed e’ vero che il pesce era buono e non troppo caro, ma ultimamente, da un annetto circa, secondo me e’ un posto da evitare: prezzi alti e pesce cattivo. L’ultima volta che ci sono stata ho dovuto buttare le vongole e le cozze, ed e’ stata la prima volta in vita mia che ho buttato del cibo: era veramente immangiabile! :-(
    Forse ci devo riprovare ad andare? Boh…
    Ciao!

  • DirettorTonelli ha detto:

    Bhe, non è il Lower East Side, ma letto in questo post sembra quasi…

  • fe ha detto:

    Beh, a me questo genere di racconti fa impazzire.
    Prezioso spaccato di un pezzo di Roma di oggi.
    Alla fine si prova comunque una certa simpatia.
    Chissà perchè.
    Brava Sigrid.

  • margherita ha detto:

    ecco: ho sentito la mia amica … e: la pasticceria e’ la prima nella lista di sigrid, la gelateria e’ fata morgana … quindi purtroppo all’elenco io posso aggiungere solo due voci: l’ortofrutta che a é via del porto fluviale 67 e poi la pescheria (via del porto fluviale 67) che la mia amica dice ” imperdibile come qualita’ e prezzi!!!!!!”.
    Ecco il mio contributo alla lista via London!
    Anche se forse sigrid elencava piu’ i locali che i negozi … ma visto che la nuova le arrivera’ presto …
    Aggiungo un’altro “tip”, che non c’entra niente dal punto geografico ma che volevo condividere con sigrid e con tutti voi buongustai: sono appena tornata da 3 settimane in Laos e che buffo ho pensato al cavoletto e ai suoi amici piu’ di una volta durante la vacanza!
    Il paese e’adorabile ma la vera sorpresa e’ stato il cibo: squisito, raffinato ma schietto, molto appetilbile anche per palati “mediterranei” (quasi tutto, insomma …), ingredienti strepitosi, mercati bellissimi … insomma lo consiglio a tutti i gourmet curiosi!
    Io ho fatto anche un micro corso di cucina!

  • salamander_75 ha detto:

    ehm….ho fatto un po’ di errori di battitura ma sondi corsa….sorry!

  • salamander_75 ha detto:

    @ babs: ho qualche ideuccia da rubare a sale&pepe. peesempio delle stellne (biscotti ricoperti di glassa) che puoi trovare anche nelle ricette d sigrid. vai a farti un giretto nell’indice e qualche biscottino lo trovi.
    po se ti interessa (anche a prudenza) lo scorso ano ho fatto una specie di mostarda di peperoni e miele da mangiare coi formaggi. venuta uno spettacolo! una mia amica mi ha chiamata 1 mese fa dicendomi che l’aveva aperta la sera prima èerchè aveva ospiti a cena ed ha fatto un figurone! se ti interessa te la posto dopo. ora la cerco

  • luca ha detto:

    giusto direi…

  • kamomilla ha detto:

    Da Cacio&cocci ci sono stata io. Il giorno della partita Italia Germania degli ultimi mondiali. Era il mio compleanno ed era l’unico locale aperto in zona. Non so se è stata la serata un po’ particolare, col cuoco davanti alla tv accesa a gridare a squarciagola, ma quello che ho mangiato non mi ha soddisfatta per niente, tanto che non ci sono più tornata. Risparmiatevi il viaggio.

  • Sigrid ha detto:

    @un po’ tutti: mi meraviglio però, cioè, cosa vi immaginavate? che avrei trovato una zone gourmet alla mia immagine e somiglianza?? :-P Il punto è, il mio nuovo quartiere mi piace (okay okay, mi piace un filo di meno di venerdì e sabato sera :-), è romanisismo pieno di facce ed espressioni belli, umani. Detot questo, ho provato a fare la mappatura di ciò che di comestibile ci si trova, anche in chiave un filo ironico ma se non s’è percepito posso solo dare la colpa a me stessa, e sinceramente, a parte una concentrazione di locali che tendono a venire incontro al popolo notturno,penso che a ‘dissecare’ una qualsiasi strada di roma o di altrove si arriverebbe a un quadro simile, insomma il mondo non è popolato di succursale di roscioli, mi sembra ovvio. Poi magari sono un filo esigente ma tant’è, noi a noi ce piace critica’:-)) Tutto ciò però non toglie nulla alla bella atmosfera di quartiere, na al fatto che al bar ci vado senza fare storie come tutti :-)
    ps: barbara, yess, fata morgana sta poco più giu sull’ostiense, ma quello non è più il mio isolato – e se è per questo io arrivo anche a piedi da felice o al trapizzino, però stavo parlando di ‘sottocasa’ :-))

  • SecondoMe ha detto:

    @margherita: è possibile che sia la gelateria senza nome di via dell’Aeronautica? E’ un po’ più a sud della zona indicata da Sigrid, ma quanto ai gusti “fiabeschi”, sembrano proprio quelli di quella gelateria (e poi uno si chiede perché quando lavoravo lì vicino sono ingrassato…)

  • san bernardo ha detto:

    x Prudenza (26) presumo polpettine di carne , dela grandezza di una ciliegia, che dopo cotte, vengono conservate in olio con abbondante peperoncino ,e vengono appunto utilizzate come condimento sugli spaghetti .L’amico,ex colleega di ufficio , è originario di San Lucido .

  • Ale Roma ha detto:

    Ciao Sigrid,

    anche io sono di zona e ti posso dire che Cacio e Cocci e’ discreta ma non eccezzionale, inoltre i prezzi non sono da trattoria.

    L’insalata ricca vicino e’ standard.

    Nazca da evitare, non e’ ne un pub ne’ un ristorante :(

    Invece ti consiglio la trattoria giapponese che tun non hai citato e che merita una visita. Si trova davanti ai mercati generali.

  • margherita ha detto:

    cavoli, Sigrid … mi immaginavo grandi scoperte, invece non salta fuori un quadro proprio a quattro stelle!
    io pero’ quest’estate sono venuta in zona a trovare la mia amica Ilaria che abita li’ e ho u ricordo “gastronomico” della zona mica male.
    Ricordo: una gelateria fantastica con gusti fiabeschi (basilico, cannella e mela, ricotta e qualcos’altro, etc.), un ingrosso di frutta e verdura – che bisogna attraversare per entrare in casa della mia amica e che quindi ho avuto modo di analizzare bene – bello ricco e una pasticceria dove ho mangiato una torta ricotta e ciliege che me la ricordo ancora.
    E’ vero che venivo da Londra e forse io mi commuovo un po’ troppo facilmente per tutto il cibo italico! Purtroppo non ricordo neanche un nome ne’ una via, ma ora scrivo a Ilaria e poi riporto.

  • prudenza ha detto:

    @barbara.babs, ho avuto la stessa idea per qualche regalino gastronomico, ho fatto delle marmellate ora devo organizzarmi per i dolcini, che come dici tu, non andrebbero fatti all’ultimo momento.Aspetto idee.

  • Tery ha detto:

    PS. Ops… parlavo del lonzino speziato di Filippo!

  • Tery ha detto:

    Scusate l’intrusione con un argomento fuori tema…. ma avete provato a mangiare il lonzino condito come la bresaola solo con olio o con olio e limone???? Gnammmmmmmm!!
    E pensare che da solo non mi era piaciuto tantissimo…

  • ladd ha detto:

    ma quanto sei spocchiosa e antipatichetta. Dovresti avere più rispetto per gente che lavora pur non essendo cool quanto te e, se proprio non hai di meglio da fare, studiare la lingua italiana.

  • Laura.lau ha detto:

    @Ily
    grazie!

  • milena ha detto:

    anche io che sono stata a Roma giovedi’ e venerdi’ sono sconcertata, infatti nonostante la miriade di locali è difficilissimo trovare posti che meritino veramente una sosta, e per la qualita’ dell’offerta ( pizza, pizza, pizza…) e per i prezzi spesso esagerati. le offerte sono indirizzate soprattutto agli stranieri che mi è sembrato di capire sono considerati un po’ “allocchi” e facilmente impressionabili da “pizza”, “spaghetti”,ecc…
    @barbara.babs, buona l’idea dei doni gastronomici, soprattutto se confezionati in maniera originale.

  • SecondoMe ha detto:

    Però, non male come panorama! :D

    Solo un appunto, c’è un refuso nella via del kebabbaro (meraviglioso neologismo) vicino piazza Fiume: si tratta di Via Valenziani e non Valenciani (non è che cambi molto, ma così se qualcuno lo vuole provare, ha l’indicazione giusta!)

    Ciao

    Marco

  • barbara.babs ha detto:

    @sigrid
    richiesta, nonostante abbia già salvato e provato le tue nell’indice, ricettine per cadeaux de noel biscottini, cioccolatini, qualcosina che si possa conservare senza problemi per qualche giorno e, soprattutto, che non debba essere preparato alla vigilia??? qualche idea pls!!!! anche a voi del cavoletto, se avete proposte GRAZIE!
    L’idea è di confezionare dei piccoli doni gastronomici da mettere sotto l’albero di amici e parenti :-)

  • Ily ha detto:

    Ho passato l’indirizzo del Cavoletto a mio cognato che non conosceva il mondo blog poi ha visto delle ricettine che ho fatto di Sigrid e insomma è rimasto folgorato figuriamoci quando Sigrid ricomincerà a dispensare ricette!!
    A proposito quando??

  • Ily ha detto:

    @laura.lau @barbara.babs Scusate il ritardo nella risposta ma stamattina in ufficio fatturazione di fine mese= caos, la rivista è cucina alice del programma di sky è il 1° numero contiene anche 1 dischetto di ricette di Gianluca Nosari e il servizio che ho potuto sfogliare al volo è quello dei dolci di valentina gigli che seguo tutti i giorni comunque ci sono altri servizi fotografati da Sigrid.
    Ora c’è un’altro appuntamento in edicola sarà contento mio marito……tra le riviste di casa e quelle di cucina ho cantina garage e mansarda pieni vabbè!!

  • Alice ha detto:

    lo passerò alla mia migliore amica che vive a roma da qualche mese ed è sempre alla ricerca di buoni posti dove mangiare!!

  • prudenza ha detto:

    @san bernardo,interessante la grappa alla lavanda;la farò presto

  • prudenza ha detto:

    @ san bernardo,
    io sono di Cosenza, ma non ho capito come sono quelle polpette di cui parli.Spiegati meglio per favore.grazie

  • licia ha detto:

    ho bisogno del vostro aiuto. ho un alberello di olive in calabria, quest’anno son riuscita a raccoglierne un bel pò, ora vorrei conservarle in qualche modo, mi date una mano? mi ricordo vagamente che mia nonna calabrese doc le preparava con del peperoncino, semi di finocchio olio e altro dopo averle schiacciate e credo spurgate …. ma non so bene il procedimento… sigrid mi dai una mano?

  • barbara.babs ha detto:

    @ily ???????? che rivista??????

  • juliette c. ha detto:

    Mi manca la sigrid di una volta…

  • CinziaB ha detto:

    Roma è una città turistica, gente di passaggio che non tornerà più, non si mangia bene ovunque anzi!!!

  • cricca ha detto:

    sigrid ma dove sei capitata!?!?!?! cmq complimenti per le descrizioni…mi piace da morire leggere le tue guide, a prescindere dal fatto di sapere di dover andare in un posto oppure no, perchè invece non ci dici qualche posto carino (leggi non turistico) in centro storico dove poter andare per una buona cena???
    @tutti:
    ciaoooooooooooooooo sento la mancanza di questo blog e della piazzetta in maniera spropositata!
    un abbraccio grande a tutti!!!

  • Carolineh ha detto:

    Maddài, allora il mito che a Roma si mangia bene ovunque è falso.

  • Laura.lau ha detto:

    @Ily
    Di che rivista si tratta?

  • Ily ha detto:

    Stamattina ho acquistato una rivista nuova e che ti trovo foto di Sigrid, dei dolci da sballo!!!Come sempre bravissima……

  • cobrizo ha detto:

    povera. ma mi chiedo: chi te l’ha fatto fare di cambiar casa? ;-))) un qualche vantaggio ce lo racconti?

  • san bernardo ha detto:

    x cri ( P. 62 del 29/02 ) se ti avanzano fiori di lavanda : Un vaso di vetro da 1 lt. 3cucchiai di fiori ,2 di zucchero, riempi a raso con la grappa. (Possibilmente bianca e monovitigno) . Chidi il vaso, dagli una bella mescolata e, nascondilo in un posto buio . Dopo 20-25 gg. filtra il tutto : quello che rimane dei fiori lo puoi buttare. Conserva la grappa in una bottiglia.

  • san bernardo ha detto:

    x Giu, scusa ho dimenticato di specificare che mi sono state propinate a Cosenza , in famiglia di un amico.

  • san bernardo ha detto:

    x Giu . Sono andato a rileggere la mia prima partecipazione al ‘cavoletto’ , era la giornata dell’indovinello a settembre. Poi sono andato indietro e ho trovate le tue ‘pallottole con chitarra’ , che i hanno fatto venire in mente certe polpettine di quella grandezza,conservate nell’olio con i peperoncini e utilizzate per condire gli spaghetti . Poi per rinfrescarsi la gola….un bicchiere di piombo fuso……

  • san bernardo ha detto:

    x Sigrid . Anche ‘topografa di classe’. Un nuovo aspetto della direttice di questo ‘ caravanserraglio ‘ : non abbandonare tanto a lungo i tuoi lettori.Mi sei mancata .

  • Patatone ha detto:

    Non sembri molto soddisfatta di questi luoghi ..

  • kosenrufu mama ha detto:

    grazie per le dritte….per fortuna che abito in altra zona….

  • Elena ha detto:

    …per fortuna che in tutto ciò ci sei tu, cuoca eccezionale!!!Tu riesci a cibarci dalla colazione alla cena, passando per pranzo e merenda, con ricette degne di essere chiamate cibo!Buona settimana!Elena

  • antonietta ha detto:

    se dovessi capitare da quelle parti, ne terrò conto

  • Sele ha detto:

    Sono indecisa; sei più brava come cuoca o come baedeker creativo….

    Mmm aspetto fantastilioni di esempi di ambo le categorie per decidere :D

    Grazie Sigrid

  • barbaraT ha detto:

    sigrid, poco più in la verso piramide stesso lato dopo il ponte ci sta pure fatamorgana, per chi non la conoscesse gelateria che fa un imperdibile gelato e che GRAZIE A DIO è aperta anche d’inverno… indimenticabile il gusto mandorle tostate provato di recente

  • barbara.babs ha detto:

    accidenti Sigrid, terra bruciata intorno a te :-)
    mettiamola così, la guida su Parigi rendeva l’idea dei locali da non perdere……. ora, se vengo a Roma, quanto meno so quali evitare :-DDDD

  • meeshell ha detto:

    Io sono terrorizzata dall’Ostiense. Le poche volte che sono andata lì la sera mi ricordo solo del traffico fino a notte inoltrata con macchina che si muove a passo d’uomo… e poi, a quanto vedo, non mi perdo poi molto ;-)

  • giorgio ha detto:

    mmmh… non sembra un quadro molto roseo… ma tant’è… se passo per l’ostiense magari non tiro dritto del tutto…!

  • kkri ha detto:

    Mi hanno fregata, uffi. Seconda!

  • kkri ha detto:

    L’onore di essere la prima a far commenti non me lo toglie nessuno ;)
    Non capito da quelle parti e stasera ho mangiato solo una tazza di latte con biscottini fatti in casa con mosto e anicini…

  • SERE ha detto:

    …così a primo impatto mi vien da dire che non metterò piede in nessuno dei posti da te elencati…
    mmmm, perchè questa lista di posti (l’80%)da non frequentare? ;-)

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