Tortine all’olio di cocco

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Queste tortine – che poi in realtà sono dei cupcakes, se non che il frosting (non ricordo mai se c’è più burro o zucchero a velo dentro, o il contrario) lo tiro fuori solo per le grandi occasioni, insieme ai coloranti artificiale, ahum – sono diventate in pochissimo tempo il mio cavallo di battaglia del momento. Piccoline, morbide, delicate, non troppo dolci, sono una merendina perfetta che piacciono a tutte e due le mie piccole mangiatrici, e quindi a parte che ce n’è una colonia nel mio congelatore, appaiono a volte a colazione e più sovente, incartate, nella lunch bag (e presto anche in formato famiglia, come snack per tutta a classe :).

Era già da un po’ che avevo l’olio di cocco (che più che un’olio qui ultimamente pare sia la panacea universale, in realtà è pur sempre un grasso saturo, quindi meno healthy di, per dire, l’olio d’oliva, però ecco tanto per variare un po’ nei sapori usarlo qua e la ci sta tutto…) sulla mensola, e quando ho finalmente deciso di provare a farci queste tortine è stato subito amore. Perché contrariamente al cocco essiccato (che poi ha anche una consistenza che non sempre piace – io la tollero solamente nella mia vecchia torta lemon cocco) l’olio di cocco profuma (di cocco, lol) in un modo molto gentile e persino discreto (eppur si sente), molto molto gradevole. Già che c’ero, nel mio viaggio agli zuccheri alternativi (più guardo lo zucchero bianco semolato più mi sembra un veleno che andrebbe evitato e basta – ovviamente ancora lo uso, cerco però di farlo in quantità modiche), ho usato lo zucchero di cocco (che non sa affatto di cocco, ed è sempre zucchero, ma almeno è meno raffinato e contiene qualche nutrimento), se non lo trovate un buon zucchero di canna andrà benissimo. Nell’insieme, questa è un’ottime merendina per piccoli o grandi :)
 

 
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Tortine all’olio di cocco

farina 00 (che potete anche tagliare per meta o un terzo con la farina integrale di vostra scelta) 150g
olio di cocco (o altro olio vegetale) 120ml
latte fermentato (o metà latte e metà yogurt non zuccherato) 120ml
zucchero (cocco o canna non raffinata) 50g
uova 2
estratto naturale di vaniglia 1 cucchiaino
lievito per dolci 1 cucchiaino abbondante
<strong>bicarbonato mezzo cucchiaino
sale una presa

1. Mescolare la farina con il sale, il lievito e il bicarbonato.
2. Nel mixer, sbattere le uova con lo zucchero per 1 minuto. Versare l’olio e l’estratto di vaniglia e sbattere per un’altro minuto.
3. Aggiungere, alternandoli, la farina e il latte fermentato. Mescolare bene.
4. Distribuire l’impasto in 12 pirottini medi a muffin, infornare a 180°C per 12-14 minuti. Sfornare e lasciar raffreddare su una griglia.
 

 
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12 Commenti

  • raffa_ell ha detto:

    Ciao Sigrid, ti seguo da tempo nell’ombra ma stavolta… non resisto. Con questo commento mi hai tolto l’ansia da farina. Anche io vivo a New York e mi chiedo sempre “ma ‘sta Manitoba con che la sostituisco?”, “ma la farina 0 e’ quella che qui chiamano bread flour?”. Insomma ora sono una donna libera! Libera di usare unbleached all-purpose!
    Complimenti per il blog che e’ sempre piu’ piacevole e ricco di spunti.

  • Sigrid Verbert ha detto:

    Ciao Barbara, sì onestamente io uso all purpose per tutto (l’unico accorgimento è che ormai uso sempre la versione unbleached, più vicine alla farina europea) e se posso organic (ottimo deal la farina 365 di Whole Foods, altrove quella di Gold Medal non è male). A lievito uso solitamente quello granulare, secco, di Fleischmann (in bustine o barattolo, molto pratico per chi le briochine le fa spesso ;), non devi nemmeno farlo sciogliere, puoi direttamente mescolarlo con la farina… In quanto alle brioche che diventano mattoni, oddio, due ore forse sono un po’ brevi ma in generale è normale che un impasto a base di 400g di farina e 10 di lievito non regga nel tempo, solitamente prevengo la fase ‘sampietrino’ congelando ciò che non mi serve (poi 2 minuti in microonde opzione decongelamento e viene perfetto :). Ecco un po’ quanto. In quanto a dritte fuori Manhattan, sarei molto curiosa di conoscere le tue dritte, qui ormai sognano tutti di decongelamento e zipcar ;-)

  • Celine Branton ha detto:

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  • Barbara Vuolo ha detto:

    Ciao Sigrid,
    Ti ringrazio x la tua spiegazione dettagliata . Mi piace cucinare, ma quando si tratta di fare dolci sono un po’ scarsa…..leggo ricette x cupcakes e mi escono alte come muffin :) …. Faccio briochine che subito sono anche soffici ma dopo 2 ore diventano mattoni :( ….
    Ho sempre usato all purpose flour o all wheat con risultati che, talvolta, sono una sorpresa!!!!
    Se volessi provare a fare del pane allora uso ‘ all purpose’ con lievito di birra o quello in bustine secco? Grazie x le tue dritte e insegnamenti. Sono anni che ti leggo…..

    Se vuoi sapere dei posticini carini x fare escursioni fuori NY in giornata, fammi sapere che ti indico dei villagi carini con ristorantini mica male. Ciao e grazie ancora.

  • maidannutengaracasteddu ha detto:

    gnam gnam…non vedo l’ora

  • Sigrid Verbert ha detto:

    In realtà c’è anche chi dice che il cocco ha delle proprietà benefiche non ancora scoperte dalla scienza, lol… Intanto quel che se ne sa è che è, come dicevo, un’olio saturo, che non è il massimo (detto questo, essendo vegetale è sempre meglio dei grassi saturi animali e poi per esempio i vegan lo usano proprio per quello, non avendo altre fonti di grassi saturi – qui forse va ricordato che nulla va bandito, in una dieta sana deve entrare un po’ di tutto quindi ci stanno pure i grassi saturi). Io lo prendo quindi come tale, e lo uso a rotazione con vari altri olio (mi piace molto anche l’olio di avocado ultimamente). Fra le cose interessanti, come il fatto che contiene l’acido laurico che giocherebbe un ruolo immunologico importante, anyway per quanto mi riguarda mi interessa sopratutto per via per profumo delicato che dà a queste tortine :)

  • Sigrid Verbert ha detto:

    Lol, a breve! Sono una specie di incrocio fra chocolate babka e kringel, la ricetta è di Ottolenghi poi l’ho molto leggermente rimescolata, a breve tutta la spiega! :)

  • Sigrid Verbert ha detto:

    Ciao Barbara! Guarda qui è molto facile: usi la all purpose per tutto! :) (e casomai se vuoi darti alla pasta e pizza italiane trovi anche la farina 0 o il semolino, ma per il resto non preoccuparti di loro :). Io a dirla tutta mi trovo molto bene con la organic all purpose unbleached 365 che si trova da whole foods come farina di base. L’unica grande differenza che noto rispetto alle farine che usavo in italia è che qui in generale sembrano più asciutte, e infatti quando uso ricette europee spesso e volentieri devo aggiungere un po’ di liquido in più (fra l’altro odio la farina autolievitante, e ottengo risultati molti diversi con le farine ‘arricchite’ quindi evito pure quelle). C’è sempre anche un po’ il fattore occhio, in realtà oltre alle misure della ricetta l’importante è che tu osservi l’impasto che stai preparando, deve rimanere bello umido ed elastico, se lo riempi troppo di farina nel momento di impastare poi sarà molto più asciutto e la brioche finale più sgnucca… Non so se mi son spiegata, nel caso dimmi pure e cerco di chiarire meglio :)

  • Barbara Vuolo ha detto:

    Ciao Sigrid, complimenti x tutte le tue ricette e fotografie. Vivo in America da molti anni, ma c’è’ una cosa che non riesco ancora a capire con le ricette italiane e le farine “0” e “00” e la farina americana ” all purpose”…..
    Vorrei anche fare delle brioche semplici ma mi escono sempre dure…..farina sbagliata?
    Mi potresti dare una dritta tu che sei fenomenale ai fornelli?
    Ti ringrazio bella la foto della neve a Central Park. Grazie . Ciao.

  • maidannutengaracasteddu ha detto:

    ma quella treccia che occhieggia nel settore istanti è una specie di Kringel in versione al cioccolato???…mi sembra interessantissimo….

  • Anch’io sono sempre alla ricerca di zuccheri alternativi, quello di cocco mi mancava! Mi metterò alla ricerca! Tanti complimenti per le tue ricette e per l’attenzione che metti sempre nella scelta degli ingredienti… e ovviamente per le meravigliose foto! ;)

  • Marta e Mimma ha detto:

    Ci piace il cavoletto versione healthy :-) cerchiamo sempre alternative allo zucchero ed ormai abbiamo imparato a capire che i migliori siano zucchero di cocco, sciroppo d’acero e il buon vecchio miele (sperando che non ci vengano demoliti anche questi!). Sull’olio di cocco abbiamo ancora qualche dubbio, lo abbiamo usato talvolta eppure sentiamo sia quelli che “fa male, è come l’olio di palma” ed altri che lo considerano invece un grasso molto sano…tu che dici? Fatto sta che le tortine sono meravigliose ;-)

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