Questa me la sono letta e fregata subito dalla newsletter di Gourmet, firmata da Ruth Reichl. La ricetta era stata pubblicata nel lontano 2000 (teeh, quasi vintage :-) e chiaramente, beh, essendo un po’ fissata con le varianti strambe sul gazpacho, non potevo non fare questa qui all’anguria. Il risultato non è male, se non che bisogna stare un po’ attenti a non prendere un cocomero troppo troppo dolce e a bilanciare bene l’aceto e il sale, per il resto, piacevolissima sorpresa. Due osservazioni, 1) quell’anno (si scherza ma sono quasi 10 anni fa! :-) Romulo Yanes (uno dei miei numerosi idoli! :-) faceva già il fotografo da Gourmet e 2) ho tuttavia come il vago sospetto che la cosa della foto non sia proprio lui, il gazpacho con l’anguria, perché sto colorino mattone arancione ruggine proprio non me lo spiego :-)
Gazpacho di anguria
polpa di anguria 500g
pane bianco raffermo 3 fette
mandorle spellate 1 manciata
aglio mezzo spicchio
olio d’oliva 1 bicchierino
aceto di jeres 2 cucchiai
sale & pepe
Frullare la polpa dell’anguria poi passare il liquido al colino, in modo da eliminare i semi. Versare il liquidos in una ciotola, aggiungere l’aceto, il pane spezzettato, le mandorle, l’aglio tritato, sale e pepe, coprire e lasciar riposare per una notte al frigorifero. L’endomani, frullare il tutto insieme a 5 cubetti di ghiacio e incorporare infine, a filo, l’olio d’oliva. Aggiustare il condimento e servire freddissimo.
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