Dunque, io volevo una torta di prugna. Di quelle belle morbide ma insieme rustiche, un po’ acidule, rassicuranti e sopratutto molto autunali, con un sapore simile alle crostate che, da bambina, mangiavo in lussemburgo (e siccome lì ci andavamo ogni due per tre figurarsi quante crostate con le prugne… ricordi che poi si mescolano con quelli delle passeggiate autunnale nei boschi, l’odore di legna, di trote appena pescate e del rumore dei fiumicciatoli, vabbe… ), insomma, questa era il trip mentale del weekend, il mio personale compitino da risolvere…
Caso vuole che da qualche tempo in qua leggo (o sorvolo, dipende dal giorno), il blog di Dorie Greenspan. Devo confessare che io della signora Greenspan non ho nemmeno un libro sullo scaffale né non ho mai seguito nessuna sua rubrica (sempre posto che l’avesse, somewhere), sempre è che mi sta simpatica, con quella sua aria saputella ma non presuntuosa, e i suoi testi che sono intimi, ben scritti, veloci, divertenti anche, a volte. Così, vuoi che non mi si presenta la Dorie, qualche giorno fa, con un bel post annunciando la sua torta di prugne? Non ci ho visto più, e infatti l’endomani mattina stavo li con prugne, farina e tutto quanto, intenta a fare la più bella torta di prugne che avessi mai fatta in vita mia (facile, non l’avevo mai fatta prima). Accendo il kitchen aid (già, perché la ricetta della torta di prugne secondo Dorie, da brava americana, si fa tutta con il mixer, vabbe, dopotutto, sarà pure contento, il kitchen aid, di vedere, ogni tanto, qualcos’altro che della pasta da pizza e degli albumi…). Ho come un mezzo secondo di esitazione quando aggiungo due cucchiaini di lievito (sarà troppo?), però mi fido, e dieci minuti dopo la torta se ne sta in forno. Il risultato? Un mezzo disastro, la torta lievitatissima, le prugne affondate dentro (tornate pure a vedere la foto dell’originale), ma sopratutto: sapeva di lievito. Orribile.
Però siccome ci tenevo alla mia torta di prugne (ormai stavo dentro al trip, che vi devo di’?), mezz’oretta più tardi ero di nuovo all’opera, intenta (bestemmiando in petto) a dimezzare la dose lievito. Inforno ecc ecc. Ari-disastro: sempre affogate le prugne (e mo qualcuno a me mi deve spiegare perché le mie affondano e le sue no?? sarà mica perché il dolce della foto non ha nulla a che vedere con la ricetta riportata sotto??), sempre sapore di lievito (un po’ meno insopportabile però – comunque ormai sono convinta che l’azione del lievito per dolci varia con quanto dia liquido o denso l’impasto, e questo qui era parecchio liquido), sempre inconsistente la torta, troppo spugnosa che per essere veramente buona. In breve, non era la torta che avevo intravisto e che desideravo. E quindi è finita che mi sono fatta la torta di prugne (la terza di fila!!) come la volevo io, tié. Corollare: sta li sul tavolo della cucina e se qualcuno ne vuole, benvolentieri, che io mo mi sono scocciata di mangiare torte con le prugne! :-P
PS tra una torta e l’altra, guardate un po’ cos’ho trovato a casa??! E la prima volta che mi trovo naso a naso con un geco, no, anzi, una volta ne ho intravvisto uno in casa, in calabria, lui è fuggito via e pure io, urlando, dopodiché dovunque andassi ispezionavo i muri con un certo sospetto, mentre tutti continuavano a ripetermi che non c’era da mettersi in uno stato del genere per un povero geco che porta pure fortuna (phouah!). Questo qui evidentemente era un neonato, o un geco nano, o un geco bonzai, cavolo ne so, fatto sta che era lungo si e no 4cm ed è finito per opera del marito su un foglio di carta (per metterlo fuori che se no se lo magnava er cane – non che sia crudele il povero olive, è giusto che gli piace andare appresso le cose che si muovono, eheh :-). Insomma quando ho smesso di urlare che non me ne avviccinavo (vuoi vedere che come m’avvicino questo mi salta alla gola e morde??! – sic), mi sono accorta che tanto di muoversi non si muoveva e così gli ho scattato una fotina. E devo dire che con quei occhietti e quelle zampette cominciava pure a starmi simpatico, il baby geco :-)
Torta di prugne e nocciole
burro 150g
yoghurt naturale 125g
zucchero di canna 120g
farina 100g
farina di segale 100g
farina di nocciole 100g
uova 4
prugne rosse 6
lievito per dolci 1 cucchiaino
estratto di vaniglia mezzo cucchiaino
sale una presa
Lavorare il burro morbido a crema con lo zucchero, incorporare le uova aggiungendole uno per volta. Aggiungere le tre farine, il lievito, il sale e mescolare bene. Incorporare per ultimo il yoghurt e l’estratto di vaniglia. Versare questo composto in una teglia da forno (io ho usato una teglia da crostata rettangolare ma direi che va bene anche uno stampo rotondo di 21-24cm, magarì verrà un po’ più alta la torta ma forse è pure meglio :-), livellare e aggiungere, premendo un po’, le prugne lavate e tagliate a metà. Infornare a 175° per circa 45 minuti o finché la torta sia dorata.
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Se al posto della farina di nocciole usassi quella di mandorle seconding voi ci starebbe come combinazione? Pure a me e’ venuta voglia matta della torta di prugne ma ho solo quella in casa!
Stupenda in tutto… e pure bella! ma non è un po’ troppo??? -:)
Ciao!
Questa assomiglia ad una torta che faccio io con frutta mista e per NON far affondare i pezzettoni li passo nella farina (come impanati) !!!
Non so se il trucco è questo , ma a me funziona!
Brava continua così
Buonissima questa ricetta! Credo che la proverò subito. Il bello di questo blog è che tutte le ricette – ma davvero tutte! – sono perfette! Qualsiasi ricetta ho provato, seguendo esattamente tutte le indicazioni, è venuta proprio come era descritta, e questa è una magia! Bisogna proprio essere appassionati per riuscire a creare così bene in cucina e a riuscire a comunicarlo così bene agli altri. Brava Sigrid!
(P.S.: il mio pic nic per il compleanno è stato fantastico! Tutto a base delle tue ricette…Complimenti!)
quasi lo dimenticavo tanto è appiccicato a me!io ce l’ho pure tatuato un geco….baci
E si`, e` un cucciolo di geco!!! Ma che carino! Sara’ che io lucertole e gechi li prendo in mano (faccia di Sigrid inorridita :))
P.S. ma che pazienza che c’hai!!
Non ho capito, ma l’ultima torta è buona o no? Perché a me ispira assai…
però un pò più di ricette salate anche per chi ti legge dovresti riservarle…
ho il tuo blog come homepage da febbraio, leggo, provo ricette ma non commento mai…
però stavolta… sono andata a leggere la ricetta originale, olio di canola?!??!?!?!?! ma non è tossico???
cmq se non li ho fatti prima…scusa…ti faccio i miei complimenti soprattutto per la scelta degli ottimi ingredienti di tutte (TUTTE) le ricette!!!
ogni volta che leggo il tuo blog mangerei lo schermo! fai delle foto meravigliose alle tue creazioni che immagino siano ancora meglio! Un abbraccio!
ma é bellissimo!!!!
e io che li tenevo amorevolmente in camera nel loro terrario…
Sigrid!!! negli ultimi post oltre ai dolcetti aciduli ti sei abbonata anche ai titoloni in ingelese, how come?:)
vabbè altre dritte a gratis ti do: ma te sai chi è julia child?Io l’adoro.
non dare retta a sta dorie vai su sto sito http://www.pbs.org/juliachild/
e vedrai che ti divertirai di sicuro soprattutto troverai molte fonti per le tue sperimentazioni.
buona visione.
Capita spesso anche a me di aver desiderio di realizzare qualcosa il cui risultato non corrisponde poi all’idea che me n’ero fatta nella mia testolina allora poi non resta che insistere finchè non arriva quello sperato.
Sarà buona anche coi fichi questa tua torta!
adoro la torta di prugne! la farò questo pomeriggio!
dimmi singrid, che lavoro fai?
Ma che carino il geco! A me fanno troppa simpatia ;)
PS: ma la foto che hai messo sul sito è quella della terza torta, quella venuta bene, vero? Perchè a me fa venire un’acquolina…
io un forno “forno” non ce l’ho ancora. Appena finita la cucina saró in grado di provare, testarem, criticare e proporre tutti questi dolci. per il momento prendo lezioni da voi! ;-)
Saluti
Remo
Cara Sigrid, il geco era sicuramente intontito per il freddo, sicuramente si era rintanato in casa per sfuggirgli. Hanno una loro utilita’ anche i gechi, mangiano le zanzare.
Bella la tua torta.
Sigrid..ormai l’acido e il lievito ti stanno perseguitando..
per fortuna che con tutti i docetti che prepari ci addolcisci e ti addolcisci un po..
Non ti arrendi mai nemmeno ad un atorta venuta male…
Sei grandiosa.
Dai prossimamente prepare qualcosuccia si salato che piace tanto..
un abbraccio
brava, complimenti per il blog, ti leggo con piacere da diversi mesi e non finisci di stupirmi mf
eh lo so, volevo dirlo ma siccome il post già così era sembrava non finire più vi ho risparmiato la parte in cui mi autoflaggellavo per il fatto di preparare solo dolci. Comunque, si spiega: siccome per il lavoro sto cucinando quasi soltanto paste, minestre e risotti, poi nel tempo libero, e in modo inconscio, mi vendico così… (e comunque, è anche questo il bello del blog :-P)
Grandissimo post. Non che io abbia davvero voglia di torta alle prugne, ma la sottile crudeltà verso la signora Dorie m’ha fatto impazzire. Complimenti a lei e al cagnetto.
E se ci rimettiamo al lavoro?
Cara Sigrid, noto un po’ di pigrizia questi ultimi tempi… certi che i biscotti, torte e altri plum cake che ci proponi sono squisiti, i viaggi e le tue publicazione molto interessanti, ma e un po’ di tempo che non ci hai proposto un primo o un secondo serio… mi dispiace, non e una critica, ma a me mi piace il salato… un bacio
ps: scusa X gli errori, sono franzoso (rompipalle)madrelingua