Cover girl chicken!

pollo gambero rosso

Beh, pollo al forno col le patate. Già. E allooooooooora? Probabilmente il piatto più semplice e godurioso della storia della cucina, una di quelle cose che le ficchi al forno e hai fatto. Seh. Beh, quando il pollo in questione lo dovete cucinare per poi fotogafarlo e farlo finire in copertina della vostra rivista gastronomica preferita, potete immaginare che non va esattamente così.. :-)) Insomma la bestiolina in questione mi ha dato parecchio da pensare, sembra scemo da dirsi, ma ci ho passato qualcosa come 5 ore fra pollo, patate (fatte, e rifatte e arifatte), e foto, senza contare un paio di ore di serissimo studio sui libri (donna hay e trish deseine, tipo ‘mmm, ma chissà come l’ha fatta venire la pelle che sembra cosi scrocchiarella?’).
Anzi, se volete anche voi approfondire come e cosa fanno a polli e tacchini prima di renderli immortali, un po’ di bibliographia ès foodstyling per pennuti:


Da matt che racconta dello styling dei suoi tacchini per il thanksgiving degli otto ultimi anni e come si fa sembrare bella e croccante e appetitosa una pelle di pollo arrosto alla selezione degna da miss universo che fanno da Gourmet ogni volta che devono far finire una bestiolina a piume in copertina (il dettaglio che più m’è piaciuto è quando Ruth Reichl dice che il pollo più bello, e ce n’è sempre uno, lo chiamano la cindy crawford :-) a considerazioni più generiche sull’arte di rendere ciò che si mangia ma è brutto in cose che non si consumano ma che sembrano belle. Con tanto di passaggi che invitano a profonde meditazioni (specie se di polli ne volete fare uno e non cinquanta):

Another problem food is turkey. “If you cook it fully, it gets burnt spots,” she says. “Then, after it sits out for half an hour, it wrinkles.” Food photographers hate wrinkly turkeys. The solution: cook the turkey for 40 minutes, pin back the skin if needed, then paint it an attractive roast-turkey color, using cocktail bitters and gravy coloring. Modern stylists frown on old-school tricks like basting a bird with soap, shellac, or motor oil. Still, undercooked turkeys are as much a health hazard as soaped-up ones, so they’re tossed out after a shoot. (Most other foods used in photo shoots remain perfectly edible. In New York City, the food-styling capital of the world, a charity called City Harvest collects the leftovers and distributes them to the homeless.)

Letture non proprio rassicuranti diciamo, tranne poi scoprire che a NY il cibo delle riprese lo raccolgono e lo distribuisono, cosa che, per i periodi di intensa produzione, non mi dispiacerebbe poter fare (anche perché, e c’è spesso chi s’interroga nei comment, mentre ciò che vedete sul blog è la cucina di casa – quindi si magna, sempre, in qualche modo – c’è anche molta roba, di quella seriale fatta per lavoro, che finisce nella spazzatura o, se va bene, nella ciotola del cane – ma non troppo spesso senno che glieli compro affa tutte ste cose superequilibrate dalle signorine sotto casa?).

“Let’s say you wanted to photograph a roast chicken,” says Maureen Murray, a food stylist with more than 10 years’ experience. “You can’t use a normal roast chicken because from the second that it’s out of the oven it starts to go wrinkly, so what you do instead is plump up an uncooked chicken by injecting it with boiling water. Then you either use wood varnish or a mixture of honey, Fairy Liquid and gravy browning and you paint the bird to achieve the roasted colour you want.”

Insomma non avevo particolarmente voglia di creare un mostro o di improvvisarmi apprendista truccatrice (c’avevo già le mani piene con i bigoudis), quindi ho fatto una cosa molto soft, spennellando la mia bestiolina ruspante (anche qua, il macellaio mi avrà presa per una scema totale il giorno in cui ho preteso che m’incartasse quel pollo lì che mi sembra più bellino mentre attorno a me le casalinghe stavano ordinando le fettine per la domenica) con tanto burro fuso, durante tutto il tempo di cottura, e aggiungendoci in finis anche un pochino di miele, per accentuare l’effet bonne mine tipo banc solaire (cosa che, a posteriori, era probabilmente inutile :-)… Comunque, il risultato è questo (ed è anche la mia prima copertina :-P), mentre il pollo in questione, beh, lo sapete già che fine ha fatto… :-)

34 Commenti

  • Ele (Pannocchia) ha detto:

    Grandissima Monella! Complimenti da uno che spesso e volentieri ti “ruba” le ricette dal blog.

    Ele

  • Robiciattola ha detto:

    che onore…

  • Sigrid ha detto:

    @roby: quasi quasi la provo pure ioooooo!!!! :-))))
    (mai provato il sedano con l’arancia ma adoro entrambi :-))

  • Robiciattola ha detto:

    ok ok, eccola, però vado a memoria, quindi le quantità ve le dico meglio, magari domani:

    per 4 persone

    250 gr di riso
    un bicchiere di vino bianco
    40 gr di grana
    il succo di 4 arance (se sono molto succose, anche 3!)
    gambi di sedano
    foglie di sedano
    olio
    sale
    cipolla
    alloro
    brodo veg

    imbiondite gambi del sedano spezzettati con la cipolla e l’alloro, buttateci il riso, che stemperate col vino e giungete a cottura col brodo.
    Intanto preparate, col frullatorino a immersione, una cremina con l’olio, le foglie di sedano, il succo d’arancia e una presa di sale.

    A fine cottura, mantecate con il grana e la cremina.

    Meraviglioso!

    Robiciattola

  • Nirvana ha detto:

    Mia nonna era la regina del pollo arrosto..lei lo cuoceva in una “casseruola” con coperchio di terracotta, che verso fine cottura toglieva e incominciava ad irrorare con il sughetto dello stesso.. fantastico!!! Quando entravi in casa alla domenica era accogliente solo il profumo..il più semplice dei profumi che ti rimarra per sempre!!!

  • oldhen ha detto:

    ih ih ih!!era qualche giorno che non riuscivo a venire in questo bel salottino. Alla fine anche io ho preso la bronchite, comincio ad invecchiare…
    Ma mi sono rimessa in pari con i giorni.
    @Giu: in effetti un pò lunghino, ma non si poteva fare altrimenti per rendere tutta la situazione. Notizie interessantissime, viste da questa angolazione, ho fatto sghignazzare anche il mio maritino che non è molto facile ad apprezzare.
    Vai avanti così che hai un futuro come giornalaio…
    @Sigrid: comunque è vero, tante cuoche scimuniscono per cercare di riprodurre la meraviglia delle foto e si deprimono perchè la ricetta non viene mai bella come sul giornale. Ma per forza! lì è tutto finto!! è bene ogni tanto ricordarlo, si evitano attacchi di depressione…
    @Robiciattola: in effetti l’idea della ricetta del risotto con sedano e agrumi non sarebbe male se condivisa… Dai sù. Baci in punta di becco

  • Cri ha detto:

    Sigrid, bisogna dire che… conosci i tuoi polli!

    @Robiciattola
    risotto con crema di sedano e agrumi? Sembra proprio invitante…condivideresti la ricetta?

  • Robiciattola ha detto:

    ieri fatto risotto con una cremina di agrumi e sedano meravigliosa…!!!
    e la sera altro risotto con crema di lenticcchie e provola, ma non m’ha convinta.

    Pomerigggio (che sono a casa a non far nulla!) farò la cake di carote di Sigrid.
    Speriamo bene col mio forno a gas…

    baciotti

  • Daniela ha detto:

    Sei davvero bravissima e fai un lavoro fantastico, quello che io avrei voluto fare. BRavaaaaaaaa!

  • Moscerino ha detto:

    vedo che c’è l’intervento di Giu!!! adesso lo leggo, li adoro! complimenti per la copertina. AH, so che ormai te lo avranno conferito decine di volte ma…ti ho nominata per il premio “you make my day award”

  • Sigrid ha detto:

    @roby: vero, devo ancora andare da lanzallotto, ma magari aspetto il bel tempo però :-)

    @elvira: ehbbeh si, sono un one man show, la mosca bianca missà :-) Anzi, in realtà, non so se lo raccommanderei di cucinare E fotografare ;-)

    @soup: Per il pollo milanese non ho prorio idea (hai mica provato a vedere la guida milano del gambero? almeno nella versione ‘roma’ ci sono tutte le macellerie che meritano) altrimenti, aspettiamo di vedere se qualche indigeno ci da delle dritte.. :-)

    @lilli: in effetti è un idea anche se avrei paura venisse scuretto poi :-) beh alla fine quello sarebbe un pollo cinese laccato?! chissà, al prossimo pollo :-)))

    @tutti: grazie davvero per i complimenti!! (sapeste cosa vi aspetta nel numero di marzo…. suspense… :-))))

  • soup ha detto:

    quando sabato ho comprato il gambero in edicola, mai avrei immaginato che il pollo in copertina arrivasse dalla tua cucina (e dal tuo obiettivo). rinnovo i complimenti!
    ora il tema è: chi mi dice dove comprare un pollo campione del mondo a Milano?

    grazie

  • luci67 ha detto:

    complimenti come al solito…..e ..corro in edicola!
    @giu…ho letto tutto in un fiato e mi sono divertita un mondo..!continua così .:P

  • Elvira ha detto:

    Non avevo idea, prima di conoscere il tuo blog, che alcuni cibi fotografati venissero preparati direttamente dal fotografo…o mi vien da pensare che tu sei la classica eccezione!! Mi associo ai complimenti, li meriti tutti e mi hai fatto venire una gran voglia di comprare il Gambero Rosso!!!

  • stefano ha detto:

    complimenti per la copertina!
    cmq anche le tue foto che spesso erano nel giornale non erano niente male…certo la prima pagina patinata è tutta un’altra cosa.

  • SenzaPanna ha detto:

    Sigrid, tanti complimenti.

    Quando ci siamo incontrate una settmana fa dopo tanto tempoche non ti vedevo ti ho trovata in ottima forma.

    Continua così, sei davvero brava.

    Daniela

  • maude ha detto:

    Il tuo pollo è magnifico! A volte, invece, viene il dubbio che che le foto di certe riviste gastronomiche riproducano prodotti di plastica…troppo perfetti e luccicanti, per essere veri!
    Ciao a tutti

  • Robiciattola ha detto:

    Ehi Sigrid e romani, quando potete, dovreste cercare di andare in una enoteca che si trova in Via Rendano, ora non ricordo bene il nome, ma Sigrid, quando deciderai poi, anche, di andare ad assaggiare Lanzallotto, beh, potrai fare entrambe le cose, perché sono vicini!!!
    L’enoteca è tenuta da un tipo un po’ particolare, ma offre una serie di prodotti della Carnia (In terra friulana) in presentazioni di tutto rispetto.
    Accorrete gente!

    Robiciattola

    PS: Robicialanausea non riesce a leggere, too long!!

  • lilli ha detto:

    bello!
    maaaaa…….e salsa di soia densa?
    hihihihih ….mi ti vedo con il pennello Sigrid, complimenti davvero.

    @Giu, troppo lungo
    me lo leggerò in orario ufficio ;)

  • Sandra ha detto:

    @Giu,son mortaaa!! Ma come ho fatto a non leggerlo primaaaaa!! mi sa che devo andare dall’ottico a far cambiare le lenti agli occhiali da riposo,in lenti da vista! :)))

  • Elena ha detto:

    CNN : ge-nia-le!
    :-D

  • Giu ha detto:

    Beh… stavolta l’ho fatta un po’ lunga e un fuori dal vasino missa’ :)))
    A’ Nish.. :)

  • nishanga ha detto:

    Veramente insopportabile ormai questo Giu!
    Please, fermiamolo, sembra impazzizo poerello!
    A’ Giu’..

  • Antaress ha detto:

    Sembra delizioso…e mi ispira molto di piu’ spennellato con miele e burro che con VERNICE PER IL LEGNO!!!!;)

  • Sandra ha detto:

    Grande Sigrid!!!
    Da oscar… :o)
    Ma Olive ha poi finito i resti del pollastro?
    Buona domenica!
    @Giu,titolo perfetto per il sottotitolo.. :-)))

  • Luvaz ha detto:

    Congratulazioni Sigrid, sarà la prima volta nella mia vita che comprerò Gambero Rosso.Fino adesso mi ero affidata al cucchiaio d’argento, a qualche sale e pepe e soprattutto al tuo blog….complimenti !!!!!:)

  • Giu ha detto:

    CNN – Cavoletto Nonsense News
    Grave crisi isterica al governo della cucina!

    Come riportato da tutte le agenzie di stampa e’ scaduto, nella serata di giovedi’, il governo della cucina di Romano Brodi, soprannominato “il bollitore”. Il presidente del consiglio dei cuochi, dopo un difficile cammino al governo della squadra durato quasi due anni, getta la sugna del culatello e rimette il suo mattarello nelle mani del padrone del Locale “Da Italia”: Giorgio il Napoletano. Ma facciamo qualche passo indietro per gettare uno sguardo al percorso che ha portato a questa crisi.
    Acclamato dai clienti del Locale che lo hanno scelto durante la sagra della mortadella denominata il giorno dei Primi, Romano Brodi ha battuto di misura grandi spentolatori come Fausto Panzerotti, Clemente Pastella, Antonio Ripieno, Alfonso Percorino di Scanno, Ivan Scaldarrosto e Simona Branzino.
    Il governo della cucina precedente guidato da Silvio Maccaroni, forte del contratto firmato a suo tempo nella macelleria di Bruno Bestia, e’ rimasto saldo al suo posto fino all’ultimo giorno di servizio, nonostante avesse incontrato lo sfavore dei clienti, che piu’ di una volta hanno rimandato indietro piatti regionali definiti immangiabili (sempre sta’ pasta tricolore, du palleeee), ridotto il numero delle comande o
    addirittura abbandonato il Locale per andare in un altro.
    Nel frattempo si e’ aperta la campagna alimentare con i relativi mercatini e promesse di prelibatezze piu’ o meno legali, piu’ o meno di qualita’, che ha visto un buon riscontro di pubblico. Nei primi giorni di campagna, le sorti della squadra di Brodi sembravano essere quelle vincenti, mentre di li a poco, grazie anche a banali errori organizzativi come l’aver stilato un menu nuovo di una lunghezza spropositata e che non proponeva grandi novita’ nelle portate principali, i clienti si sono ritrovati l’ultimo giorno della manifestazione, senza avere le idee veramente chiare su cio’ che avrebbero voluto a tavola: se progressiste “carbonara e pastiera”, o conservatori “foie gras e caviale”. I menu programmatici riportavano diverse versioni dello stesso piatto, spesso anche contrastanti tra loro e con descrizioni prolisse e noiose, oppure erano dipinti come alla portata finalmente di tutti, il bengodi del goloso: bastava allungare la mano. Naturalmente nessuno dei due schieramenti si guardo’ bene dallo scriverci sopra i prezzi.

    I clienti, forse memori della passata gestione e forti di un piccolo manipolo di gente venuta da fuori all’ultimo momento, scelsero Brodi e la sua squadra, anche se soltanto per qualche bocconotto di scarto. Brodi il vittorioso, dovette accontentare tutti quelli in squadra che avevano portato nuovi clienti paganti, e quindi distribuire i compiti in cucina anche in base alla notorieta’ dei vari geni del fornello.
    Fu subito chiaro che la nuova squadra, tenuta insieme solo dalle rate del mutuo da pagare, avrebbe avuto problemi di affiatamento: difficile far convivere artisti della bufala e del torroncino campano come Clemente Pastella, e geni dell’arrosto misto come Antonio Ripieno, “ex” e “non ex” radicchi come Francesco Ravanelli
    d Emma Porcino, pasticceri come Massimo D’Alemagna o sottoscremati come Enrico Latte, la ruspante Babara Pollastrella e la biscottata Rosy Bigoli. Ma in questo Brodi e’ stato comunque abbastanza bravo: ha dato un incarico di fiducia a tutti, in modo da renderli resposabili dell’andamento del Locale.

    Col tempo pero’ i grumi sono venuti al colino, per temi complessi come: i buoni sconto per le famiglie numerose, la creazione di nuovi posti di lavoro per i lavapiatti precari o in nero, le riunioni incivili, il baccala’ americano mantecato alla vicentina, gli accordi sul Wafer, la legge sull’asporto, e le missioni culinarie all’estero, solo per citarne alcuni (di grumi). Una convivenza difficile che ha portato Romano
    Brodi a rinunciare al grembiule gia’ una volta, anche se in quel frangente la squadra capi’ che ne andava del posto di lavoro di tutti, e quindi si ricompatto’ e tiro’ avanti alla menopeggio con la benedizione del padrone.

    L’ultima crisi invece e’ di questi giorni. La moglie di Clemente Pastella e’ stata sorpresa dai NAS mentre faceva pressioni su un fornitore per avere sconti aggiuntivi su prodotti, oltretutto scaduti, da utilizzare poi in cucina all’insaputa di Brodi. Questo almeno a quanto e’ dato sapere, visto che i NAS non e’ che stanno li a darti spiegazioni finche’ non arriva la notifica della multa.
    Clemente Pastella, sentitosi accerchiato dagli altri colleghi incazzati, ha farfugliato qualche frase di circostanza appellandosi al quinto emendamento prima e citando uno stralcio di una famosissima poesia di Pablo Bermuda poi: “O Bla Di, O Bla Da”.
    Ma poi Pastella ha fatto la sua scelta, rompendo gl’indugi e lasciando il Locale. Con la squadra incompleta il contratto di servizio prevede che la padronanza riveda il suddetto e cerchi di avviare un’altra gestione per dare un segno di discontinuita’ da quella precedente. I soliti maligni ben informati dicono invece, che Pastella abbia ceduto anche alle sirene dell’allarme della vicina bettola “I sette nani” dov’e’ parcheggiato
    di solito il BMV X5 di Silvio Maccaroni, che gli avrebbe promesso un posto in squadra con Pierferdinando Panini, Rocco Bottiglione, Sandro Buondi’, Giulio Tremontblanc, Giuliano Ferrarelle, Gianfranco Salamini ecc., nonappena rientrera’ nel Locale per la nuova gestione al posto di Brodi.

    La cucina di Brodi era energetica, ricostituente, ma priva di grandi emozioni al palato, piatti casarecci come: tortelli in brodo e lasagne emiliane, mortadella industriale e lambrusco da 2€ la bottiglia. Prodotti schietti, semplici, nutrienti ma privi di quel gusto del proibito che i clienti spesso amano di quei posti dove servono datteri di mare e ricci ancora vivi, o dove riescono a lasciare il Locale senza pagare il conto, se non peggio rubando anche qualche bicchiere o posata, com’era invece prassi durante la gestione precedente.
    Resta ora soltato il rammarico di aver perso la fiducia della clientela solo per un pugno di comande, nonostante cinque dei sette clienti fissi, abbiano ordinato in anticipo il piatto del giorno sulla fiducia (gli altri due erano assenti per problemi di stomaco).
    Ora si apre una fase di netta incertezza, mentre tutto il mondo della ristorazione guarda con apprensione al Locale “Da Italia”, come un riferimento per le sorti di tutto il comparto.

    Com’e’ nostro solito, abbiamo raccolto un po’ di commenti interessanti, questa volta sia del mondo della cucina che di quello della blogosfera

    DALLA CUCINA

    Romano Brodi (detto Il bollitore)
    “Sono qui per il rispetto che nutro per i clienti in sala, e per ribadire la necessita’ di continuare a operare per un futuro di sviluppo. La mia non e’ testardaggine, ma coerenza. Abbiamo raccolto l’avanzo primario, il debito cala costantemente: abbiamo cominciato in modo onesto e responsabile a servire le famiglie, i lavoratori, i pensionati. Questa cucina, dopo i sacrifici della finanziera frutto della ricetta
    dissennata della squadra precedente, ha risanato i frigoriferi e tagliato i conti della spesa, e oggi e’ pronta a tagliare le torte e aiutare i lavapiatti. Abbiamo un urgente bisogno di formine. Ho accolto e condiviso la sollecitazione del padrone del Locale, affinche’ non si vada al mercato con la sportina attuale. A meno di meta’ del cammino abbiamo rimesso in piedi il Locale, grazie ad un listino onesto e responsabile, anche in materia di grandi eventi”

    Tommaso Padoa-Sbobba (ragioniere del Locale, detto Maronn ro carmine quant’e’ brutt’)
    “Non ho molta sicurezza nel mio lavoro, almeno non nel modo in cui dovrebbe essere…”.

    Fabio Mousse (detto ‘o scenziate)
    “Sicure le cotture anticipate, no a menu istituzionale”

    Joaquim Ammuina del sindacato di categoria “Bruxelles”
    “Chi e’ a destra vada a sinistra, e chi e’ a sinistra vada a destra. Chi e’ in mezzo invece vada a f….”

    Francseco Culigionis (detto ‘a picozza)
    “Se si vota votero’ fettuccina”

    Antonio Ripieno (detto Baccalá ‘mbriache)
    “Pastella tradisce e getta sugo sugli altri”

    Giulio Anguillotti (detto Il Gobbo in umido)
    “Potrei candidarmi, se servisse al Locale”

    Clemente Pastella (detto Chiacchiere di Carnevale)
    “Sono sereno, ho scelto per il Locale”

    Roberto Rostelli (detto Cassoeula)
    “Oggi Prodi consuma l’ultima cena”

    Franco Trippadigatto (detto Avanti bombolo, alla ricotta!)
    “Confermo il mio no alla fettuccina”

    Francesco Ruttelli (detto Er grande sindaco I – Il replicante)
    “Io ne ho viste cose che voi clienti non potreste immaginarvi.
    Piatti da ricevimento in fiamme al largo dei bastoncini findus,
    E ho visto i raggi B balenare nel buio vicino alle porte del forno.
    E tutti quei momenti andranno perduti nel tempo…
    come lacrime nella cipolla
    E’ tempo…di girare il ragu”

    Walter Cannelloni (detto Er grande sindaco II – La Vendetta)
    “Siamo tutti con Brodi”

    DALLA CRITICA CULINARIA

    Massimo Fagiolini del quotidiano “La Ribollita”
    Il “bollitore” Brodi ha combattuto fino all’ultimo, ridando uno straccio di orgoglio e un briciolo di dignita’ a quel pezzo di sala che l’ha sostenuto fino all’ultimo. Ma nulla ha potuto contro il “fuoco amico” dei proto-mantecati alla Franco Trippadigatto, dei soliti trasformisti alla Clemente Pastella, degli pseudo focaccini alla Lamberto Blinis. Romano si e’ fermato a Ceppeliate. Si compie cosi’ il destino di un governo che ha finito per pagare un prezzo di immagine e di credibilita’ molto piu’ alto dei suoi effettivi demeriti. Il risanamento dei conti del Locale in appena un anno e mezzo e’ un risultato vero, che gia’ di per se’ basterebbe a considerare tutt’altro che inutile la pur breve e rissosa stagione del “brodino ricostituente”.

    Beppe Grullo
    “Lamberto Blinis, il consorte della vispa Teresa, parla di emergenza igienica. Non so perche’, ma quando lo vedo ho l’impulso di tirare la catena del cesso. Forse un riflesso condizionato verso lo sterco. La famiglia Pastella si era messa in proprio. Li hanno beccati tutti, dal suocero alla moglie. Non si fa concorrenza sleale alle famiglie locali. Prima o poi si paga.”

    DALLA BLOGOSFERA

    Sigrid Verbert alias Love Love Love
    “Non capisco proprio il perche’ delle polemiche.”

    Bruno Ratto alias Altissimo Criceto
    “Mi sembrava di stare in un villaggio turistico dove tutti si conoscono… e tutti vogliono far sapere i fatti propri a tutti…”

    Muccazozza alias Il gastrologo rivoltante
    “Piu’ vado avanti e piu’ mi rendo conto che forse non sia un bene tutto questo rumorio
    Evidentemente c’e qualcosa che non quadra…”

    Stefano Paperelli Alias Il Gambero Grasso
    “La grande cucina degli avanzi”

    Gianfico Villani alias Il Villanone
    “Noi italiani abbiamo sempre dell’abbondanza.”

    Lina Zotic (estetista)
    “Il sushi e la bistecca di tonno stanno ai nostri tempi come la rucola e la tagliata ai tempi dei socialisti. Fantasia a tavola e’ la prima cosa che si richiede a chi fa un invito. Il pesce crudo va bene ogni tanto.”

    Sora Mara alias Col cuore nella fratta
    “Esprimo tutta l’indignazione e lo sdegno di cui sono capace”

    Patanella
    “Anche una mia amica si è ammalata con lo stesso virus ed era felice dei benefici connessi”

    Sandra Capello alias Un tocco alla zazzera
    Sono ammessi esclusivamente bovini di razza piemontese..buoi,manzi,vitelle,vitelli,vacche,manze torelli e tori.”

    Andrei Dalina
    “Che dire……mangiate, ridete, bevete, sonnecchiate, giocate, amoreggiate insomma fate tutto quello che e’ giusto fare”

    Mirco Da Colonnata Alias Una cotica in acqua
    “In Veneto c’e un detto: “te si come na patata col buto”, cioe’ non servi piu’ a niente.”

    Paolo Sporchi Alias Identita’ Pelose
    “Abituato a mangiarli, non vedo l’ora di ascoltarli.”

    Monica alias Moncheri’
    “Certo che questo post si e’ quasi trasformato nel tuo forum, ognuno dice la sua”

    Carlo Porcheria alias Molto piu’ di un allevatore
    “Fino a che questo scandalo italiano non sara’ risolto e’ meglio tacere su tutto il resto”

    Felipe De La Bloghera
    “Ogni tanto ci penso anche io se ne vale veramente la pena. Mi sa che ancora non se n’e’ accorto nessuno…”

    DanielaC Alias Senzacanna
    “Non so perche’ ma tutte queste chiacchiere mi annoiano, forse e’ l’ora tarda.”

    La Strega Sniffalaneve
    “Troviamo un luogo dove aprire un dibattito”

    Donatella Mbusse
    “Penso anche che li dovrebbero mettere dentro…”

    Sua Succulenza il Bisconte Lorenzo Pianobrillo
    “Abbiamo spazio per le stronzate di tutti”

    CNN – Cavoletto Nonsense News – Ver. 9.7.0.
    Tutti i diritti surgelati – I commenti sono copiati paro paro da quelli altrui (piu’ o meno), quindi la responsabilita’ se la piglia chi li ha detti o scritti – Ogni riferimento a persone esistenti, locali chiusi, ricette gia’ pubblicate ed a fatti realmente accaduti e’ puramente voluto.

  • Erborina ha detto:

    WOW! complimenti! ha un aspetto golosissimo!

  • Ivana ha detto:

    Magnifica!

  • Elena ha detto:

    Complimenti. Non avevamo dubbi, del resto. Troverò la rivist,a ocn la tua bellissima foto, tra un paio di settimane…. Che me lo fai un autografo? :-P

  • ilva ha detto:

    You did a really good job with that chicken, it’s perfect! Let’s hope that the ‘European school of food styling’, i.e. natural food that looks like it does in our kitchen (well more or less) will win the way soon!

  • Felice per la tua prima copertina!!!
    Correrò in edicola allora.
    :-D

    ciao

  • Giu ha detto:

    sottotitolo
    “SBATTI IL POLLO IN PRIMA PAGINA!”

    Giu

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