Les gaufres du dimanche soir

gaufres_salees_ssl

Prima o poi ci vorrà una riflessione seriosa sul come e il perché ma in qualche modo, il cibo della domenica sera è diverso da quello degli altri giorni della settimana. Sarà perché è l’ultimo momento di tregua prima del round successivo, sarà perché uno inizia a rilassarsi solo al secondo giorno del weekend, sarà che dopo due giorni di ‘vacanza’ ti viene voglia di cucinare senza prendertela, o che prima del lunedi mattina ci vuole una coccola-à-manger, chi lo sa… Fatto sta che sono sempre stata affezionata alla cena della domenica (da piccola era sinonimo di cucumber sandwiches – che a-do-ra-vo, veramente gli adoro tutt’ora solo che non li faccio mai) e sono sicura che a casa mia il 90% % delle torte salate e delle briochine vengono sfornate appunti di domenica, oltre a essere un giorno ad alta concentrazione di cucinamento di zuppe velluttate…

Di quanto poi le torte salate siano un ottimo svuota-frigo, credo di avervi già detto e, ecco, avrei trovato un ‘nuovo’ modo di utilizzare fondi di dispensa e di frigorifero con questo soggettino qui: la gaufre salata! (che poi io uso il nome francese perché la forma stessa della gaufre è intimamente legata alla mia infanzia ma mica lo so eh, da dove arriva… :-). Insomma, procedimento approssimativo e decisamente no-fuss, personalizzazione a gogo a secondo di ciò che c’è nel frigo e in dispensa, e poi si mangia rigorosamente con le mani (e con’una tenera insalatina sul lato).

Gaufres salate, la ricetta: mescolare 4 cucchiai di farina, 4 cucchiai di farina integrale (qui, di farro), un cucchiaino scarso di sale, un cucchiaino di zucchero. Versarci sopra mezzo cubetto di lievito diluito in un bicchiere di latte tiepido, aggiungere due uova, un cucchiaio di olio d’oliva,mescolare bene tutto e aggiustare eventualmente la densità con un po’ di latte, vi deve venire un’impasto dalla consistenza dell’impasto per fritelle (non troppo liquido ma nemmeno densissimo, l’impasto risulta elastico e si può prendere facilmente a cucchiaiate). Coprire e lasciar lievitare per mezz’ora. Dopo questo tempo incorporare quel che volete: qui ho aggiunto 50g di prosciutto cotto tagliato a dadini, 50g di scamorza affumicata, due cucchiai di noci finemente tritati, due cucchiai di semini misti (girasole, zucca, sesamo, lino) e un cucchiaino di semi di cumino. (ovviamente ci potete sbizzarire sull’uso delle spezie, semini, formaggi ed erbe… :) Far cuocere la pastella fra le piastre di un aggeggio per cuocere le gaufres, fino a quando le gaufres sono dorate (la quantità di pastella dipende un po’ da quanto sono grandi le piastre, posso solo dire che per il waffle baker KitchenAid ci va un cucchiaio di pastella a spicchio, non di più, ricordatevi semai che questa cosa lievita anche in cottura…:-). Servire calde! :-)

70 Commenti

  • enui ha detto:

    @aria, nel libretto delle istruzioni della mia waffle maker c’era la ricetta per farli salati con il lievito chimico, però al momento sono in un’altra città :P

  • Léia Silva ha detto:

    In Brasile, la domenica é sinonimo di cibo speciale!
    Questa ricetta mi é piaciuta moltissimo!
    Léia

  • laura ha detto:

    @sigrid: credo sia stata una dimenticanza in buona fede, in realtà in quel blog vieni citata innumerevoli volte come fonte di ispirazione.

  • Sigrid ha detto:

    @Elisa: quello che è in allegato con Sale&Pepe è un pezzo (metà circa, solo le ricette di biscotti appunto) di Regali Golosi uscito l’anno scorso! (posso dirlo: l’impaginato originale è più bello :-) Comunque, grazie ;-)

    @maidannutecc (no dai non ce la faccio a scrivere il tuo nick per intero :-)) In realtà l’open Baladin è locale di Teo Mussi/Farinetti se non erro, Bonci credo avesse collaborato all’inizio, non so se ora c’è ancora (ciò detto prendete le mio info con le pinze che io sono un po’ fuori dal giro, lol :-), comunque, ci avevamo fatto la presentazione del libro del cavolo ormai due anni fa, e anche se manco da un po’, i ci sono sempre trovata bene :-) Su Archangelo non ti so dire; Quindi quarto invece non è che mi avesse fatto impazzire (ma pure li parliamo di un po’ di tempo fa), concordo sul fatto che dar filettaro è meglio rimanere fuori, lol :-))

  • Sigrid ha detto:

    @lorena: si vede che è tempo di mele cotogne né? (piuttosto però ho notato che la stessa blogger un po’ prima ha simpaticamente riporposto una ricetta presa dal mio libro, identica, senza citare la fonte… Oliiiivoooooo, lascia in pace la paperella del bagno di Lena e vieni un po’ quaaaaaa…. :-)

  • lorena ha detto:

    http://chiharubatolecrostate.blogspot.com/2011/1/le-mele-cotogne-una-marmellata-per-i.html

    @lorena: lascio il commento perché ci ho risposto qui sotto e quindi altrimenti non si capisce più niente, volevo però segnalare, a tutti, che ho risolto, la blogger in questione si è molto gentilmente scusata per la ricetta che avevo trovato io, mentre per quanto riguarda la composta, beh, la sua veramente ha un procedimento un po’ diverso dalla mia e, come diceva giustamente non ricordo chi giorni fa: non è che sia poi tutta sta genialata di mettere la vaniglia nelle mele cotogne, appunto, ci siamo arrivate in due. Insomma, per quanto mi riguarda la questione davvero non persiste, comunque grazie della vostra vigilanza ;-)

  • Claudia ha detto:

    ….ehi! Dopodomani è l’ultima domenica prima dell’Avvento, dove per inciso in Inghilterra iniziano a preparare il pudding (pare che 2/3 dei bimbi d’oggi non lo abbiano mai mescolato in vita loro…): ci aspettiamo qualcosina di pre-natalizio, nè?! Baci!

  • maidannutengaracasteddu ha detto:

    Lode al tortino di aliciotti e indivia della sora margherita (e per la crostata di visciole e ricotta): attenzione però perchè, per chi non lo conosce, l’assenza di insegne lo rende di difficoltosa individuazione. Cercate la tenda a frange rossa in piazza delle cinque scole. Se non trovate posto, lì vicino c’è Bà ghetto, dove fanno cucina kosher e non usano latticini. Il locale è molto carino, anche se i tavoli sono pò stretti tra loro. Poi mi piace sempre La Matricianella, in via del leoncino, vicino san lorenzo in lucina (dove fanno le bucce di patata fritte). Poi c’è Il filettaro, take away in salsa romana, vicino a roscioli in una piazzetta che si incunea nella via dei giubbonari: solo filetti di baccalà fritti nella padella di ferro e puntarelle. Hanno messo i tavolini fuori così salvate i vestiti dalla puzza di fritto. Non sono stata nel nuovo locale di Bonci lì vicino, l’open baladin… avete recensioni? Invece, che è successo all’Arcangelo? qualcuno c’è stato di recente? Io ci ho portato degli amici per la carbonara che prima facevano con i paccheri di gragnano e che era buonissima, e sono rimasta delusa da quelli e dal resto.Ma il posto veramente imperdibile per chi ama la cucina romana secondo me è Il Quinto quarto in via della Farnesina: di mattina è una cirioleria, di sera coda alla vaccinara “filologica”, coratella con carciofi e via discorrendo.. Non esattamente leggera, ma squisita….

  • Elisa ha detto:

    Ciao Sigrid :) Credo sia la prima volta che commento sul tuo blog, anche se ormai lo leggo da tanto tempo. Oggi ho comprato lo speciale di Sale&Pepe sui biscotti e volevo farti i complimenti, foto bellissime e ricette che mi sembrano davvero buone e fattibili. Bravissima!

  • keb ha detto:

    che simpatico polistirolo…anche la foto, non male, che impegno…

  • Alelunetta ha detto:

    Per me, invece, l’equivalente della tua domenica, da un paio d’anni è diventato il sabato :)
    Quoto l’idea di cucinare qualcosa di coccoloso e non troppo impegnativo nei momenti di relax più assoluto :)) giusto per volersi bene e fuggire dallo stress di tutta la settimana! Bella ricetta, non appena recupererò la piastra per gaufres lasciata a casa dei miei in Sicilia, la provo! P.s. però anche la versione dolce servita caldissima con lo zucchero a velo… mmmh!!! :D

  • Ania ha detto:

    Ora avrò una nuova versione delle solite gaufres :) è una tradizione di casa, mettiamogli un po’ di pepe ora. Grazie, sei sempre grandissima!! In attesa di altre gustose ricette..

  • Nero di Seppia ha detto:

    Dopo l’ennesimo weekend a Bruxelles, ci credi che non ho ancora mangiato le gaufres? La tua versione salata mi ispira tantissimo (sono una tipa salata più che dolce :) e magari quando mi convincerò di acquistare lo stampo potrei prepararle!

  • Enrico ha detto:

    @Roberta (54): confermo! proprio bello, come pure quello che c’è a Via Collina

  • Antonella ha detto:

    Mi ricordano una giornata trascorsa a Bruxelles l’anno scorso proprio in questo periodo.
    La giornata era fredda e ventosa ed ho cercato un venditore ambulante che li faceva sul momento, seguendo il consiglio che avevo letto sul tuo sito. Io e le mie bimbe ci siamo scaldate le mani con le gaufres spolverate di zucchero a velo… che coccola!
    Devo assolutamente provare la versione salata :-)

  • Sigrid ha detto:

    @alcesti: confermo l’emporio delle spezie, molto carino, poi già che sei a testaccio, felice è una tappa obbligatoria, l’oasi delle birre, 00100 per il trapizzino (oddio se lo fanno ancora, è una vita che non ci vado), e anche, beh si, volpetti su via marmorata che ha un discreto numero di cose buone (e dispendiose, vabbe :-) e il mercato di pzza testaccio (inoltre ce sono un paio di negozi di cose per bambini molto carini, per esempio ecosophy in via alessandro volta). Poi, cosi proprio fra le cose essenziali, su due piedi – poi sicuramente ne sto dimenticando…: roscioli per l’aperitivo e salumi/formaggi; bonci per la pizza al taglio, san lorenzo per del pesce crudo spettacolare, c.u.c.i.n.a. per accessori da cucina (sono un po’ cari e antipatici ma passiamo :-); e ancora: sora margherita al ghetto, enoteca corsi vicino alla chiesa del gesu, armando al panteon e l’osteria della campana per le trattorie romanissime; glass hostaria, all’oro e il pagliaccio per i ristoranti più di alta gamma; gelateria dei gracchi e san crispino per il gelato; castroni a cola di rienzo per gli ingredienti e peroni a pzza dell’unità li vicino per gli accessori da oasticcieria ecc, e, bon, chi ne ha altre ne aggiunga.,… comunque si, hai ragione, la guidine romana s’ha da ffa, prima o poi! :-)

  • Roberta ha detto:

    @Alcesti 43 io adoro il negozietto di spezie a via luca della robbia 20, è piccolo ma ha tutte le spezie che riesci a immaginare

  • ElenaB ha detto:

    Le cose mangiate con le mani sono più buone!

  • La mia prima gaufre l’ho mangiata proprio a Bruxelles. Amore al primo morso!!

  • Graziella ha detto:

    Deliziose, me le fece assaggiare un amia amica Francese. Ricordo che le farcì con marmellata e altre con nutella. Io purtroppo non ho l’aggeggio per cuocerle.

  • Ci ha detto:

    Sigrid, sei la numero 1!

  • valentin@ ha detto:

    La domenica sera mio marito mi fa la pizza, che mangiamo sul divano davanti a un film. Quindi, purtroppo, non ho bisogno di questo nuovo aggeggio (bella scusa, eh?). Ricordo che comunque periodicamente ne tira fuori uno il Lidl, di prezzo (e qualità, probabilmente) sicuramente inferiore.

  • feo ha detto:

    @37 the life after: chissà perché ho passato tanti anni a mangiare, la domenica sera, appunto caffellatte e marmellate? Sarà un’abitudine svizzera, penso. Anche se però qualcuno osava tirar fuori il piatto dei formaggi, e quindi ci si diceva che ci stava benissimo anche una fetta di salame…e insomma l’anarchia vinceva su tutto.
    Di nuovo complimenti per la foto Sigrid!

  • Qui in Piemonte si chiamano goffri… direi che siamo stati abbastanza fedeli al nome :)
    Per il resto, idea grandiosa quella dei goffri con aggiunta di ingredienti salati! :)

  • maidannutengaracasteddu ha detto:

    Non vorrei essere accusata di saccenteria, ma se le reminiscenze latine non mi ingannano l’espressione inuso nella lingua italiana per ” wish-list” è, per l’appunto, “desiderata”. Quindi lista dei desideri mi sembra perfetto. Io, nella mia, ho una cucina in grado di contenere tutti gli attrezzi di cucina che sogno da anni…invece dell’attuale loculo che non mi consente neanche una impastatrice degna di questo nome! Secondo voi, se scrivo a Babbo natale ho speranze?

  • Roberta ha detto:

    Questa è un’istigazione allo shopping! :-)

  • lamelannurca ha detto:

    io voto per le coccole-à-manger! Adoro!

  • Alcesti ha detto:

    Ciao Cavoletto! Sono una delle tue assidue lettrici silenziose! Il prossimo weekend mio marito mi porta a Roma, e visto che hai fatto tante “guide” o diari di viaggio per altre città, che ne dici di darmi qualche dritta per quella che ormai è la tua città?! (a parte le cose turistiche già visitate) a me piace visitare mercati rionali particolari, o negozietti speciali! Magari hai anche qualche dritta su qualche ristorante dove proprio vale la pena?!?! Grazie

  • Enrico ha detto:

    L’ideale la domenica sera è pizza, birra e partitona!!!

  • A casa mia domenica sera significa panino sul divano e film tutti insieme: il pranzo solitamente è sempre talmente ricco (tra inviti o amici invitati si mangia sempre tanto) che basta un panino per sistemare la serata. E così i bimbi possono guardare insieme a noi un film senza andare a letto troppo tardi.
    I gaufres salati mi riportano alle mie estati in valsusa, la grangia degli amici, la nonna che tira fuori l’attrezzo in ghisa, la pastella che so trasforma in una cialda croccante fuori e morbida dentro e il lardo che si scioglie… che buoni!!! Un abbraccio e a presto!

  • Enrico ha detto:

    @GiuliaD: approvatissima! :) o si può dire “è tra i miei desideri”…

  • GiuliaD ha detto:

    @Sigrid: non c’entra nulla con il post ma ti volevo dire che sto provando tutte le ricette dei biscotti di “regali golosi” e sono una più buona dell’altra (è la prima volta che mi riescono delle ricette al primo colpo senza apportare modifiche:))), senza considerare poi la reazione contenta delle persone a cui ho regalato i biscotti!!!!
    @Enrico:io uso “lista dei desideri” che forse suona un po’ infantile ma è meglio di “lista delle cose da fare” o “lista delle cose che vorrei” …..

  • E’ proprio vero, la cena della domenica prevede spesso un menu di piatti-coccole. Quando ero piccola era torta e latte caldo. Adoro le gaufres, però quelle salate non le avevo mai viste. Da provare!

  • The life after ha detto:

    Cavolo è vero, il pasto della domenica sera è in genere abbastanza dimesso. Io da piccola facevo la colazione al posto della cena, cioè caffellatte e fette biscottate con la marmellata!

    The Life After

  • mari ha detto:

    Se avessi la macchinetta per farli li avrei provati già stasera, lievitazione a parte sembrano rapidissimi e qualcosa di coccoloso mi sarebbe servito davvero (io la domenica ho sempre un po’ di magone, ma culmina il lunedì per stemperarsi via, via che torna il week-end e torno finalmente nella mia cucina a spadellare). La foto mi piace moltissima (as usual!)

  • Enrico ha detto:

    Odio il termine “wish list”, non se ne trova proprio nessuno in italiano? :-)

  • mariangela ha detto:

    Sigrid! Mi hai letto nel pensiero? ho appena tirato fuori la ricetta per le gaufres (dolci) perchè giovedì scorso finalmente mi è arrivata la waffel machine! non KA perchè costa un botto ma credo funzioni bene lo stesso..adesso proverò anche quelle salate, ottima idea!

  • valerio ha detto:

    Beh che dire ottimi i gaufres, e salati poi non li avevo mai pensati, finora li ho mangiati sempre dolci e sono divini. Un saluto cara Sigrid

  • risomandorlino ha detto:

    Che sfiziose, Sigrid! Le ho sempre mangiate dolci, in particolere ce le portava in dono una conoscente, fatte da lei, molto spesso quando ero piccola! Quindi salate mi incuriosiscono parecchio…grazie, un saluto e buona cena stasera!! ;) Lys

  • Paprika&Paprika ha detto:

    Buooneeeeeee!! Per me è il pranzo del sabato che un po’ cosi…solo roba semplice o comfort food!

  • chiara ha detto:

    Adoro i gaufres! quando vado a parigi non posso fare a meno di mangiarne almeno uno preso dai camioncini per strada…peccato che io non abbia l’aggeggio per farle -uno dei pochi :P- e non possa replicare…sigh :(

  • Ago ha detto:

    E’ vero che la domenica sera si cucina diversamente dagli altri giorni..è una specie di stacco da quello che verrà dopo :-D
    Io se posso vado di fresella con pomodoro, olio e origano, troppo buonina! :-D
    La versione salata delle gaufres mi mancava! :-D
    Grazie Sigrid, la proverò sicuramente!
    Un abbraccione
    Ago

  • Chiara ha detto:

    scusatemi tanto tanto, ma senza l’arnese apposito proprio non vengono?? per le mie esigenze un attrezzo che aumenti la popolazione di scatolame in cucina per essere utilizzato massimo dieci volte l’anno è da escludere.. a meno che non lo trovassi a venti euro e fosse in formato loft-compatibile!
    Posto che trattasi di pastella, se le facessi “a mo’” di pancake in una padella di ceramica, forma a parte, verrebbero ugualmente??? Sigrid dimmi di si ti prego :-) :-)

  • silvia73 ha detto:

    e senza macchinetta come si possono fare???

  • ella ha detto:

    … verissimo, la cena della domenica deve sempre essere un po’ consolatoria, per consolarci della fine del we!

  • la Ucci ha detto:

    L’aggeggio per fare le gauffre è nella mia wishlist culinaria da secoli… ma non avevo idea che si potessero fare anche salate!

  • che meraviglia!!! io adoro le gauffre ma le ho solo provate dolci !!! ho set di waffle maker in giro per la casa ed angoscio tutti ! e da oggi parto anche con quelle salate!

  • maia ha detto:

    e io che mi limitavo a fare le gaufres dolci…le devo provare!!!

  • Lucia ha detto:

    Io la domenica sera vorrei che la cena fosse dolce, come un bacio e una carezza.

  • Giulia ha detto:

    Ciao Sigrid!!
    Finalmente mi sono decisa a lasciarti un commento anche se ti seguo da tantissimo e sono una tua grandissima fan. Sai che proprio ieri ho mangiato le gaufres? Ma queste salate poi, un’idea geniale. Adatte davvero alla Domenica, quando ci si concede qualche ulteriore sfizio:)

    P.S qualche giorno fa ho preparato la tua torta di mele di Маргарита e ti volevo ringraziare: e’ divina e mi ha fatto fare un’ottima figura. Ciao, alla prossima;))

  • Mardou Fox ha detto:

    I tuoi ultimi post mi stanno facendo venire una voglia insopprimibile di andare a Parigi. E invece proprio oggi sono tornata a lavorare in Rai :-(

  • Gaia ha detto:

    Verissimo!!
    LA cena della domenica sera è speciale e intima!
    Gli ospiti, tutt’alpiu’ ci vengono il giorno prima, a cena da noi!

  • marika ha detto:

    concordo con la teoria sulla cena della domenica…sera…sembra volerci lasciare col dolce in bocca,per iniziare una nuova settimana!aspettando la prossima ti auguro per ora un buon inzio di settimana..Marika

  • Gaia ha detto:

    Un paio di anni fa ho comprato la piastra per le gaufres ma non l’ho mai usata! forse sarebbe l’ora di provare a vedere se almeno funziona… ;-)

  • donatella ha detto:

    Il cibo della domenica, a casa mi, è una sorta di ultimo peccato prima della nuva settimana: la sera, invece di mangiare meno perché magari a pranzo c’è stata la lasagna, si va giù pesante con uno svuota frigo terribile! Buone la gaufre salate, ottima idea (per me senza prosciutto!). E’ bello quell’attrezzo.. quello che ho io è quello classico per ciale, quindi con le scanalature poco profonde.. invece quello, e i simili, mi piace proprio..

    Domandina: ho letto che per fare le vere gaufre di Liegi [con lievito di birra se non erro] c’è bisogno dello zucchero perlato.. tu che sei una trova-tutto, sai se si trova a Roma o dintorni? E poi, è vera ‘sta storia che senza zucchero perlato non vengono?

  • agnese ha detto:

    quanto vorrei provare a rifarli! solo che non ho la piastra e al momento non posso permettermi acquisti. son proprio belli ma in versione salata non li avevomai provati

  • Oh, in realtà per me è il contrario. Le cene della domenica sono praticamente nulle o molto confusionarie. Sono sempre troppo triste la domenica…
    Fino a poco tempo fa per me la Domenica era sinonimo di frittata, non so perché ma piastricciavo con verdure e uova anche se non abitavo ancora da solo.
    Ottima l’idea dei waffles salati, presto li farò, forse dolci visto che le mie coinquiline hanno la macchina…

    Marco di Una cucina per Chiama

  • Nessy ha detto:

    Per noi all’estero: quanti grammi sono “mezzo cubetto di lievito”?

  • Enrico ha detto:

    Ieri come cena della domenica sera due arancini da Bonci (ottimo quello porro e Gorgonzola) e poi pizza con broccoli, gorgonzola e buccia d’arancia grattuggiata :)

  • aria ha detto:

    che super ricetta! anche io cucino un sacco di zuppe e torte salate la domenica…ma non mi ero mai chiesta perchè!!!!ultimamente mi hanno bandito il lievito di birra, secondo te potresi sistituirlo? Sigrid, ho un sacco di allergie e sto cercando di salvarmi qualche buona ricetta per sopravvivere alla depressione, mi auguro che questa sia una di queste…ciao!

  • Buoni i waffles!!! Ma se non ho la macchinetta?

  • Claudia ha detto:

    Bbbbuone! Non appena trovo l’aggeggio apposito, sono mie, sia dolci che salate. Sai, per me il clou del pranzo-in-famiglia (io e il marito) è di sabato, perchè alla domenica sera aleggia già un certo Sunday blue…sigh!

  • Sul cibo della domenica ti capisco, anche per noi funziona così; poi cucino anche quello che voglio pubblicare sul blog, a volte quello che mangerò il lunedì sera (non sempre ho tempo di cucinare quando torno dall’ufficio o da yoga). Insomma, se non si vogliono aprire le buste da scongelare, il tempo da dedicare ai fornelli non è poco. Se qualcuno vuole l’aggeggio di cui parla Sigrid (ma non della KA) io lo vendo e lo trovate a questo link: http://annunci.ebay.it/annunci/elettrodomestici/milano-annunci-sesto-san-giovanni/cialdiera-per-waffel/18882824

  • Versione salata? mai vista! e mi piace tantissimo, adoro le cose che sembran dolci ed invece..! L’attrezzino nn ce l’ho..magari uso quello per le ferratelle..che dici vengon lo stesso?

  • Cristina ha detto:

    Meraviglia! anche qui la domenica è per sperimentazioni culinarie e cene senza troppo pretese!

  • Luca ha detto:

    Ciao Sigrid, sono appena rientrato da Parigi e ho visto il tuo libro in vendita li con una copertina diversa…l’editore era Milan! cmq mi ha fatto piacere, immagino per te come deve essere…ciao

  • Ma dai la versione salata non l’avevo mai vista! … un motivo in più per acquistare l’attrezzo … se della kitchen Aid meglio! ;)

  • san bernardo ha detto:

    Mancavo da un pò di tempo ( me lo ha ricordato il posta/commenti…. ) . E’ un modo come un altro per vuotare il frigo….

  • alessandra ha detto:

    Ma ganzeeeeeeee

  • Le Rocher ha detto:

    interessante e vera questa tua riflessione sulle cene della domenica sera, che sono decisamente più slow e tendenzialmente coccolose con “massimmo del risultato con il minimo sforzo”!

Commenti chiusi.