Moroccan potato cakes
& tomato chutney

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La scorsa settimana, sfogliando il numero di ottobre di Jamie (che mi sa tanto che momo mi ci abboni, exit invece donna hay mag’ che ci convince sempre meno), mi sono soffermata su un bel servizio di cucina indiana, e fra le diverse ricette mi è cascato l’occhio sui Aloo tikki, delle specie di potato cake in salsa indiana, in senso latterale poi visto che ad accompagnare i potato cake c’era un chutney di pomodoro che mi ha subito incuriosito. In siccome, combinazione, quei giorni avevo in frigo quel che erano, credo, gli ultimissimissimi zuccherosissimi pomodorini della stagione, equel chutney l’ho fatto al volo, tale quale.

Per il resto da brava fan di potato cakes di ogni sorta, cosi quando mi si è proposto il problema del si ma mmo cosa ci faccio con sto chutney? beh, il risultato era già lì bello e pronto. Non ho pero seguto esattamente la ricetta proposta sulle pagine di Jamie: osservandone la ricetta mi sono accorta che la dove io solitamente nei potato cakes ci metto un po’ di tutto e di più, qui ci andavano solo patate cotte grattugiate e spezie (niente pangrattato, niente uova, niente formaggio ecc)… Volevo quindi provare questo approccio qui, e visto che ero anche reduce di un po’ di sperimentazioni col chermoula (oltre a essere un’estatica sostenitrice del coriandolo), è proprio così che ho voluto aromatizzare i miei potato cakes, alla marochhina insomma, con una buona dosi di coriandolo fresco, limone, aglio, paprika e cumino.

Risultato: da una parte lo chutney è semplicemente stupendo (e lo dice una che non ama moltissimo né i pomodori né il piccanti… :-), traditore come dovrebbe essere, bello aromatico e dolce e gradevole e fresco all’inizio per poi sfumare in una punta bella piccante ma neanche esagerata, davvero ottima… Dall’altro canto, i potato cakes marochinizzati, ebbenesi, si possono fare usando solo patate e erbe + spezie, sembra proprio che il resto sia superfluo e fanno persino la crosticcina. Dell’abbinamento con la chermoula, vi deve piacere il genere (come ho già sottolineato, so che non tutti amano il coriandolo fresco, e se siete allergici all’aglio potreste volerlo diminuire drasticamente), per me semmai era la conferma che la chermoula, un po’ come il pesto ma in più ‘esotico’ va bene un po’ dappertutto, e risce a rendere persino le patate deliziosamente complesse ed esotiche :-9 Nell’insieme stupendo abbinamento, speziato vs. speziato, che fa molto fusion e che però è anche molto buono. nb. Se fate questi formato mignon da servire come finger food vedrete che i vostri amici fra due anni ancora ne parleranno ;-))

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Per i potato cakes à la chermoula (circa 8 pezzi): frullare o pestare due pugni di foglioline di coriandolo fresco (o di prezzemolo, o un mix dei due) con uno spicchio di aglio, il succo e la buccia di mezzo limone, una punta di paprika affumicata, una punta di cumino in polvere, una presa di sale grosso e due cucchiai di olio d’oliva. Far bollire 4 patate medie con la pelle, sbucciarle e gratuggiarle (o schiacciarle, la versione gratuggiata però non è male :-), aggiungere il chermoula-pesto, mescolare bene, formare i ‘cakes’ e metterli al fresco per un paio di ore. Poi, scaldare un filo d’olio in una padella antiaderente e far cuocere i tortini fino a quando saranno dorati. Servire caldi.
Per il chutney di pomodoro (ricetta di Atul Kochar via Jamie Oliver): scaldare 1 cucchiaio di olio vegetale in una padella, aggiungere 1 cucchiaino di zenzero fresco tritato e 3 cucchiai di cipolla tritata e far soffriggere piano per qualche minuto. Aggiungere 250g di pomodori tritati, mezzo cucchiaino di peperoncino in polvere, 1 cucchiaino di sale e 2 1/2 cucchiaini di zucchero. Far cuocere fino a quando il pomodoro si sarà del tutto sciolto. Mixare il tutto nel blender, poi passare il tutto al colino o al setaccio. Infine, far saltare mezzo cucchiaino di semi di cumino con 2 cucchiaini di olio vegetale, aggiungere al chutney e versare il tutto in un vasetto. Conservare al fresco.

79 Commenti

  • alessandro ha detto:

    ho provato i cakes ma non si riescono a cuocere restno morbidi, non e’ che sbaglio qualcosa?

  • pulchra ha detto:

    niente male anche le ricette di River Cottage…consiglio

  • Ania ha detto:

    Finalmente sono riuscita a farle. Stavo contando i giorni :) Una vera delizia..si si, da provare per chi non l’ha ancora fatto e da riproporre sicuramente!

  • deb ha detto:

    ricetta fantastica. Di Jamie posso dire una sola cosa: mi piace da impazzire! Ho tutti i suoi libri, aspetto con ansia quello in uscita a novembre e tutte le sue ricette che ho provato sono riuscite.
    Proverò anche questa rivisitata da te e aggiungo… aspetto tuo nuovo libro!

  • Lucia ha detto:

    E’ quasi ora di pranzo. Mi sta venendo fame.

  • Ale ha detto:

    Sfiziosissimi per l’aperitivo! PS. mi sa che faccio un salto all’edicola di via veneto a dare un’occhiata!
    ciao
    Ale

  • Matthew The Cat ha detto:

    Wowwwwwww. Adoro questa ricetta! La salsina poi..slurp!

  • valentin@ ha detto:

    compro poche riviste e pochissimi libri, solo quelli di Sigrid ;-)
    per il resto dell’universo editoriale mi affido alle opinioni di Lei e di pochi altri blogger.
    così mi basta, dato che le finanze non sono infinite e la rete invece mi fornisce infiniti spunti. specialmente dato che non sono una “tecnic” nè di cucina nè di fotografia e certe finezze o oscenità non sonio proprio in grado di coglierle.

    I POTATO CAKES INVECE MI PIACCIONO UN SACCO!!!!!!!!

  • maidannutengaracasteddu ha detto:

    Oddio, questo blog è sempore stato così carino, pieno di persone simpatiche piene di entusiasmo e di voglia di scambiarsi esperienze, ricette, sensazioni, piacevolezze… Una enclave di leggerezza e buon gusto in un mondo di grida e insulti. Da qualche tempo,l’aria s’è fatta più pesante. E non certo per colpa di Sigrid, che, con il consueto garbo e per il suo e nostro piacere, ci rende partecipi delle sue avventure culinarie, ma ci mette a disposizione una stanza per le chiacchere, e, con aplomb ammirevole, sopporta querelle antipatiche come la “guerra delle torte di mele”. E tutto questo parlare dei suoi meriti e demeriti non mi sembra produca altro risultato che quello di provocarle un certo imbarazzo. Chi non gradisce la sua ispirazione del momento, è ovviamente libero di esprimere il proprio dissenso e la propria delusione, ma senza quella punta di acrimonia che serpeggia da un pò… Quanto a Nigella, alcune ricette sono forse discutibili o comunque lontane dal nostro gusto, ma altre sono fantastiche e sinceramente quando le dice “Gorgeous” ti sembra proprio che quello che ha davanti sia fantastico. E poi è la regina delle ricette veloci (spinacini crudi, avocado, semi di zucca, salmone affumicato: tre minuti + figurone). Ora Sigrid scusa se ho fatto l’avocato, non ne hai bisogno ma ho bisogno di una consulenza urgente. Volevo fare una crostata con mele e rabarbaro coperta dal tuo crumble, secondo te la base di frolla la faccio con il lievito o senza; e faccio cuocere prima sia la base che la frutta per passare poi in forno solo il crumble o metto tutto insieme in forno???? Ricominciamo a parlare di cucina please…..

  • – sembra proprio che il resto sia superfluo -, dici, togliendo uova e formaggio, ma non gusto… mi piace la tua nuova tendenza!

  • martina ha detto:

    a me Jamie piace molto dai tempi del Naked Chef (e anche Gordon quando non è impegnato nelle odiose trasmissioni americane, Cookalong per esempio non mi dispiaceva)
    Nigella mi è simpatica meno le ricette, ma del resto anche la Dahl la trovo inconsistente come cuoca poi bellissima trasmissione e bellissima lei.
    Nelle ultime cose di Sigrid proprio non mi ci riconosco come gusto.. avevo adorato il libro del cavolo e regalatolo a destra e manca, ma da regali golosi le foto mi sembrano proprio tutte uguali e a me (personalmente) i fondi bianchi dopo un po’ stufano proprio.. basta riguardare le ultime foto, mi sembrano un po’ tutte uguali.
    Peccato peccato..

  • Claudia ha detto:

    beh il chutney non mi fa impazzire, ma ‘ste crocchettine le ho già annotate ieri :-) !!

  • Amita ha detto:

    brrr……stavolta passo la mano! (senza offesa, eh?)

  • Paprika&Paprika ha detto:

    Amo Jamie, mi fa impazzire quando mescola l’insalata con le mani!!!

  • Gian dei Brughi ha detto:

    scusa Francesca, ho visto adesso il tuo secondo commento… se vogliamo parlare di foto o di cucina va bene, e va bene anche non essere d’accordo e persino litigare; se invece ti sta antipatico il mio nick, mi sembra che sia davvero un problema tuo non trovi?

  • Gian dei Brughi ha detto:

    ps se poi dobbiamo dare i voti allo star system cuciniero, io allora quoto la nipote di Roald Dahl sulla BBC perché è simpatica e tiene una cucina fantastica; Csaba dalla Zorza invece a me sembra sempre una sciùra venuta fuori direttamente da un libro anni cinquanta di consigli per casalinghe piccolo-borghesi. Ci sta un video su Youtube in cui dà i consigli per preparare i muffin per la prima colazione al marito in cui tutte le volte che lo guardo mi ribalto dalle risate

  • Francesca ha detto:

    Senza polemica, ma intanto ti nascondi dietro ad un nick (il dito?) che vorrebbe esser colto ma mi pare sappia solo esser pretenzioso. Non sarà un dito, ma non è nemmeno tanto da adulti.

  • Gian dei Brughi ha detto:

    Francesca, a parte il fatto che Sigrid a me sembra molto ma molto più versatile di DH, a parte il fatto che Sigrid il cibo “materico” lo sa fotografare e lo fotografa eccome – basta guardare i suoi reportages di viaggio, non so, provate a guardarli e poi ditemi in cosa sono ospedalieri – a parte il fatto che il primo libro di Sigrid non ha proprio niente, ma niente di donnahayesco, a parte che il libro n.2 che tutti vi ostinate a dire molto simile alle cose di DH a me sembra invece molto “Verbert” (tra “Cucinare in un istante” a cui accennavo e l’ultimo libro di Sigrid c’è una differenza ABISSALE; lo styling, la matericità e il “calore” di una foto non dipendono mica solo dalla luce e dal colore del tovagliolo messo nello sfondo eh…), a parte che credo dovreste smetterla tutti quanti di paragonare Sigrid a uno o ad altri autori ché credo che sia del tutto riduttivo e fuorviante, a parte che in primis io compro un libro e scelgo un autore per le sue ricette e non per le sue foto visto che poi le ricette me le mangio e le foto no (e che ti devo dire, a me le ricette di Sigrid convincono molto più di quelle di Donna Hay), a parte tutto questo ed altro ancora, se avevo voglia di criticare Sigrid in persona ti giuro che lo facevo direttamente: se ho scritto “Donna Hay e il verdino asettico del suo libro XY”, piuttosto che Sigrid Verbert e l’uso, che so, del rosso nei suoi “Regali golosi”, è perché proprio di quel libro lì e di quel verdino lì volevo parlare, non di altro. Ti assicuro Francesca che sono sufficientemente grande per chiamare le cose col loro nome senza nascondermi dietro un dito.

  • Francesca ha detto:

    @Alessandra Gordon Ramsay è inguardabile e con tutta la tv che fa (un programma peggio dell’altro) c’è da pensare che non si ricordi nemmeno come si faccia a cuocere un uovo al tegamino.
    Nigella più che antipatica è bulimica, mi pare.
    @Gian dei quel che è, mi pare che tu stia scordando che la titolare del blog in oggetto qui abbia fatto un libro intero con gli sfondi ospedalieri di Donna Hay. Com’è che sei qui a commentare un giorno sì e un altro pure se l’approccio è come tanti ma non il tuo?

  • ElenaB ha detto:

    Approfitto della discussione per farvi vedere le mie ultime scoperte: Hugh Fearnley-Whittingstall e Nigel Slater. Mi piace soprattutto il primo tra i due…mi piace l’attenzione verso l’ambiente, la crociata contro alcuni metodi della grande distribuzione e l’abitudine di mangiare troppa carne… Potete scoprirlo sul Guardian (visto che in Italia non potete vedere la BBC). http://www.guardian.co.uk/lifeandstyle/series/hughfearnleywhittingstallonfood

  • Alessandra ha detto:

    nooo, Nigella proprio nooo.
    ma quanto mi sta antipatica…!!!
    viva Jamie!!!
    e invece cosa ne pensate di Gordon Ramsay?
    a Sigrid invece: grazie di esistere!

  • Interessante conversazione, e adesso che sul tavolo c’ e’ anche nigella di cui io ho solo un libro, kitchen, non so, magari ho il peggiore, l’errore della vita, ma a me proprio non piace.
    E che dite dell’italiana csaba dalka zorza? Le sue ricette sono molto semplici, ma riescono alla perfezione.
    E heidi di 101 cookbooks??? Mitica

  • maidannutengaracasteddu ha detto:

    Adoro Jamie, da quando ho visto su Gambero rosso The Naked chef; quando cucina, anche cose decisamente eversive come la pasta con le arselle e la pancetta legate con la panna (eresia per i puristi isolani), ti viene voglia di provare quello che fa. Ho provato un sacco di sue ricette tipo sorbetto di frutto della passione e campari o quella della marinata per il barbecue e sono tutte paurose, o quel carre di bistecche trasformato in un rostbeef de paura. Siccome delle riviste in abbonamento me ne arriva un numero su due e con ritardi biblici (sembra che la sardegna sia un sud più profondo del nordafrica per le poste italiane), mio marito mi ha scaricato una applicazione gratuita per ipad che si chiama Jamie’s recipes. C’è una sorta di menu promo , in caso di gradimento, si possono scaricare applicazioni tematiche a pagamento, a scelta che costano 1,59 euro. Ci sono anche applicazioni a pagamento di ricette di natale e delle sue ricette per un pasto in 20 minuti. Se vi interessa vale la sbirciata.
    P.S. non so voi, ma io adoro anche Nigella Lawson…

  • Cristallina ha detto:

    peccato che il coriandolo al mio paeselle è merce introvabile :-(
    (uesti sono i momenti in cui vorrei tanto abitare in una grande città dove si trova di tutto..)

  • Gian dei Brughi ha detto:

    come amissimo queste ricette così! Merci Sigrid!
    e su DH adesso dico la mia: stiling perfetto, ma davvero troppo troppo freddino, tutto troppo pulito, come se quasi le facesse schifo la nuda matericità del cibo;
    io ho qui “cucinare in un istante”…per carità anche quello ospedaliero azzurrin-verdino è un approccio come tanti al cibo e alla vita, ma non è il mio, ecco

  • Dopo aver testato che i muffins si possono fare senza uova burro e latte (e sono pure quasi identici a quelli originale con un millesimo di calorie però:-) vuoi che mi impressionino dei cakes senza uova e formaggio??!! Certo che no.. Domani mercato di Bra e gita per trovare le spezie e poi si fanno subitooo:-)))
    Un bacio a te e alla piccola!

  • la Ucci ha detto:

    Cavoletto, non puoi postarmi un chutney di pomodoro cosí gustoso ora che i pomodori buoni non sí trovano piú :(
    Li proverò senz’altro con qualche altra salsina, comunque.

  • The life after ha detto:

    Che bella ricettina! Adoro i chutney e anche se ho già una ricetta meravigliosa per quello di pomodoro, proverò anche questa! Sarà sicuramente fantastica!

    The Life After

  • W Jamie! sono abbonata dal primissimo numero, e ogni volta è meglio! DH sono stata abbonata un anno, poi ho dovuto scegliere per non intaccare troppo le finanze, e vabeh, il cuore ha detto Jamie! anche se comunquen DH è veramente ma veramente al top.
    Un’amica mi ha portato altri magazine australiani, e tanto di cappello, sono veramente avanti anni luce rispetto a noi!
    ma andando al sodo, arrivo tardi coi pomodori, ma per le potato cakes no!

  • Glu.fri ha detto:

    L’estetica Jamie…mi incuriosisce..qui la rivista potrebbe arrivarmi in tempi biblici, quindi..rinuncio.
    Approffito quindi del post e faró mie le tortine e il chutney..mi ispirano assai assai….

  • agnese ha detto:

    spezie e india! ci piace molto. anch’io sono in vena di patate in questo periodo. Mi piacciono molto ma non so perchè le cucino poco… e pensare che una delle cose più buone che ho mai mangiato è stata una patata kumpir ad Istanbul!

  • Nero di Seppia ha detto:

    Fantastici, i tortini di patate e il chutney. Mi piacciono le salsettine piccanti, portano un po’ di “pepe” qua e là e si abbinano a un sacco di piatti!

  • Elisa ha detto:

    @Sigrid ma secondo te quanto si mantiene in fresco il chutney?

  • ElenaB ha detto:

    @alessandra: si, ma la parte in Sicilia non è la più bella! Guarda la parte in Puglia, fa morire dalle risate!

  • alessandra ha detto:

    Elena B grazie!
    http://youtu.be/MzSy-1f4OPw

  • Gaia ha detto:

    il tuo pdf sulle patate credo di averlo consumato io, Sigrid! una nuova ricettina mi fa mooolto piacere ;-)

  • risomandorlino ha detto:

    Ecco, mi sa Sigrid, che queste tue potato cakes, con tanto di chutney e un fomato sfiziosissimo, potrebbero diventare le ciliegge autunnali dell’anno, quelle che assaggiata una…mangiate tutte!! In foto hanno uno splendido appeal, e l’incontro di spezie mi piace assai=)) Lys

  • ElenaB ha detto:

    Jamie ha aspetti positivi e negativi. Mi piace l’attenzione alla combinazione degli ingredienti, la semplicità nel servire i piatti, la voglia di spaziare tra le diverse cucine tradizionali senza farsi problemi a innovare. Non mi piace l’ossessione per il cibo italiano (in UK la salsiccia italiana non la trovo! Perchè me la fai vedere? Per farmi stare male?) e il fatto che al Sainsbury’s vedo la sua faccia su molti prodotti che sono uguali agli altri, solo più costosi. Però vi consiglio di cercare su youtube “the great Italian escape”…molto divertente.

  • salamander ha detto:

    quanto mi piaceee!!! tutti ingredienti che amo!

  • donatella ha detto:

    @Francesca: quel libro no, non l’ho sfogliato. Appena tornerò in libreria lo cercherò, magari mi smonta questa idea che mi son fatta.. grazie per il consiglio!

  • Francesca ha detto:

    @Donatella Io l’unico approccio che ho avuto con Donna Hay, oltre a internet, è stato con il libro “non ho tempo per cucinare”; ti assicuro che l’impatto è positivo. Certo, Jamie ha un appeal del tutto diverso, trasmette tanta passione e genuinità. Tuttavia Donna non la scarterei, se ti capita di sfogliare in libreria il libro che ti ho detto cambierai idea (a meno che tu non l’abbia già fatto). ;-)

  • donatella ha detto:

    Patate patate patate… cibo perfetto! e queste cakes sono proprio invitanti (che bello, senza uova!!!) e particolari!
    Jamie, tra i couchi che girano ora tra web tlevisione e librerie, è il mio preferito.. non so, Donna Hay ha un non so che che me la rende inaccessibile.. non so, mi fa sentire sempre inadeguata. Invece Jamie è più soft, non so come dire, rende l’atto di cucinare più leggero, meno competitivo, adatto anche agli incapaci come me.. Jamie tutta la vita, sì sì..

    ps: viva il coriandolo!!! anch’io lo sostengo spasmodicamente!

  • maizo ha detto:

    @sigrid: ma perché tu cosa usi per la zuppa? le adidas?!? :)

  • Sigrid ha detto:

    maizo: certo che è interessante poter vedere in un solo colpo d’occhio chi ha messo tue foto dove! (ehvabbeh…) ma la vera chicca sta nella sezione ‘foto simili’ dove google propone, come oggetto simile alla zuppa di broccoli, delle nike verde e bianco, stralol!! :-))

  • Dulcistella ha detto:

    @Marta, scusa :-D

  • Dulcistella ha detto:

    @bèèè, se il tuo commento pareva un po’ malevolo sia a me che a Sigrid, forse è possibile che tu non ti sia espressa con la gentilezza che invece eri intenzionata ad usare :-) capisci cosa intendo?

  • Sigrid ha detto:

    @rossella: è molto fornita l’edicola nella parte alta di via veneto (e ce ne saranno altre, ma non so quali – olive per tutto un periodo invece lo prendevo all’aeroporto :-) – poi c’era la libreria su via del corso che aveva tutto tutto ma non c’è piu, sob…

    @temps des cerises: ma si, penso si possa fare, perché no? devo dire pero che in padella è essenziale metterle a cuocere quando sono ben fredde e sode ed a alta temperatura in modo che la crosticcina la facciano velocemente, insomma, tienilo presente e aumenta magari un po’ la temperatura del forno…

  • marta ha detto:

    @ Dulcistella Ma quale plagio! Parlavo solo di ispirazione e impostazione del libro.

  • Rossella ha detto:

    Chutney forever.
    La scelta delle riviste di cucina è fondamentale. Anche qui si avvicina la fase di scegliere le favorite per il prossimo anno.
    Io sono al momento presa da Olive ed Elle a tablè, quelle rare volte che riesco a trovarla a Roma.

  • alessandra ha detto:

    Volevo ringraziarti per averci segnalato photobox, ieri mi hanno consegnato il pacco mi sono trovata benissimo!
    Grazie. Ale
    PS: mi spiegate per favore la reale differenza tra omogeneizzare e frullare?

  • Dulcistella ha detto:

    Eh la Madonna, che acidità che gira… Scusa Marta, ma se la accusi di plagio come puoi pretendere che la prenda bene?

  • Francesca ha detto:

    Se mi dite che arrivano allora sottoscrivo anche io! Jamie mi piace perchè è semplice, diretto, un po’ contadino..l’avete mai vista la sua trasmissione “jamie at home”? La trovo semplicemente fantastica. Ho anche il libro in lingua originale ed è davvero unico nel suo genere. Per non parlare del suo giro in Italia…quel libro è piacevole da leggere.
    Ad ogni modo questa ricetta la rubo, in attesa dei prossimi numeri di Jamie Magazine!
    Di Donna Hay ho solo un libro che trovo molto interessante, è “non ho tempo per cucinare”, ma penso sarà l’unico che avrò…gli altri non mi ispirano!
    Alla prossima!

  • marta ha detto:

    brava, elimina tutti.

  • Interessante questa rivisitazione in chiave profumata del potato cake, ma se lo mettessi in forno anzichè in padella??? peccato solo che di pomodorini siculi e profumati non me ne siano rimasti più :-(

  • maria ha detto:

    Chutney? Mai sentito (Che vergogna!) devo però assolutamente provarlo perchè leggendo la ricetta sembra alquanto buono;)
    un abbraccio

  • Sigrid ha detto:

    @angela: non è esattamente una bocciatura, anzi, rimango convinta che al mondo la palma dello styling e del style sia sempre di Donna Hay, solo che, non so, dopo un tot anni di abbonamento e tutti i libri, inizio a aver un po’ la sensazione che è tutto già visto, e anche l’approccio redazionale non lo condivido sempre, per dire, ecco, siamo sempre a ‘il menu greco’ con tzatziki e spiedini di agnello quando si potrebbe andare più in profondità, sulla cucina e sull’informazione, in un certo senso Jamie mag, con i reportage sopratutto, questo lo fa, Donna Hay mag no, diciamo che è culinaria, non giornalistica, ed è un po’ un peccato perché ci sono tante cose da vedere, scoprire e imparare intorno al cibo, nel mondo.. Insomma, è tutto bello ma di quella bellezza forse un po’ sterile, almeno per me qui e ora eh, mica vuol dire… :-)

    @marta: guarda, davanti a cotanta buona fede mi verrebbe quasi da girarti il saggio consiglio di non so quale altro anonimo che due giorni fa ho eliminato dal blog :-)

  • silvia ha detto:

    buono!! per caso è un po’ che non vai all’indiano vicino a piazza vittorio? :-)

  • maizo ha detto:

    [OT]
    @sigrid: ho letto qui http://goo.gl/C8HVj poi, incuriosito, ho provato a giocare con google e ho trovato, a caso, questi:
    http://goo.gl/owJG4
    http://goo.gl/uPd07
    http://goo.gl/u1MXC
    che fa un po’ a botte con “testi & foto © sigrid verbert” (a meno che tu non ti faccia pagare millanta pignalenti di lilleri per i diritti da quei siti, ovviamente!).
    …sapevalo!
    [FineOT]

  • marta ha detto:

    Voglio essere polemica fino in fondo…ho i tuoi libri ed anche quelli di DH. Vedo tantissime similitudini tra la tua ultima pubblicazione e le sue. Foto simili nei colori nelle proposte etc.etc.
    Chi copia chi?:-):-)

  • Cristina ha detto:

    ma bello tutto! Jamie magazine mi incuriosisce già da un pò, e mo mi sa che vado a vedere per un abbonamento!
    Grazie :)

  • Come mai bocci DH??? Per me e’ fantastica, certo ormai un po’ ripete peto’ val aempre la pena, le foto sono magnifiche, l’atmosferache trasmette unica. Fammi sapere!

  • difficile credere che si possano evitare uova, pangrattato, ecc… Dunque, sicuramente da provare!

  • vaniglia ha detto:

    sono rapita. da tutto. oggi subisco tuo fascino (le altre volte invece no, che tu lo sappia! ;-P ahahah). Ad ogni modo ormai ho rotto il ghiaccio con l’inglese, forse potrei abbonarmi a uno dei due che dici (anche se con riserve condivise su DH, e considerando che Jamie lo amo ormai senza ritegno da sempre)…
    bellissimo tutto. ribadisco. rapita…

  • Arrivano arrivano! ed i condomini guardano sottecchi… :-)
    le patate vestono qualunque abito… e questo qui è proprio carino! L’estate scorsa ho fatto qualcosa di simile con un trito di prezzemolo capperi olive e timo… accompagnate da una salsina agrodolce ai peperoni coriandolo e zenzero, sono finite in due secondi!

  • Antonella ha detto:

    Anch’io adoro la rivista di Jamie: contenuti, carta utilizzata, foto… insomma tutto!
    Purtroppo l’abbonamento costa tanto e finora sono stata fortunata perchè con i viaggi miei e quelli dei miei amici a Londra… sono riuscita ad avere tutti i numeri :-)

  • Oh, qualcosa di forte e un pò speziato che con questo tempaccio ci tira un pò su!! Evviva le spezie :-)

  • marilu ha detto:

    slurposissimi, mi ispirano un sacco

  • Sigrid ha detto:

    @leti: confermo anch’io, a parte qualche caso di ‘scomparizione’ ogni tanto, non ci sono particolari problemi con gli abbonamenti dall’estero :-) – capace che sia giusta l’interpretazione di Chiara, anche se secondo me poi c’entra molto anche il grado di civiltà dei propri condomini, hum… :-))

  • Le Rocher ha detto:

    Quel chutney ci ispira assai!
    Non avevamo mai sbirciato il sito di Jamie Oliver, l’abbiamo fatto ora con il tuo link e ci siamo sfogliati online la rivista. Sembra bella ed interessante, molto diversa dalle pubblicazioni che abbiamo noi in Italia.

  • Sono sempre più convinta che le patate, in qualsiasi formato e cottura, sono sempre deliziose e questa versione non può essere da meno! ottime!

  • Mardou Fox ha detto:

    Ecco, in questo post c’è davvero tutto quello che mi fa impazzire. La potato cake senza uovo, senza pane e senza niente, è davvero una bella scoperta.

  • maia ha detto:

    questo lo faccio subito mio!!

    ciao

  • Chiara ha detto:

    @Leti la mia personale esperienza mi dice di sì. Le riviste straniere non interessano a nessun impiegato delle poste italiane (nè alle mogli! :)), quelle italiane invece le ricevo così di rado che ho dovuto disdire ben 3 abbonamenti (2 cucina e 1 arredamento!) e ovviamente non ne sottoscriverò altri! :D

  • alessandra ha detto:

    Adorooooo!! Sia le patate che i choutney che la cucina indiana!! La rifaccio subitissimo!!! :-)

  • Leti ha detto:

    Domanda: ma gli abbonamenti a queste riviste straniere funzionano? o meglio…. arrivano? questo quesito mi ha sempre fermato dall’abbonarmi….

  • Chiara ha detto:

    stamattina sbuccio mele cotogne per la ricetta precedente…per questa squisitezza speziata mi sa che è meglio se attendo la fine della gravidanza o il mio stomaco si ribellerà per davvero! Buona giornata Sigrid! :)

  • Madeleine ha detto:

    Il chermoula ha una nuova fan!

  • lina ha detto:

    Finalmente una ricetta di salsina indiana! Mi serviva proprio.
    Ciaooo

  • fiorentina ha detto:

    Mah!

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