Chocolate Pecan banana streusel muffins (per la versione al cioccolato vedete qui)
Sbattere 60g di zucchero di canna scuro con 55g di burro morbido fino a quando l’insieme è cremoso. Aggiungere 2 banane mature schiacciate, un uovo e mezzo cucchiaino di estratto naturale di vaniglia, mescolare bene. In un’altro recipiente, mescolare 130g di farina 00 on mezzo cucchiaino di bicarbonato, mezzo cucchiaino di cannella macinata e una presa di sale. Versare tutto ciò sulla crema di banane e incorporare velocemente. Dividere l’impasto in 12 stampini (medi) da muffin, riempiendoli ai 3/4. Infine, con le dita sbriciolare 50g di burro in 65g di farina e 50g di zucchero di canna. Aggiungere 50g di noci pecan tostate (8 inuti in forno a 180°C) e grossolanamente tritate e dividere questo composto sopra i muffin. Infornare a 180°C per 20-25 minuti o finché i muffin siano gonfi e dorati.
Questo è quanto per il dolcetto del weekend (probabilmente sono un po’ più secchi nella versione senza cioccolato ma devo dire che li ho trovati cmq ottimi, se poi volete una versione un pochino più dietetica, beh, basta togliere il topping di streusel). ps. Se proprio siete in vena, trovate altri muffin con le banane qui, e anche un banana bread qua :-).
Siccome poi lato dolci non ci bastavano i muffin (va detto che qui la maggior parte del tempo fa un freddo d’anatra quindi il dolcetto con bicchierone di caffè bollente ci stanno un po’ sempre), non appena abbiamo messo il naso fuori – eravamo a Chelsea, anzi veramente eravamo al Flea market di Hell’s kitchen e non so se era per via del tempo ma in sostanza è un mercato abbastanza inutile – ci siamo subito ficcati dentro questo posto qui, in foto qui sotto (molto carino nonostante i muffin ai mirtilli presentino, non so per quale bizzarra legge della chimica, delle inquietanti sfumature di Kermit-green).
Sempre gironzolando per Chelsea, e più precisamente per il Chelsea Market (c’ero già stata, e sempre con lo stesso Luca, che forse qualcuno si ricorderà da qui o qui – è un po’ riduttivo definirlo con due link perché versatile come lui ce ne sono pochi :-), insomma, intanto, cos’è il Chelsea market? Ecco, devo confessare che mi aspettavo, la prima volta, di trovare un vero e proprio mercato. Ecco, non è esattamente un mercato. E piuttosto un centro commerciale nano e dedicato a cose gourmet. Tipo che li dentro ci sono un mega negozio con cose per la cucina seria, una libreria molto carina che punta sui titoli food, molti luoghi in cui mangiare o fare spesa, e poi, fra i miei preferiti, una macelleria con solo carni e salumi (alcuni affumicati) di produzione proprio e buonissime (non pensate ‘gastronomia gioielleria’ ma ‘roba autentica e buona’ :-), un punto vendita di Sarahbeth (mi piacciono molto le loro marmellate), un venditore di sali aromatizzati, un mega posto dedicato alle aragoste e al pesce in generale, nonché un negozio dove fanno cupcakes a forma dei personaggi tv più popolari per l’infanzia (tipo cookie monster, Elmo o Dora, in 3D però) e un’altro che fa solo cookies decoratissimi (qualche settimana fa c’erano persino con le facce di Obama e Romney…), insomma, avete capito, c’è un po’ di tutto.
Fra l’altro avevamo anche ‘scoperto’ questo posticino qui sotto (non indovinerete mai come si chiama, anzi, ve lo dico io, si chiama Giovanni Rana, Pastificio & cucina. Qui non servono tortellini pronti bensì pasta che viene tirata e cucinata li per lì. Insomma, era domenica, era ora di pranzo, fuori faceva freddo, e cosa vuoi fare se non mangiarti un bel piatto di pasta?! Eccoqua… :-)) ps. immagino che questo non sia esattamente il tipo di meta che un turista italiano potrebbe cercare a NYC (ancorché, io una volta sono stata in Russia con gente che dopo nemmeno 36 ore avrebbe venduto padre e madre pur di ricevere in cambio un piatto di spaghetti… :-), comunque, se ci doveste capitare, i ravioli farciti di mozzarella affumicata e di carciofi sono davvero notevoli, e – come spesso da queste parti – l’ambiente è molto curato e carino davvero :-)
Qui sotto un po’ di vedute in giro per gli altri negozi e locali di Chelsea market, con una menzione particolare per il Dicksons farmstand, che sarebbe la macelleria alla quale accennavo sopra: i tagli di carne sono bellissimi da vedere, e la pancetta affumicata è davvero ottima, fra l’altro entri li e c’è un profumo di affumicato buonerrimo, insomma, qui fanno tutto in casa e a noi sto posto ce piace (vendono anche uova, patte di fegatini e hot dogs, per la completezza :-)
Infine, the lobster place… Francamente sembra un’istituzione, e non vedo davvero l’ora di tornarci e sbafarmi il loro lobster roll che dev’essere buonissimo. Qui si possono acquistare, come lo dice il nome del posto, aragoste di un po’ tutte le dimensioni, vive o cotte al vapore in loco (a quintali, in continuazione, è impressionante quante ne smercino), da mangiare a casa o in giro per il mercato (li fuori c’è una marea di gente accampata con vassoi di plastica a lottare con chele e code di aragosta…). E infatti noi qui abbiamo acquistato colei che abbiamo ribattezzata Pizzicottina e che è andata a insaporire la pasta della sera (inutile dire che era molto buona, sia la pasta – grazie Luca! – che la polpa dell’aragosta). Comunque non solo d’aragoste si campa, qui si può acquistare anche il susci o scegliere fra i filetti crudi, o già preparati per la cottura, poi bottarga, molluschi, ostriche, saint-jacques, c’è praticamente tutto.
Ho appena finito di sfogliare il tuo ultimo libro (regalo di Natale)…un fantastico viaggio! Complimenti!
tutto bello ma siamo al 28 dicembre quando ci scrivi qualcosa di nuovo?
Ciao Sigrid! Come sta andando la vita newyorkese? Ci mancano i tuoi post! ^_^
Come sempre bellissime foto!
Ci sentiamo un po’ soli qui, adesso …. E senza sorprese quotidiane …. Hello?…. Beh , auguri!
Ciao Sigrid, aspettiamo altre ricettine muffinose americane…dove sei :)?
Ciao sigridina, Buon natale ovunque tu sia! m.
Ciao! Sono Cristina di cucinandoindue. Abbiamo ricevuto il Sunshine Award, che prevede di girarlo a nostra volta ad altri blog che riteniamo “favolosi”. :-D Nella nostra top ten non poteva mancare il tuo, che corriamo a visitare appena abbiamo un attimo di tempo, fonte di ispirazione! Ti preghiamo di accettare questo umilissimo premio, fatto col cuore, per farti sapere che ti seguiamo con tanta stima! http://cucinandoindue.blogspot.it/2012/12/abbiamo-ricevuto-il-sunshine-award.html
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Meravigliose come sempre le tue foto, e l’idea di fare un crumble di pecan sopra i muffin la trovo geniale. Unica domandina: non rischiano di “sprofondare” sul fondo dell’impasto?
Me li immagino ancora caldi e superfragranti!
Marco di Una cucina per Chiama
Che foto stupende! ti fanno viaggiare con la mente.
sigrid…scusa ma mi son persa qualche puntata…sei ancora a NYC?????
Invidia pura!!!!!!!!!!!!
Quando torni in Italia?
AAAh come vorrei essere lì, davvero….desiderio ENOOORMEEE!
E Olive?
Intanto ti rubo questa ricettuzza ;-))
ero io (ho litigato pure io con Disqus)!
leggi un po questo! guarda un po’ di chi è…
http://www.stile.it/vacanze/en…
:)
e… Lobster Place!
la zuppa di aragosta è stupendaaa!!!
leggi un po questo! guarda un po’ di chi è…
http://www.stile.it/vacanze/enogastronomia/new-york-gourmet-4-indirizzi/
:)
e… Lobster Place!
leggi un po questo! guarda un po’ di chi è…
http://www.stile.it/vacanze/enogastronomia/new-york-gourmet-4-indirizzi/
:)
e… Lobster Place!
voglio un ristorante Rana anche a Firenze!!! :)
E sei stata ad eataly NY? Che ne pensi?
Buuuuoni i muffin! Peccato che se li faccio me li devo mangiare tutti da sola!!
http://ciucciechiffon.com/2012/12/04/una-nana-a-testa-in-su/
Suggerisco anche il lobster bisque al Lobster place e i sushi assolutamente all’altezza di un buon giapponese… e ma scusa al chelsea market i Fat witch brownies te li sei scordati??? Sono tra i migliori al mondo in assoluto!!!! happy tasting!
Suggerisco anche il Lobster bisque al lobster place e i loro sushi non hanno niente da invidiare a quelli di ristoranti sushi (veri giapponesi e non asiatici ;-)
So tempting!
Eccomi! Abbiamo preso un alloggino in Park Slope (Brooklyn), zona molto carina, e un po’ radical chic! (costa un po’ meno che a Manhattan…). Sul bucolico non ci siamo molto, ma il West Village poteva quasi rientrare nella categoria… :) domani dovremmo essere a Central Park, magari se sei in zona e hai voglia di un caffè a me farebbe piacere! omunque ci sono milioni di cose da vedere, e in 14 gg (che poi reali sono 11…) dovremo un po’ correre (alla faccia di chi mi diceva ma cosa ci vai a fare per 15 gg???? :)). un bacino! Sere
io le trovo spesso nei supermercati coop, zona noccioline/noci/pistacchi/eccecc fruttasecca ecc bustinedifruttaseccavaria eccecc
oh, io lo devo ripetere: quanto mi piace la luce e l’atmosfera delle tue foto! ;-) anche se mi spiace tanto x quelle povere aragoste cotte da vive, no sorry non ce la faccio proprio..
Ma sigrid dove trovi le Pecan in questo posto infame dove vivo io( Bolzano) . e soprattutto hai uno spacciatore di noci online che non venda sacchi da 10 kg?
Un bacione da qui!
Ma Sigrid, dove trovo le noci Pecan ? hai uno spacciatore online?
Quando ero negli states adoravo la pecan caramello tart! Capisco l’asseza di foto da strada. New york è strana da quel punto di vista.
Buon soggiorno!
amo amo amo Chelsea Market e Hell’s Kitchen! Soprattutto per Lucy’s Whey, ma anche per l’atmosfera che si respira. E beh, come puoi notare sul blog, amo anche i banana muffins, che faccio in millemila modi senza mai stancarmene!
posso darti una piccola incombenza dal momento che sei a New York ?I miei figli hanno mangiato un cibo da strata alla 53^ con la 6^”Chicken Platter Halal guys”ho trovato il filmato su you tube e già solo al vederlo era tremendo, ma a sentir lo era paradisiaco.So che tutto è meno che….vabbè meglio non pensare acosa hanno buttato giù nello stomaco, ad ogni modo è da tantissimo che mi chiedono di rifarlo, ma io non ho la più pallida idea di cosa sia quella roba, riso arancione salse bianche e rosse carne sminuzzata credo agnello e pollo e pane pita.Ho cercato la ricetta ma non sono stata capace.Siccome tu sei una fonte inesauribile di informazioni, mi puoi aiutare?Magari sono l’imput su un post di questi cibi da strada a New York, anche perchè quello che ho trovato su Google, tradotti sembravano tutti commenti favorevoli, ti ringrazio tantissimo.
Fatto lo sformato di quinoa e cavolfiore (ti ho linkata qui http://alessandrazecchini.blogspot.co.nz/2012/11/quinoa-and-cauliflower-pie-gluten-free.html) meno ingredienti e molto semplificato, ho usato la feta (soprattutto perche’ qui costa poco ed insaporisce tutto!) ed il risultato mi è piaciuto molto quindi grazie per l’idea :-).
Ho litigato con disqus (sono io, Sigrid! :-)), vabbe… Insomma, in che zona sei? In questo mese di permanenza mi è parsi di capire che l’america, anzi, new york, è oltretutto commerciale, nel senso che ci sono shops e locali molto belli, mentre la città in sé, fuori, a parte gli scoiattoli e i parchi (e la high line, spero tu ci sia stata :-) non è molto affascinante (almeno non per chi ha l’animo bucolico, eheh), insomma, questo per dire che non ho ancora capito tutto però fatto sta che per strada faccio poche pochisisme foto, cntrariamente a quello che succede, per dire, in europa… :-)
Amo New York…ho vissuto li per 3 mesi ed ho un ricordo stupendo di quel perido. Quindi goditela tutta, perche´NY non si finisce mai di scoprire, e avrai sempre voglia di tornarci.
Buon divertimento!
Io amo New York…ho vissuto li per 3 mesi ed ho un ricordo meraviglioso di quel periodo!
Goditela! Buon divertimento!
Io amo New York…ho vissuto li per 3 mesi, e mi manca tantissimo!
Goditela!Valentina
Perdona la franchezza, ma non ingrassi maimaimaimai???? Io prendo peso solo leggendo le ricette. Che ingiustizia. E che bellissime foto. Ne voglio sempre di più. Cavolettoaddicted.
Che voglia di venire a trovarti…non hai idea. Questi tuoi reportage si fanno sempre più irresistibili. Comunqu, per consolarmi nell’attesa (ma preparati, io e valentina piombiamo al primo accenno di offerta davvero seria di Alitalia, e con il nostro seguito di figli sarà un’invasione) faccio una tre giorni di full immersion prenatalizia a Londra per curare la malinconia della mia mammetta.
Nel frattempo, volevo dire a tutte le cavoletto-addicted come me che tu e il tuo libro siete niente popodimeno che su Elle. Le foto sono le tue, credo..
La mia food writer e il mio giornale preferito in un colpo solo! Wow e complimenti per il tuo successo. Sei la prova che il merito qualche volta paga.
Bellissime foto!!!
Mi piace la scelta dei frullati, e che divertente il nome del ristorante! Ma che tagliatelle ci sono nella foto?
A.
obiettivo della serata: leggere tutto e appuntarmi tutto per quando capitero in quelle zone. siamo a NY anche noi, finalmente! me la sono immaginata tutta diversa, e non so se il mal di testa non ha aiutato, ma oggi mi sembrava meno bella che nella mia immaginazione… sono sicura che mi ricrederò! un bacino, Sere
grazie mille Sigird, mi stai dando degli spunti importantissimi per una nuova attività che sto inziando.
un bacio
ah, il burro land o’lakes – allora esistono! hanno un interessante ramo di cooperazione internazionale con cui appoggiano contadini/e nei paesi africani dando mucche da latte e facendo da tramite da questi piccoli produttori e gli imprenditori del settore caseario, sono bravi – e hanno pure le ricette! ;)
roberta
Oddio quanto ti adoro e sogno davanti a queste foto *.*
ehhheh… le ricette sugli ingredienti. Mi piacciono. Fanno tanto “grado zero”. Sono rilassanti. Danno l’idea di minimale, di basico. Ti mando un bacio <3
che bei scorci che hai fotografato, ed hai ragione il loro lobster roll e buonissimo…come anche il sushi
mi piace l’idea di trovare ricette gustose sull’incarto del burro!!!!