Eravamo a malapena riusciti a finire l’enorme sacco di mele portato dalla campagna che mi sono ripresentata in casa con… delle mele! Stavolta si trattava di un cestino mignon trovato al greenmarket, pieno di le lady apples, delle meline piccoline tipiche di questo periodo dell’anno che profumano d’autunno, molto apprezzate anche per le loro proprietà decorative :-)
Non avevo particolari progetti per queste meline (nel senso che le ho acquistate per mero raptus :-), così alla fine, e dato che il loro profumo mi sembrava proprio la quintessenza dell’autunno, ci ho fatto, nel weekend e in modo molto improvvisato, questa tarte noix, pommes et miel. Una crostata un po’ rustica, abbinando alle mele altre cose che mi fanno tanto autunno… Le meline piccoline sono quindi finite su una pasta sfoglia guarnita di crema frangipane alle noci (e con un tocco di sciroppo d’acero), glassate da un quid di miele. Un dolce insieme crispy e morbido, profumato à volonté, una per-fetta coccola per la pausa caffè del weekend, quella dopo la passeggiata con sciarpe e scarponi nel bosco che sembra un caleidoscopio rosso e giallo e marrone… :-)
Per la pasta sfoglia, vedere la ricetta e la spiegazione passo passo qui.
Tarte frangipane aux noix, pommes et miel
pasta sfoglia (qui) 1
farina di mandorle 50g
noci 75g
zucchero di canna 2 cucchiai
uovo 1
burro 25g
sciroppo d’acero scuro 1 cucchiaio
piccole mele 4-5
miele 2-3 cucchiai
Mescolare la farina di mandorle con le noci finemente tritate (io le ho tritate al coltello, ma comunque piuttosto finemente) e lo zucchero. Aggiungere il burro fuso, l’uovo e lo sciroppo d’acero, mescolare bene e spalmare sulla pasta sfoglia stesa in un rettangolo di approssimativamente 25 x 35cm (qui lo dico e qui lo nego: nell’emergenza – aiuto mi serve un dolce a-des-so! – potete anche usare una sfoglia pronta). Affettare le mele con la mandolina e disporle sulla crema. Condire infine con il miele, poi infornare a 200°C per 20-15 minuti o fino a quando la sfoglia sarà dorata. Sfornare e lasciar intiepidire prima di servire (anche qui per una versione un po’ più chic, da fine cena, la cucchiaiata di gelato alla vaniglia ci sta benissimo).
Grazie Sigrid! Ho fatto anche la sua sfoglia, perfetta. La prossima ricetta sarà il pane di cavolo nero. Complimenti per il blog è fantastico.
roby
Buongiorno Roby, direi meglio tenerla ben chiusa (magari avvolta di pellicola) e al fresco tutto oggi, e poi stasera riscaldarla gentilmente, sui 160°, coperta di stagnola, per 15 minuti. Per servirla suggerirei caldamente il gelato alla vaniglia (anche a presentazione mi pare funzioni meglio), oppure una semplice salsa inglese alla vaniglia (mi rendo conto in questo momento che non ho mai postato la ricetta qui, comunque se la cerchi in rete si trova un po’ ovunque – attenzione a non farla mai bollire però che impazzisce facilmente). Aspettiamo resoconto! ;-)
Buongiorno Sigrid, ho fatto ieri sera questa tarte per servirla invece questa sera. Posso riscaldare la tarte e servire con una salsina? Quale?. Grazie Roberta
Dev’essere una cosa anglosassone, pure qui, alla minima fetta di pie che ordini, c’è sempre l’opzione ‘à la mode’, col gelato alla vaniglia sopra – secondo me si spiega molto facilmente: è che il gelato ci sta addio con le torte tiepide farcite di frutta :-))
Ma solo perché ho aspettato che la proprietaria delle manine facesse la nanna :-))
PS ma c’avete la mania del gelato alla vaniglia, c’avete! Anche nella tua Ostenda (16 gradi il 20/08) una bella torta di mele caramellata calda, té nero bollente…..e gelato alla vaniglia! Aaghh!
Ok, era squisito, la torta poi ancora me la sogno :-)
Ecco cosa farò di tre mele piemontesi (ebbene si) che languono da giorni nella mia cucina!! Merci chérie!! :D
ok questa (con la sfoglia comprata) è alla mia portata. decisamente!
Bella! La farei su una pasta frolla però…credo si adatti di più ai dolci.
Che bontà!!!
…..niente manina questa volta? :)