La torta di mele di mamma Lucia

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Ho avuto spesso modo di dire quanto trovo quintessenziali le torte di mele. Mi piace che tutti, o quasi, abbiamo una torta di mele nella nostra vita, quella per antonomasia, quella del pranzo della domenica, delle merende sulla tela cerata o del dolce dell’ultimissimo momento. Mi piace che con pochi ingredienti di base ricombinati all’infinità si possa creare un’intero arcobaleno di torte sempre le stesse, e sempre diverse. E ognuna di loro racconta un pezzetto di storia familiare, ognuna porta l’impronta di una persona amata – una mamma, una nonna – ognuna produce, quando viene sfornata, quel particolare profumino che invadeva la casa e che è rimasto, intatto, preciso, congelato, nella memoria della persona che ti ha raccontato di quella torta, della sua torta di mele.

Avevo iniziato a esplorare le torte di mele degli altri già un po’ di tempo fa, stavolta me ne è capitato una versione particolarmente sentimentale. La ricetta me l’ha mandata la mia amica Cinzia, e la torta è quella della sua mamma, Lucia, mancata poche settimane fa. Da amica lontana, figlia e mamma di figlie, mi commuove pensare alla partenza di una mamma. E una di quelle situazioni in cui ti senti impotente, armato di ridicole parole inutili, superflue.
Allora in silenzio ho preso le ultime mele che avevamo raccolto in campagna e ho preparato questa torta di mele molto melosa, come dice Cinzia, seguendo la ricetta di mamma Lucia, che la sfornava di domenica, dopo aver tirato la sfoglia, preparato ragù e besciamella e cucinato le lasagne per la sua famiglia. E una torta di quelle semplici e sincere, generose, di quelle torte veloci che ti profumano la casa di buono. Non ho conosciuto Lucia, ma vorrei lo stesso dirle grazie per questa piccola ricetta della felicità condivisa con me e con chi la vorrà leggere, e cucinare. Perché in fin dei conti, forse, le cose veramente importanti sono quelle più piccole, che che rendono felici le persone a cui vuoi bene. Cose come il profumino di mele e limone che alleggia nella casa il domenica pomeriggio, per dire…

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Torta di mele di mamma Lucia

100 gr. di burro fuso, 100 gr di zucchero, 150 di farina, 2 uova, 4 mele, 1 fiala di rum, ½ cucchiaio di lievito, scorza grattugiata di 1 limone, un pizzico di sale

Tagliare le mele a cubetti e metterle da parte. Sciogliere il burro possibilmente nella teglia della torta.
Sbattere in una terrina le uova con lo zucchero e il sale, aggiungere la farina, il rum, la scorza grattugiata di un limone, il burro ed il lievito (se troppo denso aggiungere un po’ di latte). Aggiungete le mele all’impasto, la consistenza sovra’ essere molto ‘melosa’. Mettete l’impasto nella tortiera imburrata e cosparsa di pane grattugiato. Infornare a 180 gradi finche’ dorata e asciutta alla prova stecchino.
Mangiata tiepida e’ buonissima.

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ndc (note del cavoletto).
La ricetta ve l’ho incollata così come me l’ha mandata Cinzia. Siccome dalle mie parti non ci sono fiale di rum ho sostituito con un cucchiaio di Bourbon (era la cosa più simile – aka superalcolica – che avevo in casa…), e ho versato l’impasto in una teglia di 20cm imburrata e rivestita con carta da forno (e non pangrattato ma questo solo perché per qualche motivo ero partita in piloto automatico e ho proprio sorvolato la parte del pangrattato). Personalmente ho molto apprezzato l’aggiunta, fresca e stuzzicante, del limone (al posto della cannella, che ormai per me è una specie di riflesso pavloviano, invece è stato molto salutare l’esercizio di rinunciarci…), e anche il fatto che questo dolce sia composto quasi più di mele che di impasto ne fa un qualche cosa di cui personalmente sono molto golosa. Aggiungerei che sulla torta tiepida vedrei bene anche un pochino di gelato – specialmente nella versione domenicale – ma a dirla tutta è buonissima anche a temperatura ambiente, altroché :)

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9 Commenti

  • Anna Serenidad ha detto:

    Anche la mia mamma si chiama Lucia…e anche lei fa una torta di mele meravigliosa come questa!!!!!

    http://ilmiopiccolograndeangolo.blogspot.it/

  • manuela ha detto:

    Ho fatto, come promesso, la torta sabato scorso ed è stato un successone. Per sbaglio però ho messo 50gr di farina in meno. È venuta comunque bene e molto più “melosa”.

  • manuela ha detto:

    Voglio fare questa torta sabato prossimo, che ho invitato alcune amiche per il tè. Mi sembra il modo più bello per ricordare Lucia.

  • tortellini & co ha detto:

    Ho letto il post e gli altri commenti lasciati su questo post e vedo (non con sorpresa ma con il sorriso) che condivido con altre ‘romagnole’, come me, il ricordo del profumo della torta di mele. Immagino che potremmo creare un grande gruppo (non solo romagnolo) di ‘occhi a cuore’ per la torta di mele… grazie Sigrid, le tue storie fanno venire fame e voglia di chiacchierare! : )

  • Cipi ha detto:

    Fatta qs fine settimana. Strepitosa!! Direi che è la torta di mele più buona che abbia mai fatto. Addentare una fetta di qs torta e imbattersi nei quadratini di mela è una vera goduria.
    Grazie di cuore a te e a Cinzia per averla condivisa… e alla mamma Lucia per averla fatta Sua.

  • Paola Blanc ha detto:

    Anch’io ringrazio Lucia, sono sicura che starà cucinando lasagne e torte squisite per gli angeli ora
    Paola
    http://www.lechicchedipaola.it/

  • Paola Alghisi ha detto:

    “Mi piace”!

  • Claudia ha detto:

    La torta di mele della mia nonna romagnola: quello è precisamente il profumo della mia infanzia anni 70 :))
    Ed è davvero così: ciascuno ha la propria torta di mele che riporta ad un periodo della vita, molto spesso dell’infanzia (forse perché mamme/nonne la sfornano così di continuo fin da subito?! :-)
    Purtroppo da un mese e mezzo sono spesso in ospedale per la mia mamma (ma si sta risolvendo: fingers crossed!!) e l’altro giorno lo stanzone del reparto si è per un attimo trasformato in un chiacchericcio di donne che si scambiavano ricette -solo noi donne possiamo!- e nel mentre ho avuto un tip per la torta di mele, da parte di una signora ricoverata: mettere una mela grattuggiata nell’impasto, oltre alle mele a pezzetti. Così da avere una torta di mele super “melosa”.
    Mi pare una bella idea, e credo che appena avrò tempo e meno ansia la metterò in pratica.
    PS: sempre belle le tue foto, sai?

  • giuliana ha detto:

    Quant’è vero quello che scrivi Sigrid!In un periodo molto bello della mia infanzia, proprio in Emilia Romagna, frequentavamo la casa di una mia compagna di scuola, la cui mamma è stata sempre una gran cuoca.Di quegli anni sono rimasti tantissimi ricordi meravigliosi e nel quadernino di ricette di mia mamma, contenente tanti appunti di sfoglia e passatelli e ricette apprese sul posto, tra cui una “TORTA DI MELE LUISA”.Ho saputo che Luisa adesso non sta bene, non riesce più a chiacchierare al telefono con mia mamma e probabilmente non cucina più, mi piace ricordarla così, perché delle persone bellissime che abbiamo incontrato ci resta anche questo, un ricordo di torta di mele sfornate, di merende e giochi.Un abbraccio da Bruxelles, ma chère!

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