E tornato il tempo dei biscotti!!! :))) Seriamente, credo che a breve mi farò un calendario di tutti i regalini sgranocchiabili da produrre nelle prossime settimane (a iniziare dagli speculoos del weekend, poiché San Nicola è letteralmente alle porte), intanto vi lascio l’appunto di un fantastico regalino che è stato fatto a me (e che rifarò senz’altro spesso da qui alla fine dell’anno). Si tratta della ricetta dei biscotti armeni della mamma di Mary, che vi prego e congiuro di provare perché sono una roba da sturbo, ecco… :-)
Ho incontrato Mary alcune settimane fa, in una delle tante feste che punteggiano i weekend dei bambini newyorchesi, e quando le ho chiesto da dove venisse (avevo una mezza idea in testa, dato che il suo cognome è molto simile a quello della famiglia più nota degli Stati Uniti), la risposta era appunto Armenia. Ora onestamente dell’Armenia non so assolutamente nulla, tranne forse qualche triste fatto storico nonché un melanconico cantante adottato dalla Francia, ma sapete com’è, quando colpisce l’international language of food, diventa subito più facile capirsi. Mary aveva portato a quella feste dei suoi biscotti tipici, e il loro sapore cosi dolce e insieme semplice, infantile, confortante, mi aveva subito sedotto. Abbastanza per poi tempestarla di messaggi chiedendo di please please please condividere la sua ricetta. Lei molto gentilmente mi ha mandato le istruzioni ed è così che ho scoperto qualcosa per me fin qui inaudito: quelli suoi sono dei biscotti di farina ripieni di… farina!? Davvero: questi biscotti (che si chiamano gata, chissà se la parola ha un’origine vicina o in commune con ‘gateau’) sono composti di una sfoglia impastata con la panna acida, mentre il ripieno è in parte composto da farina tostata (che si chiama khoriz e come non ricordarsi della parola khorazan che designa il grano orientale, che sarebbe poi il kamut?!). L’insieme è di assoluta estasi ed è assolutamente poco dietetico (sono senz’altro fra i biscotti più burrosi che io abbia mai preparati) e ha un sapore meraviglioso, che mi ricorda i coni gelati alla vaniglia della mia infanzia – sospetto sia per via della farina tostata che ricorda le cialde industriali, e della gran quantità di vaniglia nel ripieno), e ha subito conquistato un posto preferenziale nel mio cuore (non a caso li ho già rifatti tre volte e distribuiti nonché appassionatamente commentati con le mie amiche più care, lol). Spero li proverete perché, davvero, sono una cooosa… :))
I biscotti armeni della mamma di Mary
per la sfoglia
farina 00 360g
panna acida 250ml
burro 200g
uovo 1
lievito per dolci mezzo cucchiaino
sale una presa
per il ripieno
burro 200g
farina 00 120g
zucchero a velo 100g
estratto di vaniglia 2 cucchiaini
vaniglia, i semi di una bacca
+
uovo 1
1. Preparare il ripieno: far tostare 120g di farina in una padella senza aggiungere altro, mescolando spesso su fuoco medio basso fino a quando la farai prenderà un colore leggermente dorato. Aggiungere il burro, mescolare fino a quando sarà fuso e amalgamato alla farina, poi incorporare, fuori fuoco, lo zucchero e la vaniglia. Lasciar raffreddare completamente.
2. Preparare la sfoglia: sbriciolare il burro nella farina, poi aggiungere il sale, un uovo, la panna acida nella quale avrete mescolato il lievito qualche minuto prima e impastare velocemente il tutto su un piano leggermente infarinato (se la pasta dovesse risultare troppo collosa aggiungere qb di farina). Dividere l’impasto in tre porzioni, avvolgere di pellicola e lasciar riposare al fresco per 30 minuti.
3. Stendere una porzione di pasta in un rettangolo di circa 20x30cm, distribuire 1/3 del ripieno sulla superficie, arrotolare l’impasto sul lato più lungo, spennellando la chiusura con poca acqua. Affettare il rotolo di pasta in segmenti di 2cm di spaeesore, e disporli su una teglia da forno lasciando 5cm di intervallo fra un biscotto e l’altro.
4. Spennellare i biscotti con poco uovo sbattuto e infornare a 180°C per 25 minuti o finché i biscotti siano dorati). Lasciar raffreddare completamente su una griglia. Per circa 30 pezzi, questi biscotti si conservano in scatola ermetica per circa una settimana.
li ho fatti anch’io. Deliziosi. Poi, siccome in cucina sono un po’ anarchica, per il ripieno ho usato farina di kamut e ho aggiunto un po’ di noci di pecan tritate che avevo avanzato dalla ricetta degli altri biscottini. Uno sturbissimo! Il che mi ha innescato tutto un meccanismo a catena e penso che la prox volta proverò tre varianti (con meno o niente vaniglia): cannella, zenzero e scorza di limone.
PS questa cosa della farina tostata per il ripieno mi ha fatto risvegliare un ricordo sepolto di qualcosa che faceva mia
nonna per mio fratello quando era piccolo (2-3 anni), farina tostata e
zuccherata – senza burro – che poi scioglieva nel latte e gli dava con il biberon. Lui non se ne ricorda. Indagherò
PS del PS Sigriiiiiid, ma dove sei finita?
Li ho fatti: diciamo… un po’ un disastro, la pasta molto appiccicosa e varie altre. Il sapore gradevole, comunque. Mi ha stupito la mancanza di zucchero nella sfoglia
durante questo week end voglio proprio provarli insieme ai dolcetti di marzapane del post precedente!!! anche per me questo è il periodo dei biscotti da regalare e da magiare!!!
grazie come al solito per l’ispirazione!
A proposito di ispirazione , ad inizio novembre sono stata 5 giorni a NYC con mio marito e abbiamo fatto tappa in molti posti da te consigliati e ancora una volta ho avuto conferma che tu sei una certezza!!!! grazie grazie grazie