Kokosbollar

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A me il cocco non piace. Per cocco intendo il cocco essiccato grattugiato, quella sottile segatura bianca che fin da quando mi ricordo ama particolarmente deporsi sulle sottili superficie di cioccolato fondente. No, non mi piace, e mi è sempre apparso come un elemento perturbatore. Ha un sapore piacevolmente esotico, questo si, ma poi ti costringe a masticare ad oltranza, a masticare fino a quando di tutti gli altri ingredienti rimane solo il vago ricordo, a masticare fino alla noia. O almeno questo è la sensazione che mi ha sempre data.
Cosi quel cocco lì l’ho sempre scrupolosamente evitato: sulla superficie dei marshmallows ricoperti al cioccolato (un souvenir vintage dei primi anni 80), sulle têtes de nègre (metà anni 80, fra l’altro da allora sono stati ribattezzati con un nome più politically correct), sui cioccolatini Ferrero di cui i miei amichetti andavano matti (inizio anni 90), e poi sui lamingtons e finanche sui mitici biscotti biarritz che figurano fra gli intramontabili classici della scatola Delacre (che non puoi non avere a casa) (se sei belga).

E poi succede appunto che un giorno, non si sa perché, dopo anni di meticolosa astensione dal cocco grattugiato, a uno gli viene il desiderio, che dico, l’impellente necessità, di preparare, adesso qui subito, le kolosbollar. Che sono delle polpettine svedesi fatte di burro (j’en connais qui vont être contents), di fiocchi di avena e di cacao, ricoperti – ma certamente – con del cocco grattugiato.
Misteri dell’inconscio. Personalmente, ho come il sospetto che c’entri qualcosa la recente visita all’Ikea (finirò per pensare che lì dentro diffondono, insieme all’aria condizionata, gli irresistibili feromoni della svedesitudine: a ogni visita torno carica di marmellate di uva spina, aringhe all’aneto, skorpor e knäckebröd, manco fossi una massaia della periferia di Hållsta), non saprei spiegare altro, tranne che ero perfettamente conscia di quanto fosse poco razionale il mio gesto (cucinare qualcosa ricoperto di cocco, ma siam’ pazzi?), anzi ricordo di aver persino pensato Male che vada li faccio mangiare a qualcun altro. Roba da matti.
Furono quindi kokosbollar. E vi dirò: per essere ospiti nel frigorifero di una a cui notoriamente il cocco non piace, questi dolcetti sono scomparsi davvero molto velocemente dal piattino sul quale sostavano.


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Kokosbullar

per circa 15 pezzi

fiocchi di avena 120g
burro 100g
zucchero 80g
cacao non zuccherato 2 cucchiai
caffé espresso 1 cucchiaio
estratto di vaniglia 1 cucchiaino
sale un pizzico
cocco grattugiato 50g

Con la frusta, lavorare il burro morbido insieme allo zucchero fino a ottenere un composto chiaro e spumoso. Aggiungere il caffé, il sale e l’estratto di vaniglia e continuare a sbattere. Aggiungere infine il cacao. Frullare brevemente i fiocchi di avena nel food processor, aggiungerli all’impasto, mescolare bene il tutto e lasciar riposrae al fresco per un’ora. Passato questo tempo, formare delle polpettine della dimensione di una noce, passarle nella noce di cocco grattugiata e riporre al fresco fino al momento di consumare.

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78 Commenti

  • Chiarapassion ha detto:

    Sigrid sono tornata da poco da un bellissimo viaggio a Stoccolma dove ho adorato tanto i loro dolci tra cui le Kokosbollar…grazie alla tua ricetta le ho potute replicare, ottime:http://www.chiarapassion.com/2013/08/kokosbollar-o-chokladbollar-palline.html
    Complimenti anche per i tuoi libri con foto e ricette super, per me sei una garanzia, ogni tua ricetta mi esce perfetta!

    Buona giornata
    Enrica

  • Jane ha detto:

    Could you print the Recipe in English please,I would love to make this but can not read this language…Thanks

  • pippi calzelunghe ha detto:

    ho trovato i tuoi pirottini all’IKEA, che soddisfazione! ora mi trasferisco in cucina..

  • Emanuela ha detto:

    Leggere le tue ricette non solo è stimolante ma anche incredibilmente divertente :)
    baci

  • Valentina ha detto:

    Mi ha consigliato di venirti a trovare,Marika..aveva ragione bellissimo e anche le ricette da copiare!!
    Sono un pò tonta non rieco a trovare il odo per seguirti,come faccio?
    Grazie in anticipo a presto!

  • Penso che tu abbia ragione. Non puoi fare a meno di andare da Ikea e di tornare a casa carica di köttbullar, kanelbullar, ecc… Caspita, i tuoi kokosbullar hanno un aspetto terribilmente invitante..

  • Simona ha detto:

    Sìsì il sabato pure è aperto, fino alle due.
    E i negozietti intorno (ce n’è uno sotto i portici della piazza angolo via Mamiani vicino una banca) fanno orari di negozio, quindi anche il sabato pomeriggio!!

  • Enrico ha detto:

    @Simona (67): al mercato di piazza vittorio riesco andarci poco a causa di impegni lavorativi. Ma è aperto il sabato mattina? Spero di sì..

  • Rossella ha detto:

    Non è mai troppo tardi per cambiare idea…nemmeno sul cocco :)

  • marika ha detto:

    ho tutto in casa provo subito….cocordo sulla nebulizzazione l’Ikea di sostanze che inducono la Svezia dipendenza….;-)
    bacione,Marika

  • Simona ha detto:

    @Enrico: a piazza Vittorio, sia nei negozi etnici che al mercato, te lo tirano dietro!! :-)

  • Gaia ha detto:

    anche io odio il cocco grattugiato. l’unico modo in cui mi piace è quella famosa torta morbida al cacao di Donna Hay. ovviamente dimezzando la quantità di zucchero!

  • alice ha detto:

    credo che il fenomeno ikeadipendeza verrà studiato per i prossimi decenni… ma credo che non ne verranno mai a capo!!! :D
    io sono arrivata al punto di riconoscere gli oggetti vedendoli anche solo di sfuggita!!! :D
    la mia dose di ikea deve essere somministrata almeno una volta al mese!!! hahahaha
    ciao Sigrid!!! :D

  • mariaf ha detto:

    Anche io non ero una fanatica del cocco ma dopo aver assaggiato il tiramisù ananas e cocco (con sopra la panna montata!) ho riveduto drasticamente le mie posizioni … Kokosbullar visti e presi per la vendita scolastica di dolci natalizi! Grazie!

  • cooksappe ha detto:

    e’ vero che dopo un po’ il sapore del cocco annoia

  • valentin@ ha detto:

    Evviva cominciano i post natalizi!!!!
    Piano però, che devo ancora fare un sacco di ricette del libro eh!

    Comunque questa la passo, non ho bisogno nè di assumere milioni di calorie, nè tantomeno di riassaggiare un sapore (quello del cocco) che mi provoca immediata assuefazione (potrei tornare a casa dal supermercato con un carrello di bounty, per intenderci)

    ciauz!

  • Léia Silva ha detto:

    Già io sempre ho amato il cocco, perche in Brasile é molto comune e faciamo innumere ricette con questa noce!
    Certamente farò questa deliziosa ricetta!
    Léia

  • il problema di “riscoprire” alcuni alimenti è che poi ti sembra di non poterne più fare a meno e di dover recuparare il tempo perduto – e i chili perduti..

    Sig(rid)! Sob!

    :D

    Valuzza..

    ps. ma valuzza in svedese come si scriverà ???

  • Luca ha detto:

    Ciao Sigrid,

    ma questi non sono come i “brigadeiro” brasiliani ma solo ricoperti con il cocco?

    ciao

    Luca

  • The life after ha detto:

    Oh mamma che buoni!!! Questi me li sparo nel weekend sicuro!

    The Life After

  • Paprika&Paprika ha detto:

    Da vedere sono adorabili! Non sono un’amante del cocco neanche io ma mi ispirano..sarà ‘colpa’ della foto..o della fotografa che è brava..:-)
    ciaoooo

  • Marina ha detto:

    palle anche da me oggi ;D
    e stessi pirottini in attesa di essere utilizzati ;D
    e non mi piace il cocco manco a me ;D
    ma cos’è tutta ‘sta complicità ;) Ciao Sigrid

  • MarieSouricette ha detto:

    Ah ah ah meme chose pour l’ikealimentation, meme chose pour la poudre de noix de cocco (je trouve qu’elle tue tous les autres gouts…) mais si un jour l’envie me prend c’est ta recette que je testerai! Ma passion suedoise ce sont les biscuits “double” collés entre eux par du chocolat noir (KAKOR CHOKLADFLARN de leur petit nom) si un jour t’arrives a les refaire (les recettes trouvées online ne m’ont pas convaincue) (beurre huile margarine pourvu que ca croque comme ceux d’ikea, je suis pas à ça près). Des bisettes.

  • Benedetta ha detto:

    io oooooodio il cocco! :-) dici che ce la posso fare? Approfitto del commento per farti una domanda: ma esiste un negozio a Roma/ un sito dove posso comprare la piastra per fare le gaufre di Liegi? Grazie mille, un abbraccio e spero di rivederti presto (ps: mi sono laureata, lo sai? :-) Sono ufficialmente Medico!)

  • Elisa ha detto:

    ho riso quando ho letto “ma siam’ pazzi?” per via dell’amato Crozza :D
    voglio fare anche io queste palline qui da addentare subito!

  • Rob ha detto:

    A dimostrazione che con il burro anche il cocco diventa più buono :D

  • oddio in effetti l’impasto è al 50% burro..però son troppo bellini (vabbè a me verranno orrendini..ehm). Che fiocchi di avena usi? quelli grandi o quelli piccoli? E che ne dici se aggiungessi del cocco rapè..tanto per dare qualcosa di croccantoso..oppure volendo potrei ripassarli nella granella di nocciole o nel cioccolato?

  • Stefania O ha detto:

    Allora dici che devo riprovare col cocco? ;)

  • Your Noise ha detto:

    Anche io non sono una fan sfegatata del cocco essiccato… però dolcini di questo genere sono sempre ben accetti ;) E poi spariscono in un lampo, da qualsiasi vassoio o alzatina!

  • Fede ha detto:

    Anche io lo detesto il cocco grattugiato…però mi hai quasi convinto a reintrodurlo nella mia vita!

  • risomandorlino ha detto:

    Anche per me niente farina di cocco e cocco in scagliette (a un certo punto saliva un dolorino ai muscoli facciali da fatica, tale da farmi credere l’improvvisa paralisi da dolcetto al cocco!!)…fino al nuovo assaggio, dopo anni di rifiuto, qualche settimana fa. L’ho rivalutato..quindi posso provare a preparare i kokosbollar più a “cuor leggero”!! Una domanda. posso sotituire il caffè con qualcos’altro, o stravolgo il senso a tutta la preparazione?? Grazie Sigrid, un salutino Lys =)

  • simo ha detto:

    ….a me invece piace tanto il cocco…me li segno!

  • Enrico ha detto:

    Grazie a tutti per le risposte! Proverò allora al Naturasì all’Eur. In Viale dell’Oceano non ricordo più quale :-)

  • silvia ha detto:

    non so se era voluto, ma a me i colori della foto bianco-rosso-marrone mi fanno entrare subito nello spirito natalizio! ne vorrei rubare uno dal piatto!

  • ElenaB ha detto:

    Mi piace il cocco fresco, ma solo se lo rompe qualcuno che sa come farlo! L’ultima volta ci sono quasi andate di mezzo le piastrelle sul balcone. Ma voi avete una tecnica collaudata? Perchè io da bambina lo mangiavo solo d’estate in campeggio, ma in città è un’impresa…

  • Passiflora ha detto:

    L’Ikea dovrebbe recare un WARNING che avvisa gli ignari clienti che stanno per entrare in un luogo di perdizione. a parte ciò, io amo il cocco, di solito io ci faccio le palettine con la ricotta, questi dolcetti mi sembrano molto interessanti e golosi!

  • manineinpasta ha detto:

    Beh qui ci sono giài fiocchi d’avena che sono da masticare alla noia…quindi si può masticare anche il cocco. E’ un po’ come l’uovo e la gallina: spariranno prima i fiocchi d’avena o il cocco? :)

  • agnese ha detto:

    Anch’io odio il cocco essiccato e non sono ancora pronta per riprovare a mangiarlo come hai fatto tu… la frutta l’adoro tutta ma il cocco proprio non mi va giù. Che ci posso fare? Forse con il tempo, d’altronde con il tempo ho cambiato molti gusti ;)

  • Sigrid ha detto:

    @enrico: molto buono quello ‘organic’ nel cartoncino bianco dal naturasi, altrimenti anche alla todis, e negli alimentari pakistani/indiani/asiatici ecc

  • la Ucci ha detto:

    Enrico, io lo trovo in qualsiasi ipermercato, di solito lo mettono nel settore etnicherie.

  • GiuliaD ha detto:

    Buoni, a me il cocco piace in tutte le forme;)
    @Enrico:se abiti a Roma nord al bio di Piazza Minucciano

  • Linn ha detto:

    Naturasì

  • Enrico ha detto:

    E invece il latte di cocco a Roma sapete dove si può trovare a parte Castroni?

  • Linn ha detto:

    Ciao Sigrid!
    Inserirò questa ricetta tra i vari dolcetti natalizi che inizierò a infornare e impacchettare nei prossimi giorni…!
    Volevo segnalarti l’apertura di un ristorante molto carino a Monti, proprio all’uscita della metro Cavour. SI chiama Cuoco e Camicia, lo chef proviene dalle tre zucche e fa una cucina ancora più ricercata e attenta. Il locale è molto accogliente, ci sono stata sia a pranzo con un menù semplice che cambia ogni giorno, che la sera con il menù alla carta davvero succulento…
    se ti interessa, dai un’occhiata al sito http://www.cuocoecamicia.it

    Buona giornata!
    Linn

  • Giuliana ha detto:

    Buoni e belli, a me per fortna il cocco piace in tutti i modi … a mio marito meno purtroppo ma questi dolcetti li preparerò lo stesso!!!

  • Graziella ha detto:

    Innanzitutto complimenti per come racconti le cose: riesci veramente a rendere alla perfezione il tuo pensiero. Per quanto riguarda il cocco grattugiato anche io lo trovo un po’ finto e simile alla segatura, tant’è che inevitabilmente cerco di scuoterlo via. Però sai che solo a vedere la tua foto mi è venuta voglia , non tanto di farli, ma sicuramente di mangiarli. E io non sono neppure stata all’Ikea visto che dovrei inevitabilmente attraversare il mare!

  • Ohibò, ma siete sicuri che sia cocco quello che mettono sui dolcetti svedesi dell’Ikea? Magari è segatura! :-P A me non piace il cocco nei dolci perchè indipendentemente dalla quantità che ne metti diventa sempre il protagonista ma mi sono dovuta ricredere quando al corso di pasticceria che sto seguendo, lo chef ci ha insegnato una buonissima torta al cocco… Provate e mi saprete dire: http://ilsensogusto.blogspot.com/2011/11/il-te-delle-5-anzi-no-delle-10-pm.html (PS: è già la seconda volta che mi autocito nel blog di Sigrid ma che ci volete fare se scriviamo delle stesse cose?)

  • laura2005 ha detto:

    belle le ricette e belle come sempre le foto !!! io con il cocco ho un rapporto particolare….. ce sempre un sacchetto in dispensa che puntalmente scade senza essere utilizzato …. ma ci deve essere !!!! forse è la volta buona che lo utilizzo ….. e w il burro !!!! grazie e buona giornata.

  • la Ucci ha detto:

    Anch’io cerco di evitare accuratamente le cosine col cocco grattuggiato, ma per il motivo opposto al tuo: se inizio non smetto più. E queste palline sembrano pure abbastanza facili da fare, mmm. Ok, domani cocco-indigestione :P

  • Belliiiiiii! Da servire agli amici che vengono a trovarci nelle prossime vacanze natalizie. Grazie dell’idea!

  • claudia ha detto:

    Io questi dolcetti invece li adoro :) Pensa che io preferisco il cocco in busta che quello fresco… sarà perchè tutte le volte che l’ho preso intero al momento dell’apertura (che è tutto un programma) ho sempre sentito odori non confortanti ma di umido misto a muffa… ‘na schifezza ‘nsomma! Forse quello vero non l’ho mai più mangiato sin dai tempi in cui il coccobbbbello da spiaggia era buono! :D

  • Julia* ha detto:

    Alors moi je n’ai pas tout compris au texte… mais j’adhère complètement à la recette !! Les kokosbollar sont un délice :-) Les miens sont visibles ici avec la recette en français : http://friant.blogspot.com/2009/12/kokosbollar-zimtsterne.html

  • Claudia ha detto:

    Concordo: nel sistema di areazione dell’Ikea ci dev’essere senz’altro un virus contagiosissimo! Sono malata da anni di ikeitudine…

  • Leti ha detto:

    noooo da IKEA!!! ;) ;) eh eh eh … io non ci posso andare in quel negozio! Ogni volta che andiamo li io torno a casa con un milione di cose “inutili”, che ovviamente al momento dell’acquisto mi sembrano le più originali e fantastiche del mondo! :) :)
    e non tocchiamo il capitolo candale da ikea…

  • Noemi ha detto:

    No vabbè..io sono drogata di Yogurt al Cocco. E di quei cioccolatini bianchi di cui accennavi. Questi li devo provare/mangiare/rifare. Fin’ora ho solo sperimentato dei biscocco e limone. Chissà, forse il Limone ti aiuterebbe a dimenticarti del mastica-mastica ;) buon pranzo Sigrid! E grazie per questa ricette must have it!

  • Gian dei Brughi ha detto:

    io all’Ikea ho sviluppato un’altra perversione culinaria: il pane di segale e semini, quello che ti compri la farina nel cartone ci aggiungi l’acqua, agiti il tutto e fai cuocere in forno. è buonissimo e io ci faccio sempre colazione con burro e salmone

  • Nero di Seppia ha detto:

    ahaha: “Male che vada li faccio mangiare a qualcun altro” :D Anche io faccio sempre questo ragionamento malsano, mi rincuora sapere di non essere l’unica.

  • Sigrid ha detto:

    @leti: da ikea ovviamente!

  • Leti ha detto:

    Sigrid ma dove hai preso quei fantastici pirottini?
    sono davvero simpatici… e direi che sono adatti per il periodo natalizio! :)

  • lille-flandres ha detto:

    Sono le ‘madeleines’ del mio svedesissimo marito.
    L’ho scoperto solo poco tempo fa, quando me li ha preparati secondo la sua ricetta.
    Buoni, niente da eccepire…
    Del resto in cucina se la cava bene.
    Io avevo risposto con i tuoi meravigliosi tartufini al cardamomo, ovviamente scomparsi ad una velocità supersonica.
    Adesso, pero’, non vedo l’ora di fargli provare le tue kokosbullar !!!
    Grazie ancora, Sigrid, anzi TAK !

  • ilariaperlaria ha detto:

    Vogliamo quei pirottini mino ;-)

  • Chiara ha detto:

    ihihih…che ridere la descrizione del cocco grattugiato, è proprio vero! Ma a me piace, impazzisco per i dolcetti di pan di spagna ricoperti di glassa al cioccolato e cocco, ora proveremo anche questi!

  • valerio ha detto:

    anche a me non piace molto il cocco grattugiato ma adoro quello fresco, comunque i tuoi dolcetti sono davvero magnifici e per una volta credo che farei volentieri un eccezione e mangerei anche il cocco secco

  • Belliiiiiiii…ma quanto posso conservarli in frigo? grazie Sigrid!

  • Belliiiiiiii…ma quanto posso conservarli in frigo? grazie Sigrid!

  • arabafelice ha detto:

    Se l’Ikea convince gli arabi a comprare le loro polpettine, ingozzarsi di salmone ed acquistare le loro decorazioni natalizie, loro che il Natale manco lo festeggiano, allora puo’ tutto.
    Anche farti mangiare il cocco ;-)

  • Cavuccio ha detto:

    Io odio il cocco.
    Anzi no. Io odio la farina di cocco.
    Odio quel rumore che fa sotto i denti fino a quando non lavi via con il colluttorio.
    Odio la mania degli anni passati di rovinare fantastiche torte al cioccolato con una pioggia di cocco essiccato, ovunque e chiunque.
    Ma sono contento di non essere il solo.
    Grazie

  • Ciao Sigrid, come va? E la piccola Lidia cresce? Sai io, invece, ho sempre adorato il cocco, quindi ti rubo volentieri la ricetta che spero di provare al più presto, baci dalla Calabria
    M.G.

  • vaniglia ha detto:

    ohccehbbello abbiamo il piatto uguale. mappensate’!!!!
    eh-umh, perchè nelle foto tue viene così carino????
    eheheh!
    baci
    r.

  • Anche io non adoro partocolarmente il cocco grattugiato…
    ma che dici invece di metterci una spolverate di mandorle tritate? che bonta!
    Mi sembrano anche molto molto facili, pericolosissimo! :)

  • donatella ha detto:

    ikea… pericolosissima per la linea, per lo spazio in casa (ad ogni visita all’ikea, lo spazio si riduce notevolmente), per il portafogli (non è costosa, è solo fornita!!!).. anche io non sono mai stata amante del cocco e di tutti i dolcetti al cocco. mi piace solo il frutto. il raptus del cocco a scaglie, o rapè che dir si voglia, ha preso anche me. e devo dire che i biscottini che ho fatto tempo fa sno spariti velocemente, e me li sono mangiati anche io, con gusto… mah, avranno messo nell’aria di roma (in collaborazione con l’ikea) una polvere di cocco da assuefazione, che ne so. i tuoi tartufini mi piacciono, sono carini e sicuramente buoni. appena vedo i fiocchi d’avena mi si illuminano gli occhi!

  • Condivido in pieno: l’ikea è dannosa! Non solo ti induce a comperare un sacco di roba che solo una volta a casa ti rendi conto sia assolutamente inutile (mentre invece quando eri nel negozio ti sembrava assolutamente irrinunciabie), ma anche ti fa venire una voglia matta di cimentarti in un tipo di cucina che lì, al ristorantino, simangia volentieri, ma che una volta a casa non sai più bene come evitare!

  • cristina b. ha detto:

    questi me li preparo oggi pomeriggio! troppo golosi e poi sono affetta anch’io da svedesitudine ;)))

  • alessandra ha detto:

    Io invece amo il cocco :-) in tutte le sue forme!! Specie sotto forma di latte, ma pure grattato! Posso provarli vero senza caffè che proprio non mi piace, neppure l’odore??

  • Le Rocher ha detto:

    La nostra svedesissima Charlotta apprezzerà sicuramente! Chissà che vedendole non decida di proporle durante le Feste insieme a qualche altra tradizione nordica fatta di Glogg, Kanellbullar e Pepparkakor ;)

  • laura ha detto:

    da ingoiare con nonchalance uno dietro l’altro, non sembrano affatto male…!

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