Rugelach ai lamponi

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Era un po’ di tempo che avevo intenzione di rifare dei rugelach (adoooro i rugelach, sono fra i pochi biscottini che riescono sempre a mettermi di buon umore, eppure l’ultima fornata non ricordo nemmeno di quand’era – so anche perché, perché li compro al forno *inserire risata sardonica*…) ma farciti coi lamponi – una variante che qui spesso s’incontra – invece che col cioccolato come nella prima versione qui postata. Così, combinazione, quando Massimiliano Biaggioli mi scrisse raccontandomi della sua follia passionale per i lamponi che produce alle porte di Roma, sui Monti Cimini (evidentemente era inciampato in uno dei tanti post in cui evocavo tutti i santi del calendario mentre narravo di come cercavo di cucinare – prima che implodessero del tutto – coi lamponi invariabilmente mezzo ammuffiti del Carrefour sotto casa ;.), chiedendomi di assaggiare le sue composte, sapevo già esattamente cosa ci avrei fatto… :-)

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L’attimo dopo mi arrivò qui a NYC una scatoletta piena di piccoli barattoli di lamponi aromatizzati in vari modi (al limone, con la cannella e persino, sussulto di gioia, alla lavanda…), ed era quindi il momento dei rugelach (e del cucchiaino, per assaggiarle… :-). Devo dire che la composta di lamponi (che più che composta: sembrano davvero lamponi schiacciati poche ore prima e messe in barattolo, non so se mi spiego?!!) qui dentro ci sta benissimo, anzi perfettamente (e mi faranno anche fare la mia porca figura stamattina al potluck di Thanksgiving quando spiegherò alle altre mamme che nei rugelach – già rifatti per portarli a scuola – che porto non ci sono i volgarissimi lamponi organic del Whole foods ma una preziosa composta arrivata solo per me da Roma, whoaooo… :-))). Sopratutto sia chiaro già da ora a tutti (in particolare modo parlo alla gente che sta qui in casa con me…) che i barattoli che mi avanzano li custodirò gelosamente in un luogo a me solo noto, perché sono un tesoro per lamponi-dipendenti come me :-) E sto già pensando a un mucchio di usi per colazioni felici o dolci improvvisati o fatti nella stagione, questa qui, in cui di frutta fresca non se ne vede poi molta (per non parlare dei 30cm di neve fuori casa che ti dissuade all’istante di andarla a comprare, la frutta, d’inverno…8). Insomma, è amore. Intanto, però, i rugelach…

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Rugelach ai lamponi

per 32 rugelach

formaggio fresco (tipo philadelphia) 200g
burro 200g
farina 00 200g
zucchero 2 cucchiai
sale una punta
+
composta di lamponi* 200g
zucchero vanigliato fatto in casa (con le bacche di vaniglia usate) 1 cucchiaio
albume 1

1. Con una forchetta, mescolare il formaggio e il burro, entrambi a temperatura ambiente.
2. Aggiungere la farina, lo zucchero e il sale e mescolare, poi avvolgere l’impasto (che sarà molto morbido) con della pellicola e conservare al fresco per una notte.
3. Riprendere l’impasto, dividerlo in due porzioni, e stendere ogni porzione in un disco di 30cm diametro.
4. Spennellare ogni disco con 100g di composta di lamponi, tagliare ogni disco in 16 spicchi, poi arrotolare gli spicchi a mo’ di cornetti.
5. Disporre i cornetti su una teglia da forno, spennellare con poco albume sbattuto e cospargere con poco zucchero vanigliato.
6. Infornare a 180°C per circa 20 minuti o finché i rugelach saranno dorati. Lasciar raffreddare su una griglia.

* consigliatisisma la composta di lamponi dei Monti Cimini (in particolare nelle varianti con limone, cannella o lavanda), altrimenti basta far cuocere per pochi minuti 200g di lamponi con 1 cucchiaio di zucchero e 1 cucchiaio di succo di limone, finché si sia leggermente addensato e lasciar raffreddare completamente prima di utilizzare.

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11 Commenti

  • maidannutengaracasteddu ha detto:

    bellissima …è diventata una white and gold Cristmas cake…è pubblicata qui
    https://www.facebook.com/275315975882185/photos/a.525075477572899.1073741827.275315975882185/776753622405082/?type=1&theater
    Sono particolarmente orgogliosa delle sirene in pasta di zucchero….

  • Sigrid Verbert ha detto:

    Lol, visto?! Non so se sono le pioniere o cosa, ma molte preparazioni americane sono semplici e hanno fatto il giro del mondo (quante volte nelle ricette ‘nostre’ troviamo 240/360g di farina? quelli sono multipli di cups… Comunque sia, per la white cake (che è molto dolce ma come qui dirai ‘it’s cake!’ :-) io l’avevo fatta due giorni prima, avvolto ogni pezzo in 2 km di pellicola, ed era andata tutto bene :-) (vogliamo vedere il risultato però, a questo punto!! :-)

  • maidannutengaracasteddu ha detto:

    certo che ce l’ho, non avevo pensato al libro, che sciocca…a proposito ieri ho fatto la white cake, meravigliandomi come sempre della semplicità delle preparazioni americane, deve essere la sindrome del pioniere, niente sbatti il burro a crema poi un uovo alla volta con la farina e poi incorpora albumi etc dei nostri ricettari, una ciotola e via, molto easy going. Confesso che ero scettica e quindi le ho fatte ieri, ma le devo farcire sabato…ci sono problemi o tengono bene alla distanza? Perchè se no le devo rifare e già mi avanzano 12 tuorli che a voglia crema catalana e crema inglese….

  • ilaria lionti ha detto:

    Devono essere buonissimi! Ho provato quelli salati, che mi piacciono un sacco. Ho molta marmellata di fichi di quest’anno, che ne dici se provo con quella? Preferirei i lamponi certo!…

  • Sigrid Verbert ha detto:

    Grazie!! Buon Thanksgiving anche a te! :-)

  • Sigrid Verbert ha detto:

    Lol, è su Regali Golosi, ma credo che tu ce l’abbia vero? :-) Cmq casomai: stesso impasto, che poi puoi farcire con (non ho qui il libro e non ti so dire a memoria) qualsiasi pesto alle erbe aromatiche a secondo dell’ispirazione… :-)

  • maidannutengaracasteddu ha detto:

    dov’è dov’è la versione salata che nel sito non la trovo? …vorrei proporli dolci e salati per il the di natale….elena bellodi, se è una tua variante, fuori la ricetta ;-)

  • eli ha detto:

    Dove si possono aquistare le tue conserve Massimiliano?? Hanno un’aria davvero speciale, è d’obbligo assaggiarle! :)

  • Massimiliano Biaggioli ha detto:

    …wow…quando seguo il processo di raccolta tra i filari e poi entriamo in laboratorio per rendere conservabili i nostri lamponi io e i miei collaboratori ci mettiamo soprattutto passione ed amore per quel che facciamo…in questo tuo articolo e nelle foto vedo il nostro lavoro nobilitato dalla tua capacità di renderlo unico, grazie Sigrid…

  • elena bellodi ha detto:

    Io adoro i rugelach secondo la tua versione salata con le erbe del terrazzo d’estate…ma devo dire che anche questi non sono niente male!!!

  • Bea ha detto:

    mamma mia, Sigrid, che bontà!!!!!!!
    Mentre leggevo, avevo il sapore dei lamponi in bocca….
    Buon thanksgiving!

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