Aaaaaahhh, la Sicilia. Vabbe’, mo’ non la vorrei fare troppo alla ‘abitante-delle-metropoli-del-nord-in-ferie-al sud’ (anche perché non è poi tutto sommato esattamente quel che sono :-P) però è pur vero che i soggiorni in Sicilia mi fanno invariabilmente venire la stessa stramba sensazione, che inizia a prendermi dal momento dell’ateraggio a Punta Raisi, familiare ed insieme esotica, di fascino e di rassicurazione, di gioia e di tranquillità, che forse si può sintetizzare meglio con una dichiarazione alla JFK, tipo che ‘io sono terrona’. Eccoqua, l’ho detto :-) Dunque, da dove iniziare? Io come al solito ho fatto l’osservatrice venuta da fuori, ho rivisto alcuni dei miei luoghi feticci con qualche ex cursus in bonus (anzi, sarà ora che inizi a modificare i miei itinerari palermitani, che finirò per sentirmi una pensionata in peregrinaggio a Lourdes se ogni volta continuo a fare il giro fisso ballarò/viale delle scienze/piazza marina/politeama, misurando ciò che è cambiato, ciò che è uguale, rincorrendi ricordi e piccole sensazioni nostalgiche di ormai 10 anni fa. Piuttosto, la cosa che più mi ha colpita di sto girò è stata, non la città e le sue mutazioni più o meno palpabili, ma i palermitani stessi. Yep. Perché davvero davvero, in questi 4 giorni sono stata accolta in modo stratosferico, da persone gentili e assolutamente disponibilissime, in un modo così tamente esponenziale da far pensare che a livello di ospitalità, proprio, non ce n’è davvero per nessuno! Insomma, non me ne vorrete se inizio con un grande grazie a Marco and family, Luigi & Luciana, Andrea, Francesco & Morena, Vincenzo, Silvia, Katia, Ada e Giò (e Paolo e Matteo :-). Insomma, sono stati giorni davvero molto ricchi di incontri, passeggiate, panelle e crocché, chiacchierate e discussioni, cremolosi e granite… ma procediamo – più o meno – nell’ordine…
Si inizia, come da mia tradizione, con un giro al mercato del Ballarò… è sempre curioso pensare che dieci anni fa io per un po’ abbia vissuto lì in mezzo, tenero riconoscere alcune bancarelle, alcune facce di venditori-di-una-certa-età, anche se la verità è che quei tempi sono andati via, scomparsi, insieme a quel Ballarò li, che credo di aver tentato di descrivere un paio di anni fa. Insomma, con gli anni scompaiono gli aspetti più ruvidi (per esempio, non vedo più in giro quei taglieri/ceppi dei macellai, dove la carne veniva dettagliata a colpi di mannaia e se non stavi attento passandoci vicino rischiavi di trovarti appiccicate delle ‘scagliette di ossa’, e ho visto pochissimi venditori di interiora, mentre prima era veramente tutto una mostra di parti animalesche mai viste altrove), comunque, bando alla nostalgia… :-) Sul Ballarò quindi, ormai, si trovano anche parecchi negozi etnici e rosticcerie con posti a sedere (na novità proprio) e tutto ha un aria un po’ più pulita e igienizzata, mancano i venditori di sigarette di contrabanda, non ho visto i venditori smbulanti di pane e sfincione, sob, resta che rimane uno dei mercati italiani più suggestivi che io conosca…
Dopo questa passegiata mattutina (contare che avevo l’albergo ad altezza del giardino inglese :-P) era in sostanza ora di pranzo e siccome la tappa d’obbligo da Franco u’ vastiddaru l’avevo già fatta il giorno prima, abbiamo pensato bene di andare a vedere dalle parti dell’antica focacceria san francesco se era cambiato qualcosa. Beh, a parte che io e la milza non siamo esattamente amici (chiedo venia ai palermitani, sono pur sempre belga ;-), il panino con le panelle non era male (ma il vastiddaru rimane mio preferito :-P) e cosi anche gli involtini di sarde. In compenso, immagino sia ‘causa grande successo ormai interplanetario’ quelli della focacceria si sono discretamente allargati e devo proprio segnalare una cosa che mi ha un pochino chioccata: accanto alla focacceria ora c’è un locale che si chiama Hanami (cosa significa Hanami? ricordatevi, qualche mese fa…), locale sempre ‘firmato’ focacceria san francesco e che propone, in sostanza… sushi. MMo’, voglio ddi, io non so chi decide i business plan della focacceria, ma lo specialista del panino con la milza che si mette e produrre cibo giapponese mi sembra proprio una delle cose più folli e assurde mai sentite (a prescindere di quanto il sushi sia buono o meno, e io non lo so com’è), insomma, è un po’ come se il cinese sotto casa si mettese a sfornare tipici panini siciliani conditi con le interiora? Per me, no grazie :-))
Infine, un giro alla Kalsa per visitare – dietro dritta di Vaniglia :-) – palazzo Abatellis che non avevo mai visitato prima e che in effetti è molto bello (anche se non ho visto il secondo piano :-p), anzi, tutta quella zona del centro, che per me è il più bello dei quatro quartieri storici, quello più ricca di costruzioni assurde per bellezza e ornamenti, anche se spesso nascosti, tenuti male ecc, è ormai anche un perenne cantiere a cielo aperto, insomma si ristruttura ovunque (e mi pare che fosse così già due anni fa) ed è una cosa che mi fa veramente un sacco piacere :-)
… due immaginette della passeggiata con Silvia a Sferracavallo, notevole per la sua altissima concentrazione di barchette di pescatori multicolor, una gelateria (la delizia) che propone delle granite al pistacchio niente male, e un paio di trattorie molto couleur locale istallate direttamente sul porto e dove la sera è tutto uno smerciare di panelle e spaghetti coi ricci… :-))
Infine, piccolo ricordo del pranzo del sabato fra amici, a San Martino alle Scale, salendo in montagna apena fuori da Palermo: in sostanza è stato un pranzone di quelli matrimoniali, dove non mancava davvero nessuno dei capisaldi della cucina palermitana. Anzi, lasciatemi premettere che la torta sette veli me l’avevano fatta assaggiare due giorni prima (delle volte che qualcuno volesse obiettare che l’iniziazione fosse stata lacunoso – direi di no) quindi mmo’ pure quello conosco, anzi, già che ci sono, altre piccole scoperte di questi giorni: il gelato alla cannella è rosa ( – quando ho espresso il mio stupore, la risposta è stata ‘e di che colore vuoi che sia?’ lol!? :-); il gelo di mellone si può anche presentare a forma di crostatina (buono da sapersi…); il mio gelato preferito è quello ai gelsi (echissenefrega :-). Quindi, menu: panelle, crocche, sfincione, timballo di anelli al forno, e una caterva di involtini siciliani di carne conditi infilati sui spiedini insieme a delle foglie di alloro e cotte alla griglia, e per finire, la stupenda crostata di Luigi (fornitore ufficiale di ricette di briochine siciliane in casa cavoletto :-)). To be continued… :-)
Cara Sigrid,
mi chiedevo, non è che hai da suggerire anche un bel bed&breakfast o albergo a Palermo ? non riesco a trovare nulla di carino…
Grazie mille,
Sara
Dear Sigrid, these images are really wonderful … you make Palermo look like such a beautiful and tranquil place. I have been quite a few years back … now I feel like returning :-)
btw. I am also Belgian and moved to Firenze 2 years ago. At the beginning of my stay in Italy somebody gave me your first cookbook as a present. You have been an inspiration … keep up the good work! Sofie :-)
Ciao Sigrid,
volevo sapere se per caso hai una ricetta collaudata dello sfincione palermitano. Sto disperatamente cercando la ricetta perfetta, quella autentica, che renda l’impasto soffice e il bordo bello scuro e saporito, proprio come nella tua fotografia. Aiutami tu, le tue ricette sono sempre infallibili! :)
Grazie!
Hi again Robert! Well, I don’t live in Sicilia so I might not be the best person to tell but actually winter in Sicily can be quite cold-ish (and I also got stuck once on the eolian islands, at the end of november, because of the bad weather). So november may not be the best time of the year to visit Sicily (I’d say early spring and autumn are both great) but on the other hand, and especially if you plan to stay in the cities: even if it could rain a little, you still could perfectly explore te city and the monuments, and you’ll definitely won’t be bothered by crowds of tourists :-) Agrigento could be a little distant though to make it a one-day trip from Palermo (it’s 2 hours by car just to gt there) so maybe you’d prefer to visit nearby monreale and trapani…
Thank you very much for the rapid response! I found the links interesting, and I am anxiously awaiting your version of the recipe!
Thanks to your photgraphs, I am thinking of going to Sicily, and the soonest I could go would be for only 6 days, the last week of November.
I’m sure the ideal Sicilan visit would be a month or more, but I rarely have more than a week to go anywhere.
My question is… will the last week in November be a good time to visit? I plan on staying the whole time in Palermo, maybe with a day trip to Agrigento or any place anyone would recommend.
I realize it will not be beach weather, but I just want to make sure it will not be a week that is notorious for chilly rains and dark skies, or a week that is famous for a certian local Sicilian bad luck curse.
Seriously, if there is any other reason anyone can think that I should not go, please advise me.
Thanks again! (please feel free to write in Italian, I can translate easily.)
Hi Robert! Actually, yes, it is pasta, it’s a tipical sicilian oven baked pasta dish, and the little rings are also quite tipical of Sicily (usually you don’t find this kind of pasta shpae elsewhere in Italy). I got the recipe from the person who made the pasta in the picture, but I haven’t tried it yet (I will, soon!! :-) In the meanwhile, you can find a recipe over here (it’a in italian though)
http://www.ricettedisicilia.net/primi/anelletti-al-forno-timballo-di-anelletti-la-rinomata-pasta-al-forno-siciliana/
and, as always in Italy, versions are slightly different from one home to another, the recipe I got is different…
Found another recipe, in english, over here, but I’m not sure it’s the best recipe you can get.. :-/ (anyway, will publish the one I have soon, promised :-)
http://www.siciliana.it/tutto/mysicily/Pagine/recipes/maincourses_soups.html
I am so happy I found a link to your blog and especially this post about Palermo! I have never been. I want to go as soon as possible. I apologize if you already answered in Italian, but what is the tart with the little rings? Its that pasta? baked with olives? Please give a description.. and if possible, maybe you can point me to a recipe of something similar. Until then I will try to guess and see what I can come up with…!
Thanks again for your beautiful photos.
Il tuo post è suggestivo tanto quanto Palermo. A chi non è mai venuto in questa terra a parer mio risulta difficile comprendere a fondo l’emozione che suscita la mia città, nonostante la descrizione e il plauso che trapela dalle tue parole. Ma basta solo metterci piede che… Lei ti entra dentro. Monumenti, atmosfera, mare, sole, gente. Giuseppe Tomasi Di Lampedusa descriveva i siciliani come dotati di una “terrificante insularità d’animo”. Non ci sono parole migliori per definirci.
Ciao Ingrid :)
@Giovanna: sotto il gatto ci sono gli involtini siciliani :-) in sostanza fettine di carne (vitello?! qulcuno mi corregga :) battute sottilissime e avvolte su una generosa quantita di ripieno (pangrattato, uvetta, pinoli, caciocavallo) e poi infilzate su spiedini con pezzetti di cipolla e alloro e grigliati. Insomma sono proprio come gli involtini di spada ma con la carne, e se ben ricordo nel ripieno qu c’era anche del prosciutto cotto…
Ciao Sigrid, posso sapere per favore cosa sono quelle polpette sotto la foto del gatto? sembrano buonissime. Grazie
@ alessandra: le zuuchine lunghe vanno pelate, la parte esterna è dura anche dopo la cottura; tagliate a tocchetti si toglie la parte interna spugnosa. La ricetta è perfetta (ma anche con i sedani lisci…)
your photos, Sigrid, my god, breathtaking. i was so obsessed w Rome when i lived in Italy, that i didnt travel as extensively through the country as most people had expected me to. i did tour the major cities and some small towns (umbrian towns are my fave), but i missed Sicily. that is the only regret i have- leaving Italy without a visit to this gorgeous place- and your photos are making me feel even worse. i think i need to plan another trip- eat this gorgeous food and see these beautiful places. love love love your photos. baci, shayma
il tuo racconto arricchito con queste splendide foto fa apparire la sicilia ad una siciliana come me, più bella di come forse sono abituata a vederla. Spero tu abbia apprezzato anche le zone del ragusano, fiore all’occhiello dell’isola per l’architettura, il senso di civilità degli abitanti e i suoi sapori genuini.
Un saluto.
Complimenti per il blog e per le foto bellissime!! i soggetti poi meritano davvero.. Palermo mi è rimasta nel cuore, e gli arancini e le panelle nello stomaco.. :))
Se hai voglia mi farebbe piacere se passassi nel mio blog.. http://whitedarkmilkchocolate.blogspot.com
A presto!
Marzia
@Manu
Teramo e’ un po’ come quel personaggio di un film di Albanese: tutti si scordano di lui, persino la madre che lo avrebbe dovuto chiamare per venire a un funerale. E’ una citta’ senza sprazzi storici rilevanti, al massimo c’e’ da dire che ci e’ nato Giacinto Pannella detto Marco (non chiedermi perche’ sia questo il suo vero nome, ma e’ cosi’).
O magari Ivan Graziani, che pero’ poi e’ diventato un po’ un bastardo perche’ la citta’ l’ha lasciata per lidi migliori. E’ un buon esempio di provincia italiana, senza arte ne’ parte, che vive pero’ dignitosamente, e che infondo preferisce non ritrovarsi tutti i giorni in qualche telegiornale. Ti diro’ che la prima volta che a Milano sono passato in Corso Sempione, mi sono detto: oh poffarbacco! Ma allora esiste davvero. Che’ a furia di sentirlo nominare in tutti i giorni dispari, finisci quasi per considerarlo un luogo inesistente. E invece…
Cosi’, ripeto, non in senso negativo, certa provincia si dimentica facilmente, o non si va a vedere proprio, perche’ “non sia manco dove si trovi”. Eppure… :))))
@fiorentina
Enno’ dai! Per una volta tanto che… :DDDD
@tutti
ma che oggi c’era il sole pure da voi? Per un attimo ho pensato di avere le allucinazioni…
Ciao Sigrid, scusa se ti scrivo qua, ma spero in una tua risposta di una vecchia ricetta che hai postato nel 2007…. le KANELBULLAR, io seguo alla lettera la tua ricetta e non capisco dove sbaglio, ma se metto tutto il latte devo aggiungere molta farina, perchè l’impasto viene quasi liquido e di contro, se metto solo quella farina, devo mettere meno latte…. Il risultato è che vengono un pò troppo dure fuori!! Potresti rispondermi e aiutarmi su cosa sbaglio?? Ti ringrazio in anticipo davvero, io non posso mangiare né latte né uova e utilizzando il latte di soia, mi hai aiutato a fare uno dei miei dolci preferiti!!!!!!!
@ GIU: si è cosi, ci sono dei luoghi in Italia abbastanza “messi da parte” regioni meno conosciute , meno battute dal tursismo ma che sono bellissime. Viaggiando un lungo e in largo per l’italia (vissuta solo io) ho scoperto delle periferie sconcertanti, perone con radici talmente profonde al luogo in cui vivono che ne respiri la storia nella piazza e nelle strade, sono nazioni a parte, altri piccole realtà in cui dopo anni di anonimato assoluto ci provano a ricreare “la Comunità” il paese. Ora visto che tutte le città si stanno un pò omologando e che a scuola si studia sempre di meno la storia (e anche tante altre cose) Teramo forse non stimola la curiosità del turista…(probabilmente non ci sarei mai andata neanche io), del resto quando ho detto che ero a Teramo tutti mi chiedevano “..ma dovè Teramo? ….in che Regione?”. Baci
con molto piacere
Giu le mani da Giu!!!!!
@ Giu, meno male che fai funzionare l’autocritica
@marci
Grazie, sono sicuro che la nuova cappa sapra’ soddisfare le mie aspirazioni.
@manu
Senza voler fare quello che “siccome se n’e’ andato male, parla male della sua terra”, ma insomma… a Teramo molto altro nun ce sta’ da vede’ :)))) Oddio si’, se uno si sforza, qualcosa lo trova, ma ovviamente tutto e’ proporzionale alla provincialita’ del luogo (questa volta inteso in senso positivo). Semmai trovo sconcertante l’ignoranza degli indigeni, partendo da me stesso ovviamente, riguardo a certi artefatti, chiese e luoghi storici, per la mancanza di un loro studio negli anni scolastici.
E’ un po’ come quando entri in un supermercato e non trovi mai un olio extravergine del luogo in cui sei in quel momento.
Cosa che invece apprezzo sempre di piu’ e’ l’entroterra, spesso selvaggio e vivo. Da turista scopri che casa tua, o la tua ex-casa diciamo, ha dei luoghi incredibili, e si estende dal livello del mare fino ai quasi 3000 metri della sua montagna. Se uno s’impenga, le cose belle le trova un po’ dovunque missa’.
Certo poi le zeppole… sniff… sniff…
Meravigliosa Palermo!
Bellissima tutta la Sicilia ed anche tutta buonissima da gustare!!
Riguardo ai cinesi sotto casa ne avrei due che hanno rilevato un forno sotto casa di mia madre ed hanno imparato a fare il baldino (o castagnaccio) e lo fanno pure buono :-))
Invece trovo veramente deprecabile che la Focacceria San Francesco si sia messa a fare il sushi..come i cinesi!!
@Giu: congratulazioni per la cappa aspirante!!
@Giu: in effetti non ero tanto sicura sul nome della piazza, quello di cui sono sicura è che c’è una chiesa da un lato e i portici dall’atro,(quindi si! Piazza Martini). Siamo rimasti li per tre giorni fare spettacoli per bambini nel periodo di carnevale e quelle zeppole di san giuseppe mi sono rimaste nel cuore!…poi di Teramo sinceramente non conosco nient’altro…comumnque ho un bel ricordo.
ciao
@twinsmama
Matteo? E’ ancora in garanzia.
@Manu
Hm… mo’ non per fare il topografo, ma forse intendevi Piazza Martiri, no? Quella dietro la chiesa. A meno che a piazza Garibaldi i portici non li abbiano costruiti negli ultimi 10 mesi :DDD
Ti confesso che le zeppole l’ultima volta le ho mangiate 13 anni fa… sig… non torno :(((( Non so come siano quelle del Grand’Italia adesso (all’epoca, ricordo quelle di Fumo (millenni orsono), e soprattutto quelle della Pasticceria Gran Sasso, vicino al mercato coperto.
Ma che vuoi… qui in compenso ci ho guadagnato con tutta la pasticceria austro-ungarica :9
@simo
E dovresti vedere di persona! :D
Mi hai fatto far eun viaggio a Palermo :)
Quando il mangiare antico diventa poesia
ecco Valentina, cosi’ mi sembra molto meglio che bollite :-)
troppo belle ‘ste foto! mi fai venire la voglia di….decisamente hai un “colpo d’occhio” che rivitalizza il soggetto
@alessandra
quelle meravigliose zucchine lunghe le puoi preparare in una casseruola con:
pomodoro ( precedentemente pelato )
patate ( tagliate a cubetti )
cipolla bianca ( ma qurlla di tropea la rende più gustosa )
basilico e un pò di sedano e un cucchiaino di estratto di pomodoro o doppio pomodoro concentrato.
fai cuocere tutto lentamente e non appena le patate saranno cotte aggiungi l’olio di oliva e il peperoncino.
puoi, se ti va, cucinare direttamente nella casseruola della minestra della pasta dal piccolo formato come i ditalini o gli spaghetti spezzati.
se poi, alla fine, spolveri una manciata di parmiggiano vedrai i tuoi sensi trascendere ;))
valentina
Io invece sono appena tornata da Trapani, Erice e le Egadi, ho gradito molto i gelati nei panini, le granite (al gelso…uhhhhh) e pure i cannoli, ma quelle zucchine lunge non mi sono proprio andate giu’! Forse perche’ le ho mangiate nel modo sbagliato? La mia oste me le ha fatte bollite… qualcuno sa se c’e’ un altro modo per cucinarle?
grazie
Alessandra
@ Giu sei proprio uno che rompe
…scusate le Zeppole si San Giuseppe….
@Giu:….calma…aspetta un attimo… perchè a Teramo vale la pena viverci solo per la pasticceria che c’è in Piazza Garibaldi (sotto i portici), che fa le paste di San Giuseppe che sono la fine del mondo…saluti!!
@Mogliedaunavita: anch’io penso che avendo imparato a guidare a Palermo non posso spaventarmi più di nulla :) Le treccine con lo zucchero poi, che bei ricordi…e alla fine la cartella tutta piena di zucchero.
@Giu: tu sei proprio uno FORTE!!! Come sta il (semi)nuovo Matteo?
…e ora l’atteso reportage sul cous-cous fest
che nostalgia. che meraviglia. in fasi alternate. io dopo aver guidato a palermo ho deciso che non mi farò spaventare più da nulla, ma poi all’uscita dalle scuole…io che la granita di gelsi neri me la sogno la notte e le treccine con u zuccaro…aspetto col magone le altre foto da san vito
@gian
Gia’… magari hanno qualche carenza affettiva… e non fanno altro che magna’…
E poi tutta quella cannella…. brrrrr
@fiorentina
Eh ma che vuoi che sia… pensa che ha perfino fatto pipi’ a casa mia una volta, per non parlare di quell’altra quando si e’ addormentata sul sedile della mia auto… o di quell’altra ancora quando mi ha lasciato usare la sua macchinetta di riserva…
Eh… che vuoi… noblesse… vero…
@juliane
Anch’io ci ho la bilancia, a casa.
Anch’io ho imparato a scrivere
Anch’io ho un ottica fissa per la gastronomia e ci faccio le foto
Anch’io mi piaccio molto
Anch’io… hm… fa tanto Berlusconi ripeterlo 5-6 volte, no? :DDDD
@renzo
E chi ha detto di volerci andare a vivere? Ci basterebbe una vacanzetta…
E poi nulla potra’ essere peggio del centro di Roma o Milano, per viverci. E’ impossibile :)))
Ah no… aspetta… vai a Teramo una volta, e fatti un giro verso le 13:20… poi ne possiamo riparlare.
Annuncio ufficialmente che ho comprato la cappa aspirante per la cucina.
Sappiatelo.
Giu
Grazie!!
che bello sigrid:-)ma,che nostalgia ,sic. I sapori e i colori della sicilia sono davvero unici!Anche io sono tornata con 1kg di anelletti (la prossima volta ne comprerò di più, dal momento che nel resto d’italia sono introvabili) Ma qual’è la ricetta del timballo d’anelletti?
Palermo è una città invivibile.
L’ho visitata due volte.
Non ci sarà una terza.
Punto.
…mi è cascato l’occhio sulla colonna di destra degli appuntamenti…autunno intenso per !! bene! mi chiedevo ma il libro sarà disponibile in tutte le librerie dal 13.10? nel senso le librerie delle città…oddio non so come spiegarmi!! attendo con ansia quel giorno….
@Miss Parrish
Non so sigrid come abbia fatto ma la schiacciata con l’uva, che è una cosa tipica di firenze, i semini ce li ha eccome! Fa parte del giochino o sputacchiarli o ingoiarli insieme a tutto il resto! :-)
In realtà la schiacciata con l’uva qua non la facciamo proprio con l’uva fragola, ma con l’uva “da schiacciata”, come sta scritto sui vassoietti che vendono al super, che di aspetto è similare..ma credo che per i semi valga lo stesso discorso anche con l’uva fragola, perchè anzi proprio nell’uva fragola mi sembra che levare i semi sia operazione veramente impossibile!
Cara Sigrid,
Anch’io sono bilancia.
Anch’io ho sempre voluto scrivere.
Anch’io ho una fissa par la gastronomia e la foto.
Mi piace molto il tuo lavoro.
BRAVA! E tanti auguri di successo a te!
Juliane
Ciao Sigrid sempre in viaggio e chi te ferma più!!!
La sicilia è veramente una regione che offre parecchio sia culturalmente che in culinariamente, anche io ne ho un bel ricordo … ci tornerei volentieri…
Nel senso che mentre giravamo per Firenze io portavo la pesante borsa!
Silvia(61), io le ho portato la borsa con le mcchine fotografiche quando è venuta a Firenze!
ma che so’ belle ‘ste foto! (come si dice elegantemente a Roma per dire che lo sono molto, secondo un costrutto che ho impiegato un tre anni ad imparare)
insomma avevo letto il tuo commento di risposta all’ultimo post l’atroieri, e volevo risponderti con calma, ma sto ancora ‘rosicando’ (altra finezza linguistica romana, lo faccio per farti riambientare, che ti credi) per la chiusura del primo piano del Palazzo Abatellis, ancora non riesco a capacitarmi! io quel posto lo adoro, ci sono tutte quelle “cerniere spaziali” geniali, quel rapporto indissolubile tra contenuto e contenitore, e poi quel modo sublime di disporre gli elementi sul piano verticale… come una fotografia, una fotografia già fotografata con gli occhi…
Ok, m’è partito il pistolotto, però son tanto contenta che tu ci sia andata (eumh, certo che responsabilità, per fortuna che Carlo Scarpa è una bomba, mi ha fatto subito pensare a te, appena ho visto che eri lì…. =D)
p.s. bone le panelle ;)
Che posti meravigliosi! Le mie prossime ferie saranno sicuramente in Sicilia, vorrei visitarla tutta e trarrò spunto dai tuoi suggerimenti su Palermo. Quando vorrei avere un mercato così vicino casa!
ciao sigrid, ben tornata! mi hai roprio fatto venire voglia di rifare il timballo di anellini! ci vuole un bel po’ ma il risultato merita. Anche a Milano c’è la focacceria san francesco e non ti dico come ci riduciamo con i colleghi quando qualche pausa pranzo andiamo lì … il pomeriggio di dorme beati e soddisfatti! le panelle sono una delizia, ma anche i cannoli riempiti al momento, le sarde … il tabulè….
Sul tema mercati invece io sono stata settimana scorsa a chamonix e ho scoperto un mercato soprattutto per frutta e verdura meraviglioso! tanta varietà, cose belle, tutte nelle ceste di vimini … una tentazione cui ho dovuto resistere causa spazio in macchina! però ci torno di sicuro
@sigrid: sei un mito, forse tra qualche settimana raggiungerò il mio ragazzo a Palermo (si ferma per lavoro un mesetto) e adesso ho una bella lista di luoghi dove andare&mangiare.. :)
domandone: stasera faccio la schiacciata con l’uva fragola (in questo periodo te la tirano dietro qui in Ticino) e volevo capire una cosa – da profana – come si fa a snocciolarla senza fare schizzare via tutto il succo? perchè nella tua foto i chicchi sembrano interi….
grazie!!!
bentornata!! Hai fatto delle foto magnifiche sembravi quasi la guida del touring club, quindi cultura ma soprattutto buon cibo?
Beata te
ho fatto un giro simile al tuo qualche anno fa, che sapori… che ricordi…
Sigrid , O.T. , non so se ne sei venuta a conoscenza ….PAPERO GIALLO ha vinto !!!!
Fantastico ! Mi sono ritrovata nuovamente lì , nei posti lasciati solo 21 giorni fa…..la mia Sicilia ! Ops……ma io sono lombardissima da generazioni con il cibo come punto di partenza e arrivo e quindi quale confusione è mai questa ?
Ebbene Sigrid te lo confido : credo di avere nel sangue qualche avo mediterraneo tanto che ho trovato la mia anima gemella proprio con cuore siciliano e una nuova famiglia che ha alle spalle meravigliose tradizioni dai colori rivisti nelle tue splendide foto.
A presto, Simona
bel reportage, mi ha proprio appassionato leggerlo! …e buona mangiata di couscous a san vito :)
@fiorentina : ma che vuol dire chi ti porta la borsa?
@ Giu
sempre a magna”sti belgi…
Che meraviglia la Sicilia, piena di sapori e buoni odori.
Bellissime le tue fotografie, complimenti per questo viaggio virtuale.
sara
Dannata belga…
Palermo ce l’ho nel cuore :-)
Sigrid, chi te la porta a San Vito la borsa della macchina fotgrafica, eh?
mamma mia che nostalgia… palermo è magica… e la setteveli mi fa ancora sognare… mmmm… se vai a san vito c’è una gelateria… ma cosa dico una, ce ne sono un sacco… e tutte meravigliose… yum che fame … buon viaggio Sigrid! e se passi da Sferracavallo, mangiati un panino con la milza anche per me… ma piace solo a me il panino con la meulza :)))) ?
A propos, io sono in viaggio per San Vito, chiaramente, se qualcuno di voi fosse da quelle parti per il couscousfest, io sarò reperibile al momento delle ‘manches’ della gara (consultare il programma prego :-), insomma, se volete salutare e fare due chiacchiere, non c’è problema (io sono quella con la faccia da belga e la borsa foto a tracollo :-). Ps. Make couscous, not war!! ;-)
foto come sempre meravigliose!
ritornare a palermo con te è stato molto bello :))
anni fa ce ne siamo innamorati, i colori, i profumi, le panelle (un po’ meno pane e milza..ahahah anche noi siamo stati da san francesco, ma non abbiamo avuto il “coraggio” di assaggiarlo…allucinante che ora abbiano aperto anche il locale giappo)
cmq se puoi passa da catania! ci siamo stati qst estate e lì si trovano ancora i banchetti con le interiora al mercato.
altra tappa obbligata è sicuramente la zona di siracusa e ragusa (e noto!)e non perderti il biancomangiare (ne abbiamo parliato, ma devi assolutamente provare l’oroginale in terra sicula!http://labandadeibroccoli.blogspot.com/2010/09/il-paese-delle-meraviglie-e-il.html)
Urge andare a Palermo :-)
sono tornata da appena un mese ma ho la nostalgia di quella parte dellla sicilia da noi scoperta quest’anno ,vado sempre al sud portopalo,ragusa…. ma mi ha conquistato scopello monreale erice,ho gia cucinato panelle,brioscia col tuppo…. portato a casa di tutto mangiare si intende grazie non ci verrà nostalgia leggendo i post ho deciso il mio compleanno lo festeggio a palermo anna
che bello, finalmente riuscirò a preparare gli anelli al forno dopo un anno che stanno nella mia dispensa :)
grazie Francesco e ovviamente grazie Sigrid
..sará che sono distante ma questi post mi mettono nostalgia…voglio o e mi consolo pensando alle pianelle e al timballo. Le panelle sono gluten free !!
Ps a natale ti porto il mate..
@Gian de Brughi…buono il timballo..! Mi sa che me li ricordo i sigaretti con sapore di mate….
Ciao Sigrid!è la prima volta che ti scrivo (frequento da poco il blog..) e prima di tutto ti faccio i complimenti perchè sei davvero una fotografa eccezionale e sicuramente una bravissima cuoca…le tue ricette sono tutte mooolto invitanti e poi sei davvero troppo simpatica!!brava!
e poi che foto incredibili di palermo..anch’io sono stata lì in vacanza due anni fa d’estate, ho girato un bel po’…è una città che mi è rimasta nel cuore! e tutte quelle delizie da mangiare…hmm! mi hai fatto venire voglia di tornarci!!
ps: io sono stata all’hanami della focacceria e devo dirti che anche se sembra paradossale che dei palermitani doc si mettano a fare del sushi, è comunque molto molto buono, il migliore che ho mai mangiato proprio perchè ha una fortissima influenza siciliana..è un fantastico sushi palermitano..se ci torni magari provalo!
e comunque il miglior ricordo che ho è quel fantastico vassoio di dolci che ti portano a far vedere per scegliere il dessert…incredibile!!
Te ne do un altro paio di dritte visto che a quanto pare non ci sei mai stata li’.
Come mercati ti consiglio di visitare il mercato del Capo detto anche Porta Carini, tra il Massimo e il Palazzo di Giustizia(piu’ vicino a questo in realta’), e’ una vecchia porta medioevale senza la porta :P
Entri da li’ e se hai fortuna sulla destra becchi la chiesetta dell’annunciazione in un barocco pure eccessivo :D
Quindi continui per il mercato che ad un certo punto cambia nome e “destinazione merceologica” che diventa Sant’Austinu (Sant’Agostino) si va dalle mercerie alla roba per la casa e ai vestiti quando ad un certo punto si attraversa Via Maqueda e quasi di fronte il mercato continua con Via Bandiera che sono tutti vestiti. Anche li’ perse tra le bancarelle ci sono le entrate alle vecchie case signorili, ogni tanto sono aperte e mi e’ pure capitato di suonare ed entrare nel cortile.A proposito in alcuni negozi piu’ vecchi di via Bandiera puo’ pure succedere di entrare e vedere un affresco sul tetto (o sul muro) facente parte del palazzo da cui il negozio e’ stato ricavato.
Poi volendo quando s’arriva in via Roma, dopo la chiesa di S.Domenico (quella con la madonna che da le spalle alla citta’) ci sarebbe la Vucciria anche se e’ molto molto ridimensionata. Ma a quel punto infilandosi alla Vucciria si arriva allo Spasimo e dalle parti del Vastiddaru :)
Poi altro monumento e’ la Cuba, che sta dall’altra parte del palazzo di giustizia rispetto al Capo, in fondo a Via Lascaris e quasi invisibile dalla strada. Ci sono andato quando l’han ristrutturata(veramente anche MENTRE la ristrutturavano) ed e’ molto bella.Camera dello scirocco compresa ;)
Chaotic Alea
Complimenti foto come sempre molto belle!
Gio
questo post è meraviglioso!!!!
fa venire la voglia di correre all’aeroporto per imbarcarsi sul primo volo per palermo!
Bellissime foto e atmosfere, ci sono stata da poco ma raccontata così Palermo è ancora più suggestiva!!
Entro la settimana invierò la ricetta del timballo di anelletti al forno E’ una ricetta di famiglia, quindi ovviamente ci saranno centinaia di varianti in giro per la Sicilia, ma questa è quella che si mangia a casa mia, e che ha mangaito Sigrid!!
cannoli, saccottini salati, panini con la meuza, sfincione…sapori forti, decisi, caldi, come il sole e la gente di Palermo….
salendo al ritorno, fermati ad Eboli (si, come fece Colui) e chiamami, ho delle cose da fotografare (si mangiano eh!) comunque se ti va, passa pure per il sito.
http://www.stefanomarra.it
ciao Sigrid, e…brava.
Sono pazza della cucina siciliana e mi piace tantissimo il tuo reportage perchè ti è stato sufficiente raccontare di due-tre posti semplici per darci un quadro meraviglioso di Palermo… spero di poterci andare presto. Grazie:) Le foto sono meravigliose…
Con la foto della brioche mi hai incantato come un suonatore di flauto con il serpenti!
Per un pelo non rimanevo appiccicata con la lingua alla foto! :PPP
Come vorrei delle buone brioche gelato anche qui a Milano!!
i sapori della Sicilia sono irraggiungibili..
Sigrid (34) sìììììììì, estorci la ricetta del timballo!!!!
‘io sono terrona’. Eccoqua, l’ho detto :-)
Oh, bravissima!!!!!!!!! :))))
..Ma scusate?!?..per passeggiare con Sigrid gustando i sapori e godendo dei profumi di Palermo, avete partecipato a una selezione particolare?!..scherzi a parte, Sigrid sono molto contenta che sia stata in compagnia di gente che conosce bene i luoghi salienti che descrivono l’anima culinaria di Palermo. Per chi volesse provare il panino con la milza, oltre che Franco u’vastiddaro, propongo Nino u ballerino, in corso finocchiaro aprile. Anche questo è un quartiere storico della città, dove vi sarà possibile godere di momenti topici e tipici della città!
@Valentina: bel post..davvero!
@Sigrid:spero di incontrarti al cous cous fest..in quanto saggia donna avrei diverse cose da chiederti…I cross my fingers
@francesco: chiedo veniaaaaa!!! :-))) Statti pure tranquillo! :-) E solo che ho scritto tutto quanto il post prima di scappare a visitare la valle dei templi, insomma, refuso fu (e non ho riletto un granché :-)) Perdonamiiiii!!! Anzi, in segno di perdono appunto, perché non ci dici la ricetta del timballo?! :-)) (tanto ho pure 1kg di annellini siciliani in valigia ;-))
Carissima Sigrid, ormai si sa, le tue foto non solo non deludono, ma proprio smuovono qualcosa dentro, e non è commozione (non sono siciliana, né conosco molto bene Palermo),ma emozione empatica quella che riesci a comunicare; si tratti della tua terra natale, il grande Nord, o dell’esotico Giappone o, come in questo caso,la solare Sicilia, sembra che tu riesca a catturare l’essenza dei luoghi nelle tue immagini.Un grande grazie, monica
voglio tornare a Palermo.
Adesso…
Le crostatine con il gelo di mellone sono in assoluto i miei dolci preferiti.
@Marilu
Le pannelle sono delle frittelle fatte di farina di ceci. Fai come una polenta con la farina di ceci, il composto viene fatto raffreddare, tagliato a fettine sottili, solitamente rettangolari, e fritto. Di solito si mangiano in mezzo al pane sole o con le crocchè (cazzilli) e se vuoi esagerare le melenzane fritte….GODURIA!!
come sempre rimango senza parole! le foto, i mangiarini, l’atmosfera rimangono speciali ogni volta!!!
Anche a me ha fatto impressione il sushi della focacceria…assurdo! Anche io ricordo gli spaghetti di Sferracavallo, però la spesa per il mio amore la facevo al mercato del Capo, in quel budello favoloso che si inerpica dietro la Cattedrale. Ma alla chiesa dello Spasimo ci sei mai stata? E’ veramente suggestiva…Palermo è tutto ed il suo contrario ma finito l’amore si torna al nord. :-)
te lo dicevo io che il clima avrebbe permesso scorpacciate di granite :)
palazzo abatellis l’avevano consigliato anche a me quando ci andai 2 anni fa, ma non riuscii a vederlo, ora un po’ mi sono rifatta con le tue foto.
in compenso tu sei stata al castello della zisa? io mi ero innamorata di quel posto!
e sappi che la parola “panelle” mi fa l’effetto “scoiattolo” del film Up ovvero che mi immobilizzo e non riesco a pensare ad altro :)
scusate, ma cosa sono le panelle?
La mia crostata sul cavoletto! Sigh …sono commosso!
Grazie per il bellissimo post, e naturalmente per le belle ore trascorse insieme!
P.S.: non ci siamo più presi la suddetta brioscia col gelato insieme (ma quanto abbiamo mangiato sabato???) … urge rimediare!
A presto!
Sigrid, Chi è FEDERICO??!!! Metti il mio timballo e mi sbagli il nome :(((
Oppure hai visto Morena con un altro???
:D
Da siciliana non posso che dire grazie! per le bellissime foto e per il tuo modo di vedere Palermo che la rende molto affascinante!
L’anno scorso sono tornata anch’io alla focacceria e devo dire che me la ricordavo diversa (posso azzardare più buona? ma io il pane con la milza non lo mangio..)… cmq ci hanno perfino ambientato una web-sit com :))
http://www.youtube.com/watch?v=GkyA-rBc__U
Uaoooo…devo assolutamente andare in Sicilia, arte e gastronomia, un connubio così non si può perdere
eggià, bello, pictoresco, salvatooore mi faceva l’ammooore ..etc, etc…
macchè mafia, il probblema è il traffico….
il probblema è il traffico….
Ben tornata… dopo ripasso con calma a leggere per adesso ho guardato solo le immagini ;-)
Sigrid,
non ho mai visto Palermo, nè la Sicilia (che pecca immane, ahi!), ma ora mi sembra di averle visitate un poco…Le tue foto sono come sempre una meraviglia. Grazie, mi fai bene al cuore!
Mi hai preceduto!! stavo per postare il racconto delle mie vacanze tra Palermo e Trapani…cosa posso aggiungere al tuo racconto? la Sicilia è un posto sorprendente ! Qualsiasi parte giri trovi posti meravigliosi e cibi incredibili da
scoprire, assaggiare!Per me era la prima volta in Sicilia ! Ho già deciso che passerò gli inverni della mia vecchiaia in Sicilia!;-))
P.s. Come sempre le tue foto sono bellissime!!!
urca! Sigrid ti sei fatta dare la ricetta del timballo?!!
devo proprio andare a Palermo! bellissimo il tuo racconto fotografato… e che fame…. ;-P
non chiedetemi il perché, ma qui in ufficio è tutto il giorno che si sta con la testa fra cassatine di ricotta! avete presente un fumetto con le cassatine che roteano beatamente sul capo?
io già faticavo a sedare il mio languorino poi arrivo qui e cosa mi tocca sopportare’ la brioscia con la granita!!!???
Vado matta per gli involtini alla griglia, panini e panelle e sfincione.
mi commuovo, guarda. Che nostalgia.
If your visit was half enjoyable than your photos, you had a really good time.
Love all of them, but specially your first photo.
(by the way: Palermo visit office should hire you)
Kisses
ps. franco o vastiddaro certo ha il suo perchè, è famoso e rinomatissimo, però, se posso, esiste un signore, oramai anziano, ma il più famoso, a sferracavallo ( lasua bottega si trova proprio sul curcone venendo da tommaso natale ) che si chiama U ‘ZU ROSOLINO..:)
Le sue sono veramente ” all’antica” e soprattuto usa ancora, come “gli avi”, i semi di finocchieto nell’impasto, che , credimi, fanno la differenza.
inoltre da lui puoi mangiare una cosa che difficlmente si trova in giro : LA RASCATURA !
sai cos’è?
LA RASCATURA : è il rimasuglio assemblato dei piccoli pezzi che rimangono delle fritture di panelle e “crocchè” che una volta rappresentavano il cibo di coloro che non potevano permettersi economicamente le panelle o le crocchete.
sai che da noi : NON SI BUTTA NULLA..;)
la cosa straordinaria è che la RASCATURA è spettacolare.. buonissima !
ma magari tutto questo lo sai già ..
sempre io – valentina
Palermo è una città meravigliosa…e, son d’accordo con te, Ballarò è uno dei mercati più suggestivi che abbia mai visto.
Che splendido reportage fotografico!!!
Grazie per aver condiviso con noi le tue emozioni!
Sigrid non puoi nemmeno immaginare quanto io abbia gustato questo post..un pò perchè per metà sono palermitana, un pò perchè il tuo classico itinerario è anche il mio (focacceria s.francesco compresa) un pò perchè anelletti, panelle e sarde a beccafico sono i miei sapori, i sapori che più mi rispecchiano quelli che amo di più..insomma questa ventata palermitana ci voleva proprio, ogni tanto il mal del sud torna ed è difficile farlo andare via!
Grazie mille
Lisa
p.s. ho visto pochi cannoli, cassate e minnie de vergini come mai??????
biglietto prenotato per il 17 ottobre…però il il pani ca meusa me lo mangio!
;-)
Sigrid,
Beh, esattamenta hai percepito la struttura della città – struttura intesa come anima.
Non avevo dubbi, sigrid.
Per questo precedentemente avevo affermato che non era il caso di darti consigli perchè in fondo, tu, palermo la conosci bene.
Sei riusciuta, negli anni, a sentirne i veri profumi e le vere essenze.
Devo dire che leggendo questo post mi sono commossa.
Perchè noi, palermitani e siciliani in senso lato, siamo questo ed è per questo che non riusciamo a scappare a fuggire da questa terra, così passiva e dominata.
Ancorati alle radici, ai profumi, ai colori ed alle stratificazioni culturali, cerchiamo di trovare ogni possibile speranza che non ci faccia allontanare dalla sicilia.
E’ vero anche che,forse, per gustarla bene è necessario andar via e guardarla da fuori e da fuori entrarvi dentro, ma andar via per cercare fortuna è uno strazio. mentale prima e fisico poi.
Tu vivi in questi giorni, con la gran fortuna di un tempo estivo-primaverile – atro che autunnale, la palermo che tutti noi vorremmo sempre e solo vedere e che tutti vorremmo che gli altri vedessero.
perchè noi, scansafatiche, purtroppo ci dimentichiamo di volerci bene. di più, almeno.
Purtroppo nei secoli nessuno ci ha amato abbastanza e pertanto ci ha sfruttato ed ha insegnato alle generazioni di non amarsi abbastanza, facendoci perdere la speranza di essere qualcosa di più.
Sono convinta che Palermo sia una delle città più belle del mondo.
Sono felice che ci sia gente come te che veda oltre e sappia, ad occhi chiusi, sentirne gli odori essenziali.
La meraviglia di questa città, come nessun’altra città. è che quando si chiudono gli occhi non si riesce più a capire dove ci si trovi : se in tunisia o marocco, se in grecia, se in italia, se..
grazie, sigrid.
con questo post hai restituito un pizzico di speranza.. ;)
valentina
che nostalgia dei sapori, del mare, del cielo….
Che bellezza tutto quanto, ma soprattutto il timballo con gli anellini!
ora… non mi resta che andare una volta in sicilia! :)
Che voglia di viaggiare e che fame!!! Se mi dò una mossa forse ce la faccio a fare il timballo di anelli, magari con la caponata…